Sindaco della cittadina messapica per circa 20 anni. Il rammarico è tanto ma il tempo ha le sue regole ferree e imparziali. Il mio ricordo è legato a un grigio pomeriggio di sabato del dicembre 1995 quando, allettato con la febbre, seguii sulle onde della mitica Radio Libera 102, la cronaca diretta dei suoi funerali. Dai racconti e dagli aneddoti conosciuti sulla figura umana e politica di questo uomo, Egli rappresenta per me, un mito. I ricordi di chi lo ha conosciuto sono di vario tipo. Tanti i pregi e i difetti, personali e politici, ma tutti insieme lo hanno reso unico nel suo genere. Un uomo politico trasversale e riconosciuto da tutto il mondo politico dell’epoca e dai suoi concittadini come una figura aggregante, generosa, benevola, pur nella diversità di opinioni e di giudizi. Se si fosse trovato oggi, con l’elezione diretta del primo cittadino, forse, le tornate elettorali non si sarebbero neanche svolte perché chi avrebbe potuto mettere in discussione la sua figura? La spinta emotiva che mi porta a scrivere questo articolo è Il rammarico politico e civile e l’ indignazione generale verso tutti gli attori politici e della società civile nell’impresa di far passare il ventesimo anniversario della sua scomparsa nel silenzio più totale. In questi giorni è stata, giustamente, ricordata la figura di Ernesto De Francesco. Amministratore prematuramente scomparso, esponente politico di una parte, pur importante, della nostra città ma di minore rilevanza rispetto alla figura di un sindaco notoriamente riconosciuta e apprezzata dall’intera comunità. Ancora oggi non esiste una via, una piazza, un monumento che lo ricordi. Nel 2005 a 10 anni dalla scomparsa, su iniziativa di Franco Prettico, fu organizzata una messa a suffragio a cui parteciparono coloro che lo conobbero senza distinzione di colore politico. In quella occasione, nella chiesa di S.Maria in Betlhem, fu bellissimo il Suo ricordo tracciato prima da Mons.Angelo Catarozzolo e poi dal politico cegliese Mario Annese, per tanti anni punto di riferimento dell’Avv. Bardaro. Da allora niente più. Il mondo dei mass media locali, stranamente “non pervenuto”, quando invece è sempre pronto ad aggiornarci su manovre vere o presunte di candidature. In questa occasione ce ne fosse stato uno che si fosse ricordato di lui. Una comunità che lascia morire nel dimenticatoio il ricordo di questo uomo che ha scritto pagine importanti e indelebili della politica locale, lo fa morire due volte e deve porsi un serio problema di identità.
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