Redazione
Diverse le iniziative che la città di Mesagne sta mettendo in atto per il prossimo Natale. Tra le prime indiscrezioni sul programma sono certi la pista di ghiaccio e i mercatini di Natale, che saranno collocati in villa comunale, e le luminarie. Il tutto per creare l'atmosfera di un magico Natale.
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“La violenza di genere: i luoghi dell’ascolto. Il viaggio verso il cambiamento resiliente e la rete di supporto” è il tema dell’evento in programma il 26 novembre nel castello di Ceglie Messapica, dalle 15.30. Interverranno per i saluti il sindaco Angelo Palmisano e il direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl, Alessandro Saponaro.
Modera l’incontro la psichiatra Anna Manzari, del Centro di salute mentale del Distretto sociosanitario 3 - diretto da Gabriele Argentieri - che ha organizzato l'evento con l'assistente sociale del Csm Maria Teresa Miale, in collaborazione con il Comune.
Dopo la lettura di alcune riflessioni sul tema elaborate dai ragazzi del laboratorio creativo del Csm e la presentazione del Primo rapporto sul Gender equity, della Commissione pari opportunità del Comune di Ceglie Messapica, in programma le relazioni. Interverranno la psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale Florenza Prete, l’assistente sociale Andrea Illuzzi, coordinatrice del Centro antiviolenza, Ambito BR 3, e lo psicologo-psicoterapeuta Roberto Comunale, del Centro Uomini Autori di Violenza.
Seguiranno il monologo “Il letto sospeso", scritto da Anna Manzari e interpretato da Emilia Pulito, gli interventi delle psicologhe esperte in psicoterapia sistemico-relazionale Ivana Romanello e Vincenza Alessandra Lomartire e della psichiatra e psicoterapeuta EMDR Lucia Longo, in servizio nel Csm del Distretto.
Concluderà l’evento l’esibizione del gruppo del laboratorio musicale attivo nel Centro.
“Respingiamo i ‘suggerimenti’ di ribaltone. Il centrodestra cittadino rissoso, l’unità è ormai una foto sbiadita”
“Respingiamo i ‘suggerimenti’ di ribaltone. Il centrodestra cittadino rissoso, l’unità è ormai una foto sbiadita”.
Leggiamo con stupore le dichiarazioni dell’assessore regionale Fabiano Amati con le quali auspica il soccorso del centrosinistra a supporto dell’amministrazione di centrodestra al Comune di Brindisi.
In questo anno e mezzo di amministrazione del centrodestra a Brindisi, gli scontri politici in seno alla maggioranza hanno evidenziato tutti i limiti e l’incompatibilità della compagine di governo che è palesemente ostaggio di continui veti e riserve, che acuiscono ogni giorno il pericoloso stallo che si sta riverberando sui cittadini.
La mancanza di programmazione e di coraggio nelle scelte, che spesso sono solo frutto di decisioni personali e prive di visione, rappresentano il modus operandi del centrodestra a Brindisi.
La foto sul palco, il giorno della vittoria del centrodestra al ballottaggio, in cui tutti i protagonisti, tra i quali Mauro D’Attis e Fabiano Amati, si mostravano orgogliosi del risultato, rivendicando unità evidentemente effimera, è solo un ricordo sbiadito che tutti si affrettano a voler dimenticare.
Non possiamo accettare, perciò che chiunque folgorato sulla via di Damasco, ritornando nei ranghi del centrosinistra, possa ispirare ribaltoni e trasformismi che respingiamo con forza e fermezza, perché rappresenterebbero, di nuovo, il male assoluto per Brindisi.
Il centrosinistra cittadino è e rimarrà saldamente all’opposizione di questa amministrazione comunale rissosa e rappresenta ogni giorno di più, grazie a competenza, impegno e abnegazione, l’unica alternativa alla disastrosa amministrazione di centrodestra.
