dedicato a "don Daniele Cavaliere e don Angelo Argentiero". Un fiume di gente ha partecipato all'evento atteso in città da diversi anni. Il museo è ubicato nello storico palazzo di piazza Orsini del Balzo un tempo appartenuto alla famiglia Cavaliere e attualmente di proprietà del monastero delle Benedettine di San Pietro in Ostuni. Il palazzo è stato interessato negli ultimi dieci anni da due differenti restauri. Il primo, di consolidamento, avvenuto nel 2008 e l’ultimo concluso alla fine del 2015. Entrambi gli interventi sono stati finanziati per la maggior parte da fondi regionali. Precisa e attenta è stata la direzione dei lavori con il progetto redatto dall’architetto Savino Martucci e dall’ingegner Antonio Calamo. L’esposizione museale presenta capolavori provenienti dalla Chiesa Madre di Mesagne e dal patrimonio secolare delle monache benedettine. Il complesso museale custodisce una preziosa raccolta di opere d’arte, suppellettili di grande interesse storico, arredi sacri, oltre ai documenti dell’archivio capitolare. Durante il percorso si possono ammirare dipinti, statue, argenti, paramenti liturgici, testi antichi e una raccolta di ricordi del compianto don Saverio Martucci. Un patrimonio che documenta il cammino della storia artistica della comunità ecclesiale mesagnese e di quella monastica di Ostuni oltre a testimoniare il ruolo svolto dalla Chiesa nella vita della comunità dei credenti. Alla manifestazione di apertura, che si è svolta nella chiesa di Sant’Anna, hanno partecipato gli ex sindaci della città di Mesagne e gli attuali primi cittadini di San Vito dei Normanni, Ostuni e della stessa comunità mesagnese. Le monache benedettine erano presenti al gran completo guidate dalla abbadessa madre Maria Pia Melchiorre. L’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Domenico Caliandro, ha officiato il rito di benedizione della struttura aperta alla pubblica fruizione. Significativi gli interventi dell’arciprete della chiesa Madre di Mesagne don Gianluca Carriero, dell’avvocato Mario Sconosciuto, delegato dal monastero al progetto e della direttrice della biblioteca arcivescovile, Katiuscia Di Rocco. Per la verità a Mesagne c'è anche un altra raccolta di arte sacra presso la parrocchia della Vergine del Carmelo dove ci sono diversi manufatti appartenuti ai frati carmelitani. Un museo liturgico, voluto nel 1992 dai compianti e lungimiranti padri Ignazio Episcopo e padre Marcello Minerva, in cui sono raccolte alcune piccole testimonianze archeologiche e gli oggetti sacri appartenuti ai frati fin dal XIX secolo. Una collezione, per alcuni aspetti un unicum della vita dei frati, che meriterebbe, in occasione del 25esimo dell'istituzione, maggiore visibilità.
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