quella che si è svolta ieri mattina a Mesagne per ricordare Melissa Bassi. Come semplice era la giovane Melissa. A ricordarla, nella titolazione della sala di danza del liceo coreutico mesagnese, c'erano i rappresentati civili e militari della provincia di Brindisi. Naturalmente c'erano anche i suoi genitori: Massimo e Rita che, nonostante le difficoltà che la vita gli ha riservato, sono vivi testimoni della barbarie umana. Anche ieri erano seduti in prima fila con a fianco l'inseparabile presidente del Consiglio comunale, Fernando Orsini, peraltro legale della famiglia. Nell'auditorium c'erano gli studenti liceali che si sono esibiti in un saggio di danza. Tra i presenti anche Angela D'Onghia, sottosegretario di stato alla Pubblica istruzione. "Siamo qui a Mesagne - ha ricordato - per confermare che lo stato c'é. Che in questo Paese la violenza non è sopportabile specialmente quando questa colpisce i ragazzi, la scuola che è il cuore del Paese. Perché i ragazzi sono il nostro futuro". Ed ha concluso: "Mai come in questi momenti bisogna essere presenti per allontanare la violenza". Anche Maurizio Bruno, presidente della Provincia di Brindisi, ha voluto portare il suo contributo umano alla manifestazione. "Le istituzione - ha detto - non possono dimenticare Melissa, non possono dimenticare quel grave atto, soprattutto alla luce di ciò che è successo nei giorni scorsi a Napoli. Bisogna fare di tutto affinché questi gravi episodi non si verifichino più". Ed ha sottolineato: "Bisogna parlare di questi argomenti nelle scuole mettendo al centro la vita. Come è fondamentale parlare alle nuove generazioni di cultura e dei valori fondanti della vita. Penso che così facendo si possono arginare questi fenomeni catalogabili non di criminalità organizzata bensì di pazzia umana, che bisogna tamponare con la cultura. Queste iniziative di commemorazione sono importanti per non dimenticare Melissa e per non dimenticare i valori fondanti della vita". Tra i tanti presenti anche il sindaco di Mesagne, Franco Scoditti, che ha gestito in prima persona la tragedia del 19 maggio 2012. "Ricorre oggi il terzo anniversario della morte di Melissa Bassi - ha ricordato - una giornata che rinnova in ognuno di noi il dolore per la tragedia che ha portato via una giovane mesagnese. Sono state tante le occasioni durante le quali abbiamo voluto omaggiare e onorare Melissa. Oggi è ancora difficile riuscire ad accettare una perdita così assurda. Sento di interpretare il pensiero di tutti ricordandola nella sua innocenza e sensibilità". Il primo cittadino ha concluso: "Poche righe, all’insegna di una doverosa discrezione, per tornare a parlare di lei e per tenere stretta l’immagine di questa ragazza divenuta, suo malgrado, simbolo di una battaglia civile contro ogni forma di violenza". Infine il preside del liceo, Vincenzo Micia, ha fatto rilevare che "il ricordo di Melissa vuole essere un no deciso a ogni forma di violenza e un rafforzamento dell'educazione alla legalità. Abbiamo voluto intitolare la sala di danza a Melissa perché la danza è sinonimo di arte, di armonia, di gioia di vivere. E noi, in questo giorno, vogliamo ricordare Melissa con la sua gioia di vivere". Nel pomeriggio si è svolta una messa a ricordo di Melissa, presso la parrocchia di Santa Maria, e una marcia verso il cimitero.
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