I consiglieri comunali
Francesco Cannalire, Lino Luperti, Riccardo Rossi, Roberto Fusco, Michelangelo Greco, Alessio Carbonella, Denise Aggiano, Giampaolo D’Onofrio, Alessandro Antonino, Diego Rachiero
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GIORNATA ALBERI: COLDIRETTI PUGLIA, PUGLIA TRA REGIONI MENO BOSCHIVE D’ITALIA (7,8%)
Nelle città capoluogo in Puglia sono stimati ‘solo’ 145mila alberi, una dotazione di verde pro capite che non supera i 10 metri quadrati per abitante, insufficiente a contrastare le emissioni inquinanti e i cambiamenti climatici dagli effetti sempre più dirompenti, ma anche sul fronte boschivo solo il 7,8% della superficie pugliese è coperta da foreste che tra l’altro risultano molto vulnerabili al degrado e agli incendi. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, , in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, istituita come ricorrenza nazionale con una legge della Repubblica entrata in vigore dal febbraio 2013, con la superficie forestale di boschi e macchia in Puglia è pari ad appena 166.415 ettari, secondo quanto riportato dal PPTTR, una delle regioni meno boschive d’Italia.
Dalla Carta dei tipi forestali – rileva Coldiretti Puglia - emerge che le categorie più estese sono quelle a «Boschi di cerro, di farnetto, fragno, vallonea» che, con una superficie pari a 46.712 ettari, rappresenta il 19% dei boschi della Puglia, mentre la categoria «Macchia, arbusteti mediterranei» che copre 42.594 ettari, pari al 17% del territorio, le «Pinete di pini mediterranee» estese su 29.553 ettari (12%).
Anche nelle città capoluogo si oscilla dai 9,4 metri quadri pro capite di verde di Bari ai 9,3 di Foggia, dai 14,8 metri quadrati di Taranto ai 9,7 di Lecce fino agli 12,9 metri quadrati a Brindisi, sono stati censiti circa 145mila alberi in Puglia, dove a guidare la classifica c’è Bari con quasi 30mila alberi – continua Coldiretti Puglia – seguita da Foggia, Taranto, Lecce, Barletta, Brindisi e Andria, fanalino di coda con soli 15mila alberi.
Serve una strategia sia per la riforestazione del Salento, dopo il disastro causato dalla Xylella, e delle altre aree fragili della regione, ma anche per difendere foreste e macchia per cui occorre creare le condizioni – rileva Coldiretti Puglia – affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, i veri custodi dell’ambiente, in una situazione in cui due boschi su tre sono di proprietà privata.
Con l’inquinamento dell’aria che è considerato dal 47% dei cittadini la prima emergenza ambientale, bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. L'obiettivo è creare vere e proprie oasi mangia-smog nelle città, scegliendo gli alberi più efficaci nel catturare l'inquinamento dell'aria. Se una pianta adulta – riferisce Coldiretti Puglia - è capace di 'mangiare' dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, 1 ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Tra l’altro, sarebbe una risposta concreta delle pubbliche amministrazioni alla svolta green che con la pandemia ha spinto quasi 7 cittadini su 10 (68%) ad andare a caccia di piante nei vivai per abbellire le proprie case e i giardini.
Per difendere il bosco italiano occorre dunque avviare progetti di gestione responsabile del territorio montano e di uso efficiente delle risorse forestali, migliorare i servizi ecosistemici forniti dalle foreste e valorizzare le filiere foresta-legno e foreste energia – rileva Coldiretti – sostenendo gli oltre diecimila, fra boscaioli e aziende agricole forestali, che in Italia si dedicano alla buona gestione degli alberi e alla prima lavorazione dei tronchi. Anche per contrastare i tagli illegali: l’Unione Europea stima che almeno il 20% di legno e derivati importati in Europa sia di origine illegale, ovvero provenga da tagli boschivi non conformi alla legislazione vigente nel Paese di origine.
Per sostenere tali obiettivi è nata Oltrebosco, la società costituita da Cai - Consorzi Agrari d’Italia, B.F. S.p.A., Sorgenia Biomasse e Federforeste, che nasce dalla volontà di valorizzare il patrimonio forestale che, se gestito in modo sostenibile, può diventare un elemento di rilancio delle aree interne e delle economie dei territori anche dal punto di vista occupazionale. Ma i benefici per l’ambiente, la salute dei cittadini italiani e l’economia possono arrivare anche rafforzando la presenza degli alberi nelle città, con un effetto importante per la riduzione dell’inquinamento e per l’abbassamento delle temperature. Secondo la Consulta Nazionale Florovivaismo di Coldiretti, il rinnovo del Bonus verde, forme di incentivazione per le Imprese impegnate in attività ambientali e programmi strutturati di depavimentazione dei cortili scolastici potrebbero fare aumentare in modo considerevole il patrimonio arboreo e verde presente nei centri , con importanti ricadute sulla salute dei bambini, dei cittadini in generale e anche per l’economia, con supporto al settore florovivaistico, impegnato nella cura dei territori e a coltivare gli alberi adatti a contrastare gli effetti del cambiamento climatico nelle città.
