Redazione
“Job on TOURism”: avviata la rete per l’occupazione nel comparto turistico a Brindisi
È stata ufficializzata ieri, giovedì 11 aprile, la partnership avviata da ARPAL Puglia con operatori e associazioni del settore - in particolare Confesercenti, Assohotel, AIGO, Consorzio Albergatori Carovigno, Confcommercio, Federalberghi, Confartigianato, CNA – e con Istituto Superiore Alberghiero “Sandro Pertini”, Liceo Linguistico “Ettore Palumbo”, ITS Turismo e Med Cooking School, in occasione del “Job on TOURism”.
A firmare l’accordo di collaborazione per ARPAL Puglia il dott. Luigi Mazzei, dirigente U.O. Coordinamento Servizi per l'impiego dell'Ambito di Lecce-Brindisi-Taranto.
“Riuscire a garantire agli utenti il livello essenziale delle prestazioni (LEP), stabilito con decreto ministeriale n.4/2018, per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, è l’obiettivo che noi dobbiamo raggiungere in ogni Centro per l’Impiego - afferma il dirigente - Stiamo lavorando e cercando di dimostrare che la nostra organizzazione, grazie alle risorse umane che ha, altamente scolarizzate e costantemente formate, può e deve spingere ancora di più per aumentare la credibilità dei Centri per l’Impiego.
È vero che abbiamo sfatato il mito che il lavoro non c’è sul territorio: riusciamo a redigere dei report settimanali delle vacancy e delle offerte lavorative e mettiamo in condizione gli utenti di poter credere ad una possibilità occupazionale concreta attraverso i Centri per l’impiego.
Adesso, però, dobbiamo riuscire a comprendere quali sono gli step successivi per poter formare il personale richiesto, soprattutto quello altamente specializzato, nel campo turistico ma anche in tutti i settori del lavoro”.
Il job day, organizzato da ARPAL Puglia – Centri per l’impiego di Brindisi e Provincia, si è svolto all’interno della cornice del MEDIAPORTO – BIBLIOTECA di Brindisi.
Attraverso lo sportello di accoglienza e di orientamento, gli esperti del Mercato del lavoro di ARPAL hanno potuto effettuare una prima profilazione dei partecipanti, mentre il punto di facilitazione digitale ha consentito agli operatori di fornire primi rudimenti circa l'accesso alle misure di politiche attive del lavoro mediante l'utilizzo delle nuove tecnologie digitali.
I ben 13 corner, nel foyer, sono stati allestiti e assegnati ad associazioni datoriali ed aziende alla ricerca di personale nei settori food&beverage, housekeeping, front office.
I candidati che hanno partecipato all’incontro hanno svolto dei colloqui vis-a- vis con i recruiter aziendali, per esporre le proprie esperienze e competenze curriculari e avere maggiori dettagli sulla proposta lavorativa.
Variegate le tipologia di figure professionali ricercate. Tra gli altri: cuochi, camerieri, plongisti, governanti, camerieri ai piani, addetti al ricevimento, addetti all’accoglienza, addetti alle pulizie, maitre di sala e receptionist.
ll positivo riscontro in termini numerici – più di 500 i colloqui effettuati - e la favorevole risposta sia da parte dei candidati, che hanno mostrato notevole interesse e gradimento per questa concreta tipologia di selezione, sia dalla parte delle aziende che hanno potuto vagliare un'ampia rosa di potenziali dipendenti, conferma lo scopo del Job on TOURism: mettere in contatto le aziende impegnate nella ricerca del personale con potenziali candidati alle offerte.
Job on TOURism è il numero zero di un’iniziativa che intende quindi diventare un appuntamento fisso dei Centri per l’Impiego che, sempre più, vogliono proporsi quali realtà dinamiche e propositive in tema di ricerca attiva del lavoro. La volontà, pertanto, è quella di istituzionalizzare “Job on TOURism” come strumento strategico affinché ARPAL consolidi la sua vicinanza alle esigenze dei cittadini e la sua attenzione al tessuto imprenditoriale locale, promuovendo le opportunità di lavoro attraverso un servizio di incontro domanda-offerta sempre più efficiente”.
“Come Centri per l’impiego – conclude il dott. Mazzei- abbiamo acquisito una credibilità nei confronti di tutti, soprattutto delle associazioni datoriali che hanno avuto modo di constatare la nostra professionalità nel servizio e quali sono le potenzialità nel mondo del lavoro.
Da qui in avanti, ovviamente, il livello continuerà a salire.
