Screening oncologici: nel 2023 performance migliori per estensione e adesione

Febbraio 13, 2024 743

Screening oncologici: nel 2023 performance migliori per estensione e adesione.

Il 2023 si è concluso con risultati eccellenti per gli screening oncologici nella Asl Brindisi, segnando un significativo passo avanti nella prevenzione dei tumori al seno, al colon-retto e alla cervice uterina. Lanalisi dei dati presenti nel report annuale del Centro screening aziendale, che fa parte del Servizio di Igiene e Sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione, evidenzia performance di alto livello per estensione e adesione delle fasce target.
Come anche nel 2022, l'obiettivo del 100 per cento per gli inviti agli screening per tumori della cervice uterina e della mammella è stato pienamente raggiunto. Grazie ai programmi preventivi, l'attività diagnostica precoce è aumentata, permettendo di individuare 1.592 lesioni neoplastiche nello screening mammografico, 1.391 formazioni precancerose nel colon-retto e 281 lesioni neoplastiche e preneoplastiche nella cervice uterina.
Lo screening mammografico per il tumore al seno ha raggiunto il massimo dellestensione, potendo contare su 29.874 inviti, che hanno generato 15.543 mammografie effettuate; ottima anche l'adesione, che si attesta al 54,46 per cento. Lo screening del tumore della cervice uterina ha dimostrato performance eccellenti sia in termini di massima estensione (34.478 inviti) che di test effettuati (15.808 tra pap-test e Hpv Dna test); ladesione del 48,08 per cento è stata la più alta nella Regione Puglia. Un dato incoraggiante riguarda infine lo screening per il tumore al colon-retto, che ha registrato il passaggio dal 74,10 per cento di estensione nel 2022 all86,04 per cento nel 2023, con 48.496 inviti generati. 
"Per gli screening del carcinoma della mammella e della cervice uterina - commenta il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio - si confermano gli ottimi risultati già registrati negli anni precedenti e ci si impegna ad adottare per l'anno in corso un modello organizzativo tale da consentire il raggiungimento dei medesimi risultati anche per lo screening del carcinoma del colon retto". 
A questo proposito, Stefano Termite, Direttore del Dipartimento di Prevenzione, aggiunge che i risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro di squadra che vede costantemente coinvolti gli operatori del Centro screening aziendale e i medici e gli operatori dei centri erogatori dei tre screening che, adottando il modello organizzativo messo a punto, hanno contribuito a migliorare le performance nel corso del 2023. Lobiettivo per il futuro, quindi, è di proseguire su questa strada incrementando ulteriormente la copertura, specie in riferimento a quelle patologie per le quali ci sono margini significativi di miglioramento, come il tumore del colon-retto, anche grazie a una più incisiva comunicazione istituzionale.