Via Appia Antica. Imperativo mettere il vincolo archeologico

Agosto 02, 2024 687

“L’inserimento della Via Appia Antica nel Patrimonio mondiale dell’Unesco non è un arrivo, ma un punto di partenza”. Questa affermazione è degli addetti ai lavori che temono che in un periodo di “vacatio legis” il territorio in cui passa la Via Appia, in provincia di Brindisi, possa essere cannibalizzato. Pertanto serve con la massima urgenza un vincolo archeologico su queste aree che possa bloccare eventuali opere di cementificazione. Oggi è più che mai necessario che le amministrazioni locali, provinciali e regionali oltre alla Soprintendenza Archeologica alle Belle Arti e Paesaggio intervengano quanto prima con decreti, ingiunzioni ed altro per tutelare il patrimonio Unesco di cui la provincia ha il privilegio di avere. Intanto, l’allarme è stato lanciato sui social proprio dagli archeologi che da anni stanno lavorando al riconoscimento mondiale della via Appia. “Dopo i festeggiamenti per l’inserimento della Regina viarum nel patrimonio Unesco è il momento di agire per tutelare la Via Appia”, è l’incipit che hanno scritto gli esperti.

“La recente iscrizione della Via Appia nella lista del Patrimonio dell’Umanità ?nesco ci offre un’opportunità unica per preservare e valorizzare questo straordinario patrimonio. Tuttavia, rileviamo con preoccupazione la mancanza di piani comunali di tutela specifici, con particolare riferimento al percorso dell’Appia Claudia nel territorio della provincia di Brindisi: da Francavilla Fontana ad Oria, Latiano, Mesagne e Brindisi. Pertanto, è essenziale agire subito”. In effetti facendo un giro sul tracciato della Via Appia vi sono delle aree prossime all’urbanizzazione che andrebbero regolate dal legislatore. “Ci permettiamo, quindi, di chiedere alla Regione Puglia l’avvio di un iter normativo per integrare il Pptr con un nuovo vincolo per la Via Appia, magari ispirato dal Quadro di assetto della rete dei tratturi”, hanno spiegato gli archeologi. “In tale quadro – hanno proseguito - potrebbe prendere avvio l'applicazione dei Parchi agricoli multifunzionali con un progetto pilota nel Parco Archeologico di Muro Tenente. Questo sito, ricco di storia e cultura, è il luogo ideale per sperimentare un'integrazione tra agricoltura sostenibile e valorizzazione archeologica”. Infine, hanno rivolto un invito al presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, al presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, e ai sindaci dei territori interessati. “Per favore – hanno concluso i tecnici - è il momento di agire. I singoli Comuni hanno bisogno di una guida, di un quadro di tutela di livello regionale da attivare rapidamente per garantire la protezione e la valorizzazione della Via Appia, unendo la tutela del patrimonio storico allo sviluppo sostenibile”.

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