nella sagra “Ti la fucazza chena” o “chiena”, come dicono alcuni, è calato il sipario sull’estate mesagnese 2019 con un bilancio più che positivo. L’alta affluenza di avventori, peraltro auspicata dagli amministratori, nell’ultima sagra estiva è una medaglia che si sono già appiccicata sul petto. Numeri ufficiali di quanta gente è giunta a Mesagne nel periodo estivo non ce ne sono. C’è chi parla di 250 mila chi di 50 mila. Si tratta di aspettare solo qualche altra settimana e poi “Puglia promozione” comunicherà i dati ufficiali. Come non c’è ancora un bilancio ufficiale di quanto ha investito l’Amministrazione Matarrelli sul cartello di eventi. La cifra ufficiale è di 130 mila euro, cui però va aggiunta una parte dell’onorario dello spettacolo tenuto da Cristiano Margioglio, 10 mila euro, ed ancora le spese e gli spettacoli non preventivati. C’è chi giura che la somma complessiva dovrebbe aggirarsi intorno ai 170 mila euro. Un investimento importante per una città che, solo alcuni mesi fa, era “sull’orlo del baratro” e che, nel migliore dei casi, aveva difficoltà economiche. Tuttavia, l’Amministrazione ha rischiato, ha investito nelle attività dell’estate mesagnese ed ha vinto. La “fiumara” di gente che ha percorso le antiche e sinuose stradine di Mesagne oltre a restare meravigliata dalle bellezze storico-architettoniche ha appagato il palato nelle tante attività enogastronomiche sorte come funghi all’interno dell’antico borgo. “Abbiamo lavorato ben oltre le nostre aspettative”, è stata la confidenza di un ristoratore che, per carattere, è sempre critico. Quindi, l’investimento dell’Amministrazione Matarrelli ha avuto certamente un riscontro positivo sull’economia locale. Hanno lavorato bene i ristoratori e ha lavorato altrettanto bene l’indotto: dai camerieri ai fornitori di materie prime, alle attività gastronomiche. Comunque, non sono tutte rose e fiori. Solo ieri pomeriggio alcuni residenti si lamentavano per le buche presenti nel manto stradale, poi ci sono le strisce pedonali ridipinte a macchia di leopardo – vicino alla scuola Carducci sono, ad esempio, tutt’ora invisibili – ed ancora marciapiedi scoscesi, la villa comunale che avrebbe bisogno di un restyling verde, le opere di mitigazione delle acque pluviali. E che dire dei residenti di via Etna che ancora aspettano che la strada davanti alle loro abitazioni, di cui da anni hanno pagato gli oneri di urbanizzazione, sia asfaltata. Alla luce di queste criticità in molti si sono chiesti se l’investimento fatto dall’Amministrazione poteva essere inferiore e con i risparmi si sarebbero potute chiudere diverse busche stradali. Resta, quindi, il dubbio sull’impostazione dell’attuale cartello di manifestazioni estive. Ci si chiede ancora se il motto “ogni sera un’emozione” sia ancora attuale oppure sarebbe ora di cambiare impostazione e qualificare l’offerta. Pensare a far crescere la comunità anche culturalmente inserendo eventi rilevanti. La strada tracciata dal sindaco Matarrelli è segnata, non si può più tornare indietro. Per far crescere la città e farla diventare competitiva bisognerà strutturare e continuare a investire risorse importanti perché la ricaduta economica che ne deriverà potrà colmare le criticità lamentate. Perché il coraggio di cambiare da solo non basta, bisogna avere anche carattere.
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