Presentato oggi al premier Conte - disabili - stati generali. Fand e fish al governo: ecco il nostro documento sulle politiche future per le persone con disabilità

Giugno 20, 2020 1363

conte giuseppeSi è concluso da qualche minuto a Villa Pamphilj l’incontro tra il Governo e il prof. Nazaro Pagano,

presidente della FAND e dott. Vincenzo Falabella presidente FISH onlus, nell’ambito degli Stati Generali per il rilancio dell’Italia. FAND e FISH: “Sono stati affrontati i temi più importanti per la categoria, a cominciare dal codice della disabilità. Sarebbe intanto opportuno procedere a una rivisitazione e a una semplificazione di tutto il quadro normativo, ora frammentario”.

WELFARE PER TUTTI: DIRITTI, INCLUSIONE SOCIALE E PARI OPPORTUNITÀ

“Le politiche future per la disabilità - Un nuovo Welfare per tutti: diritti, inclusione sociale e pari opportunità” è il titolo del documento che la FAND e la FISH, hanno preparato in occasione dell’incontro avuto a Villa Pamphilj con il Governo in occasione degli Stati Generali per il rilancio dell’Italia.

Gli argomenti di interesse della categoria sono stati rappresentati dai presidenti della FAND e della FISH: “sono stati affrontati i temi più importanti per la categoria dei disabili, a cominciare dal codice della disabilità. Sarebbe opportuno procedere a una rivisitazione e a una semplificazione di tutto il quadro normativo, ora frammentario”.

Tra i temi discussi, per i quali le associazioni delle persone con disabilità si stanno battendo, ci sono l'inclusione lavorativa, l'abbattimento delle barriere architettoniche e culturali, in modo da garantire a tutti l’accessibilità e la fruibilità degli spazi e delle opportunità e l’innalzamento delle pensioni.

“Abbiamo affrontato anche l’argomento dei finanziamenti per il caregiver familiare, per il progetto di vita indipendente e per il “dopo di noi”. Ci auguriamo che ci sia ampia convergenza e possano essere recepite le necessità delle persone con disabilità. Ci aspettiamo non più parole, ma fatti concreti”.

“Richiamando la convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, - evidenziano FAND e FISH - la piena ed essenziale parte attiva del Governo, la necessaria ridefinizione dei rapporti tra Stato, Regioni e autonomie locali, siamo andati via via nel dettaglio sulla necessità di coordinamento tra le politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali, sul riordino delle provvidenze economiche con relativo innalzamento e adeguamento delle pensioni di invalidità”.

LE PROPOSTE GENERALI DI FAND E FISH

Le proposte qui riportate rispondono alla richiesta di “cittadinanza piena e integrale” delle Persone con disabilità e delle loro famiglie, ed offrono suggerimenti e indicazioni per ripensare, in questa delicatissima fase del nostro Paese, complessivamente una società più giusta, coesa e rispettosa delle tante diversità. Tutto questo comporta un sostanziale riforma dell’attuale sistema di welfare, basato principalmente sul sistema di protezione, deve essere profondamente modificato in favore di un nuovo modello basato sui diritti umani, civili e sociali attraverso:

-Un forte ancoraggio ai paradigmi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità;

-    la piena ed effettiva attuazione del Secondo Programma Biennale del Governo sulla Disabilità;

-la ridefinizione dei rapporti Stato-Regioni-Autonomie Locali, stabilendo compiti, livelli di governo e responsabilità;

-   la valorizzazione e il sostegno del ruolo delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità nei programmi e processi di monitoraggio, valutazione, elaborazione delle politiche e degli interventi, attuazione e verifica degli obiettivi e dei  risultati;

-la definizione di piani nazionali per avviare processi di deistituzionalizzazione e di contrasto ad ogni forma di segregazione con sostegni alla vita autonoma, indipendente e alla domiciliarità. Sostegni necessari per garantire la scelta di dove, come e con chi vivere, anche in modo supportato, “durante e dopo di noi”.

