Redazione

Il Comune di Fasano, premesso che dal 13 al 15 giugno si svolgerà nel territorio comunale il Vertice dei Capi di Stato e di Governo nell'ambito della Presidenza Italiana del Gruppo dei Paesi più industrializzati (G7), ha predisposto un piano di sicurezza per le due distinte manifestazioni di protesta che si terranno nelle giornate del 14 e 15 giugno.

Il Provvedimento Urgente per la tutela della sicurezza urbana e dell’incolumità pubblica in occasione dello svolgimento di cortei 14 e del 15 giugno, prevede, lungo le seguenti arterie cittadine e luoghi pubblici (Largo Palmina Martinelli, Via Giardinelli, Via della Resistenza, Via Nazionale dei Trulli, Via Roma, Via Mignozzi, Via Cenci, Via Piave, Piazza Aldo Moro, Via San Francesco da Paola, Parco della Rimembranza, Via Collodi e Piazza Ciaia):

  • l’assenza di cantieri, compresi quelli pubblici, nel tragitto che interesserà i cortei;
  • la rimozione dei cestini porta rifiuti;
  • la rimozione degli arredi presenti (tavoli, sedie e ombrelloni);
  • la rimozione dei pannelli in plexiglas dei dehors presenti;
  • la sospensione, nella giornata del 15 giugno p.v., dello svolgimento del cosiddetto Mercato del contadino che abitualmente si svolge in Largo Palmina Martinelli;

In ordine all’assenza di cantieri lungo il percorso, che qualora la rimozione si renda oggettivamente non realizzabile in ragione dei tempi previsti, dovrà essere garantita la loro inattività, ovverosia la sospensione delle attività in corso, l’efficacia delle autorizzazioni all’installazione di cantieri è differita alla data del 17 giugno prossimo venturo.

Inoltre si ordina il divieto di:

  • vendita per asporto o cessione a qualsiasi titolo, da parte degli esercizi pubblici, degli esercizi in sede fissa, dei titolari di autorizzazioni per il commercio ambulante in bottiglie di vetro, lattina ovvero in contenitori idonei all’offesa, anche ove erogata da distributori automatici; a tal fine, i gestori provvederanno ad ogni misura e adempimento necessario per impedirne l’erogazione;
  • il consumo, nelle strade interessate dai cortei, di bevande, compresi gli alcolici e i superalcolici, contenute in bottiglie di vetro, in lattine o contenitori idonei all’offesa;
  • la detenzione, nelle medesime strade, di bevande, compresi gli alcolici e i superalcolici, in bottiglie di vetro, lattine o in contenitori idonei all’offesa.

Le misure precauzionali sono efficaci a partire dalle ore 12:00 del 14 giugno e fino alle ore 23:00 del 15 giugno 2024 e comunque sino a cessata esigenza.

Il divieto di vendita, di consumo e di detenzione di bevande contenute in bottiglie di vetro, in lattine o contenitori idonei all’offesa sono efficaci a partire dalle ore 12:00 del 14 giugno e fino alle ore 23:00 del 15 giugno 2024 e comunque sino a cessata esigenza e in ogni caso fino a un raggio di 400 metri dalle strade interessate.

 

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INCONTRO AL MINISTERO, NESSUNA NOVITÀ PER IL FUTURO DI CERANO.

ENEL PROPONE PROGETTI FUMOSI SENZA CONSIDERARE I LAVORATORI.

SUBITO UNA #LEGGESPECIALE PER BRINDISI E LA SUA INDUSTRIA!

 

Continua il disinteresse ed il disimpegno delle Istituzioni per il futuro di Brindisi e del suo Sistema Industriale. Oggi, martedì 11 giugno, il Sindacato ha preso parte all’incontro convocato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con i rappresentanti del Ministero del lavoro, delle Infrastrutture e dell’Ambiente, Regione Puglia e di Enel, l’azienda coinvolta nella maggiore vertenza del Brindisino.

