Redazione

Mesagne, contributi per gli affitti anno 2019: si possono richiedere fino al prossimo 11 gennaio.

Sul sito istituzionale, all’indirizzo www.comune.mesagne.br.it, è disponibile l’avviso pubblico per la concessione di contributi economici destinati al pagamento dei canoni di locazione. La somma complessiva di cui il Comune di Mesagne potrà disporre, riferita all’anno 2019, è di 118mila euro. Tale cifra include gli ulteriori 19mila euro previsti dalla Regione Puglia come premialità. “Si tratta di risorse aggiuntive erogate in ragione della quota di compartecipazione che, anche quest’anno, il Comune ha provveduto ad impegnare con fondi propri”, ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli
Potranno accedere al beneficio i soggetti con contratto regolarmente registrato per alloggi in locazione a titolo di abitazione principale, accatastati con caratteristiche di edilizia economica popolare. I richiedenti dovranno essere residenti a Mesagne. “Il bando ha l’obiettivo di sostenere le famiglie in difficoltà nel pagamento degli affitti di immobili ad uso abitativo, in un momento di particolare difficoltà aggravata dall’emergenza sanitaria in corso”, ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali, Anna Maria Scalera. 
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro le ore 12 di lunedì 11 gennaio 2021 mediante invio all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o presso l’ufficio Protocollo del Comune. La modulistica da compilare è disponibile presso l’ufficio Servizi Sociali comunale oppure scaricabile dal sito alla voce “Bando Contributi canone locazione – Anno 2019”, cliccando sul link “Modulo di domanda”. Il personale dell’ufficio Servizi Sociali del Comune sarà disponibile per ogni chiarimento utile alla corretta compilazione delle domande dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12 ed il giovedì dalle ore 16 alle ore 18, mediante prenotazione ai numeri 0831/732213 e 0831/732233.

Giornata di festa, lunedì 21 dicembre prossimo, per i piccoli pazienti del Centro Microcitemia dell’ospedale Perrino. L’Associazione Thalassemici Brindisi consegnerà i doni di Natale ai ragazzi attualmente in cura presso il Centro.

Si tratta di quindici minorenni: la più piccola ha appena un anno, il più grande ne ha quindici. Tutti devono necessariamente sottoporsi a cicli di terapie trasfusionali, per poter continuare a vivere. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la direzione della Unità operativa complessa di Ematologia, è diventata ormai una tradizione all’interno dell’ospedale brindisino: si replica ininterrottamente dal 2016, anno in cui l’Associazione Thalassemici è nata.

Quest’anno però, a causa della epidemia di Covid e al divieto di assembramenti, non si svolgerà l’altra iniziativa abbinata alla consegna dei doni: la raccolta di fondi in area ospedaliera. Ma ai regali non si è voluto rinunciare; verranno consegnati, rispettando tutte le precauzioni dovute, da un componente dell’Associazione Thalassemici, vestito da Babbo Natale.

Ai più piccoli verranno donati dei giocattoli; ai ragazzi con qualche anno in più, dei libri. La scelta è caduta sui generi fantasy e classici per l’adolescenza. Babbo Natale arriverà in reparto alle 10.

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Stamattina all’ospedale Perrino la sezione di Brindisi dell’Ammi, Associazione mogli medici italiani, rappresentata dalla presidente Maria Grazia Rizzo e dalla segretaria Francesca Pizzolante, ha donato un monitor multiparametrico al direttore di Nefrologia, Luigi Vernaglione.

Alla consegna erano presenti, inoltre, il presidente dell’Ordine dei Medici di Brindisi, Arturo Oliva, il direttore medico facente funzione del Perrino, Antonio Trinchera e il direttore amministrativo dell’ospedale, Ignazio Buonsanto.

Il monitor sarà utilizzato per il controllo continuo dei parametri vitali - con rilevazione di pressione arteriosa, frequenza cardiaca, ritmo respiratorio, saturimetria, elettrocardiogramma - dei pazienti critici sottoposti a emodialisi nel Centro di assistenza decentrata di San Pietro Vernotico. La struttura, su disposizione del dottor Vernaglione, è stata recentemente dedicata al trattamento extracorporeo dei pazienti dializzati risultati positivi al Covid.

La presidente Ammi ha sottolineato “l’impegno che da sempre l’Associazione rivolge al supporto delle esigenze in ambito sanitario con donazioni che possano aiutare la Asl di Brindisi ad affrontare momenti critici come quello che stiamo attraversando ormai dall'inizio del 2020”.

Il dottor Vernaglione, dopo aver ringraziato l'Ammi per la strumentazione donata, ha sottolineato che il monitor multiparametrico “è un apparecchio importantissimo nella gestione clinica dei pazienti in un setting assistenziale critico quale quello dedicato ai pazienti nefropatici Covid-positivi, soprattutto dal momento in cui nel Centro dialisi di San Pietro Vernotico, temporaneamente, sono trattate esclusivamente persone in questa condizione”.