-  il contrasto ad ogni forma di discriminazione e di diseguaglianza aggiuntive e tra queste quella di genere e di età;

-  il coordinamento tra le politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali;

-  il riordino complessivo delle provvidenze economiche con relativo innalzamento e adeguamento delle pensioni di invalidità;

-  il riordino delle normative attraverso l’adozione di un Codice per la Disabilità che renda pienamente esigibili i discendenti diritti;

-una adeguata allocazione di risorse con previsione di indicatori di efficacia e di impatto dei vari interventi sulla vita concreta delle persone beneficiarie;

-il riconoscimento del ruolo di cura dei caregiver familiari attraverso adeguati sostegni sia di natura economica che previdenziale nell’ambito di una rete integrata di servizi;

-la rivisitazione ed l’aggiornamento dei LEA – Livelli Essenziali di Assistenza Sanitari (ivi compresa la semplificazione dei sistemi di approvvigionamento e fornitura ai beneficiari di protesi, ortesi ed ausili garantendone il massimo livello di qualità) assicurando progetti di riabilitazione individualizzati, una efficace ed effettiva integrazione socio-sanitaria, la continuità di assistenza tra ospedale e territorio;

-la definizione e l’adozione dei LEP (Livelli Essenziali di Prestazione) sociali, anche tramite la ricomposizione complessiva della spesa occorrente in capo ad un capiente Fondo Nazionale, tale da rispondere al fabbisogno della generalità delle persone con disabilità e non autosufficienti;

-la definizione di piani nazionali per strutturare progetti di vita personalizzati;

-   la definizione di percorsi di concreta inclusione nel mondo del lavoro completando le riforme e interventi previsti dal Programma Governativo per l’attuazione dei diritti delle persone con disabilità e prorogando, consolidando e strutturando gli istituti, le misure e le soluzioni sperimentate durante il periodo emergenziale atte a garantire l’effettività nell’accesso e mantenimento dell’occupazione;

-la garanzia del pieno godimento del diritto ai percorsi di inclusione scolastica;

-la garanzia all’accesso alle cure e alla salute in condizione di sicurezza ed agibilità anche rispetto alle diverse disabilità.

(1)               Introduzione della definizione normativa di disabilità e superamento di tutte le certificazioni e definizioni parziali 

(2)               Costruzione di supporti e sostegni nei percorsi di vita delle persone con disabilità ricomponendo gli interventi settoriali. Integrazione socio-sanitaria e costruzione di un budget di salute e di progetto

(3)               Costruzione dei livelli essenziali degli interventi e delle prestazioni sociali per le persone con disabilità e non autosufficienti 

(4)               Riconoscimento e sostegno al ruolo di cura del “caregiver familiare”

(5)               Revisioni delle pensioni di invalidità civile

(6)               Revisione dei LEA sanitari, assistenza socio-sanitaria, integrazione sociale e sanitaria, ricerca e salute come ecosistema integrato

(7)               Percorsi scolastici inclusivi e connessione col progetto di vita delle persone con disabilità

(8)               Percorsi lavorativi inclusivi in relazione al progetto di vita delle persone con disabilità

(9)               Lotta alla segregazione - Percorsi di vita adulta: vita indipendente, autonoma e percorsi per il durante noi dopo di noi.

TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA DI TUTTI COLORO CHE SONO PIÙ VULNERABILI

Il confronto è stato molto proficuo sulla scia dei precedenti degli ultimi mesi. “Noi abbiamo rappresentato al Presidente del Consiglio – sottolineano i Presidenti della FAND e della FISH - la nostra riconoscenza per l'impegno che ha profuso per far fronte all’emergenza che l'epidemia ha generato e che purtroppo continuerà e ci obbligherà a ripensare a molte cose della nostra vita e a rimodulare alcune priorità in una direzione che prevede innanzitutto la tutela della salute e della sicurezza di tutti coloro che sono più vulnerabili. 

Fondamentale è la costruzione di livelli essenziali degli interventi delle prestazioni sociali per persone con disabilità e non autosufficienti. Attualmente sono stanziati 600 milioni di euro all'anno più le risorse degli enti locali per ulteriori 5,3 miliardi. La copertura raggiunge circa 120mila persone con disabilità, di cui 60milagravissimi”.