Conserve Italia Mesagne: obiettivo 59.000 tonnellate di lavorazione e investimento da 3 milioni di euro
Con tre milioni di investimenti nell’ultimo anno, 590mila quintali di pomodoro lavorato nel 2024, una forza lavorativa di 444 unità, una produzione conferita completamente dai soci e prodotta su 700 ettari di terreno pugliese, si presenta Conserve Italia di Mesagne nella campagna 2024. Numeri da capogiro, pur in presenza di una crisi globale italiana dovuta alla perdurante siccità che ha causato un consistente anticipo della raccolta di pomodoro, che caratterizzano a Mesagne il colosso emiliano della trasformazione dei pomodori pelati a marchio Cirio. “L’avvio di questa campagna ha dovuto fare i conti con gli effetti dei cambiamenti climatici: l’anticipo nella raccolta e la siccità influiscono sulle rese in campo e hanno reso necessario una riorganizzazione del lavoro in stabilimento – ha illustrato Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia –. Quest’anno abbiamo ulteriormente consolidato i rapporti con i nostri produttori, le cooperative e le Op: lavorare con il 100% dei conferimenti dei nostri soci è un risultato importante e la qualità del prodotto è buona”. Quest’anno lo stabilimento ha potenziato la tecnologia produttiva inserendo, tra le altre cose, un nuovo concentratore alto 15 metri. “Questo perché ha proseguito il presidente Gardini - lo stabilimento di Mesagne è un punto di riferimento per il territorio e lo è innanzi tutto per gli agricoltori della nostra filiera, che affianchiamo e supportiamo con consulenza agronomica e servizi: è una soddisfazione vedere giovani imprenditori investire sul pomodoro da industria e credere nel modello cooperativo, il nostro obiettivo è di ampliare la base sociale e continuare così a rappresentare un presidio fondamentale per il sistema agricolo pugliese, oltre che un punto di riferimento occupazionale, sia per gli addetti impiegati direttamente che per l’indotto”.
La campagna di trasformazione 2024 è la prima che vede la giovane Maria Vittoria Tornesello alla direzione dello stabilimento di Conserve Italia a Mesagne. “Stiamo lavorando intensamente - ha spiegato la direttrice -. Attualmente si sta processando il pomodoro lungo da pelato, da cui nascono i celebri Pelati Cirio, ed è in corso la produzione di polpa fine estrusa e doppio concentrato. Questo primo anno alla direzione di stabilimento è stato sicuramente impegnativo, ma è una grande esperienza di vita ed un'opportunità di crescita professionale per cui devo ringraziare l'azienda". Ma quali sono gli investimenti fatti sullo stabilimento mesagnese. “In primis – ha spiegato il direttore Generale Pier Paolo Rosetti – la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 500 kWp installato sulle coperture della sala di lavorazione e dei magazzini, 914 moduli fotovoltaici che soddisfano un quarto del fabbisogno energetico dello stabilimento. Sempre per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2, abbiamo installato un nuovo evaporatore a ricompressione meccanica, una tecnologia impiegata per la produzione di succo di pomodoro di alta qualità, visto che si possono raggiungere i 13,5 gradi Brix. Questa sfrutta i vapori del prodotto stesso, comprimendoli, migliorando la qualità del succo in termini di colore e proprietà organolettiche ed è abbinato a un sistema di automazione particolarmente avanzato”. Rossetti ha precisato che “è stato poi inserito un disattivatore enzimatico a recupero termico: permette il migliore utilizzo di vapori e condense di processo nella fase di riscaldamento del pomodoro triturato, riducendo il consumo di vapore necessario per il processo di disattivazione enzimatica. Infine – ha concluso il direttore generale - abbiamo inserito la linea del tubetto per diversificare il confezionamento del concentrato di pomodoro”.
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