Redazione
Ancora un altro traguardo per il comune di Carovigno: assegnate nuovamente le Spighe Verdi
Carovigno festeggia un altro importante successo: l'assegnazione delle Spighe Verdi, un riconoscimento che celebra l'impegno del comune nella valorizzazione del proprio patrimonio rurale. Questo prestigioso vessillo è stato accolto con grande soddisfazione dal sindaco Massimo Lanzilotti, che ha sottolineato l'importanza di questa onorificenza per la comunità locale.
"Per Carovigno la Bandiera Spighe Verdi continua ad avere come obiettivo la valorizzazione del patrimonio rurale, la nostra storia, le tradizioni enogastronomiche, il legame con la terra, le aziende locali, i prodotti tipici, i percorsi turistici," ha dichiarato il sindaco. Lanzilotti ha ribadito che la città possiede numerose potenzialità e che è compito di tutti i cittadini tutelare il territorio e sfruttare le opportunità che si presentano quotidianamente.
Anche l'assessore Annamaria Saponaro ha espresso grande soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo. "Un lavoro importante che mette insieme la parte politica e la parte amministrativa," ha affermato. "Il tutto si inserisce nella promozione turistico ricettiva della nostra città, un connubio tra pubblico e privato che ci porta verso un turismo sempre più sostenibile."
Le Spighe Verdi rappresentano un riconoscimento che premia le amministrazioni locali impegnate nella promozione di un'agricoltura sostenibile e nella valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. Questo vessillo è conferito ai comuni che dimostrano di perseguire pratiche virtuose in termini di sostenibilità ambientale, gestione del territorio, e qualità della vita per i propri cittadini.
Carovigno, con le sue ricche tradizioni enogastronomiche, il forte legame con la terra e la presenza di aziende locali che producono prodotti tipici di alta qualità, è un esempio di come una comunità possa prosperare valorizzando le proprie risorse naturali e culturali. Il riconoscimento delle Spighe Verdi è un attestato del lavoro svolto dall'amministrazione comunale per promuovere uno sviluppo sostenibile che rispetta l'ambiente e valorizza le tradizioni locali.
L'assegnazione delle Spighe Verdi a Carovigno non è solo un premio, ma anche un invito a continuare su questa strada virtuosa. La collaborazione tra pubblico e privato, come sottolineato dall'assessore Saponaro, è fondamentale per costruire un futuro sostenibile e attrarre un turismo di qualità, rispettoso dell'ambiente e delle tradizioni locali.
Le iniziative messe in atto dall'amministrazione comunale, come la promozione dei percorsi turistici legati alle tradizioni enogastronomiche e al patrimonio rurale, rappresentano un modello di sviluppo che può essere seguito da altre realtà locali. Carovigno dimostra che è possibile coniugare crescita economica, tutela dell'ambiente e valorizzazione delle tradizioni, creando un contesto in cui il benessere della comunità e la sostenibilità ambientale vanno di pari passo.
L'assegnazione delle Spighe Verdi a Carovigno è un riconoscimento del lavoro svolto dall'amministrazione comunale e dai cittadini per promuovere uno sviluppo sostenibile e valorizzare il patrimonio rurale. Questo traguardo testimonia l'impegno della città nel perseguire pratiche virtuose che contribuiscono alla qualità della vita e alla promozione di un turismo sostenibile. Carovigno, con le sue numerose potenzialità, continua a essere un esempio di come la tutela del territorio e la valorizzazione delle tradizioni possano rappresentare un volano per lo sviluppo locale.
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Ripartono i preparativi per la 23° edizione del PREMIO DELFINO
Ospiti importanti della manifestazione il vincitore di Amici 2023 Mattia Zenzola e il cantante Cricca, cantante e autore del suo nuovo lavoro, Zero drammi, che canterà durante la serata.
I casting si svolgeranno a Carovigno (Br) mercoledì 31 luglio 2024, alle ore 18:00 presso Arabesque academy aperti gratuitamente per ragazze dai 14 ai 29 anni.
Tutte le interessate possono chiamare il 380/5194482 o il 327/9205323. Consultare per tutte le informazioni la pagina facebook: Unvoltoxfotomodella puglia per avere altre informazioni oppure collegandosi al sito www.unvoltoxfotomodella.it.
