Chiude il reparto di Chirurgia di Ostuni. La protesta In evidenza

Giugno 16, 2023 1318

CHIUSURA CHIRURGIA OSTUNI, MARRAZZI (FIALS): “A FARNE LE SPESE, COME SEMPRE, I CITTADINI. NOI PRONTI AL DIALOGO”

Assistiamo, ancora una volta, ad una interruzione di pubblico servizio. L’improvvisa chiusura del reparto di chirurgia dell’ospedale di Ostuni significa ledere il diritto ad essere curati. Tantissime le persone che in questi giorni avrebbero dovuto sottoporsi ad intervento chirurgico e tante altre, invece, in lista d’attesa nel nosocomio della Città Bianca. Come Fials siamo fortemente preoccupati per questa decisione dell’Asl di Brindisi, così come per quella di disporre che i chirurghi in servizio ad Ostuni prestino temporaneamente la propria attività presso il Perrino di Brindisi. Ma, soprattutto, condividiamo le perplessità del sindaco Angelo Pomes circa le modalità con cui questo provvedimento è stato adottato. Non è possibile che decisioni tanto importanti vengano prese senza alcun incontro preventivo per valutare eventuali alternative o soluzioni meno penalizzanti. Accogliamo l’invito che il sindaco Pomes ha rivolto al Presidente Emiliano ed al Commissario della ASL di Brindisi Gorgoni a sospendere tale disposizione ed a trovare, insieme, un’ipotesi alternativa per gestire l’emergenza, con l’obiettivo di garantire l’attività ordinaria sui tre presidi di Brindisi, Francavilla e Ostuni e la centralizzazione di tutte le emergenze di chirurgia generale presso il Perrino di Brindisi. E come Fials siamo ben lieti di accogliere l’invito dello stesso sindaco di Ostuni a partecipare al tavolo che intende organizzare nei prossimi giorni proprio per meglio approfondire della situazione generale del presidio ospedaliero di Ostuni.

Elena Marrazzi (Segretario Nazionale FIALS)

 

Ospedale Ostuni. Caroli: il reparto di chirurgia aperto giusto per il tempo di una campagna elettorale, da oggi chiuso

Di seguito la nota-denuncia del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli:

“Ho la sensazione che anche i reparti ospedalieri siano ormai utilizzati in campagna elettorale… e a Ostuni il 28 e il 29 maggio si votava per il rinnovo del Consiglio comunale. I reparti di Chirurgia e di Ortopedia erano stati chiusi durante l’emergenza Covid e non erano mai stati riaperti. Finita l’emergenza, però, i due reparti non potevano tornare in funzione per mancanza dei medici.

“Di fronte alle denunce, interrogazioni e audizioni a raffica presentate da Fratelli d’Italia, che nell’aprile 2022 fece un sopralluogo nel nosocomio, il centrosinistra attraverso il referente per la Sanità brindisina del presidente Emiliano, Tommaso Gioia, nel gennaio scorso annunciò ‘FELICE’ la riapertura del reparto di chirurgia. Mancavano solo quattro mesi alle votazioni e qualche intervento è stato pure fatto. Finita la campagna elettorale e intascato il risultato facendo credere agli ostunesi che la Regione era attento alla loro salute, da oggi il reparto di Chirurgia viene chiuso: la ASL di Brindisi ha disposto il blocco temporaneo dei ricoveri ordinari e delle attività chirurgiche programmate. I due chirurghi in servizio trasferiti all’ospedale di Brindisi e tutti coloro che erano nelle agende per gli interventi dove vengono trasferiti? Penso soprattutto a chi da mesi aspetta un piccolo intervento di cataratta o asportazione di un neo o operazioni similari.

“Senza contare che siamo alla vigilia di un’estate che prevede un boom di arrivi per la Puglia: ma quelli che arriveranno nella splendida Valle d’Itria sanno che devono augurarsi di non dover far ricorso a cure ospedaliere?

“Ma per quanto tempo i brindisini dovranno essere trattati come pugliesi di serie B? Siamo l’unica Asl a non avere neppure un direttore generale, forse perché il presidente Emiliano non trova nessuno che ‘coraggiosamente’ voglia prendersi la ‘croce’ di venire a gestire la Sanità peggiore della Puglia.”

 

Consigliere Caroli, mi spiace "Non sono tutti come te!

Il  nuovo sindaco di Ostuni non  ha certamente avuto necessità di citare l'Ospedale per vincere le elezioni così come  non ha avuto bisogno del del tuo sostegno, nonostante tu  sia avvezzo ad avanzare "aiuti esterni" .

Angelo Pomes, e il centro sinistra della città di Ostuni, ha stravinto le elezioni perché gli Ostunesi  hanno scelto consapevolmente e in maniera decisa.

 Ma torniamo a noi!

Certo che ero FELICE quando ho collaborato in prima persona far riaprire la Chirurgia di Ostuni, nella misura in cui sono scontento e deluso oggi per la sua nuova chiusura.

