Redazione
Autovettura rubata, ritrovata dopo pochi minuti dal personale della Sezione Volanti. La Sala Operativa della Questura di Brindisi, alle ore 13.10, riceveva la telefonata concitata di una cittadina, la quale riferiva di aver parcheggiato la propria autovettura FIAT Panda in via Chimienti, di essersi allontanata per poco tempo, ma al suo ritorno aveva constatato che era stata rubata da ignoti.
Gli stessi operatori della Centrale Operativa accertavano che il veicolo in questione era dotato di sistema GPS, pertanto si attivavano immediatamente con la società di gestione del sistema di allarme, per captarne il segnale. In tal modo, dieci minuti dopo, riuscivano a rintracciare l’autovettura, dando tempestive indicazioni agli equipaggi in perlustrazione sul territorio, dell’esatto luogo in cui il veicolo era stato lasciato.
Infatti, ricevute le esatte coordinate geografiche, gli agenti rinvenivano l’auto, lasciata in sosta in via Cappuccini, e la riconsegnavano al legittimo proprietario.
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Flai Cgil Brindisi “19 maggio in ricordo della morte delle braccianti agricole vittime di caporalato”
A 41 anni da quel tragico 19 maggio 1980 , in ricordo della morte di tre giovanissime braccianti di Ceglie Messapica ancora oggi purtroppo si parla molto di caporalato nonostante la non più attuale approvazione della legge 199/2016 che prevede disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.
E’ inaccettabile che quasi a 5 anni di distanza dall’approvazione della stessa si ha riscontro del rispetto solo della prima parte repressiva e non della seconda parte propositiva.
E’ sufficiente addentrarsi anche solo con un po’ di attenzione nei contesti sociali ed economici dove è attiva l’intermediazione irregolare di manodopera per capire che il fenomeno del caporalato è ancora presente.
Il problema riguarda anche le migliaia di lavoratori extracomunitari che vivono nelle campagne e sono molto spesso assoggettati ancora alle condizioni dettate dai caporali. E’ necessario vigilare perché sia attuata la legge 199/2016.
A 41 anni di quel tragico 19 maggio, anche così si onorano e si rispettano Lucia Altavilla di 17 anni, Pompea Argentiero di 16 anni e Donata Lombardi di 23 anni.
“Lo sfruttamento esiste anche dove la mediazione di manodopera è del tutto legale”
Segreteria Flai Brindisi
Gabrio Toraldo
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Novità in arrivo a Francavilla Fontana in tema di decoro urbano: provvedimenti e fototrappole. Il Sindaco Antonello Denuzzo nelle scorse ore ha emanato due Ordinanze per sanare le situazioni di degrado presenti nel centro storico e arginare il problema dell’abbandono di deiezioni canine sul territorio cittadino.
I destinatari del primo provvedimento sono i proprietari di immobili che, entro 60 giorni, dovranno provvedere alla pulizia e alla cura delle aree esterne di loro pertinenza che si affacciano su spazi pubblici. Si tratta di interventi di manutenzione ordinaria come rimuovere scritte dai muri, chiudere gli interstizi degli immobili inutilizzati togliendo i rifiuti accumulati, eliminare o coprire cavi, sistemi, centraline, nicchie con contatori dismessi e coprire le vetrine dei locali non occupati.
“Ho ritenuto doveroso assumere questo provvedimento – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – perché gli spazi pubblici e le aree di pregio architettonico della nostra Città formano un patrimonio straordinario che è di tutti i francavillesi e non di alcuni soltanto. E perchè governare significa accompagnare e stimolare cambiamenti e trasformazioni chiamando i cittadini alla partecipazione.”
L’altro provvedimento adottato dal Sindaco Denuzzo recepisce le numerose rimostranze della cittadinanza relative al disagio causato dalle condotte dei padroni di animali da compagnia. A partire da oggi non sarà più possibile lasciare i cani incustoditi nelle aree pubbliche ed è ribadita l’obbligatorietà di provvedere immediatamente alla raccolta delle deiezioni e alla pulizia dell’area interessata.
“In questo caso si tratta di un provvedimento di buonsenso – prosegue il Sindaco Denuzzo – non sono accettabili le condotte scorrette dei padroni dei cani che con il loro comportamento negligente contribuiscono al degrado delle aree pubbliche e favoriscono situazioni di pericolo.”
Intanto, in materia di tutela ambientale, l’Amministrazione Comunale ha approvato un potenziamento dell’Ufficio Ambiente con l’inserimento di un vigile a tempo pieno che si occuperà esclusivamente di decoro urbano e abbandono illecito dei rifiuti.