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RIFIUTI: COLDIRETTI PUGLIA, ECOCIDIO NELLE CAMPAGNE TRASFORMATE IN DISCARICHE A CIELO APERTO; PUGLIA AL SECONDO POSTO PER CRIMINI AMBIENTALI
I campi sono invasi da rifiuti urbani ma anche pericolosi
E’ ecocidio nelle campagne di Conversano con lo sversamento nelle campagne di rifiuti di ogni genere, per cui serve una stretta per evitare che le aree rurali della Puglia continuino a trasformati in discariche a cielo aperto. A denuncialo è Coldiretti Puglia, dopo le ennesime segnalazioni di quanto sta avvenendo a Conversano, uno dei borghi più belli di Puglia, con l‘area rurale divenuta ricettacolo di rifiuti di ogni genere, sia urbani che pericolosi.
Al danno si aggiunge la beffa - incalza Coldiretti Puglia - con le aree rurali utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, dove al contempo gli imprenditori agricoli sono chiamati a rimuovere i rifiuti sversati da altri a proprie spese, se non riescono a dimostrare di non averli prodotti.
Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere – aggiunge Coldiretti Puglia - non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, da immondizia a plastica, da elettrodomestici fino a lamine di amianto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile.
Ma anche in provincia di Foggia i campi sono in balia delle ecomafie, con lo sversamento di rifiuti di ogni genere nei campi – insiste Coldiretti Puglia - anche provenienti da regioni limitrofe, spesso tombati e bruciati, con un danno economico e ambientale incalcolabile, ad Andria nella BAT rifiuti di ogni genere vengono abbandonati negli oliveti arrecando un danno all’ambiente e all’immagine di rilievo, in provincia di Brindisi si moltiplicano le segnalazioni dello scarico notturno di rifiuti nei campi, compreso Eternit e copertoni.
Intanto, è scattato un ulteriore giro di vite contro i reati ambientali, con la Puglia che è al secondo posto con il fenomeno del traffico illecito di rifiuti che sta assumendo proporzioni gravi, con l’approvazione del Parlamento europeo di nuove misure e sanzioni, con la lista dei reati che si allunga qualificati paragonabili all’ecocidio, come l’inquinamento diffuso di acqua, aria e suolo o gli incendi boschivi su vasta scala, oltre al commercio illegale di legname, l’esaurimento delle risorse idriche, le gravi violazioni della legislazione dell’Unione europea in materia di sostanze chimiche e l’inquinamento provocato dalle navi, per cui saranno comminate pesanti sanzioni fino all’arresto.
La normativa dovrà anche essere sostenuta da corsi di formazione specializzati per forze dell’ordine, giudici e pubblici ministeri, e inoltre dovranno essere redatte strategie nazionali e promosse campagne di sensibilizzazione contro la criminalità ambientale.
Sono stati messi in campo, dunque, nuovi interventi per arginare una vera emergenza poiché la criminalità ambientale – aggiunge Coldiretti - è oggi la quarta attività criminale al mondo con redditi rilevanti sul livello di quelli realizzati con il traffico di droga, armi e la tratta di essere umani.
Di fronte alle emergenze che si rincorrono – continua la Coldiretti regionale – occorre adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertare le responsabilità e avviare le necessarie azioni di risarcimento danni diretti ed indiretti a favore delle comunità e delle imprese colpite. Sul piano strutturale – conclude la Coldiretti Puglia – occorre salvaguardare le aree a vocazione agricola, evitando l’autorizzazione di insediamenti potenzialmente a rischio e proteggendole con i controlli da quelli abusivi.