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VENERDÌ 26 LUGLIO A SAN PIETRO VERNOTICO LA NONA EDIZIONE DEL FESTIVAL "IL CAMMINO CELESTE"
VENERDÌ 26 LUGLIO A SAN PIETRO VERNOTICO LA NONA EDIZIONE DEL FESTIVAL "IL CAMMINO CELESTE" SI CONCLUDE CON UN CONCERTO SPECIALE CON LA CANTIGA DE LA SERENA ED ENZA PAGLIARA
Prodotto nel 2023 dall’etichetta discografica Zero Nove Nove, “La Novia” è il quarto album dell’ensemble composto da Fabrizio Piepoli (voce, chitarra battente, chitarra classica, shruti box, daff, bendir, tamburello, qraqeb), Giorgia Santoro (flauto, bansuri, flauto contrabbasso, arpa celtica, duduk, sajat, cimbali, palmas, voce) e Adolfo La Volpe (oud, chitarra classica, tar, voce). Il nuovo progetto - che arriva dopo “La Serena” (2016, Workin’ Label), “La Fortuna” (2019, Dodicilune) e “La Mar” (2021, Dodicilune) - rappresenta l’ennesimo frutto di questo continuo lavoro di ricerca ed esplorazione portato avanti dal trio per riproporre, in una chiave nuova e personale, un repertorio che promuove il dialogo musicale e culturale tra Occidente e Oriente. La sempre presente tradizione sefardita - espressione della cultura e delle tradizioni degli ebrei spagnoli - dialoga con canti, romanze e tarantelle appartenenti a culture ed epoche differenti, proponendo un equilibrio inedito tra innovazione e tradizione. Le radici pugliesi rappresentano il braccio di un compasso fisso al centro, che consente all’altro di tracciare una circonferenza immaginaria che idealmente racchiude tutto il bacino del Mediterraneo. Con queste premesse, il titolo scelto (La Novia, La Sposa) richiama un’immagine dal forte valore archetipico, in modo speciale nelle culture tradizionali del Mediterraneo, un simbolo dalle molte implicazioni mistiche, esoteriche e filosofiche, ma che al tempo stesso conserva nella modernità il forte impatto evocativo della promessa d’amore. Unire in un matrimonio simbolico canti, lingue, storie e tradizioni diverse, dando vita a creature nuove, differenti dalle matrici che le hanno generate, è il fulcro concettuale sul quale si innesta la ricerca musicale dell’ensemble.
Il festival, con la produzione di Zero Nove Nove, è realizzato in collaborazione con le amministrazioni comunali di Caprarica di Lecce, Porto Cesareo, Sannicola, Tricase e San Pietro Vernotico con il patrocinio dell’Associazione europea delle vie francigene, Associazione Le Comunità ospitanti degli itinerari Francigeni della Puglia meridionale in collaborazione con Associazione Il Giunco, Meditinere, Mollare Mai, CEA di Porto Cesareo, Associazione Salentofilia, Axa, Mc Motors, Centro studi Koiné Europe. Info e programma www.ilcamminoceleste.it.
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CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, SALVE OSTRICHE PUGLIESI GRAZIE A DRAGAGGIO PORTO CANALE VARANO; DAL GARGANO PRONTE A SFIDARE ANCHE ‘LE FRANCESI’
Approvata la delibera di Giunta regionale che stanzia 10mln euro per la pulizia dei fondali marini e per la tenute dell’ecosistema di Lesina e Varano
Salve le ostriche pugliesi, pronte a sfidare anche ‘le francesi’ per le qualità organolettiche ed il sapore, grazie ad un piccolo ed emergenziale intervento di dragaggio nel porto canale di Varano, che sta garantendo la sopravvivenza del delicato mitile, dopo la moria di migliaia di esemplari negli anni precedenti a causa dell’asfissia provocata dall’acqua calda e stagnante. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in relazione all’approvazione della delibera di Giunta regionale che ha stanziato 10 milioni di euro per la “Pulizia dei fondali marini costieri ad alto uso” e per la realizzazione degli interventi urgenti sull’ecosistema delle Lagune di Lesina e Varano atti a contrastare l’insorgere e l’aggravarsi di situazioni di emergenza ambientale.