“Con il potenziamento dell’Ufficio Ambiente – conclude il Sindaco – potremo aumentare i controlli sul territorio, anche grazie all’installazione di 10 nuove fototrappole.”
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Informazioni dell'Asl di Brindisi sulla data della seconda dose dei vaccini Pfizer e Moderna
Informazioni sulla data della seconda dose dei vaccini Pfizer e Moderna Come da indicazioni del Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, anche in Puglia slittano le seconde dosi dei vaccini Pfizer e Moderna (a Rna messaggero), programmate a 35 giorni dalla prima e non più a 21-28 giorni.
Le persone che hanno ricevuto il vaccino dal 10 maggio in poi hanno già la comunicazione della data della seconda dose dopo 35 giorni. La variazione però riguarda anche coloro che avevano la prenotazione della seconda dose programmata dal 17 maggio al 31 maggio, in particolare: fragili, sanitari, persone con patologie rinviate nelle giornate in cui era disponibile solo AstraZeneca.
Per informare della variazione dell’appuntamento sono in corso chiamate da parte dei nostri operatori. Consigliamo intanto di consultare periodicamente il link sul sito della Asl “Verifica la data per il vaccino anti covid-19”.
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Mesagne, San Vito e Brindisi. Rinvenuta una pistola, proiettili, centraline e stupefacenti
San Vito dei Normanni, Mesagne e Brindisi. Servizio preventivo e repressivo dei reati predatori e dello spaccio di stupefacenti. Rinvenuta una pistola, proiettili, centraline e stupefacenti.
Nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni, supportati dal personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, hanno effettuato una serie di rastrellamenti e perquisizioni nelle zone rurali tra San Vito, Mesagne e Brindisi. I militari hanno perquisito e controllato terreni agricoli, masserie abbandonate, guglie e vigneti presenti in zona, mappandone la posizione. L’attività ha consentito di rinvenire in una masseria abbandonata, una pistola calibro 9 perfettamente funzionante, 39 colpi calibro 9, circa 50 grammi di hashish e una serie di centraline di autovetture verosimilmente utilizzate per effettuare furti. Sono state perquisite in tutto 3 masserie, 4 terreni agricoli adibiti a vigneto, 8 guglie, tutte ubicate a ridosso della SP 37 BIS tra Mesagne e San Vito dei Normanni. Luoghi esclusivamente rurali ove sono presenti diversi residenti o cittadini stranieri che scelgono di investire sul territorio e che negli ultimi mesi hanno visto minata la loro serenità per un aumento proprio dei reati predatori. Da qui, l’attenzione dei Carabinieri sul territorio in questione e la pianificazione di continui servizi perlustrativi ad hoc.
L’attività – che continuerà nei giorni a seguire – è stata svolta nell’ambito di un vasto servizio preventivo e repressivo dei reati predatori (principalmente furti) e dello spaccio di stupefacenti, con l’intenzione di tenere sempre alta la guardia proprio adesso che ci sarà un allentamento delle restrizioni imposte dal protocollo Covid e sarà nuovamente consentita una maggiore dinamicità dei traffici illeciti e delle attività criminali.
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Mesagne. Evade dalla detenzione domiciliare, arrestato
Mesagne. Evade dalla detenzione domiciliare, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno arrestato in flagranza di reato un 41enne del luogo, per evasione. L’uomo, in atto collocato in regime di detenzione domiciliare, è stato rintracciato all’interno di un bar della città intento a consumare una bevanda insieme ad altre persone gravate da pregiudizi penali, in violazione delle prescrizioni cui è sottoposto che gli consentono di recarsi esclusivamente al Sert di Mesagne, in giorni e orari prestabiliti per la terapia farmacologica e per sottoporsi ai controlli tossicologici senza soste intermedie. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione.
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COLDIRETTI PUGLIA, SOS API CON ALIMENTAZIONE DI SOCCORSO
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, SOS API CON ALIMENTAZIONE DI SOCCORSO; SCIROPPI DI ZUCCHERO PER FARLE SOPRAVVIVERE. Alimentazione di soccorso con sciroppi a base di zucchero per far sopravvivere le api in Puglia che hanno bisogno di fare scorte per non far crollare la produzione di miele, a causa del clima pazzo che ha sconvolto le fioriture con gli apicoltori costretti ad alimentarle negli alveari. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione della giornata mondiale delle api istituita dall’Onu, che si festeggia il 20 maggio a livello planetario. Quest’anno però l’inverno bollente e la primavera segnata da ripetute gelate – sottolinea la Coldiretti Puglia - hanno creato in molte regioni gravi problemi agli alveari con le api che non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare, a causa delle basse temperature che hanno danneggiato i fiori.