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MESAGNE. CLAUDIO FOTI PRE LA PRIMA VOLTA IN PUGLIA DOPO L'ASSOLUZIONE DAL CASO BIBBIANO
Si terrà Giovedì 28 novembre, con inizio alle ore 9.00 presso l’auditorium del Castello di Mesagne (BR), il seminario promosso dalla Soc. Coop. Soc. “Sostegno” onlus dal titolo: “Lettere dal trauma: dal dolore alla rinascita! (curare le ferite dei bambini e degli adulti vittime di trauma”, docente di questo importante evento formativo sarà il noto psicoterapeuta Claudio Foti che, dopo la sua assoluzione definitiva nel processo sui presunti affidi illeciti in Val d’Enza noto come “caso Bibbiano”, tornerà per la prima volta in Puglia. “Siamo contentissimi – è il commento della Presidente della Sostegno, dott.ssa Paola Baldari – per questa ennesima esperienza che ci apre al territorio. Lavoriamo spesso con vittime di trauma, siano essi minori o mamme, crediamo moltissimo nella formazione dei nostri operatori, da qui i nostri momento di formazione e confronto”. Il seminario gode del patrocinio del Movimento per l’Infanzia, dell’ordine regionale delle psicologhe e psicologi, della Provincia di Brindisi e del Croas Puglia per il quale ordine professionale sarà presente il suo presidente regionale, dott.ssa Filomena Matera. Il seminario, coordinato dal dott. Roberto Schifone, vicepresidente nazionale del Movimento per l’Infanzia e Direttore della “Sostegno”, sarà introdotto dalla pedagogista/coordinatrice della Sostegno, dott.ssa Ilaria Mottola. Il Croas Puglia riconosce 6 crediti formativi e 2 deontologici. Pochi i posti disponibili, iscrizione online su www.coopsostegno.it (info: 345.1278494).
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"Empatia, un giorno con il diabete”, mercoledì 27 novembre a Mesagne
“Empatia, un giorno con il diabete”, mercoledì 27 novembre a Mesagne.
L’iniziativa si svolgerà presso l’auditorium del Castello comunale: la città al centro di un evento unico di sensibilizzazione.
A pochi giorni dalla Giornata mondiale del Diabete, siamo lieti di annunciare che il Comune di Mesagne sarà la prima pubblica amministrazione in Italia a partecipare a “Empatia, un Giorno con il Diabete”, un progetto innovativo di sensibilizzazione sulla gestione quotidiana del diabete.
Il progetto, ideato da Diabete Italia e Personalive, con il contributo non condizionante di Roche, prevede un evento a Mesagne che coinvolgerà i cittadini in un’esperienza diretta di empatia e inclusione, con l’obiettivo di favorire una maggiore comprensione della vita quotidiana di chi convive con il diabete. L’appuntamento è fissato per il 27 novembre al Castello normanno svevo di Mesagne alle 18:30, dove l’intera comunità potrà prendere parte a un’occasione unica, per accrescere informazione e consapevolezza. Durante l’evento, ci sarà un talk interattivo con instant poll moderato dal professor Andrea Boaretto, fondatore di “Personalive”. Tra i relatori, oltre al dott. Alberto De Ponti, Medical advisor di Roche, che tratterà alcuni falsi miti sul diabete, ci sarà Monica Priore, nuotatrice e consigliere di “Diabete Italia”, che condividerà la sua esperienza personale di vita con il diabete, raccontando cosa significa gestire questa condizione sia nello sport che nella quotidianità. Uno degli aspetti più innovativi del progetto è la Giornata Empatia: un'esperienza unica in cui 25 persone dipendenti del Comune di Mesagne avranno l’opportunità di vivere una giornata come se avessero il diabete. I 25 dipendenti comunali sperimenteranno in prima persona le routine quotidiane tipiche della gestione del diabete, come il monitoraggio glicemico con pungidito, strisce reattive e glucometro e parteciperanno ad una ricerca di valutazione dell’esperienza, insieme ai dipendenti delle altre aziende, oltre a Roche, partecipanti al progetto come Finiper, Morato Group e Carl Zeiss Vision Italia.
«L’incontro si inserisce in un progetto più ampio che ha come obiettivo la prevenzione unita all’informazione, ma soprattutto la possibilità di contribuire a rendere più semplice la vita delle persone con diabete nei diversi contesti, familiari e sociali», spiega il sindaco di Mesagne, on. Antonio Matarrelli. Il Comune si impegna a costruire una comunità più consapevole e inclusiva, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. L’evento promuove il benessere e la prevenzione sanitaria, contribuendo al raggiungimento del SDG 3 (‘Salute e Benessere’), in particolare al rafforzamento delle capacità di prevenzione e gestione dei rischi sanitari globali (target 3.d). Inoltre, l'iniziativa abbraccia il principio del SDG 10 (‘Riduzione delle disuguaglianze’), promuovendo l’inclusione e la parità di accesso alle opportunità per tutti i cittadini. A conclusione della serata, è previsto un aperitivo salutare preparato dalla dietista dottoressa Marina di Munno, per sensibilizzare l’intera cittadinanza sull’importanza della nutrizione e degli stili di vita sani, in un’ottica di prevenzione. La partecipazione è gratuita.
