Redazione

La denuncia di indignazione arriva dai social, dove un giovane parrocchiano si è rifiutato agli atti di inciviltà che balordi perpetrano da tempo davanti all'edificio sacro e ha chiesto all'Amministrazione comunale un sostegno per debellare queste sacche di chiara maleducazione sociale. Questo lo sfogo del giovane: "Piazza A. Romano, antistante la chiesa detta "dei Domenicani". Una delle tante piazze di Mesagne che ha tante potenzialità che però non vengono sfruttate. Sono cresciuto fra questa piazza e la chiesa, quindi non posso più sopportare tanta incuria. Questa mattina, andando in parrocchia, ho trovato questa situazione: piazzetta piena di escrementi canini (come sempre), spazzatura, birra sul muretto e - come se non bastasse - due vasi pieni di terra sono stati svuotati a terra da vandali che non hanno il minimo ritegno e rispetto dei luoghi pubblici e anche sacri. Chiedo al sindaco Toni Matarrelli che tanto si prodiga - e bisogna riconoscerne il giusto merito - per la nostra città, di avere più cura anche di quelle piazze da sempre dimenticate e che rivendicano una maggiore cura da parte delle Istituzioni locali. I cittadini continueranno a non prendersene cura, se anche le Istituzioni non vedono o fanno finta di non vedere questo scempio".

 

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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, -35% MIELE IN PUGLIA SOS API; ACQUA E CIBO PER SALVARLE DA CALDO E SICCITA’. La siccità e il maltempo hanno tagliato di oltre il 35% la produzione di miele in Puglia con le fioriture estive bruciate dal caldo o distrutte dalla grandine e le api allo stremo costrette ad allungare i voli per trovare un po’ di nutrimento. E’ quanto emerge dal primo bilancio di Coldiretti Puglia sulla produzione di miele nel 2022 con il raccolto tagliato del 35% rispetto al potenziale produttivo.

Una situazione sulla quale hanno pesato in modo particolare le alte temperature e la mancanza di acqua con fioriture anticipate che – spiega Coldiretti Puglia - hanno costretto gli apicoltori a fare la transumanza delle api verso luoghi più freschi  e ad intervenire con razioni di soccorso negli alveari sin da luglio. In Puglia in alcune aree a causa della mancanza di acqua - continua Coldiretti regionale - si stanno abbeverando artificialmente le api per non farle morire, con secchi d’acqua e galleggianti di sughero e polistirolo in modo che si dissetino senza affogare.

Con il caldo eccessivo le api hanno aumentato la loro necessità di acqua per abbassare la temperature interna del nido ed evitare che la cera si sciolga con il collasso dell’intero favo – aggiunge Coldiretti Puglia – mentre i frequenti incendi determinano lo svuotamento delle arnie, perché le api con il fumo si spaventano e scappano.

Da sud a nord della Puglia si registra il medesimo contesto, con uno scenario aggravato In Salento per l’abbandono e la desertificazione causati dalla Xylella, uniti all’andamento climatico tropicale, mentre in provincia di Taranto si assiste al dimezzamento dei mieli di agrumi, acacia ed eucalipto e si perderanno di questo passo nel tempo la maggior parte dei mieli monoflora. L’inverno e la primavera con temperature troppo alte  e l’estate infuocata – sottolinea la Coldiretti regionale – hanno creato gravi problemi agli alveari, con le api che non hanno avuto la possibilità di raccogliere il nettare con un crollo dei raccolti per tutti i tipi, dall’acacia agli agrumi,  dalla sulla ai millefiori per le fioriture contemporanee e la mancanza di stagionalità dei fiori per i cambiamenti climatici ed il crollo della produzione.

Le difficoltà delle api – sottolinea la Coldiretti Puglia — sono un pericolo grave per la biodiversità considerato che sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l’impollinazione dei fiori. Con 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall’impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni.