“Serve una stretta sulla proposta di modifica della legge regionale per aiutare un settore determinante per l’economia e per l’ecosistema pugliese, che ogni anno perde il 40% della produzione di miele anche a causa della tropicalizzazione del clima, insieme a piani mirati con i sostegni previsti per l’apicoltura nella PAC 2021-2027, in considerazione dello scenario che si sta registrando negli ultimi anni”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
La tropicalizzazione del clima – sottolinea Coldiretti Puglia – ha creato gravi problemi agli alveari con il maltempo che ha compromesso molte fioriture e le api che non hanno la possibilità di raccogliere il nettare. Il poco miele che sono riuscite a produrre - spiega la Coldiretti – se lo mangiano per sopravvivere.
“In Puglia il settore ha mostrato un grande dinamismo negli ultimi 10 anni, nonostante il difficile andamento climatico che ha determinato il crollo della produzione di miele ‘made in Italy’, mentre il mercato è letteralmente invaso da prodotto straniero, falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini, “taglio” con zuccheri quali quello derivato dal riso”, insiste il presidente Muraglia.
Per essere certi di portare in tavola miele ‘made in Italy’ occorre verificare – consiglia Coldiretti - con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica.
In quasi 10 anni, nonostante il clima pazzo, sono aumentate del 61,5% le aziende che in Puglia producono miele, un trend positivo che, eccezion fatta per Brindisi che non ha segnato alcun aumento, interessa tutte le province pugliese, con punte del 63,3% a Foggia e del 90% a Lecce, secondo quanto rileva Coldiretti Puglia sulla base dei dati della Camera di Commercio di Milano.
Rilevanti sono le importazioni dall’estero con quasi la metà di tutto il miele estero in Italia arriva da due soli paesi Ungheria con oltre 11,3 milioni di chili e la Cina con 2,5 di chili ai vertici per l’insicurezza alimentare, insiste Coldiretti Puglia .
La crisi delle api rappresenta un danno ambientale ed economico in una situazione in cui – sottolinea Coldiretti - la svolta salutista dei consumatori per effetto della pandemia Covid ha spinto all’aumento del 13% degli acquisti familiari di miele nel 2020. Ma sugli scaffali dei supermercati italiani - evidenzia Coldiretti - più di 1 vasetto di miele su 2 viene dall’estero a fronte di una produzione nazionale stimata pari a 18,5 milioni di chili nel 2020. Proprio per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – conclude la Coldiretti – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica.
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Apertura Museo Ribezzo e Presidio di Lettura – Nuovi orari
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Mesagne. Incidente su lavoro, operaio in ospedale
Un incidente su lavoro si è verificato questa mattina in via Jacopo da Mesagne dove un operaio di 46 anni, L. S., di una ditta edile che stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione, per cause ancora in fase di indagine, è caduto in strada. L'uomo è stato soccorso e trasportato d'urgenza presso l'ospedale di Brindisi. Nonostante che le sue condizioni erano apparse preoccupanti, dopo gli accertamenti ospedalieri le condizioni sono apparse meno gravi del previsto. Indaga la polizia locale e lo Spesal.
MELISSA BASSI. FERITA NON RIMARGINATA, DOLORE CHE SI RIPROPONE
“Sono trascorsi 9 anni da quel maledetto 19 maggio 2012. La tragica morte di Melissa Bassi è ancora una ferita aperta, tutt’altro che rimarginata, per tutta la nostra comunità. Un ordigno artigianale la uccise mentre scendeva dall’autobus che da Mesagne porta alla sua scuola, la “Morvillo Falcone” di Brindisi. Un attentato assurdo, frutto di una mente folle, senza alcuna ragione razionale.” Lo afferma, in una dichiarazione, il deputato del M5S e mesagnese Giovanni Luca Aresta.
“Un dolore che ogni anno si ripropone. Melissa non aveva neanche 16 anni - ricorda Aresta - amava la vita ed era felice di cominciare una nuova giornata di studi. Con lei rimasero ferite altre 5 giovani studentesse. Non dobbiamo dimenticare il sacrificio di questa nostra giovane concittadina. Ai genitori di Melissa, Massimo e Rita Bassi, mando un grande abbraccio.”
Per il sindaco Toni Matarreli: "19 maggio 2021, nove anni senza Melissa. L'esplosione dell'attentato che nel 2012 causò la morte della giovane studentessa sconvolse anche la vita di chi sognava per lei un futuro di felicità, a cominciare dai suoi meravigliosi genitori. La sua mancanza non potrà essere restituita, lo sappiamo bene, ma il suo ricordo e il sentimento di chi l'ha amata non potranno mai essere cancellati. Melissa è nei nostri cuori".
Per Fernando Orsini, già presidente del Consiglio comunale e legale della famiglia Bassi: "
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