per un'estate sfavillante all'insegna del divertimento e della curiosità. Fulcro dell'intera programmazione è il Sum, il sistema urbano museale, che ha nel Comune di Mesagne, nella chiesa locale e in Federalberghi i suoi massimi esponenti. Tra le varie iniziative spiccano una "white dinner", una tessera turistica per la visita dei beni culturali inseriti nel Sum, i caffé letterati, i wedding monumentali e la visita alla necropoli messapica, grazie alla collocazione di un'innovativa scala a chiocciola. Oltre che avere la possibilità di visitare le opere pittoriche che dalla pinacoteca, chiusa da anni, stanno raggiungendo location di grande valore storico-culturale come palazzo dei Celestini e le sale del castello Normanno-Svevo. Ancora una manciata di giorni e poi la città entra nel vivo delle iniziative estive alcune delle quali potranno essere prorogate tutto l'anno. L'assessore alla Cultura, Marco Calò, e il direttore artistico, Maurizio Piro, hanno pianificato tutti i particolari affinché sia i mesagnesi sia i turisti siano coccolati. Motore trainante di tutto sarà il Sum. «Il progetto punta a far conoscere a tutti gli ospiti del nostro territorio le peculiarità eccezionali che la città di Mesagne e la sua storia possono vantare: dall’architettura urbana delle ‘20 chiese’ fino alle esperienze archeologiche degli scavi di Muro Tenente e degli stalli della Via Appia Antica», ha spiegato l'assessore Calò secondo cui Mesagne ha tutte le potenzialità e le ricchezze storiche, archeologiche, museali, culturali per candidarsi ad essere visitata e per accogliere nel modo più efficiente, completo e semplice il turista. Vediamo nel particolare come si è preparata la città per l'estate 2017. "Innanzitutto c'è la realizzazione di un "cena in bianco" con circa mille invitati che si svolgerà nella piazza d'armi del castello Normanno-Svevo, poi c'è la consegna di una tessera del turista da utilizzare nell'ambito dei servizi del Sum", ha precisato l'assessore Calò. Intanto, l'assessore sta predisponendo un progetto per accogliere nel museo del territorio i reperti archeologici mesagnesi conservati nei magazzini di Egnazia. Per fare ciò è stato messo il castello in sicurezza. Poi c'è la collocazione di pannellatura in 3D e la collocazione di un impianto di aereazione nella necropoli messapica di vico Quercia da cui si potrà accedere attraverso una scala a chiocciola. Nel parco archeologico urbano ci saranno dei percorsi tracciati e della pannellatura che spiegheranno agli avventori le varie stratificazioni storiche. Infine sul loggione a primo piano del castello, dove c'è il colonnato, si svolgeranno incontri letterari con gli autori. "Una rinascita culturale della città su cui il Comune, Federalberghi, e la Chiesa locale, hanno scommesso per rilanciare la città sia turisticamente, sia umanamente e culturalmente", ha concluso l'assessore Calò.
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