un altro coetaneo che col suo lavoro, con la sua professionalità sta dando lustro alla città di Mesagne, coi suoi progetti sia in Italia che all’estero. La storia di Dario Mitrugno è quella di un ragazzo educato, normale, umile che partendo da una grande passione per la matematica ha potuto togliersi diverse soddisfazioni. Ho avuto modo di conoscerlo negli anni spensierati dell’adolescenza quando dalla mattina alla sera ci scontravamo in tante e combattute partite di calcio nel campetto dell’oratorio della chiesa della SS Annunziata. A differenza di me lui era un discreto numero 10, grande tifoso della Juventus in quegli anni mai avrei potuto immaginare di avere di fronte il futuro ingegnere capo della Geo Data. La sua passione per i numeri è iniziata quasi per caso intorno ai 13 anni dove iniziavano a prendere forma i desideri ingegneristici del giovane ragazzo e per arrivare all’eccellenza pura il percorso scolastico la dedizione è stata tanta e dopo il diploma di geometra è arrivata la laurea al politecnico di Torino in maniera puntuale ed eccellente. Dario sapeva che non poteva deludere le aspettative di mamma e papà, genitori di autentica genuinità meridionale, e soprattutto i loro enormi sacrifici per farlo studiare in maniera dignitosa. Le sue opere a cui è affezionato di più sono la Metro di Torino per la quale è stato sia nel team di progettazione e che della Direzione dei Lavori e la metro di San Paolo in Brasile dove è stato il coordinatore di progetto dei lotti 2 e 3 della linea 5. Attualmente si trova in Argentina, sempre per lavoro, dove tramite i social network si tiene costantemente aggiornato sulle vicende locali perché non appena gli è possibile torna nella sua Mesagne e in compagnia del suo cugino Antonio Mitrugno, le cene con gli amici di sempre non sono mai abbastanza.
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