che da ben 125 anni sono presenti a Mesagne per aiutare i malati. Infatti, era il 12 novembre 894 quando la Beata Madre Giuseppina Vannini, delle Figlie di San Camillo, cui è dedicato il sagrato della chiesa della Madonna di Loreto, arrivò a Mesagne per rispondere ad un invito avanzato dalla congregazione della Carità per aprire un ospedale in città. Da allora ad oggi sono trascorsi 125 anni. L’ospedale “De Lellis”, nel frattempo, è stato ridimensionato a un poliambulatorio ma le suore, nonostante alcune vicissitudini legati ai tagli della sanità, sono ancora a Mesagne a operare a favore dei malati. Un legame tra le suore di San Camillo e la città di Mesagne che va avanti da tempi immemorabili. Indimenticabile è l’aiuto che le suore hanno fornito all’spedale durante il conflitto mondiale, curando i malati, e nel dopo guerra quando la società civile si andava riorganizzando per uscire fuori dalla miseria e loro hanno contribuito insegnando a tante ragazze di Mesagne l’uso del ricamo e del cucito. Insomma, gli hanno dato un mestiere che ha permesso loro di vivere dignitosamente negli anni successivi. Per questo motivo la comunità delle Camilliane, che attualmente presta servizio spirituale e di assistenza nelle Residenze Socio Sanitarie gestite dalla Cooperativa Osa, Villa Bianca e Casa Melissa, oggi apriranno l’anno giubilare con una celebrazione eucaristica presieduta dal vicario generale della diocesi di Brindisi-Ostuni, monsignor Fabio Ciollaro. La messa verrà celebrata alle ore 18.00 nella chiesa della Madonna di Loreto dove per tutti questi anni le suore, che si sono alternate nella città, hanno pregato e lodato il Signore. L’intera città è invitata a partecipare all’evento per dire grazie a queste suore che hanno messo il loro magistero a servizio degli ultimi e dei malati.