Con determina n.12/2015, il Servizio bilancio e contabilità della Regione ha reso noto il riparto tra Comuni, Province e Città metropolitana, degli spazi finanziari resi disponibili dalla stessa Regione, a seguito dell'accordo definitivo siglato il 17 aprile 2015 per l’attuazione del PdS regionalizzato anno 2015. Gli spazi finanziari della Regione sono ceduti ai sensi dell'articolo 1, comma 484, della legge 190/2014 (Legge stabilità), e sono ripartiti per il 75% ai Comuni e per il 25% alle Province e alla Città Metropolitana di Bari. Tali spazi, sono utilizzati dagli enti locali beneficiari, esclusivamente per pagare i debiti commerciali, di parte capitale, maturati fino al 30 giugno 2014.
A tal proposito, Anci Puglia, ha chiesto la modifica del comma 484 della Legge stabilità 2015, nel senso di estendere al 31/12/2014, il limite temporale per riconoscimento debiti commerciali di quota capitale dei Comuni, con la possibilità di pagare, in genere, spese in conto capitale e non solo quelle rivenienti da debiti commerciali. La proposta è stata formalizzata da Anci Nazionale al Governo e dovrebbe essere recepita nel Decreto finanza locale, di cui tutta l’associazione auspica imminente adozione.
"Positivo il bilancio della regionalizzazione del patto di stabilità 2015, ma non del tutto soddisfacente, rispetto alle richieste e alla potenziale disponibilità dei Comuni pugliesi. – ha dichiarato il presidente Perrone - Lo strumento della compensazione finanziaria incentivata, fortemente voluto dall'Anci, consente agli enti territoriali di contenere gli effetti negativi del PdS interno e di attenuare le tensioni sul sistema economico locale. Ma il territorio continua a patire gli effetti di dieci anni di blocco della spesa pubblica. La ricognizione Anci 2015 rivela ancora una volta l’efficienza e la virtuosità dei Comuni, ma anche la sofferenza degli stessi e delle imprese creditrici. Confidiamo che il DL enti locali traduca in norme le proposte Anci ed estenda il termine per l'utilizzo degli spazi finanziari di cui i Comuni pugliesi necessitano. La richiesta parziale di spazi proveniente dai Comuni è di circa 170 milioni, il recepimento della modifica potrebbe liberare uteriori risorse a vantaggio dell’economia regionale.
- Dal 2013 sono soggetti al patto di stabilità tutti i comuni con popolazione superiore a 1000 abitanti (Art. 16 comma 31, del D.L. n. 138/2011, convertito nella L. n. 148/2011). In Puglia su 258 comuni sono 6 gli enti con popolazione inferiore a 1000 abitanti, non soggetti al PdS interno.
- Totale spazi finanziari che la Regione ha ceduto agli enti locali in attuazione del PdS regionale verticale incentivato 2015, quale quota del proprio "obbiettivo di Patto di stabilità": € 77.585.500,00. Gli spazi sono così ripartiti: € 58.189.25,00 ai Comuni; € 7.845.000,00 alle Province e € 7.058.000,00 alla Città metropolitana di Bari.
- Ammontare totale delle richieste di spazi finanziari provenienti dai comuni per debiti maturati fino al 30 giugno 2014: € 71.011.303,46.
- Ammontare “parziale” richieste spazi finanziari provenienti dai comuni per debiti maturati fino al 31 dicembre 2014: € 169.213.827,94 - il dato è parziale in quanto altre amministrazioni comunali sarebbero in condizioni di pagare debiti maturati fino alla data del 31 dicembre 2014 ma non lo hanno comunicato visto il termine vigente del 30 giugno 2014.