vi sono impressi i pensieri, le impronte e il lavoro degli ospiti diversamente abili dei due centri socio-riabilitativi ed educativi e quelli degli operatori che hanno guidato la realizzazione dell’originale natività. E’ rappresentata l’Africa con le sue icone animali e naturali, un mondo dove tutto è al suo piccolo e granitico posto: la grotta è una capanna e il raccoglimento intorno al Dio che si fa uomo non ha nulla di forzato, ogni pietra e personaggio sono a proprio agio nell’armonia di un equilibrio perfetto che sembra nutrirsi di serenità e che serenità trasmette. Nasce qui il Bambinello, dove la storia rintraccia le origini dell’umanità, da dove la modernità assiste all’esodo quotidiano di esseri umani che scappano da morte e guerre. “La tecnica che abbiamo utilizzato per realizzarlo è quella delle “cannucce di carta d giornale”. La manipolazione dei materiali poveri impiegati ha reso gli utenti dei centri protagonisti del lavoro, restituendo all’attività laboratoriale la funzione terapeutica per la quale è stata prevista”, ha spiegato Clara Biscosi, educatrice del centro “Villa Cavaliere”, che ha curato l’idea e coordinato la realizzazione del presepe. La trasformazione di elementi sottili e flessibili in nuove cose rende sorprendente il risultato finale grazie a fusioni inimmaginabili. “La trasformazione – si legge nella locandina degli organizzatori – è intanto servita per augurare una buona festa: buon Natale e buone Feste a tutti, in particolare a chi specchia ogni giorno negli altri per riscoprirsi umano”. La realizzazione artistica sarà visitabile all’interno del Frantoio ipogeo di via Santacesaria, nel Centro storico di Mesagne, durante i giorni di apertura dell’iniziativa denominata “Borgo dei Presepi”, il percorso promosso dall’Amministrazione comunale nell’ambito delle iniziative “Mesagne 2019, il sogno di Natale”.
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