L'analisi del presidente Ripa sulla vendemmia 2023

Agosto 29, 2023 626
Giovanni Ripa, presidente Coldiretti Brindisi Giovanni Ripa, presidente Coldiretti Brindisi

Cambio di consegne nella Coldiretti provinciale che da alcune settimane è guidata da Giovanni Ripa, di San Pancrazio Salentino. Ed è con lui che facciamo un’analisi dell’annata vinicola in corso.

Presidente si è aperta una campagna viticola difficile. Perché?

“Direi molto difficoltosa ed insolita. Sin dal risveglio vegetativo, si è verificato un andamento climatico anomalo per il nostro areale di coltivazione, il quale è stato caratterizzato da piogge persistenti che hanno determinato molteplici difficoltà nello svolgimento delle consuete pratiche agronomiche. In particolare, in molte zone, le assidue precipitazioni hanno impedito la regolare difesa delle viti contro le tipiche fitopatie.

Mai come quest’anno, di fatto, abbiamo riscontrato virulenti attacchi da Peronospora, i quali hanno

causato rilevanti danni, riscontrabili su tutto il territorio provinciale e diffusi a macchia di leopardo. Da ciò è facilmente deducibile che tale andamento, per le aree colpite, determinerà, in fase di vendemmia,

un rilevante calo quantitativo del prodotto”.

Si inizia la vendemmia con il taglio le uve precoci. Com’è il prodotto?

“In questi giorni, è iniziata la vendemmia delle uve precoci bianche, in particolare dello Chardonnay.

A mio parere, le aziende che con grande sacrificio sono riuscite a superare in modo indenne i danni delle

fitopatie, sicuramente otterranno un ottimo prodotto, grazie anche al favorevole andamento climatico che

dalla seconda decade di luglio ad oggi sta accompagnando in modo molto equilibrato tutti i vitigni verso la

maturazione. In particolare, si sta rilevando nelle uve a bacca bianca un crescente e notevole interesse da

parte del mercato, con un conseguente incremento del prezzo rispetto alla scorsa stagione”.

Cosa fa Coldiretti per aiutare i viticultori in questa annata difficile?

“E’ in atto un serrato dibattito con l’assessorato all’agricoltura della Regione, in merito ai disciplinari

di produzione, finalizzato a tutelare sia la qualità che l’origine delle nostre uve. Inoltre, pare che, i preposti organismi di controllo, stiano effettuando numerosi sopralluoghi in campo per verificare lo stato fenologico dei vigneti e per stimare preventivamente le rese. Infine, obiettivo principale della nostra organizzazione, è portare avanti, per tutti i comparti del settore e non solo quello vitivinicolo, la lotta contro le pratiche sleali, affinché il prezzo dei prodotti agricoli in campo non sia inferiore a quello di produzione”.

Le cantine hanno molto prodotto invenduto. Che strategia si può mettere in campo per aiutarle?

“Sull’elevato prodotto invenduto andrei molto cauto, in molte cantine ci sono giacenze di prodotto venduto

e ancora da ritirare. D'altronde le problematiche delle giacenze si sono avute ogni anno, in concomitanza

dell’avvio della nuova vendemmia. Certo è che quest’anno, a differenza dei precedenti, sia a causa dell’andamento climatico anomalo sia a causa danni da peronospora, si verificherà un calo di produzione, pertanto sarà immessa sul mercato una quantità di prodotto di gran lunga inferiore. Molte aziende vinicole, infatti, già da qualche mese, stanno attuando una strategia commerciale basata sulla vendita di piccole quantità, al fine di preservare sia la disponibilità che il prezzo del prodotto”.

Come si preannuncia la prossima vendemmia delle uve autoctone?

“Anche i vitigni autoctoni, grazie all’ottimo andamento climatico attuale, stanno raggiungendo una idonea

maturazione. Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, invece, a differenza degli anni precedenti, tutto è ancora sospeso, poiché l’atteggiamento di estrema prudenza da parte dei soggetti interessati sta rallentando l’avvio delle compravendite”.

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