Presenti, fra gli altri, il Coordinatore della UIL di Brindisi Fabrizio Caliolo, il Segretario Nazionale UILTEC Marco Pantò, il Segretario Regionale con delega all’Industria Andrea Toma ed i Segretari territoriali di UILTEC, UILM, UIL Trasporti e FenealUIL Carlo Perrucci, Alfio Zaurito, Mario Greco e Giovanni Librando.

La convocazione dell’incontro è il risultato della grande manifestazione e mobilitazione promossa lo scorso 31 maggio da UIL, CGIL con i lavoratori del settore industriale di Brindisi con l’obiettivo, raggiunto, di accendere i fari dell’opinione pubblica e delle Istituzionali nazionali sul grave pericolo che corre l’economia brindisina per il disimpegno annunciato o già in corso, di molte e svariate realtà di peso del proprio Sistema Industriale.

Dall’incontro odierno non è emerso alcun segnale incoraggiante, solo conferme di quanto più volte denunciato: Enel a Brindisi chiude la Centrale Federico II e manda a casa centinaia di lavoratori. Poche speranze per riconvertire la Federico II a Turbogas come il Sindacato chiede da tempo. Terna ha un ruolo determinante per l’ipotesi di riconversione a Turbogas ed è chiamata ad essere protagonista di questa fase riconoscendo l’impianto di Brindisi come strategico per la stabilità della Rete Nazionale. È questa l’unica possibilità concreta per salvaguardare i lavoratori e le maestranze del settore elettrico attualmente impiegate in Centrale.

Per il futuro di Cerano e di Brindisi Enel propina i già sentiti progetti fumosi, senza concretezza e tempi certi e – cosa in assoluto più grave ed inaccettabile – senza la previsione di un numero adeguato e preciso di lavoratori che potrebbero essere impiegati. Polo Logistico, assemblaggio di Pale Eoliche, Carpenterie rimangono parole vuote, proiettate in un futuro imprecisato, senza un cronoprogramma certo. I centinaia che a breve saranno senza occupazione o che dovranno drasticamente cambiare il proprio assetto di vita per continuare a lavorare hanno invece nomi e volti precisi che il Sindacato conosce bene accogliendo quotidianamente la loro angoscia e quella delle loro famiglie.

Il “de-commissioning” – tradotto in linguaggio popolare: la “dismissione” – è già in atto e non vi è all’orizzonte alcuna idea di sviluppo ed investimento industriale per Brindisi. Enel semplicemente abbandona Brindisi con quale contentino incapace di portare qualsivoglia sviluppo, con il beneplacito del Governo e l’impotenza disarmante di tutte le Istituzionali Locali, nessuna esclusa.

Questa è la Transizione Energetica per Brindisi: chiudere Cerano per progettini ipotetici di poco conto. Brindisi, i suoi lavoratori, il contributo che il territorio ha dato alla produzione energetica strategica nazionale ed europea per decenni non valgono nulla. Il Sindacato è rimasto l’unico a continuare a parlare di lavoro, di visione e di economia per Brindisi ma questo non ci scoraggia: continueremo la nostra lotta ed il nostro impegno perché Brindisi sia terra di sviluppo e di lavoro e nessun lavoratore debba abbandonare casa propria per avere dignità.

Non intravediamo ipotesi più valide ed operative di una Legge Speciale per l’Industria di Brindisi. È uno strumento che chiediamo con forza al Governo nazionale e per il quale pretendiamo l’impegno massimo delle Istituzioni Locali. Brindisi e la sua industria stanno vivendo un momento storico, determinante per il futuro economico del territorio a cui occorre rispondere con misure altrettanto non ordinarie, «straordinarie» e «speciali». È un atto dovuto a questa terra per non Transitare verso il nulla.

