Franco Bianco, l'Indiana Jones di Mesagne

Tranquillino Cavallo Luglio 02, 2020 2351

bianco francoLa città di Mesagne ha un suo cittadino che da anni conosce e studia

il suo terriitorio scoprendo gioielli storici che altrimenti sarebbero caduti nel dimenticatoio. Dai rigagnoli alle querce, dalle grotte basiliane ai trappeti rurali. Tante testimonianze che Franco Bianco vuole mettere a disposizioni delle presenti e future generazioni affinché le radici della nostra comunità non si perdano nell’indifferenza del tempo. L’ultima sua testimonianza è su un pozzo millenario e dei vari frantoi presenti nelle campagne mesagnesi.pozzo basiliano 1 “E’ la storia di un territorio, quello di Mesagne, ancora tutta da scoprire”, ha esordito Franco Bianco nel raccontare le sue esperienze -. Mi chiedo, da sempre, così come se lo chiedeva il mio compianto cugino Amleto, dove venivano molite le tante olive che si raccoglievano nel nostro territorio, sin dai primi coloni greci. Perché un conto sono le tante testimonianze in seno alla nostra città, con splenditi esempi di trappeti ipogei e semi ipogei che sono sparsi per tutto il nostro centro storico, ma scoprire ché almeno in tre delle nostre contrade, fortemente olivetate da millenni, quali Lama della Grazia, San Giovanni, Galesano, ancora oggi nascondono, sotto le stesse radici degli ulivi, questo patrimonio della nostra storia rurale che mi affascina e mi coinvolge completamente. Mio zio Amleto ne sarebbe contento”.  

Ultima modifica il Giovedì, 02 Luglio 2020 19:08