A Brindisi un museo delle tradizioni marine
Nel corso dei secoli, le sciabiche sono sempre state un quartiere identitario della città di Brindisi, della vocazione marinara, della qualità degli scambi commerciali e dell'accoglienza, non è un caso che proprio dalle sciabiche il 6 giugno 1647 partì la rivolta, guidata dai fratelli Teodoro e Donato Marinazzo, contro gli spagnoli che si estese a tutta la Puglia e il 7 luglio 1647 esplose a Napoli. Tutti ricordano giustamente Masaniello, ma quanto accade a Brindisi è stato a lungo cancellato dalla memoria, malgrado abbia rappresentato un importante momento di tentativo di costruzione di democrazia dal basso e non soltanto di rivolta contro le gabelle.
Malgrado devastanti sventramenti compiuti in epoca fascista e negli anni ‘50 del secolo scorso, le sciabiche rappresentano ancora oggi un suggestivo ed importante scorcio della Brindisi che era all'interno del porto interno. Si deve a studiosi e soprattutto a convinti Sciabbicoti l'aver voluto conservare le tradizioni marinare e tramandare le attività che si svolgevano nel quartiere. Fra loro, particolarmente significativo è il lavoro di ricerca e di ricostruzione di queste tradizioni che ha svolto Franco Romanelli, fondatore dell'Associazione Vogatori Remuri. Da anni Franco Romanelli dà vita al Palio dell'arca che si svolge durante le feste patronali, ma va ricordato il lavoro compiuto per rilanciare la vela latina, gli schifarieddi e le imbarcazioni tipiche della realtà marinara delle Sciabiche. I Vogatori “Li Remuri” custodiscono e diffondono ricordi, racconti, poesie e le storie di personaggi che hanno vissuto nel quartiere, soprattutto conosciuti con il loro soprannome. Contestualmente hanno raccolto materiali tipici della vita marinara e di quelle attività che si svolgevano nel quartiere
Le sottoscritte associazioni ritengono indispensabile promuovere una campagna di sostegno (anche attraverso l’adesione alla campagna di crowdfunding online) delle attività de “Li Remuri” e ritengono anche necessario dar vita ad un museo delle tradizioni marinare. Senza memoria non c'è futuro, ma coltivare e promuovere le radici storiche e culturali della città e di ciò che rappresenta ancora il quartiere Sciabiche ha anche un forte valore identitario e turistico
Le sottoscritte Associazioni, quindi, si rivolgono alla intera cittadinanza e, in primo luogo, ai rappresentanti politici ed istituzionali affinché questo sostegno alle attività de “Li Remuri” si materializzi e venga mantenuto nel tempo, affinché si offra una sede per ospitare il museo delle tradizioni marinare, che, come proposto più volte da Franco Romanelli, potrebbe collocarsi nell'ex circolo nautico su Piazzale Lenio Flacco. In ragione di quanto sopra si chiede al Sindaco di Brindisi ed al Presidente dell’amministrazione provinciale di Brindisi, un incontro per individuare e rendere operative le determinazioni di rispettiva compoetenza.
Legambiente, Italia Nostra, WWF, Centro Turistico Giovanile, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, No al Carbone, Puliamo il Mare, Ciclo Amici