per il Coordinamento Industria della UIL di Brindisi

Fabrizio Caliolo

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Le ultime opere che danno vita alla mostra «G 7, sette secoli di arte in Italia» giungono al castello di Mesagne (Brindisi) mentre a Bari si svolge la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Così, mentre da domani lavori di Raffaello, di Leonardo e collaboratore, di Lorenzo Lotto e Guido Reni, sculture di Antonio Canova, opere dei contemporanei Pino Pascali e Alberto Burri (solo per citare alcuni dei 51 protagonisti della mostra), saranno esposti nelle sale a testimoniare l’arte italiana fra XIV e XX secolo, questa mattina, presso la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi Museo del colore-Bibart Biennale internazionale d'arte contemporanea di Bari, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento mesagnese, si è parlato dell’impatto culturale e turistico che questa mostra, allestita da Puglia Walking art con il supporto di Comune di Mesagne e Regione Puglia e in collaborazione con il Ministero della Cultura, potrà avere sulla crescita culturale e turistica regione. Assente per motivi istituzionali l’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane, ad intervenire in presenza – fra antichi vasi di pigmenti usati in pittura - sono stati il presidente di Micexperience Rete d’Imprese e ideatore di Puglia Walking Art, Pierangelo Argentieri; il direttore generale del Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia, Aldo Patruno; il neoconfermato sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, e l’assessore regionale alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Politiche Migratorie, Legalità e Antimafia sociale, Viviana Matrangola a tirare le conclusioni, mentre il curatore della mostra, prof. Pierluigi Carofano, e la dott. Claudia Lucchese, della Direzione regionale Musei Nazionali di Puglia, erano collegati dal castello di Mesagne nelle ultime fasi dell’allestimento.

«Questa mostra aveva l’ambizione di essere un evento all’altezza dei “Grandi della Terra” e diciamo che ci siamo arrivati – ha esordito Pierangelo Argentieri, presidente di Micexperience Rete d’Imprese e ideatore di Puglia Walking Art -. Per la prima volta giungono in Puglia quadri che non si erano mai visti. In particolare: Leonardo da Vinci e collaboratore; un dipinto di Raffaello; i “Pugilatori” di Canova, che hanno trovato degna collocazione nelle sale nobili del castello di Mesagne e poi addirittura abbiamo la massina espressione dello splendore della potenza della Serenissima, papà Canal e suo figlio Canaletto, la cui opera in mostra, riscoperta tre mesi addietro, è per la prima volta esposta al pubblico».

«In questo processo di crescita e di sviluppo di Puglia Walking art avevamo chiesto un innalzamento di asticella in termini qualitativi, corrispondente al processo in corso nell’ambito dell’offerta turistico-culturale pugliese, che affronti una domanda internazionale sempre più di qualità – ha detto Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia -. Diciamo che il territorio di Mesagne, della Provincia e Puglia Walking Art non potevano rispondere meglio con una proposta che è assolutamente all’altezza dell’evento importante, mondiale, storico, che si svolgerà in Puglia. Ma noi andiamo oltre l’estemporaneità – ha proseguito Patruno – e vogliamo dimostrare quale sia il livello di questa regione».

Il riconfermato sindaco della Città messapica, Toni Matarrelli, quindi ha definito «G 7», «una mostra importante che riusciamo a realizzare grazie a una collaborazione imponente con il Ministero della Cultura. Avremo artisti di prim’ordine degli ultimi sette secoli di storia dell’arte italiana – ha aggiunto - e senza dubbio, questa di Mesagne, può essere considerata la mostra temporanea più importante del Mezzogiorno. È un motivo d’orgoglio per Mesagne e per il territorio – ha proseguito il sindaco - e segue un’altra mostra importante, quella dell’anno scorso, dedicata a Caravaggio e ai suoi contemporanei. Domani sera l’inaugurazione – ha concluso - e poi resterà aperta al pubblico sino al 30 novembre».

