Dipendenti di Leroy Merlin lavorano gratis a Casa Zaccheo

Maggio 15, 2018 1792

don pietro depunzio con operai e architettoGiornata di solidarietà quella che si è svolta ieri mattina

a Mesagne presso la nascente “Casa Zaccheo”, la struttura di solidale che la Caritas di Mater Domini sta costruendo per ospitare gente indigente. Ieri mattina un gruppo di dipendenti di Leroy Merlin ha prestato gratuitamente la propria opera per dipingere gli ambienti della struttura. Un ringraziamento è stato espresso loro dal parroco, don Pietro Depunzio. Purtroppo oggi le richieste di sostegno aumentano sempre più. Spesso viene chiesto un alloggio temporaneo da singoli o famiglie che non potendo garantire un tetto ai loro figli dormono in macchina o in alloggi di fortuna. La Caritas parrocchiale per venire incontro a queste esigenze intende dare un assetto nuovo alla struttura un tempo destinata a scuola materna presso la chiesa del Santissimo Crocifisso. In questi locali, infatti, sta nascendo un centro di accoglienza distribuito su due piani. Saranno realizzati complessivamente dieci posti letto disposti in 6 stanze con bagni, cucina, sala da pranzo, guardaroba, servizio di lavanderia e sala lettura. "L’ospitalità offerta è temporanea, può durare al massimo poche settimane e si basa sull’accoglienza priva di pregiudizi e preconcetti di chiunque si trovi in situazione di bisogno senza nessuna discriminazione quanto a religione, nazionalità, età, sesso e cultura", ha tenuto a precisare don Pietro Depunzio. Per realizzare la Casa di accoglienza è necessaria una ristrutturazione dell’immobile con una spesa piuttosto considerevole. A sostenere questo progetto la Diocesi ha già stanziato un contributo non sufficiente, però, a portare a termine i lavori. Per chi volesse contribuire alla realizzazione della struttura può contattare il parroco e offrire la propria disponibilità. Chi, invece, volesse contribuire in denaro può effettuare il versamento sul conto corrente postale 1029179791 intestato a “Parrocchia Mater Domini” con la causale “Casa di Accoglienza”.