La firma di questo accordo è solo una delle tante attività che abbiamo messo in campo e che riusciremo a mantenere con assoluta professionalità, come siamo abituati a fare, perché il lavoro va sempre fatto insieme, di squadra!”
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10eLotto: vinti 12mila euro
10eLotto: a Vico del Gargano (FG) vinti 12mila euro. Festa grande a Vico del Gargano, in provincia di Foggia, grazie al 10eLotto. Nella località pugliaes, come riporta Agipronews, vinti 12mila euro grazie a un “6 Doppio Oro” in un'estrazione istantanea. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 24,2 milioni di euro, per un totale di 1,1 miliardi da inizio anno.
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Marchionna e Penta nella bufera scatenata dalla minoranza
Difendere l’indifendibile. Un’impresa in cui la maggioranza mostra sicuramente più impegno di quello che spende quotidianamente nella gestione della cosa comune.
“Questa candidatura di Brindisi a Capitale Italiana della Cultura sarà veramente come una spinta educativa, come una propulsione, un far sì che noi… che Brindisi che si è sempre vista un po’ come una città… non voglio dire ignorante… però… insomma un po’ così… un po’… (in dialetto ‘alla bona’) alla bona! Perfetto!”.
Questa la frase pronunciata dall’Assessore Lidia Penta (con infelice supporto del Sindaco Marchionna) oggetto delle critiche e dello sdegno non solo degli scriventi gruppi di opposizione, ma di una larga fascia della cittadinanza.
Una frase che - lo si ribadisce decisamente - indipendentemente dal contesto e dal tenore è semplicemente indifendibile, sotto il profilo concettuale prima ancora che dialettico.
Una frase che presta il fianco a una visione offensiva inaccettabile per la stragrande maggioranza dei brindisini che si dedicano attivamente al progresso culturale, sociale ed economico della città, senza bisogno di essere considerati alla ricerca di una "spinta educativa".
Non ci rassegniamo al pensiero che il giudizio diffuso in merito al livello culturale della nostra città sia talmente infimo, né tanto meno può appartenere ai nostri rappresentanti istituzionali, perché costituisce un falso storico assolutamente inaccettabile.
La candidatura della nostra città a capitale italiana della cultura è certo una grande occasione, ma al contempo una consacrazione di un ricambio generazionale e di una rinascita culturale oramai consolidata. Se Brindisi ha ottenuto questa fondamentale possibilità deve anche ringraziare quello che oggi è, non soltanto sperare in quello che potrebbe essere.
Sfugge forse a questa maggioranza dormiente il fatto che storicamente la nostra città abbia già supportato egregiamente la candidatura di altre realtà territoriali (Lecce, Mesagne) nella difficile corsa a capitale della cultura, riscuotendo sempre importanti e significative manifestazioni di stima, una per tutte quella espressa già nel lontano 2013 dall’allora sindaco di Lecce Paolo Perrone in ordine all’immenso “valore storico e culturale di Brindisi”, le cui infrastrutture riteneva ovviamente fondamentali.
Sarebbe auspicabile che di tale valore avesse piena coscienza anche chi oggi ci rappresenta, piuttosto che abbandonarsi - ancora più grave in occasioni pubbliche – a stereotipi e luoghi comuni assolutamente antistorici e che non ci appartengono ormai da qualche decennio.
Questa opposizione continuerà ad operare, come fatto fino ad oggi, con quella coscienza, collaborazione e responsabilità che non è dato intravedere in larghe fasce della maggioranza, pronta ad esempio a provare a paralizzare i lavori, fondamentali per la città, della Commissione Consiliare Ambiente per mere beghe interne. Giova ricordare che i lavori di detta Commissione sono potuti proseguire solo e soltanto grazie ai numeri garantiti, responsabilmente, da questa opposizione.
Per questo non accettiamo lezioni di stile da chi di stile ne sta mostrando davvero poco.
Se esigere rispetto ed attenzione per la nostra città ci farà perdere la stima della maggioranza, ce ne faremo una ragione e se questo è il livello, anche un vanto.
A firma dei capigruppo di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Impegno per Brindisi, Uguaglianza cittadina, Movimento Regione Salento, Brindisi Bene Comune-Alleanza Verdi Sinistra, Attiva Brindisi
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Il volo Ryanair FR8278 da Pisa a Brindisi avrebbe dovuto essere un breve tragitto serale, ma si è trasformato in un'esperienza lunga e frustrante per i passeggeri a bordo. Con un ritardo di quasi quattro ore, il volo di ieri, giovedì 11 aprile, previsto per le 19:55 è giunto solamente alle 01:10, causando disagi e interruzioni nei programmi di viaggio dei passeggeri.