Rimarcando, Argentieri, l’unicità della mostra mesagnese «costruita dal Comitato scientifico, tassello dopo tassello, senza nulla di preconfezionato», ha passato la parola al prof. Carofano ed alla dott. Lucchese, collegati da Mesagne. Portando i saluti del Direttore generale Musei del Ministero della Cultura, prof. Massimo Osanna, la dott. Lucchese si è detta «lieta dell’iniziativa alla quale è stato dato tutto l’aiuto amministrativo possibile per realizzare un ottimo risultato», mentre il curatore Carofano ha sottolineato «l’esclusività dell’evento, nel quale vengono proposte non solo opere d’arte presenti nei musei, ma anche opere custodite in collezioni private e capaci di descrivere l’arte italiana da Nicola Pisano ad Alberto Burri, in un ottimo contenitore quale è il castello di Mesagne».

A concludere l’assessore regionale alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Politiche Migratorie, Legalità e Antimafia sociale, Viviana Matrangola: «Mentre in Puglia approda il G7 della Politica, a Mesagne arriva il G7 dell'Arte, un racconto di sette secoli di meraviglia dell'arte italiana – ha detto -. L’iniziativa ha il merito di condividere con un grande pubblico la bellezza dei capolavori di artisti italiani e anche pugliesi in un momento di grande visibilità per il nostro territorio. La mostra rientra tra le attività sostenute dalla Regione Puglia attraverso l’azione “Capitale della Cultura di Puglia”, che riconosce e premia le città pugliesi arrivate tra le finaliste per il titolo di “Capitale italiana della Cultura”. In questo modo – ha concluso Matrangola -, valorizziamo il lavoro e le progettualità dei nostri centri di fermento culturale, e in questo caso di Mesagne, che stanno vincendo la scommessa di una profonda rigenerazione sociale attraverso la cultura».

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Nel augurare buon lavoro al Sindaco Tony, non posso fare a meno di evidenziare la maggiore responsabilità assunta da un sindaco che deve guidare un’amministrazione comunale senza OPPOSIZIONE, L’opposizione svolge alcune funzioni fondamentali per il funzionamento della democrazia: a) il controllo sull’operato della maggioranza; b) il condizionamento e l’influenza sulle decisioni; c) la critica dell’indirizzo politico di chi governa;

I governi (e i pubblici poteri in genere) hanno bisogno di avere come controparti non semplici minoranze ma una forte opposizione. Possiamo dire che l’opposizione è l’ingrediente interno che garantisce il funzionamento della democrazia. Lo si vede chiaramente quando prende piede il modello “consociativo” nel quale tutti sono dalla stessa parte con ruoli indistinti e nessuno più né controlla, né propone: il destino è il declino perché si fanno strada l’inefficienza e lo spreco delle risorse, passando per la corruzione e l’incompetenza visto che l’obiettivo non è premiare chi fa meglio ma chi si adegua. In un mondo dove tutti tendono a mettersi comodi è importante il ruolo di chi, invece, si «mette scomodo» per fare un servizio alla democrazia. Io come cittadino libero, ho imparato a conoscerti in questi ultimi 5 anni, apprezzando al tua abnegazione per il nostro paese, e sono sicuro che nel silenzio
della tua stanza, quando tutti hanno smesso di tirarti la giacca e osannarti, il primo pensiero è stato questo: una strategia forte affinché questo grande consenso sia sempre conservato e preservato da qualunque contaminazione antidemocratica, preoccupazione questa derivante dalla mancanza di un interlocutore a volte scomodo come può essere un consigliere di opposizione; Sono sicuro che sarai capace di essere Sindaco (hai già dimostrato che ti riesce molto bene…) ma anche controllore, attento a ché nessuno si ACCOMODI E SI ADEGUI. La mia riflessione non vuole sminuire né porre un velo di malinconia alla grande festa per il risultato elettorale di Mesagne, ma solo una nota di Attenzione al fatto che nonostante l’ABBONDANZA ricevuta e meritata, bisogna fare i conti con una mancanza che è stata sempre fondamentale nella DEMOCRAZIA. Sicuramente con il tuo FARE sarai capace di dimostrare che esistono le eccezioni all’assioma dei grandi politici: SANA OPPOSIZIONE – ROBUSTA DEMOCRAZIA; Auguri e buon lavoro, puoi sempre contare su un cittadino libero come me e tanti altri.
Vincenzo Marino