“Questo gesto - ha concluso Vernaglione - è l’ulteriore segnale che anche l’organizzazione più capillare di un servizio presenta criticità risolvibili in massima parte con la solidarietà umana e la generosità di chi si sente ‘in società’ e non solo ‘persona’".

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 17 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 10.728  test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.073 casi positivi: 523 in provincia di Bari, 59 in provincia di Brindisi, 115 nella provincia BAT, 90 in provincia di Foggia, 160 in provincia di Lecce, 135 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione. 11 casi di provincia non nota sono stati attribuiti e riclassificati.

Sono stati registrati 43 decessi: 12 in provincia di Bari, 9 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 14 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 4 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 931.577 test.

22.396 sono i pazienti guariti.

52.616 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 77.112, così suddivisi:

29.624 nella Provincia di Bari;

8.981 nella Provincia di Bat;

5.689 nella Provincia di Brindisi;

17.042 nella Provincia di Foggia;

6.115 nella Provincia di Lecce;

9.144 nella Provincia di Taranto;

457 attribuiti a residenti fuori regione;

60 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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INCIDENTI: COLDIRETTI PUGLIA, 300 L’ANNO PER INVASIONE CINGHIALI; IN PUGLIA SONO 250MILA. 

L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Puglia che ha superato abbondantemente i 250mila, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città mettendo a rischio la sicurezza sulle strade e intorno alle abitazioni con un drammatico bilancio di perdite di vite umane. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia, in riferimento al numero di incidenti stradali causati da animali selvatici che sempre più spesso si spingono nei centri abitati, con segnalazioni nei paesi e nelle grandi città oltre che nelle aree coltivate, da nord a sud del Paese.

In Puglia sono circa 300 l’anno gli incidenti stradali causati dagli animali selvatici, soprattutto cinghiali, che si è aggravata nel 2020 a causa del lungo lockdown che ha svuotato le strade rurali e di città, consentendo una più libera circolazione dei selvatici. Bisogna intervenire subito e con determinazione con l’attività di controllo e contenimento contro l’invasione dei cinghiali con avvistamenti continui nelle are del Parco dell’Alta Murgia, del Gargano, nella Murgia Barese e Tarantina, nel Subappennino Dauno, nei pressi della Foresta di Mercadante, fino ad arrivare ai centri urbani”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Gli animali selvatici distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali ma a preoccupare – ricorda la Coldiretti regionale – sono anche i rischi per la salute provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Particolarmente grave e ingestibile la situazione nelle aree rurali della Murgia barese e in Capitanata, soprattutto nell’area del Gargano dove l’habitat risulta particolarmente favorevole.

“Si tratta di una situazione insostenibile che sta provocando l’abbandono delle aree interne da parte della popolazione, con problemi sociali, economici e ambientali. Gli imprenditori agricoli ma anche gli automobilisti, gli autotrasportatori e gli avventori occasionali, stanno segnalando con sempre maggiore frequenza – denuncia Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia - i danni provocati da cinghiali che vivono e si riproducono principalmente nelle aree naturali protette ma che, inevitabilmente, sconfinano nelle aziende agricole, sulle strade limitrofe ed in prossimità dei centri abitati. In provincia di Foggia nel giro di dieci anni sono raddoppiati, mettendo a rischio non solo le produzioni agroalimentari e l’assetto idrogeologico del territorio, ma anche la vita di agricoltori e automobilisti”.

La proliferazione senza freni dei cinghiali – conclude la Coldiretti Puglia – sta mettendo anche a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico.

PRECARI SANITA’ – VIZZINO: NON POSSIAMO VOLTARE LE SPALLE A CHI RISCHIA LA VITA OGNI GIORNO. AI PRECARI VA ASSICURATO UN FUTURO OCCUPAZIONALE

 
Il caso di Elisabetta (una OSS precaria che ha rischiato la vita dopo aver contratto il Covid mentre lavorava nell’ospedale Perrino) deve far riflettere sulla necessità di non voltare le spalle ai tanti operatori sanitari che hanno messo a repentaglio la propria esistenza pur di non far mancare l’assistenza ai pazienti ricoverati in ospedale per effetto di questo terribile virus. 
Per molti di loro (sono centinaia) si configura lo spettro della conclusione (a fine gennaio) del rapporto di lavoro. Uno schiaffo insopportabile rispetto al quale bisogna intervenire, con gli strumenti di cui disponiamo. Tra l’altro, la sanità pubblica pugliese non può privarsi di questo personale per tentare di offrire un servizio quantomeno accettabile, pur se sempre molto lontano da standard elevati di qualità.
In qualità di Presidente, pertanto, convocherò la III Commissione proprio allo scopo di fare luce sull’intera vicenda e di indicare soluzioni percorribili a chi di competenza. 
 