L'attesa prolungata è stata fonte di crescente frustrazione tra coloro che aspettavano di raggiungere la loro destinazione in modo tempestivo. Secondo quanto analizzato da ItaliaRimborso, specializzati nel supportare i passeggeri nei casi di ritardi e cancellazioni dei voli, i passeggeri del volo FR8278 hanno diritto a un risarcimento di 250 euro in base alle normative europee sui diritti dei passeggeri aerei. Questo risarcimento è previsto per i voli che subiscono ritardi superiori a tre ore e che operano all'interno dell'Unione Europea o partono da essa.
Tuttavia, nonostante le normative chiare e le richieste di risarcimento, i passeggeri spesso trovano difficoltà nel ottenere ciò che è loro dovuto. Le compagnie aeree possono essere riluttanti a fornire i compensi dovuti, costringendo i passeggeri a lottare per i propri diritti attraverso procedure complesse e spesso frustranti. Questo episodio mette in luce l'importanza di team come ItaliaRimborso, che lavorano per proteggere i diritti dei passeggeri e assicurare che le compagnie aeree rispettino le normative stabilite per garantire una compensazione equa in caso di ritardi e cancellazioni.
È fondamentale che i passeggeri siano informati dei loro diritti e in grado di far valere tali diritti quando necessario. Solo attraverso un impegno collettivo per l'equità e il rispetto dei diritti dei passeggeri è possibile garantire un'esperienza di viaggio più sicura, affidabile e soddisfacente per tutti.
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Brindisi, 60 annunci di lavoro per 249 figure professionali
Brindisi, 12 Aprile 2024 - 60 annunci di lavoro per 249 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 12 al 18 Aprile relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.
Questa settimana si registrano 141 posti vacanti nel settore agricoltura e zootecnia su Brindisi e provincia, ristorazione 39, commercio 12, edilizia 11, turismo 4, vigilanza 6, pulizie 6, metalmeccanico 6, trasporti 5, tecnico 5, servizi alla persona 4, amministrativo 3, sanità 2, manutenzione 2, impiantistica elettrica 1, energetico 1 e contabile 1. Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete EURES sono numerose: si ricerca personale soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione.
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SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCONO DANNI IN CAMPAGNA SENZA ACQUA (-100MLN MC); SOS GRANO
E’ SOS grano in Puglia per l’assenza di piogge e una perdita di 100 milioni di metri cubi d’acqua negli invasi rispetto allo scorso anno, con i campi a secco per la mancanza di pioggia da mesi, dove il grano già risulta gravemente danneggiato, gli olivi sono in vegetazione perenne, mentre frutta e ortaggi, come le ciliegie e le verdure in pieno campo sono in stress idrico. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio dell’ANBI, dopo un inverno e un inizio di primavera con temperature al di sopra delle medie stagionali e la mancanza di piogge.
Per il clima primaverile che ha caratterizzato l’autunno e l’inverno con le temperature ben al di sopra della norma ne hanno fatto le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, con i costi di produzione anche per l’irrigazione di soccorso schizzati alle stelle, per cui sono partite le segnalazioni e le verifiche per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo, ma a rischio siccità sono le piante di grano e legumi soprattutto nelle ‘terre bianche’ ricche di argilla e creta, mentre gli ulivi sono in perenne vegetazione. La crisi idrica sta determinando un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele, con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi.
Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione. Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.
Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà, continua Coldiretti nel sottolineare che per questo ha elaborato con Anbi il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura.
Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.
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Presentazione del libro "Perché Guariremo" di Roberto Speranza presso Palazzo Nervegna
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Un Ercolano al Premio Mia Martini 2024
È di Erchie in provincia di Brindisi uno dei più giovani partecipanti d'Italia alla fase finale nazionale del prestigioso premio Mia Martini, che si terrà in Calabria a Scalea nei giorni 24,25,26 aprile 2024.Il quattordicenne brindisino, Federico Di Pietrangelo, è amante di musica dalla tenera età di sette anni, ha preso lezioni di canto e chitarra da un maestro privato e ha imparato a suonare da autodidatta il piano, inoltre è appassionato di lingue straniere e da quest'anno frequenta il liceo linguistico Ettore Palumbo di Brindisi.