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Plebiscito a Mesagne per il sindaco uscente Toni Matarrelli che è stato votato dal 94% degli elettori. Forse un caso più unico che raro in Italia. Questo dato ha confermato il sondaggio che Yoodata di Milano aveva fatto lo scorso anno e che aveva attribuito al sindaco Matarrelli un gradimento da parte dei suoi concittadini del 95%. Grande sconfitto di questa competizione è Luigi Caroli, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, che ha dettato la linea politica al partito. La débâcle, probabilmente, è da attribuire anche al mancato accordo elettorale con le altre due forze di centrodestra: Forza Italia e Lega. Oltre che ad una campagna elettorale lacunosa. Il candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Vincenzo Lotesoriere professionista serio, militante di lunga data nel partito della Meloni, è rimasto da solo, insieme a pochi fedelissimi, ad affrontare l’armata di Matarrelli. Immolato sull’altare dell’incomunicabilità. Sicuramente questa situazione finirà sui tavoli provinciali e regionali delle verifiche di centrodestra in fase di valutazione del voto. “In questo momento in cui lo scrutinio non è completo è inutile fare nessuna valutazione perché anche pochi voti cambiano completamente la situazione”, ha spiegato Lotesoriere. Poi ci sarà da chiarire anche la situazione interna al Movimento 5 stelle poiché una gran parte della base non ha voluto votare il sindaco Matarrelli contravvenendo agli accordi provinciali i cui responsabili adesso hanno l’obbligo di fare chiarezza verso i loro candidati consiglieri e il loro elettorato. Tuttavia, come si prevedeva alla vigilia delle consultazioni elettorali 2024 per il rinnovo dell’Amministrazione comunale di Mesagne a farla da padrone è stato il dato di coloro che non hanno votato. L’assenteismo tanto temuto nei giorni scorsi si è verificato. Anche a Mesagne c’è stata una flessione, da non sottovalutare, che andrebbe analizzata socialmente. Un chiaro segnale che gli attuali amministratori farebbero bene a tenere in conto. In ogni modo tra i due candidati sindaci, Vincenzo Lotesoriere per il centrodestra e Toni Matarrelli per il campo largo del centro sinistra non c’è stata storia. Matarrelli ha battuto il suo competitor con una percentuale del 95% contro il 5% del suo competitor. Intanto al rieletto sindaco sono iniziati ad arrivare gli auguri da parte dei colleghi. Al suo fianco per tutto lo scrutinio c’è stato il sindaco di San Pancrazio, Edmondo Moscatelli. Ed ancora. «È pugliese e di centrosinistra il sindaco più suffragato di Italia e come gruppo consiliare non possiamo che esserne soddisfatti. Complimenti a Toni Matarrelli che è riuscito a conquistare il 95% dei consensi» a Mesagne, nel Brindisino. È quanto afferma in una nota il capogruppo di Con in Consiglio regionale, Alessandro Leoci, con i colleghi di gruppo Alessandro Delli Noci, Stefano Lacatena e Gianfranco Lopane. «I cittadini di Mesagne - prosegue la nota - hanno premiato il lavoro svolto dal loro sindaco tributandogli consenso ed affetto come mai accaduto prima. Al sindaco Matarrelli, oltre che il nostro apprezzamento, va anche l'augurio di buon lavoro, certi che si caricherà sulle spalle le esigenze della intera comunità ancor di più di quanto abbia già fatto fino ad ora».

 

Il candidato sindaco Matarrelli ha trascorso le ore dello spoglio nella sede del suo comitato elettorale, in piazza Garibaldi, in compagnia di tanti amici, ma, soprattutto, della moglie, del papà e della mamma. Va su e giù nervosamente anche se i primi dati gli danno una vittoria schiacciante.

