COLDIRETTI PUGLIA, 55MILA 'PIANTINE RESISTENTI' ALLA XYLELLA DONATE AL SALENTO DA UNAPROL

Luglio 02, 2020 824

xylella ott19-2Per dare una spinta alla ripartenza della più grande fabbrica green italiana

che produce oltre il 50% dell’olio made in Italy sono state donate da Unaprol 55mila piantine di ulivo di varietà Leccino e Favolosa, messe a dimora in Salento dove la Xylella ha compresso gravemente la produzione olivicola con effetti disastrosi sull’economia, il lavoro, la salute e sul paesaggio. E’ quanto rende noto Coldiretti Puglia, in occasione dell’Assemblea di Unaprol, la principale organizzazione di aziende olivicole. “E’ un segnale tangibile di grande attenzione verso un territorio gravemente ferito, con atti e interventi concreti a sostegno degli agricoltori. A causa della Xyella la produzione di olio ha subito un trend negativo in provincia di Lecce con il crollo del 73% della produzione di olio di oliva. L’espianto degli ulivi malati e il reimpianto sono l’unica possibilità reale per agricoltori e frantoiani di poter ricominciare a lavorare e a produrre”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. L’avanzata della malattia ha lasciato 21 milioni di ulivi secchi dietro di sé, come rappresentato dalla perdita produttiva che si è allargata a macchia d’olio, man mano che la Xylella ‘camminava’ indisturbata sul territorio, mentre il contagio inesorabilmente si è spostato a nord ad una velocità di più 2 chilometri al mese, fino ad arrivare a Locorotondo in provincia di Bari. Per rilanciare il settore Coldiretti ha elaborato un piano salva ulivi con un pacchetto di misure straordinarie a sostegno delle imprese agricole e frantoi che operano in filiera corta, quelle oggi maggiormente a rischio, con lo sblocco immediato delle risorse già stanziate per l’ammodernamento della filiera olivicola, anche attraverso la semplificazione delle procedure. Servono poi – continua Coldiretti - meccanismi di flessibilità per la certificazione delle produzioni di qualità a partire da Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione di origine protetta), biologiche e Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata), anche attraverso finanzianti specifici. Una misura importante per l’Uliveto Italia – continua Coldiretti - ma anche per la salute dei cittadini l’acquisto di extravergine italiano al 100% da destinare alle famiglie piu’ bisognose. Nell’immediato vanno poi assicurati sostegno a fondo perduto - conclude Coldiretti - per le imprese produttrici di olio 100% tricolore per compensare la riduzione delle vendite e un aiuto integrativo per gli oli certificati Dop e Igp in giacenza, sfusi o confezionati non venduti alla data del Dpcm dell'11 marzo. “E’ necessario un Piano olivicolo nazionale 2.0, servono investimenti per rilanciare il comparto, bisogna programmare, fare più ricerca, migliorare il monitoraggio, contrastare le contraffazioni, diminuire i punti di ingresso delle piante provenienti dagli altri Paesi. Su questo dobbiamo puntare per rimanere competitivi”, conclude il presidente Muraglia. La Puglia detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi – conclude Coldiretti Puglia – su una superficie di 383.650 ettari, con una PLV (Produzione Lorda Vendibile) del comparto olivicolo-oleario pari al 20% della totale PLV del settore agricolo.