Con la tempestività e la serietà che da sempre  mi contraddistinguono, ho già divulgato un comunicato stampa per denunciare l'accaduto e sollecitare un ripensamento e una soluzione.

Faremo tutto il possibile per far riprendere l'attività chirurgica ad Ostuni e, guidati dal Sindaco e dagli addetti ai lavori, presenteremo una proposta alternativa  plausibile.

 Sai bene che per il mio territorio mi muovo a prescindere dalle campagne elettorali.

Non tutti sono come te, ricorda!!

Tommaso Gioia

 

La chiusura della Chirurgia di Ostuni non è accettabile, e non ci fermiamo!

La sorpresa di oggi della momentanea chiusura della chirurgia di Ostuni mi ha destabilizzato, perché penso che prima di chiudere una struttura si debbano cercare soluzioni alternative, e poi perché la sospensione della Chirurgia di Ostuni non porterà nessun reale vantaggio alla sanità brindisina, anzi i problemi si aggraveranno ulteriormente, perché cresceranno le liste attesa per gli interventi chirurgici, e questo non lo accetto!
La prima cosa che ho fatto a seguito di questa brutta notizia e quella di recarmi di persona sul posto e di constatare i disservizi che si sono verificati, pazienti preparati per l’intervento chirurgico che sono stati rimandati a casa, con non poche difficoltà e tensioni.

Purtroppo, moltissimi altri pazienti nelle prossime settimane e mesi non potranno operarsi, un vero peccato perché il lavoro che si stava facendo ad Ostuni iniziava a dare i suoi risultati, con un lavoro intenso anche da parte del sottoscritto si stavano smaltendo le liste d’attesa

Nella giornata odierna con la mia presenza, del sindaco di Ostuni Angelo Pomes quale ringrazio per la tempestività, convocando i medici dell’P.O. di Ostuni, ed abbiamo avuto un’interlocuzione con il Presidente Emiliano e con il Commissario Straordinario, Dr. Gorgoni.

Non resterò a guardare alla finestra, e mi impegnerò per interloquire costantemente con la dirigenza ASL, auspico un ripensamento della dirigenza ASL volto a sospendere il provvedimento di chiusura , in attesa di verifiche e soprattutto di decisioni condivise.

 

Tommaso Gioia

 

Chirurgia Ostuni. Amati: “Medici da altre Asl per gestire emergenza, non c’è altra soluzione. Paghiamo cecità del passato. Consiglio comunale per spiegare” 

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. 

“Dopo tanti anni di cecità sul futuro (dice niente proposta di nuovo ospedale a Speziale?) e dopo tanto silenzio sui problemi di organizzazione strutturale (dice niente lasciarmi solo nelle battaglie?), siamo al giudizio finale e alla guerra tra poveri per evitarlo. 

“Si rischia la chiusura della chirurgia del Perrino (ipotesi da cancellare anche nei pensieri più funesti) e per evitarlo c’è bisogno, purtroppo, di razionalizzare le risorse di personale e coinvolgere nella missione anche la chirurgia di Ostuni e finanche - purtroppo e speriamo che non si allunghino le attese  - la chirurgia senologica del Perrino.

“Mi chiedo: e non avevo avvertito ripetutamente di questo rischio chiedendo militanza e aiuto sulle battaglie più difficili, anche a costo di mettersi contro? 

“Oggi scopre l’amara e prevedibile realtà e gli amministratori di Ostuni chiedono il mantenimento della locale chirurgia, attraverso il coinvolgimento di Francavilla Fontana nella turnazione tra i presidi di Brindisi, la stessa Francavilla Fontana e Ostuni. 

“Francavilla Fontana, a sua volta, oppone la necessità di mantenere l’attuale assetto organizzativo e minaccia d’insorgere contro ogni modifica, soprattutto dopo aver subito la sospensione dell’attività di punto nascita e ginecologia. 

“E mentre nel dibattito pubblico si producono opinioni accanite e vagamente infornate, la Asl e i medici sono costretti a prendere decisioni dure e risolute, perché ogni minuto è quello giusto per essere chiamati all’emergenza e non farsi trovare impreparati. 

“Parlando le parole di verità, l’unica cosa che si può chiedere è un intervento regionale per colmare le carenze, salvo assunzioni ove fossero possibili, attraverso l’utilizzo di personale medico di altre Asl, così da tamponare l’emergenza. Fuori da questa ipotesi non mi pare vi sia alcuna possibilità se si vuole salvare l’attività del Perrino. 

“In ogni caso, spero che questo avvenimento determini il Sindaco e la classe politica ostunese a convocare un Consiglio comunale aperto, io sono disponibile a partecipare, per dire la verità ai cittadini ostunesi e per indicare le soluzioni a medio e lungo termine, accordate con il più fondato realismo. È l’unica cosa che si può fare, e io qualche idea innovativa e non conservativa l’avrei, perché portare le lancette degli orologi indietro - magari per nascondere qualche vecchi responsabilità o cecità - non è umanamente possibile e non è questo ciò che le persone si attendono da noi.”

 

 

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Ultima modifica il Sabato, 17 Giugno 2023 08:38