Oggi si è celebrata la patrona dell’Arma dei Carabinieri
Questa mattina, presso la Parrocchia San Domenico di San Vito dei Normanni, si è celebrata la cerimonia della “VIRGO FIDELIS”, patrona dell’Arma dei Carabinieri. Sono stati commemorati anche l’83° Anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”.
Sua Eccellenza Monsignor Giovanni INTINI, Vescovo della Diocesi di Brindisi–, Ostuni ha officiato la Santa Messa alla presenza delle massime Autorità civili e militari provinciali, delle numerose rappresentanze dei Carabinieri in servizio e in congedo nonché dei familiari dei militari dell’Arma caduti, oltre ai giovanissimi rappresentanti del “Consiglio Comunale dei Ragazzi” di San Vito dei Normanni accompagnati dal personale docente dei rispettivi Istituti Comprensivi (Primo e Secondo) di appartenenza. Il coro è stato animato dagli studenti della Scuola Musicale Comunale di Francavilla Fontana.
Al termine della celebrazione, il Colonnello Leonardo ACQUARO, Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, ha ricordato il significato della giornata e l’origine del culto della “Virgo Fidelis” iniziato subito dopo l’ultimo conflitto mondiale quando Sua Santità Pio XII, l’11 novembre 1949, in Castel Gandolfo, promulgò la “bolla” con cui concesse ai Carabinieri la loro Santa Protettrice, fissandone la celebrazione il 21 novembre, in concomitanza sia con la commemorazione della presentazione della Santa Vergine Maria al Tempio, sia in ricordo di quel Battaglione Carabinieri che, divampando anche in Africa Orientale l’ultima guerra, fece tutto intero, proprio il 21 novembre 1941, il supremo sacrificio della vita nella località di “Culqualber”.
L’aver posto l’Arma dei Carabinieri sotto la protezione della Virgo Fidelis riveste un significato molto profondo. Il valore della fedeltà è la caratteristica fondamentale dell’Arma dei Carabinieri, scolpito anche nel motto “Nei secoli fedeli”. Una fedeltà provata lungo oltre due secoli di esistenza, che ha generato nel popolo italiano un vero atteggiamento di fiducia e di stima nei confronti dell’Arma. Il Colonnello Leonardo ACQUARO ha anche rievocato l’83° Anniversario dell’eroica battaglia di Culqualber, combattuta in Africa orientale dal 1° Battaglione Carabinieri e Zaptié Mobilitato, che il 21 novembre 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. Per quell’epico fatto d’armi alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la motivazione in allegato.
Celebrata oggi anche la ricorrenza della “Giornata dell’Orfano”. Gli orfani dell’Arma sono assistiti e confortati con cura attraverso l’O.N.A.O.M.A.C. (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma dei Carabinieri), che li sostiene negli studi sino al conseguimento del diploma di laurea.
Mesagne. Arrestato dai carabinieri per pena residua
Deve scontare la pena residua di mesi 6 di detenzione domiciliare per detenzione di materiale pedopornografico, arrestato dai Carabinieri.
Nella serata del 18 novembre scorso, i Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un 65enne del luogo. L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, deve scontare la pena residua di 6 mesi di reclusione, poiché condannato con sentenza definitiva per il reato di detenzione di materiale pedopornografico, rinvenuto nel corso di una perquisizione domiciliare. Nei confronti dell’arrestato, come effetto penale della condanna, sono state applicate le seguenti le seguenti pene accessorie:
- interdizione dai pubblici uffici per mesi 6;
- interdizione perpetua da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture pubbliche o private frequentate abitualmente da minori;
- interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela o all’amministrazione di sostegno.
L’arrestato, concluse le formalità di rito, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, è stato condotto presso la sua abitazione in regime di detenzione domiciliare.