Mauro Vizzino – Presidente III Commissione consiliare Regione Puglia

Il Covid-19 ha raggiunto e infettato il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro. L'ufficiale, infatti, è risultato positivo al tampone per la ricerca del virus. Il referto della positività è stato notificato questa mattina a Nigro che si è messo in auisolamento comunicando al Comune la sua positività al Sars-Cov 2. Il sindaco Matarrell, appresa la notizia,i ha comunicato all'Asl di sottoporre a tampone tutti i vigili e coloro che sono venuti a contatto con Nigro che, in ogni modo, non ha accusato nessun disturbo. 

 

Nonostante il crack da oltre 60 milioni di euro causato dalla pandemia nel 2020, non si arrendono gli agricoltori che investono nel settore agrituristico con una crescita a 2 cifre del 17% in Puglia.  E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Terranostra regionale, associazione agrituristica di Coldiretti, che sta formando i futuri operatori agrituristici da iscrivere nell’elenco regionale.

“Gli agricoltori stanno mostrando una grande voglia di affrontare il futuro con energia e competenza, convinti che appena usciti dall’emergenza causata dal Covid, saranno proprio gli agriturismi con l’accoglienza familiare nelle campagne e il cibo di straordinaria qualità a garantire la ripresa e a regalare ai consumatori sicurezza e al contempo la serenità del ritorno alla normalità”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia.

“L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica – aggiunge De Miccolis - offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture aziendali assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale. Senza il presidio del territorio, le tanto apprezzate “masserie” andrebbero inesorabilmente in rovina”.

Intanto, i limiti imposti per le festività di fine anno – precisa la Coldiretti – arrivano dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in alcune regioni rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi con un crollo del 70% dei bilanci.

“E’ un colpo durissimo che si aggiunge alla perdita di fatturato registrata a partire dall’8 marzo scorso – insiste il presidente De Miccolis, da quando è partita l’emergenza ed il lungo lockdown. Il boom di presenze di turisti italiani negli agriturismi ad agosto non ha certamente compensato le perdite subite dagli agriturismi in Puglia nel 2020. A fronte dei 4,2 milioni di arrivi di turisti nel 2019 e 1,2 milioni di arrivi dall'estero, è evidente la perdita secca subita nel 2020 dalle masserie della Puglia che hanno praticamente azzerato gli arrivi di turisti stranieri e annullato le prenotazioni di italiani e del turismo di prossimità nei mesi di lockdown e con le nuove restrizioni”, conclude De Miccolis.

A rischio è un sistema che può contare su 876 strutture con quasi 5mila posti di lavoro – aggiunge Coldiretti Puglia – dove il distanziamento non si misura in metri, ma in ettari.

Le eventuali deroghe sugli spostamenti interessano oltre 215mila di pugliesi che vivono in piccoli comuni con meno di 5mila abitanti, pari al 33% del totale dei comuni della Puglia, secondo una analisi della Coldiretti/Fondazione Divulga in riferimento all’ipotesi di superare il divieto agli spostamenti per le aree limitrofe ai piccoli comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno.

I piccoli comuni pugliesi, con popolazione inferiore ai 5mila abitanti sono 85 su 257 totali su una superficie territoriale di circa 2.792 km quadrati - ricorda Coldiretti Puglia - di cui 40 in provincia di Lecce, 38 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto e 2 in provincia di Bari e garantiscono il distanziamento in un paesaggio fortemente segnato dalle produzioni agricole, dai vigneti agli ulivi secolari, con le masserie di straordinario pregio, i verdi pascoli, le distese di grano e i terrazzamenti fioriti.

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A seguito delle segnalazioni pervenute da parte di concittadini peri i disagi che si stanno verificando da un pò di tempo per guasti alla rete telefonica fissa e rete dati con conseguenti disagi per la cittadinanza residente presso la Via T. Normanno, Via T.U. Granafei e zone limitrofe., "intendo esprimere profonda preoccupazione per la situazione che si è venuta a determinare per il ritardo del ripristino del guasto, occorso in data 11 u.s. ed attualmente irrisolto, alla rete telefonica e rete dati presso le vie in oggetto specificate". Numerose sono state le segnalazioni fatte sia dai privati cittadini sia da questo Ente agli uffici TIM ma si prende atto dell'inadeguatezza organizzativa utile a garantire ai cittadini i servizi essenziali erogati, in particolar modo nel periodo di pandemia in cui viviamo, penalizzando gravemente le attività commerciali ed i residenti dell'area interessata. "In qualità di Sindaco - ha scritto Toni Matarrelli -, impegnato a tutelare la propria cittadinanza diffido Tim ad adottare uregnti soluzioni per la soluzione del problema riservandomi di adottare ulteriori provvedimenti in caso di inerzia". 

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Fasano. Controlli sui luoghi di lavoro. Denunciata una persona. A Fasano, a parziale conclusione di un mirato controllo, i Carabinieri della locale Stazione unitamente al Nucleo Ispettorato del Lavoro di Brindisi e alla Stazione Carabinieri Forestale di Ostuni hanno denunciato in stato di libertà il titolare di un’attività di gestione dei rifiuti per aver violato la normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché il “protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”.

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