“É la dimostrazione di quanto sia importante la manutenzione ordinaria dei canali per la sopravvivenza di mitili e pesci, ma che sono anche indispensabili interventi strategici per garantire un futuro imprenditoriale agli allevamenti con gli imprenditori che hanno bisogno di certezze per investire”, sottolinea Mario de Matteo, presidente di Coldiretti Foggia.
Nella laguna di Lesina l’assenza di piogge e le alte temperature delle acque hanno causato negli anni scorsi la moria dei pesci, mentre nella laguna di Varano la salinità eccessiva ha inibito la fotosintesi ed il metabolismo delle ostriche – aggiunge Coldiretti Impresa Pesca Puglia – oltre ad una una scarsità di nutrimento che ne inibiva l’accrescimento, portando all’anossia delle ostriche. La situazione è stata aggravata – aggiunge Coldiretti Puglia – dalla mancata manutenzione dei canali ostruiti che causavano la mancata circolazione delle acque e la conseguente stagnazione con la proliferazione di alghe a temperature tra i 18 e i 22 gradi.
“Plauso al Sindaco di Ischitella e a tutto il coordinamento dei sindaci del comprensorio che assieme all’Ente Parco hanno fatto pressing per ottenere un risultato che avrà effetti positivi nel tempo, considerato che i lavori ordinari ma anche quelli di programmazione e prospettiva risultano vitali per garantire la sopravvivenza dell’ecosistema marino e quindi delle nostre aziende”, aggiunge Armando Tandoi che alleva la prelibata e ormai famosa ostrica di San Michele.
Con il cambiamento della distribuzione nella pioggia dal punto di vista geografico e temporale e la mancata programmazione nella gestione delle opere, è a rischio un intero settore che – spiega Coldiretti regionale – ogni anno porta sulle tavole degli italiani oltre 20mila tonnellate di molluschi fra cozze e ostriche allevate in Puglia, ma anche dei pesci.
Una crisi quella del settore ittico e della mitilicoltura che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la semplificazione e la tracciabilità.
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I carabinieri arrestano 2 ragazzi per associazione mafiosa
Nel corso della mattina del 25 luglio 2024, a San Pietro Vernotico (BR), i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi hanno eseguito un Decreto di Fermo di indiziato di delitto del Pubblico Ministero, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce nei confronti di due ragazzi (all’epoca delle contestazioni dei delitti entrambi minorenni), ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso” con l’aggravante dell’associazione armata, “tentata estorsione”, “danneggiamenti con esplosivi o a seguito di incendio”, “porto illegale di materiale esplodente”, “lesioni personali”, con l’aggravante di aver agevolato l’attività dell’associazione di tipo mafioso”.
I minori indagati fanno parte della medesima associazione di tipo mafioso operante in San Pietro Vernotico, per la quale il 22 luglio scorso, il Nucleo Investigativo di Brindisi ha eseguito un decreto di fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce nei confronti di quattro persone. Nella fattispecie, i due provvedimenti precautelari scaturiscono dall’indagine avviata nell’ottobre del 2022 e condotta dal Nucleo Investigativo di Brindisi e supportata da attività di intercettazione audio - video, telematiche, servizi dinamici di pedinamento e osservazione, a seguito di gravi atti intimidatori ad alcuni esercizi commerciali, verificatisi in San Pietro Vernotico (BR), ed ha documentato l’esistenza di un’associazione mafiosa riconducibile all’organizzazione mafiosa denominata Sacra Corona Unita operante nella frangia cosiddetta Tuturanese, in San Pietro Vernotico, di cui il capo promotore detenuto (già affiliato SCU) ancorché detenuto impartiva direttive e ordini, [per il tramite di dispositivi mobili o personal computer illecitamente detenuti nella propria disponibilità a propri sodali in libertà], relativi alle attività illecite, al controllo del territorio, alla gestione della cassa comune, al mantenimento degli affiliati e delle loro famiglie, nei riguardi di imprenditori locali e della ex moglie e/o dei famigliari di quest’ultima, ritenuta responsabile di aver instaurato un legame sentimentale con altro uomo. Dalle indagini è emerso che i due ragazzi all’epoca delle contestazioni entrambi minori abbiano partecipato, con ruoli diversi all’associazione di tipo mafioso, ovvero ritenuti responsabili e materiali esecutori di attività estorsive, danneggiamenti ad attività commerciali collocando esplosivo o liquido incendiario, ricevendo assistenza economica dal clan in ragione del vincolo solidaristico, e per il soggetto oggi maggiorenne, responsabile in concorso con altri, di una violenta aggressione fisica.
