Mesagne. I carabinieri insegnano a prevenire i crimini In evidenza

Dicembre 07, 2019 1973

carabinieri sindaco con cittadinanza 2Oltre a essere partecipato è stato un successo l'incontro di prevenzione crimine

che i carabinieri hanno organizzato, su proposta del Comune di Mesagne, per dispensare ai cittadini consigli comportamentali. In particolare l'incontro è servito principalmente alla popolazione anziana, spesso vittima di furti e raggiri, per mettere in atto delle strategie che possano portare a individuare e arrestare i malviventi. In cattedra sono saliti docenti di tutto rispetto. Dal capitano della compagnaia di San Vito dei Normanni, Antonio Corvino, al suo braccio destro, il tenente Alberto Bruno, dal maresciallo luigi D'Oria, comandannte della caserma di Mesagne, al sindaco Toni Matarrelli. Il meeting è stato moderato da Fabiana Agnello. “L'incontro si è reso necessario per sensibilizzare alcuni fenomi problematici che si verificano sia per incentivare il rapporto di collaborazione tra modo nei i cittadiuni e le forze dordine”, ha esordito il capitano Corvino. A Mesagne nei primi nove mesi del 2019 si sono verificati oltre 300 furti e diverse truffe, in particolare al mondo degli anziani. “Questo elememento di preoccupazione sociale mi ha spinto a incontrare il capitano Corvino e chiedergli qualche suggerimento di prevenzione e un momento di confronto con la città su temi piuttosto scottanti”, ha spiegato il sindaco Matarrelli che ha tenuto, inoltre, a precisare che “noi non conosciamo molte tecnche se non quelle preventive di porre una particolare attenzione alle persone sconosciute”. Su tale fronte il capitano dei carabinieri ha invitato i cittadini “a non aver paura e, in caso di dubbi, telefonare subito al 112 per segnalare anche una mezza informazione. Per noi è un utile elemento poiché senza di questo il nostro interevnto sarebbe tardivo”. Infine, Corvino ha ricordato che “i cittadini sono le sentinelle del territorio”. A margine dell'incontro Oronzo Gigliola, esponenete locale del M5s, ha avanzato l'ipotesi di istituire su Mesagne un “Controllo del vicinato”, peraltro realizzato in diverse realtà italiane con un protocollo siglato in prefettura. “E' uno strumento di prevenzione della criminalità, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di polizia statali e locali”, ha detto Gigliola. Fare “Controllo del vicinato” significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone. A tutti gli abitanti dell’area interessata è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il “far sapere” che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri “reati occasionali” potranno essere limitati. “A nessuno viene chiesto di fare eroismi, ronde o chissà cosa di speciale”, ha precisato Gigliola. A tutti, invece è richiesto di prestare maggiore attenzione a chi passa per le strade nonché alle situazioni anomale che possono saltare all’occhio o generare apprensione ed allarme.