Sindaco Matarrelli di questa tornata elettorale 2024 colpisce e sarà ricordato a lungo il dato uscito dalle urne: 95%.

“Vero. Si tratta di un dato importante che esprime l’enorme e smisurato affetto che i concittadini nutrono nei miei confronti che hanno premiato il lavoro che è stato fatto nei cinque anni precedenti dalla nostra Amministrazione. Certo c’è da dire che è stato premiato il campo largo, la capacità di aggregare e, quindi, di allargare la coalizione mettendo insieme le liste civiche, il Pd, il Movimento 5 stelle ed Europa Verdi e Sinistra. Un campo largo che si è presentato unito, ha vinto, ha fatto registrare un 95% che produce gioia, ma anche la consapevolezza che bisogna essere all’altezza di questo dato così importante”

L’altra coalizione era rappresentata da Fratelli d’Italia che in ambito nazionale è stato il primo partito. Qui a Mesagne si è fermata alla soglia del 5%.

“Questo dato a Mesagne ha un valore maggiore poiché evidentemente alle Europee chi ha votato fratelli d’Italia ha ritenuto che fosse più utile votare me perché anche se appartengo a una coalizione politica diversa, opposta, ritengono che si sia lavorato bene e che possiamo fare ancora molto per la nostra città”.

Lo scorso mese di ottobre la società di studi statistici Yoodata di Milano le dava un gradimento del 95%. Più di qualcuno ha riso e non ha creduto a quel dato.

“Yoodata è una società scientificamente seria, ben attrezzata, che evidentemente ha registrato nei suoi sondaggi un sentimento che si è trasformato in un consenso. Circostanza non affatto scontata, ma che registriamo con gioia. Ed alla luce di questo consenso adesso bisognerà trasformare in maggior lavoro per essere all’altezza di tanto affetto e tanta attenzione che i cittadini di Mesagne hanno voluto rivolgere alla mia persona”.

Il suffragio che le hanno concesso gli elettori diventerà un caso nazionale di cui si parlerà a lungo. Stessa cosa per il suo amico Antonio Decaro che solo alcuni giorni fa è venuto a trovarla e vi siete augurati entrambi un in bocca a lupo.

“Io e Decaro rappresentiamo la continuità di una storia che è iniziata nel 2004, quando a Bari alle consultazioni comunali vince Michele Emiliano e alla regione nel 2005 vince Niki Vendola. Cambia totalmente l’impostazione delle istituzioni pugliesi che iniziano a investire, a puntare sulla credibilità della nostra regione dando grosse opportunità agli enti locali. Noi siamo in continuità con quella storia, siamo persone responsabili che spendono le risorse nell’unico interesse possibile, quello verso la comunità e i propri concittadini. Ecco perché, credo, che i cittadini assumono questa consapevolezza, se ne accorgono. La differenza tra le parole e i fatti è chiara. Quando arrivano consensi così importanti come questo di Mesagne, peraltro già registrato nelle consultazioni alla Provincia di Brindisi dove avevo ottenuto il 74% e Decaro che prende 500mila voti nel Sud Italia beh sta a indicare che i cittadini hanno compreso lo sforzo prodotto e vogliono che si proceda sulla stessa strada”.

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È stata la Provincia di Brindisi ad eseguire gli interventi infrastrutturali previsti per il G7 che si terrà a Borgo Egnazia dal 13 al 15 giugno: il Commissario Straordinario Fulvio Maria Soccodato aveva individuato l’Ente quale soggetto attuatore per gli interventi infrastrutturali sulla rete stradale provinciale e comunale di Fasano e Brindisi.

Il Commissario, nell’approvazione del secondo Stralcio del Piano Commissariale, aveva deliberato l’importante piano di lavori, con particolare attenzione alla città fasanese, per un ammontare complessivo di quasi 4 milioni di euro: un grosso investimento utile a mettere in sicurezza la rete viaria del territorio.