Il "Premio Mia Martini" è al suo trentesimo anniversario, durante la fase nazionale gli artisti vivranno un'esperienza unica, a contatto con musicisti, giornalisti e giudici di grande fama. Tra i passati vincitori si possono annoverare nomi del calibro di Fabrizio Moro, Loredana Berte', Arisa e molti altri. I partecipanti hanno un'età compresa tra i 13 e i 35 anni ,tra i giudici presenti all'evento: Deborah Iurato, Antonino Spadaccino, Francesco Fasano, Filippo Broglia e Mario Rosini.
La comunità di Erchie si stringe a fianco a Federico che ringrazia per l'affetto e la vicinanza che sta avendo in questi giorni.
Federico si esibirà dopo aver superato un'accurata selezione in Puglia, confrontandosi con artisti emergenti di tutta Italia, per cui ci uniamo alla sua felicità e gli auguriamo il meglio.
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Mesagne. Con il parco agrovoltaico si risanano i beni culturali
Saranno 82 i milioni di euro che la società Marseglia Group di Ostuni investirà su Mesagne per realizzare un parco agro-voltaico con oltre 251mila pannelli che si estenderanno su 175 ettari di cui 77 impiegati per l'impisnto e 98 da impianti agricoli. Lasocietà compenserà il territorio con il restauro di alcuni beni culturali come le terme di contrada Malvindi e la masseria Rocconuzzo. Inoltre, saranno riforestate alcune zone del territorio e nascerà un laghetto di 1 ettaro a margine del canale Reale.
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A Mesagne rinasce il Sum, il Sistema urbano museale
Dopo la pandemia e in previsione di una estate piuttosto “calda”, sotto l’aspetto di presenze e di eventi, si ricostituisce a Mesagne il Sum, acronimo di Sistema urbano museale, con lo scopo di realizzare interventi integrati volti non solo alla conservazione dei beni culturali e ambientali, ma anche alla promozione di attività culturali finalizzate a potenziare la fruizione pubblica dei beni e dei servizi offerti, da ognuno per la propria parte, a vantaggio della collettività. Fanno parte del Sum il comune di Mesagne, con il Mater e la zona archeologica di vico Quercia; la Parrocchia di Tutti i Santi, con il museo di arte sacra presente, in uno stabile di proprietà delle suore Benedettine di Ostuni, la chiesa Matrice e la chiesa di Sant’Anna. Ed ancora fanno parte del Sum, la Basilica del Carmine con il museo “Padre Ignazio Episcopo”, la medesima Basilica e la cripta di San Michele Arcangelo, ed infine la Micexperienze con la rete d’Imprese promotrice delle “Grandi mostre”. Inoltre in città sono presenti altri due musei che, al momento, restano fuori convenzione. Si tratta del museo della Luce, di proprietà della famiglia Summa, il museo Militare, di proprietà dell’associazione Combattenti e reduci “Giovanni Messe” e il museo didattico presente nella scuola “Carducci”.
La sottoscrizione del protocollo d’intesa avverrà tra qualche giorno in Comune con un evento ufficiale. In questi anni la città di Mesagne ha fatto grossi passi sul fronte della cultura. Oltre a fregiarsi del titolo di “Città d’arte” è stata insignita del titolo di Capitale della cultura di Puglia 2023; è giunta tra le dieci finaliste del titolo di Capitale della cultura italiana 2024 ed è stata nominata “Città ad economia prevalente turistica” e “Città del Ss. Crocificco”. Pertanto lo scopo del Sum è di valorizzare i caratteri culturali e paesaggistici della città di Mesagne, interpretando la peculiare identità storico-culturale della comunità, che a partire dalle origini messapiche, si consolida attraverso il Barocco salentino. Inoltre, con la firma del protocollo i partner si impegnano ad attivare virtuosi circuiti di promozione turistica del territorio che coinvolgano le imprese di settore, sostengano lo sviluppo del tessuto economico-produttivo locale con ricadute economiche, armonizzando, raccordando e qualificando ulteriormente le numerose offerte turistico-culturali della città. Il Sum deve essere pronto da subito a promuovere, tramite iniziative di sistema, un servizio coordinato di informazione e di promozione delle attività realizzate in maniera congiunta o disgiunta nel territorio, in particolare calendari di eventi culturali, mostre, iniziative temporanee, ai fini di una più efficace diffusione delle attività. Infine, il Sum deve rafforzare gli strumenti in grado di diffondere la conoscenza del patrimonio culturale, ambientale e dell’offerta turistica locale, anche al di fuori dei confini regionali. Per questi motivi oggi sono a disposizione dei turisti e studiosi l’archivio storico informatizzato della parrocchia di Tutti i Santi e la Guida storico-turistica della città di Mesagne, edita dall’Istituto culturale “Storia e territorio”.
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