Ma oltre alla spallata del clima – sottolinea Coldiretti – i “pastori delle api” devono fare fronte anche all’esplosione dei costi per le tensioni internazionali generate dalla guerra in Ucraina: dai vasetti di vetro alle etichette, dai cartoni al gasolio. In Italia – precisa la Coldiretti – si consuma circa mezzo chilo di miele a testa all’anno, sotto la media europea che è di 600 grammi ma un terzo rispetto alla Germania. Il Belpaese però vince in biodiversità con più di 60 varietà da quelli Dop come il Miele della Lunigiana, e il Miele delle Dolomiti Bellunesi e il miele Varesino, fino a quelli speciali in barrique o aromatizzati, dal tiglio agli agrumi, dall’eucalipto all’acacia.

Un patrimonio messo a rischio dalle importazioni dall’estero cresciute di quasi il 18% nei primi cinque mesi del 2022 e l’anno scorso – evidenzia Coldiretti - hanno raggiunto i 24 milioni di chili di cui più della metà (14 milioni di chili) da Ungheria, Romania e Ucraina con quasi 2 vasetti su 3 pieni in pratica di prodotto straniero, spiega l’analisi di Coldiretti su dati Istat.

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità, occorre – consiglia la Coldiretti – verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica. Il miele prodotto sul territorio nazionale, dove non sono ammesse coltivazioni Ogm a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina, è riconoscibile attraverso l’etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti.

La parola Italia deve essere presente per legge sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale (Es. Miele italiano) mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’unione Europea, l’etichetta – continua la Coldiretti – deve riportare l’indicazione “miscela di mieli originari della Ue” indicando il nome dei Paesi (ad esempio, se viene da Italia e Ungheria sul barattolo dovrà esserci scritto Italia, Ungheria); se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta “miscela di mieli non originari della Ue” con il nome dei Paesi, mentre se si tratta di un mix va scritto “miscela di mieli originari e non originari della Ue”, anche qui con l’indicazione dei nomi dei Paesi.

In Puglia sono 1070 le aziende apistiche che si prendono cura di 32.000 alveari e 13.00 sciami, che producono – aggiunge Coldiretti Puglia - numerose tipologie di miele, dal ricercato alle mandorle agli agrumi, dalle clementine al rosmarino al timo, fino al fiordaliso, sulla, eucalipto, coriandolo, trifoglio e millefiori, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche.   

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Sporcaccioni sanzionati per la mancata raccolta di deiezioni canine e per l’abbandono di rifiuti. E' accaduto a Mesagne dove l'Amministrazione comunale ha deciso di intervenire in maniera pesante verso coloro che lasciano in strada le deiezione dei loro pelosi depauperando l'ambiente. Stessa cosa per ciò che riguarda i rifiuti abbandonati sul territorio. Inoltre, nei periodi caldi gli escrementi e i rifiuti sono patologicamente pericolosi. "Stiamo aumentando il numero di telecamere di videosorveglianza nelle zone in cui si registra il maggior numero di infrazioni", ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli. I controlli per arginare l’inciviltà non si fermano.rifiuti_abbandonati_in_strada_agosto_2022_2.jpgrifiuti_abbandonati_in_strada_agosto_2022_4.jpgrifiuti_abbandonati_in_strada_agosto_2022_3.jpg

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Il 10eLotto premia la Puglia: come riporta Agipronews, a Monopoli, in provincia di Bari, è stato centrato un 8 Oro da 30mila euro. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito vincite per 18,9 milioni di euro per un totale dall'inizio dell'anno di oltre 2,3 miliardi.

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Dati del giorno: 26 agosto 2022

1.189
Nuovi casi
10.227
Test giornalieri
5
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 311
Provincia di Bat: 68
Provincia di Brindisi: 115
Provincia di Foggia: 145
Provincia di Lecce: 353
Provincia di Taranto: 147
Residenti fuori regione: 42
Provincia in definizione: 8
21.590
Persone attualmente positive
255
Persone ricoverate in area non critica
15
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.447.845
Casi totali
12.428.312
Test eseguiti
1.417.281
Persone guarite
8.974
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 466.642
Provincia di Bat: 125.756
Provincia di Brindisi: 136.770
Provincia di Foggia: 205.262
Provincia di Lecce: 296.516
Provincia di Taranto: 196.986
Residenti fuori regione: 15.012
Provincia in definizione: 4.901

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"L’andamento del mercato del lavoro segue, di pari passo, l’avvicendarsi delle stagioni. Con Ferragosto ormai alle spalle, cambiano i flussi contrattuali finora dominanti.