I lavori, conclusi nei tempi previsti, hanno riguardato le strade provinciali SP 1, SP 2, SP 3, SP 4, SP 7, SP 90. Nel dettaglio, il rifacimento della pavimentazione stradale e della segnaletica ha riguardato la SP 90 (Torre Canne – Savelletri - confine Provincia di Bari) e la SP 4 (Fasano - Savelletri). Piano viabile anche per la SP 7, rifacimento segnaletica per la SP 1 e SP 3, pulizia e sfalci di tutte le provinciali citate.

I lavori hanno interessato anche le strade comunali di Brindisi e di Fasano nonché la viabilità interna della base navale della Marina Militare di Brindisi.

Per quanto attiene il comune di Brindisi sono stati eseguiti gli interventi di rifacimento del piano viabile di via Prov.le San Vito e della viabilità di collegamento all’Aeroporto del Salento e alla SS 379 Brindisi-Bari.

Infine sono stati realizzati due parcheggi temporanei a servizio della Questura di Brindisi e dell’Aeroporto.

La Provincia di Brindisi ha affidato ed eseguito tutti gli interventi con il supporto degli uffici tecnici dei Comuni di Brindisi e Fasano e della Marina Militare per le strade di rispettiva competenza.

“Sono particolarmente orgoglioso per l’eccellente lavoro svolto dall’Ufficio Tecnico della Provincia - ha affermato il Presidente Toni Matarrelli. Si è trattato di interventi importanti per assicurare una perfetta viabilità in considerazione delle esigenze di sicurezza legate all'arrivo delle delegazioni e delle massime autorità dei Paesi del G7. Sono stati messi in campo impegno e professionalità che hanno ampiamente soddisfatto le aspettative del Commissario Soccodato. Ringrazio tutti i tecnici dell’Ente che rappresento per aver dato, ancora una volta, prova di efficienza e competenza”.

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Arriva la ‘scuola’ di alta formazione per cuochi contadini, un percorso per formare una figura professionale che è espressione della nuova agricoltura e riveste in pratica il ruolo doppio, da un lato di agricoltore e dall’altro di promotore del cibo del territorio che cucina e propone negli agriturismi. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione all’avvio del corso di alta formazione organizzato da Terranostra, Fondazione Campagna Amica in collaborazione con l’Accademia Intrecci, per cui saranno avviati i corsi sul territorio per formare i cuochi contadini della Puglia che riceveranno l’attestato con l’inserimento in un apposito albo nazionale.

Il cuoco contadino lavora negli agriturismi di Campagna Amica ed in cucina utilizza i prodotti da lui stesso coltivati nella sua azienda dove l’accoglienza diventa un momento fondamentale per la promozione del territorio e del buon cibo, ponendo la massima attenzione sulla valorizzazione dei prodotti locali e sulle ricette tradizionali. Attorno a questa figura – spiega la Coldiretti Puglia – ruotano tre concetti fondamentali: qualità, tracciabilità e distintività con l’offerta di piatti a chilometri zero e la garanzia di trasparenza e sostenibilità.

“Il legame con il territorio nella scelta degli ingredienti, del cibo locale da utilizzare in cucina è diventato un elemento determinante di successo nei nostri agriturismi con il racconto di storia e tradizioni, degustazioni guidate di olio, vini e formaggi, con le cooking class che fanno vivere attività indimenticabili con un forte impatto personale che colpiscono tutti i sensi e creano connessioni a livello fisico, intellettuale, sociale ed emotivo”, spiega Antonio Baselice, presidente di Terranostra Puglia.