In particolare sul conto dei soggetti gravati dalla Misura precautelare sono state documentate nel corso delle attività d’indagine:
- gravi elementi di reità, circa l’appartenenza alla citata organizzazione mafiosa nonché le dinamiche improntate al controllo del territorio, facendo ricorso anche all’uso di materiale esplosivo, nonché azioni incendiarie a scopo intimidatorio;
- svariate tentate estorsioni in danno di imprenditori locali. Con modalità particolarmente efferate sono stati compiuti attentati dinamitardi, danneggiamenti a seguito di incendio di autovetture e/o incendio ad attività commerciali, seguite da richieste estorsive. In particolare, il minore con il ruolo di partecipe all’associazione mafiosa a novembre dello scorso anno veniva arrestato in flagranza di reato per porto e detenzione di materiale esplosivo poiché fermato mentre era intento a collocare presso un esercizio commerciale di quel centro cittadino, un ordigno esplosivo artigianale del peso di circa 900 grammi. A seguito di tale evento particolarmente rappresentativo dell’appartenenza del 17enne all’associazione di tipo mafioso, il capo promotore garantiva l’assistenza legale al giovane arrestato, e il suo mantenimento, infatti nella circostanza provvedeva a fargli pervenire capi d’abbigliamento, scarpe e somme di denaro.
L’esecuzione dei due provvedimenti odierni si inserisce in una precisa strategia di contrasto attuata dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi e dall’Autorità Giudiziaria – che lunedì scorso ha già portato all’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto nei confronti di quattro persone –, alla luce della pericolosità delle attività illecite compiute e degli stessi autori, nonché dell’escalation del gruppo criminale che nelle ultime settimane avevano intensificato le attività intimidatorie a San Pietro Vernotico. Gli elementi probatori raccolti nel corso delle indagini hanno consentito ai Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi di eseguire questa mattina il decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Lecce.
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Blitz anticaporalato dei carabinieri di Mesagne
Blitz anticaporalato dei carabinieri di Mesagne al termine della quale è stato eseguito un arresto e quattro extracomunitari sono stati identificati, di cui due erano clandestini. L’operazione si è conclusa con il sequestro di una roulotte, in cui dormivano i lavoratori, e un furgone a servizio del caporale. All’arrestato, anch’egli extracomunitario, sono stati concessi i benefici della detenzione domiciliare. Le indagini sono tutt’altro che concluse e proseguiranno anche nei prossimi giorni con il fine di far emergere le eventuali situazioni di clandestinità e illegalità presenti sul territorio di competenza. Il blitz dei militari è stato preceduto, come sempre in questi casi, da una intensa attività di indagine tesa a ricomporre il puzzle dell’intera storia acquisendo quegli elementi necessari per mettere in piedi l’operazione. Durante tali indagini sono state registrate, ad esempio, le ore di lavoro degli operai, le pause e il luogo in cui riposavano dopo il lavoro. Si tratta di situazioni lavorative caratterizzate da salari notevolmente più bassi rispetto alla media del Paese o alle normative vigenti, da violazione delle norme sull'orario di lavoro e delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, dall’adozione di metodi di controllo o sorveglianza che limitano le libertà personali e che tendono a far coincidere luogo di lavoro e abitazione, dalla degradazione delle condizioni abitative.