Dopo la netta ripresa del comparto turistico/ristorativo, registrata nell’estate 2022, le imprese locali brindisine volgono ora la loro attenzione anche nei confronti di altri settori.

OSS, fisioterapisti/e, operatori/trici di aiuto, collaboratori/trici domestici/che, addetti/e alle pulizie, sarte, piastrellisti e intonacatori sono soltanto alcuni dei 206 profili di cui aziende e datori di lavoro necessitano, nella settimana dal 26 agosto al 2 settembre, per l’ampliamento del proprio organico e, per la cui ricerca, si avvalgono del servizio pubblico e gratuito di incrocio domanda/offerta fornito dai 3 CPI della provincia di Brindisi.

Più nello specifico si tratta di: 65 occasioni di impiego nel settore sanitario, 34 nella ristorazione, 30 nell'assistenza domiciliare, 22 nell’edilizia, 20 nel turismo, 8 nei servizi, 5 nelle pulizie, 5 nel settore informatico, 4 nel termoidraulico, 3 nei trasporti, 2 nel commercio, 2 nell’artigianato, 2 nel tessile, 2 nella manutenzione, 1 nell’amministrativo e 1 nel metalmeccanico. È il contesto occupazionale che ci viene restituito dal quattordicesimo report delle offerte di lavoro elaborato dallo staff Comunicazione/ Rapporti con Media dell’Ambito territoriale di Brindisi di Arpal Puglia, contenente, questa settimana, 54 annunci. Il rapporto raccoglie gli annunci giornalmente pubblicati sul portale lavoroperte.regione.puglia.it e consultabili anche tramite l’ App “Lavoro per te Puglia”.

Per le categorie protette, ultimi giorni per iscriversi al bando di concorso pubblico per esami, indetto da Anpal, riservato a persone con disabilità, ex art.1 L68/99 come funzionario/a amministrativo/a.

All’estero, tramite rete Eures, prosegue la ricerca di: educatori/trici in asili nido e scuole cattoliche a Francoforte, lavoratori/trici qualificati per la raccolta stagionale di ortaggi, frutta e attività nei vivai in Belgio, operai/e specializzati nel settore siderurgico, sia in Italia che in sedi estere, fisioterapisti/e in Bavaria e personale nel settore della ristorazione.

Nell’ambito della formazione è possibile iscriversi a: corsi per l’assistenza socio sanitaria – CE.F.A.S.S., corsi altamente specializzati in Meccanica, Elettronica, Meccatronica e Biomedicale dell’ ITS Antonio Cuccovillo, corsi rivolti a disoccupati/inoccupati anche percettori di NASPI, DIS-COLL o Reddito di Cittadinanza e studenti/esse universitari/ie residenti in tutto il territorio

italiano di Pugliaform So.ne.vi sas, corsi di formazione professionale rivolti ad appartenenti a categorie protette ex art. 1 L. 68/99 in stato di disoccupazione di Create Connections e quelli di formazione professionale rivolti a disoccupati/e in tutta Italia di CFA, nuovi corsi di alta specializzazione tecnologica organizzati dall’ITS Turismo e Beni culturali Regione Puglia, corsi di cultura Tecnica e Scientifica Agroalimentare dell’ ITS Academy – Ambito agroalimentare Puglia.

Tramite Spid, gli utenti possono liberamente candidarsi alle offerte di loro interesse sul sito lavoroperte.regione.puglia.it. In alternativa, cittadini e imprese possono rivolgersi agli operatori di Arpal Puglia dei tre Centri per l’Impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi per qualunque informazione e assistenza. Gli sportelli sono aperti al pubblico tutti i giorni (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30 e il martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 15.00 alle 16.30, solo su appuntamento) presso le sedi di Brindisi, Ostuni e Francavilla e presso l’Ufficio Collocamento Mirato Disabili, situato in via Tor Pisana, 114, Brindisi (per info e contatti: www.arpal.regione.puglia.it).

Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative".

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Uva da vino, CIA Puglia: “Qualità eccellente, no alle speculazioni”. Sicolo: “Tempesta perfetta sulle aziende agricole, vigilare su frodi, salvaguardare la redditività”. La situazione area per area, le preoccupazioni dei produttori già schiacciati dai costi di produzione.

