La nascita del Presidio di Libera a Mesagne è stata la concretizzazione di un percorso formativo, di incontri e di idee sviluppate nei mesi dalle diverse realtà aderenti al progetto: singoli cittadini, associazioni, scuole e cooperative hanno stabilito gli obiettivi e le attività che realizzeranno nei prossimi 3 anni di vita del Presidio. Il contrasto sociale alle mafie e alle illegalità, la memoria delle vittime innocenti di mafia, il riutilizzo dei beni confiscati, le iniziative di educazione alla legalità con le scuole in rete, saranno al centro delle attività del neonato Presidio, che si impegna inoltre a costituirsi come monitoraggio civico per sollecitare a livello locale l’adozione di azioni di prevenzione e tutela che limitino il dilagare delle ludopatie e preservino la salute dei cittadini. Questo fenomeno si riscontra anche nella realtà mesagnese, ad esempio nel settore delle scommesse alle slot machine, per cui i cittadini di Mesagne hanno complessivamente speso oltre 16 milioni di euro nel solo 2016.
Attenzione particolare sarà inoltre rivolta al contrasto delle povertà, che rubano speranza, dignità e diritti: dinanzi ad una crisi che non sembra terminare, il Presidio di Libera a Mesagne si impegna ad approfondire il tema delle diseguaglianze sociali e culturali, con un'attenzione particolare alle politiche sociali e al welfare del territorio, alle periferie e ai giovani, alle sacche di esclusione che coinvolgono ampi strati di popolazione locale, alle risorse materiali ed immateriali che è possibile attivare per contrastare le povertà.
Importante è infine l'adesione al Presidio di alcune scuole del territorio, il liceo "Epifanio Ferdinando", gli istituti "Carducci" e "Maia Materdona - Moro", che in rete si impegnano a far comprendere, sin dall’infanzia e dall’adolescenza, l’importanza della lotta all’illegalità ed alla corruzione, sottraendo i progetti all’estemporaneità ed agli eventi sporadici e scollegati al territorio, preferendo di contro progetti integrati e più approfonditi, che colgano aspetti concreti della realtà quotidiana. Come dire: sempre e ovunque si può respirare la cultura della giustizia, dell’uguaglianza, del rispetto della dignità delle persone, della tutela delle libertà personali.
Il Presidio è aperto alla città e intende coinvolgere ulteriori cittadini, movimenti, gruppi, comitati, parrocchie, scuole ed organizzazioni che vogliano impegnarsi ad essere portavoce dei valori di libertà e giustizia nel territorio mesagnese, avendo accolto l’invito di don Luigi Ciotti di dare "una scossa, un sussulto" alla comunità locale e impegnandosi con urgenza e con l’aiuto delle Istituzioni a costruire concreta legalità.
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