Un fiore all’occhiello di un settore, quello agrituristico, che conta oggi in Puglia 960 agriturismi con le aziende attive cresciute del 50% dal 2014 ad oggi, con una decisa propensione alla ristorazione, ma la presenza dei cuochi contadini è importante anche nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica che si sono trasformati nel tempo in momenti di aggregazione, svago, socializzazione e formazione con lo svolgimento di variegate attività, dai cooking show ai tutorial per la spesa fino ai laboratori didattici per i bambini

Negli agriturismi tra l’altro viene tutelato quotidianamente il Made in Italy agroalimentare contro l’import di prodotti agricoli e agroalimentari  da Paesi stranieri che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale e di rispetto dei diritti dei lavoratori e che spesso vengono spacciati per tricolori sfruttando il codice doganale che consente di “italianizzarli” grazie a minime lavorazioni La campagna può essere sostenuta firmando in tutti gli agriturismi, nei mercati contadini di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti ed è promossa anche sui social media con l’hashtag #nofakeinitaly.

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Gli auguri della coordinatrice provinciale di Forza Italia, Laura De Mola, e del commissario regionale del partito, On. Mauro D’Attis. Giuseppe Margheriti é stato eletto sindaco di Erchie. Il candidato di centrodestra ha ottenuto il 56,67% dei consensi e, forte del risultato raggiunto, si appresta ad amministrare il comune della provincia di Brindisi per la quarta volta.

“Un risultato importante - dichiara Laura De Mola, coordinatrice provinciale di Forza Italia - per il quale ha indubbiamente premiato il lavoro di squadra messo in atto da tutti i candidati. Al neoeletto sindaco Giuseppe Margheriti voglio far giungere gli auguri da parte di tutta la comunità di Forza Italia e dell’intero coordinamento provinciale, convinta che saprà essere per la sua città un sindaco attento alle esigenze dei cittadini e che ha contezza dei reali problemi della sua comunità. D’altra parte - conclude De Mola - in passato Margheriti lo ha già dimostrato proprio in veste di sindaco”.

Un augurio giunge anche dal commissario regionale di Forza Italia Puglia, l’On. Mauro D’Attis, che plaude al risultato conseguito ad Erchie da parte di Giuseppe Margheriti e della sua lista di candidati.

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All’interno del percorso di preparazione alla “CATTEDRA DI VITA”, strutturato da don Piero Calamo, parroco della chiesa di San Domenico a San Vito dei Normanni, martedì 11 giugno, alle ore 19.30, avrà luogo l’evento “SE NON DIVENTERETE COME BAMBINI…”.

   Il dottor Francesco Colizzi, psichiatra e scrittore, autore di dieci volumi, presenterà, col prezioso contributo del gruppo “Teatro Arte”, la sua opera teatrale in tre atti “Il massacro dell’innocenza”.

   L’incubo ricorrente di un eccidio di bambini amareggia le notti del giovane Gesù, fino a quando scopre di essere nato nel periodo della strage degli innocenti ordinata da Erode. In Gesù, il sopravvissuto, l’incubo trapassa in un immenso sogno: annunciare il Regno della nuova innocenza. La sua predicazione però esige che egli stesso venga ucciso. Il sacrificio di Cristo sulla croce basterà a porre termine ai massacri e agli abusi dell’infanzia?

   Nelle parole dell’autore le motivazioni dell’opera: “Il tema che attraversa tutto il dramma è la condizione di vulnerabilità dell’infanzia nel mondo e il suo rimando alla possibilità/necessità per il mondo degli adulti di perseguire una nuova innocenza. Ancora oggi moltitudini di bambini vengono uccisi a causa di guerre e violenze di ogni genere, oppure vengono maltrattati, abusati, affamati o, se ammalati o portatori di disabilità, lasciati senza cure. Per trattare in maniera emotivamente coinvolgente di questa inquietante condizione ho scelto di far ricorso a due grandi poli confliggenti della nostra cultura: la strage degli innocenti di Erode il   Grande, metafora della più crudele delle violenze dell’uomo sull’uomo, e la centralità dei bambini nella predicazione dell’amore integrale da parte del Gesù storico”.

L’opera è pubblicata dalla casa editrice salentina Manni ed è disponibile in libreria e su tutti i siti web di vendita di libri.

RIPORTIAMO DI SEGUITO TUTTI I RISULTATI DELLE VARIE LISTE CON RELATIVI CONSIGLIERI:

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