“A furia di tirarla, la corda potrebbe spezzarsi. I produttori di uva da vino, a pochi giorni dall’inizio della vendemmia, sono comprensibilmente preoccupati. Quello che temono è che a danno delle loro aziende si profili una nuova miserevole speculazione. La situazione è molto delicata, per questo stiamo vigilando e invitiamo a vigilare su quanto accadrà di qui alle prossime settimane”. E’ con queste parole che Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia nonché vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, commenta le segnalazioni preoccupate dei produttori viticoli pugliesi. Dal punto più a nord della Puglia all’estremo sud della regione, il filo rosso della viticoltura pugliese è molto teso. Ancora una volta, è la questione prezzi ad agitare il sonno delle aziende agricole. “Si tratta delle stesse imprese”, ha aggiunto Sicolo, “che stanno facendo i salti mortali per portare a compimento una stagione già martoriata dall’impennata allucinante di bollette energetiche, caro-gasolio, materie prime e costi di produzione, oltre che dallo stillicidio di grandinate e nubifragi”, ha ricordato il presidente del sindacato degli agricoltori. Alla data del 31 luglio 2022, negli stabilimenti pugliesi sono presenti 762mila ettolitri di vini Dop; 3 milioni di ettolitri di vini Igp; 1,4 milioni di ettolitri di altri vini; 40.300 vini varietali, per un totale di 5,2 milioni di ettolitri di vino (fonte: Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari). “Siamo fermamente convinti che agli alti costi di produzione sostenuti per produrre uve eccellenti (gasolio, concimi, fitosanitari, eccetera) da cui si ottengono vini da guinness dei primati, vada riconosciuta l'adeguata remunerazione alle aziende vitivinicole e su questa impostazione saremo fermi e determinati”.

NEL FOGGIANO. Le vendemmie in provincia di Foggia non sono ancora iniziate. Ci sono due dati certi: il primo riguarda l’effetto di siccità e grandinate, che porterà a un calo delle rese quantitative soprattutto nelle zone di Cerignola, San Severo e Torremaggiore; il secondo, comune a tutta la Puglia, è l’incidenza drammatica dell’aumento dei costi di produzione e raccolta. “Stiamo monitorando la situazione”, ha dichiarato Angelo Miano, presidente di Cia Capitanata, “le difficoltà delle imprese sono purtroppo evidenti”.

BARI E BAT. “Le indagini a campione nell’area metropolitana di Bari e in quella della Bat”, ha spiegato Giuseppe De Noia, presidente di CIA Levante, “ci dicono che la qualità sarà altissima: la maturazione è stata eccellente, priva di attacchi da malattie fungine e con un grado zuccherino molto alto”. Le imprese, tuttavia, sono allo stremo anche qui per i rincari di energia, gasolio e materie prime. “Le uve sono eccellenti, vanno pagate il giusto. Chiediamo controlli capillari sulle cantine al fine di evitare che molta uva da tavola invenduta vada a finire nelle cantine, creando grandi disagi ai produttori di uva da vino. Si tratterebbe di una grave speculazione ai danni dell'uva da vino. Una speculazione che ‘drogherebbe’ il mercato”.

TARANTO E BRINDISI. “Prima la siccità poi le grandinate avranno sicuramente effetti negativi sulle quantità, ma la qualità delle uve non si discute, e a quella qualità deve corrispondere il giusto prezzo”, ha dichiarato Pietro De Padova, presidente di CIA Due Mari. “La situazione nella zona della Dop Primitivo di Manduria è complessa. L’anno scorso erano riconosciuti anche 170-180 euro/q.le. Quest’anno i prezzi sono in picchiata del 30-40% per il primitivo di Manduria DOP, mentre IGP Primitivo Salento è pagato a 50 euro, a fronte dei 150 euro/q.le del 2021. Con l’aumento dei costi delle materie prime gli agricoltori si vedono decurtato il reddito. Con la disposizione della determina dirigenziale n. 157 del 07/07/2020 della Regione Puglia, su richiesta del Consorzio Tutela del Primitivo di Manduria, non si potranno rivendicare la DOP di chi ha impiantato dal 1 agosto 2020 e fino alla campagna 2022/23, ma si possono rivendicare solo IGP Salento, Tarantino o Puglia”.