Una volta acquisiti tutti gli elementi necessari agli uomini dell’Arma di Mesagne si sono uniti i colleghi distaccati presso l’Inps di Brindisi che hanno come mission principale di scovare nelle aziende le situazioni di illegalità e controllare il rispetto della normativa in tema di lavoro e sfruttamento dei lavoratori. In questo contesto è stata messa in piedi l’operazione anticaporalato che è scattato alle primissime luci dell’alba, quando alcune pattuglie dei carabinieri in borghese si sono recate nel terreno individuato mentre altre si sono disposte in maniera tale da bloccare qualsiasi tentativo di fuga. Gli uomini della Benemerita quando hanno notato che gli immigrati erano giunti sul terreno per lavorare hanno fatto scattare il blitz. Si sono presentati e identificati all’uomo che li dirigeva. In quel momento c’è stato un fuggi fuggi dei lavoratori che, in ogni modo, sono stati bloccati dai militari che avevano circondato il terreno. Tutti sono stati condotti in caserma per essere interrogati. Durante tale fase i militari hanno riscontrato che due dei lavoratori extracomunitari erano clandestini e, quindi, privi del permesso di soggiorno e assunzione. Uno dei due è stato denunciato anche per aver fornito ai militari le false generalità. Inoltre, i carabinieri hanno posto sotto sequestro una roulotte, priva di acqua ed elettricità, in cui riposavano gli immigrati intorno alla quale c’erano dei rifiuti organici degli stessi. Infatti, in quel luogo non vi era nessuna condizione igienica compatibile con il soggiorno di esseri umani. Infine, i militari hanno sequestrato anche un furgone utilizzato dal caporale per muoversi sul territorio.
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Refezione Scolastica: dal 24 luglio il via al portale «School.Web GENITORI» per presentare le domande
FASANO - A partire da mercoledì 24 luglio sarà possibile effettuare l’iscrizione al servizio di refezione scolastica per tutti gli alunni frequentanti le scuole dell’infanzia e primaria, a tempo pieno, del comune di Fasano per l’anno scolastico 2024/2025.
L’iscrizione sarà possibile tramite il portale informatico di gestione della ristorazione scolastica «School.Web GENITORI», raggiungibile da qualsiasi PC connesso alla rete.
Le famiglie dovranno necessariamente iscrivere i propri figli al servizio mensa, accedendo al portale tramite SPID o CIE (Carta di Identità digitale).
In particolare:
- La domanda di iscrizione è da intendersi obbligatoria per tutti, anche se già iscritti al servizio per gli anni precedenti, in quanto coloro che non risulteranno iscritti non potranno accedere ai servizi
- Il modulo per l’iscrizione è disponibile online sino a lunedì 9 settembre 2024.
Anche quest’anno le assenze dovranno essere comunicate tramite il portale, per poter disdire il pasto. Le presenze non verranno più comunicate dalla scuola, inquanto tutti gli iscritti alla mensa saranno considerati presenti, salvo segnalazione dell’assenza sul portale, da parte del genitore, entro le ore 9:30.
Tutte le informazioni sulle modalità di svolgimento del servizio sono disponibili on line sul sito del Comune di Fasano nella sezione “Aree tematiche” alla sottosezione “scuola e istruzione” (link).
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BRINDISI FC: FRANCESCO MARCHEGGIANI FINALMENTE IN BIANCAZZURRO
Colpo in attacco piazzato dal Brindisi FC: la società biancazzurra ha chiuso l’accordo con Francesco Marcheggiani, giocatore ternano classe 1991, con all’attivo 185 reti complessive, la scorsa stagione iniziata al Follonica Gavorrano e conclusa a L’Aquila, in serie D. Cresciuto nel settore giovanile di Lazio e Siena, nel corso della sua carriera ha realizzato 13 reti in 61 presenze in serie C con Reggiana, Rieti, Vis Pesaro e Lucchese; 129 reti in 279 presenze in serie D con Rieti, Maccarese Giada, Gualdo Casacastalda, Cassino, Ostiamare e Follonica Gavorrano e 43 reti in 60 presenze in Eccellenza ancora con il Rieti. Nel suo palmarès figurano un campionato di serie D vinto con il Rieti e, sempre con la compagine amarantoceleste, una Coppa Italia Eccellenza conquistata. Il presidente del Brindisi FC Giuseppe Roma, dirigenti e ruoli tecnici danno il benvenuto a Francesco Marcheggiani, certi del suo valore e del contributo che saprà garantire con la maglia biancazzurra.
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È successo questa notte, intorno all’una e mezza. Il ladro ha forzato la porta d’ingresso del supermercato con l’intento di asportare vari generi alimentari. L’intervento delle Guardie Giurate Sicuritalia ha fatto saltare il colpo.
Sul posto le Forze dell’Ordine che hanno arrestato il malvivente.
Colpo fallito.
Fallisce il colpo ad un supermercato di Brindisi. Questa notte, intorno all’una e mezza, un malvivente si è introdotto all’interno di un supermercato della città forzando la porta d’ingresso, con l’intento di asportare alcuni generi alimentari dalla struttura.