SALENTO. “In tutto il territorio salentino”, ha spiegato Benedetto Accogli, presidente di CIA Salento e vicepresidente CIA Puglia, “qualità e quantità si annunciano eccellenti, ciò che preoccupa invece è il rischio di speculazioni al ribasso sulle uve da vino. I grossi acquirenti del Nord stanno facendo ‘cartello’ con i grossi acquirenti locali in modo che i prezzi delle uve rimangano ai minimi storici, nonostante la qualità eccellente. Una nuova ‘guerra del vino’ che, nel dopoguerra, vide i cugini d’Oltralpe distruggere il settore e che invece quest’anno vedrà gli industriali del Nord, con l’appoggio di quelli locali, tentare di mortificare ancora una volta il lavoro dei viticoltori nonostante grazie a loro in questi anni di siano arricchiti. Finché non saremo padroni del nostro futuro altri decideranno per noi”.

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VENDEMMIA: COLDIRETTI PUGLIA, CANTINE PIENE VINI DOP (+11%) E IGP (+47%); SERVE STRETTA SU STRATEGIA FILIERA E ARRICCHIMENTO. 

Con l’aumento di oltre il 50% per l’energia, le lavorazioni, le materie prime, l’irrigazione e la mancanza di manodopera che pesano come macigni sul settore vitivinicolo, mentre le quotazioni delle uve da vino sono da profondo rosso a causa di ingiustificabili fenomeni speculativi, serve una fotografia dei numeri e delle potenzialità reali del settore per costruire una strategia di filiera, puntando su qualità e su rese per ettaro appropriate.  E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, alla luce del report di Cantina Italia dell’Ispettorato Repressione Frodi del Ministro delle Politiche Agricole al 31 luglio 2022 che registra una impennata delle giacenze di vini DOP nelle cantine dell’11% e del 47% di vino IGP rispetto al 2021.

“Per difendere il patrimonio vitivinicolo pugliese è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro, ma anche mettere mano ai disciplinari di produzione in modo da garantire rapporti di filiera che siano improntati sulla correttezza, la trasparenza e la crescita di tutti gli anelli della filiera”, afferma Savio Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La vendemmia 2022 in Puglia è partita in anticipo rispetto allo scorso anno – aggiunge Coldiretti Puglia - con la siccità e il caldo oltre i 40 gradi che hanno tagliato la produzione almeno del 15% a livello regionale con i vigneti messi a dura prova anche da continui eventi estremi come nubifragi e grandinate che stanno caratterizzando un agosto pazzo, per cui Coldiretti Puglia ha chiesto l’urgente misura dell’arricchimento all’Assessore regionale Pentassuglia.  

Puntare sulla qualità e sulle peculiarità dei singoli vitigni – aggiunge Coldiretti Puglia – devono essere i principi cardine che potranno riportare su corretti parametri i prezzi di mercato che soddisfino sia i produttori che i trasformatori. “Lo scenario del settore vitivinicolo va analizzato, anche alla luce delle preoccupazioni dei consumatori per il ‘carovita’, a seconda dei canali di vendita su cui le diverse strutture di produzione e commercializzazione indirizzano le proprie produzioni. Il timore di entrare in recessione con lo scenario inflattivo e di crisi, determinerà strategie di risparmio dei consumatori con solo il 4% che dichiara che non ci sarà alcun cambiamento nelle abitudini di acquisto e di consumo, il segnale evidente che l’inflazione con il caro bollette e i rincari dei beni alimentari avrà effetti tangibili nei prossimi mesi sulle scelte di acquisto dei consumatori, che non possono essere scaricati sulle spalle dei produttori”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Con la guerra – sottolinea la Coldiretti - si moltiplicano speculazioni e pratiche sleali sui prodotti alimentari, che vanno dai tentativi di ridurre la qualità dei prodotti offerti sugli scaffali alle etichette ingannevoli fino al taglio dei compensi riconosciuti agli agricoltori al di sotto dei costi di produzione. Il risultato è che più di 1 azienda agricola su 10 (11%) si trova – continua la Coldiretti - in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo.

Una situazione inaccettabile se si considera che per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea.

Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole e trasformatori  con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni, conclude coldiretti Puglia, sottolineando l’importanza in questo contesto dell’apertura del Governo alla proposta di Coldiretti sulla defiscalizzazione del costo del lavoro.

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FASANO – Il rifacimento totale del tetto per restituire alla comunità una struttura moderna, rinnovata, confortevole. Il primo intervento di manutenzione dalla realizzazione dell’opera, dopo 29 anni.

È stato approvato oggi pomeriggio, giovedì 25 agosto, il progetto esecutivo di manutenzione straordinaria del centro sportivo polivalente di via Galizia, struttura che è punto di riferimento del territorio per le attività motorie di scuole e associazioni di pallavolo e pallacanestro.

L’intervento prevede la sostituzione integrale della membrana della copertura geodetica che è in stato di degrado e impedisce lo svolgimento delle competizioni proprio a causa dell’obsolescenza in cui versa.

Il progetto, redatto dai tecnici comunali del settore Lavori pubblici, ha un costo totale di circa 830mila euro e sarà coperto con la contrazione di un mutuo con la cassa Depositi e prestiti. Ora, il prossimo passo, è la gara d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori.

L’opera rientra nel programma di interventi di ammodernamento e adeguamento degli impianti sportivi comunali con l’obiettivo, da sempre perseguito dall’amministrazione guidata da Francesco Zaccaria, di garantire a giovani e associazioni del territorio strutture all’avanguardia, moderne e funzionali dove fare sport in modo sicuro e in ambienti confortevoli.

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Una chiacchierata informale che si colloca in programma inedito, dedicato alla cultura della parole come primo e insostituibile veicolo di emozioni, pensieri, progetti: si tratta del format “Words”, che nell’occasione ospiterà l’attrice pugliese entrata nel cuore di milioni di italiani con l’interpretazione di Imma Tataranni, il sostituto procuratore della serie Rai dai modi e dall’abbigliamento decisamente poco convenzionali.

Vanessa Scalera, legata alle sue origini salentine – è nata a Mesagne, è cresciuta a Latiano – torna in Puglia ogni volta che può, impegni artistici permettendo. In quello che è il terzo appuntamento della rassegna dei “personaggi che si raccontano”, l’attrice  - che nel 2015 ha dato un indimenticabile volto a Lea Garofalo, testimone di giustizia assassinata dalla ‘ndrangheta nel 2009, nel film per la tv diretto da Marco Tullio Giordana - risponderà alle domande di Maria De Guido, addetto stampa del Comune di Mesagne. Il pubblico avrà la possibilità di interagire con una delle attrici italiane più talentuose e preparate, che di recente si è fatta apprezzare per la toccante interpretazione nel film per il cinema “L'Arminuta”, diretto da Giuseppe Bonito e tratto dal romanzo bestseller di Donatella Di Pietrantonio. Ancora nel 2021 ha recitato in “Diabolik”, la pellicola dei Manetti Bros, adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto; nel 2022, nella commedia sentimentale di Riccardo Milani, al fianco di Pierfrancesco Favino Miriam Leone, dal titolo “Corro da te”.

Ma nel curriculum di Vanessa Scalera scorrono insistenti i nomi di BrechtSofocleCechov, Dostoevskij, inequivocabile traccia di una carriera segnata dalla passione per il teatro. In un scenario di impegni su più fronti, tutti vissuti ai massimi livelli, la celebre interprete vive le luci della ribalta con la serenità di chi il successo se l’è conquistato, senza che la notorietà abbia potuto minimamente scalfire i suoi valori ben radicati. A partire dall’empatia che l’attrice continua a coltivare con l'autenticità che la contraddistingue. Una caratteristica che, chi la conosce bene, le attribuisce da sempre.

L’iniziativa è organizzata dall’Amministrazione comunale, inserita nel programma “MesagnEstate 2022 – lo spettacolo dell’inclusione”. In apertura, domenica sera, interverrà il sindaco Antonio Matarrelli per il saluto istituzionale. Marco Calò, consulente comunale alle Politiche culturali e scolastiche, non farà mancare la sua presenza. L’iniziativa si arricchirà degli intermezzi musicali del fisarmonicista Francesco Longo, componente del gruppo di musica popolare “Le Pietrevive del Salento”. Ingresso gratuito.

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