I suoi movimenti sono stati colti dal sistema di allarme, innescando il pronto intervento delle Guardie Giurate Sicuritalia. Giunte in loco in pochi minuti, le Guardie Giurate Sicuritalia hanno accertato l’intrusione in corso e contattato immediatamente le Forze dell’Ordine e il Responsabile del punto vendita. Dai primi accertamenti effettuati all’interno della struttura, veniva constatato il furto di alcuni generi alimentari. Nello spazio esterno, invece, veniva rinvenuta una busta con la refurtiva, tra cui salumi e prosciutti vari, presumibilmente abbandonata dal malvivente durante la fuga.
In seguito, alcuni passanti hanno riferito di aver visto un uomo scavalcare il muro di recinzione del supermercato e abbandonare la busta precedentemente rinvenuta.
Grazie a queste informazioni, le Forze dell’Ordine sono riuscite ad individuare il malvivente e a condurlo in caserma. All’interno dell’abitazione, venivano ritrovate alcune buste di plastica con altri generi alimentati asportati.
Recuperata la refurtiva, il colpo è da considerarsi fallito.
Il gruppo Sicuritalia
· è il leader in Italia nel settore della sicurezza, con 750 milioni di Euro di ricavi e 17.500 dipendenti;
· attraverso sette divisioni: Vigilanza Privata, Trasporto Valori, Servizi Fiduciari, Sistemi di Sicurezza, Investigazioni, Travel Security, Cyber Security, offre una gamma di prodotti e servizi che rispondono in maniera integrata alla domanda di sicurezza espressa dal mercato, coniugando l’utilizzo di tecnologie, uomini ed ICT, per garantire soluzioni per la sicurezza dei propri Clienti;
· ha più di 100.000 clienti, fra i quali annovera la maggior parte delle principali grandi aziende operanti in Italia nei settori industriale, bancario, commerciale e pubblico (Intesa SanPaolo, Unicredit, Carrefour, Esselunga, TIM, Leonardo, Fincantieri, Eni, Enel, …).
CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, CON TEMPERATURE RECORD È ALLARME INCENDI; IN 54 GIORNI QUASI 2100 ETTARI A FUOCO
Il caldo record da bollino rosso spinge anche gli incendi con quasi 2100 ettari di terreno andati a fuoco in Puglia in 54 giorni dal 1° giugno al 24 luglio, favoriti anche dalla siccità che assedia tutta la regione da nord a sud. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia su dati delle rilevazioni Effis, in riferimento all’incendio che sta interessando il bosco sul Gargano a Baia San Felice a Vieste.
L’anticiclone Caronte e le temperature oltre i 40 gradi creano le condizioni ideali per il propagarsi del fuoco, soprattutto in quelle zone dove non piove da molte settimane e la vegetazione è ormai ridotta a sterpaglie in Puglia, dove la provincia della BAT ha il triste primato degli incendi con 1073 ettari andati in fumo per i roghi, la provincia di Bari con 346 ettari, Foggia con 254, Taranto con 324 e Lecce con 82. Sono gli effetti di un 2024 che è stato sino ad oggi il più caldo mai registrato sul territorio nazionale con una temperatura di 1,47 gradi superiore alla media storica, secondo una analisi Coldiretti su dati Isac Cnr relativa ai primi sei mesi dell’anno.
Ogni rogo – stima la Coldiretti – pesa sulle tasche dei cittadini per oltre diecimila euro all’ettaro considerando le spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate. Nelle aree bruciate dagli incendi – sottolinea la Coldiretti – saranno impedite tutte le attività umane tradizionali e la scoperta del territorio da parte di appassionati ma viene anche a mancare un importante polmone verde, senza dimenticare i drammatici effetti sul turismo.
Ai problemi causati dal clima anomalo con alte temperature, siccità e vento, si aggiungono peraltro – ricorda la Coldiretti – la disattenzione e il dolo, con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Proprio per garantire una funzione di controllo e monitoraggio contro i piromani è importante valorizzare il ruolo di sentinelle del territorio svolto dalle imprese agricole – conclude Coldiretti – dando un giusto riconoscimento a chi garantisce una costante presenza, soprattutto nelle zone più interne, che fa da argine anche al dissesto idrogeologico.
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