Belloluogo approda nel Consiglio comunale di Mesagne In evidenza

Settembre 04, 2015 1826

masseria belloluogo1Oggi il Consiglio comunale di Mesagne discuterà, tra le altre cose,

dell'alienazione della masseria Belloluogo. Sulla vicenda si prevede battaglia mentre diversi cittadini e rappresentanti di associazioni saranno in Consiglio per offrire la propria solidarietà al bene architettonico che, secondo molti, non andrebbe venduto ma ristrutturato. Tra le tanti voci che in questi giorni si stanno elevando a difesa della masseria fortificata c'è anche quella dell’associazione politico-culturale “Io ci credo”, sostale del Partito democratico locale, che ritiene che masseria Belloluogo non debba essere venduta “Non va venduta per le questioni giuridico-amministrative che ne potrebbero derivare e di cui la nostra città dovrebbe fare sicuramente a meno, i contenziosi costano, ma soprattutto perché crediamo che quell’immobile possa diventare opportunità di sviluppo sociale nel nostro territorio”, hanno spiegato i dirigenti del sodalizio politico, vicino al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che hanno presentato la loro idea. "Secondo noi andrebbe mantenuta la proprietà pubblica e istituito un bando per la gestione della masseria, che dovrebbe diventare luogo di vacanza e d’accoglienza per turisti con diversa abilità. Ovviamente i costi di ristrutturazione e gestione dovrebbero essere a carico dell’appaltatore, al quale si dovrebbe garantire una durata dell’affidamento congrua all’investimento effettuato". L’idea di dotare il tessuto turistico locale di una struttura all’avanguardia in grado di offrire servizi qualificati ai diversamente abili rientrerebbe nelle politiche di progresso sociale della comunità locale e nelle politiche di sviluppo economico in quanto porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro. "In tal modo - hanno aggiunto i renziani - si darebbe finalmente seguito a quel programma di valorizzazione che la struttura merita, attraverso un sistema di fruizione valido e sostenibile. Non accantoniamo nemmeno l’idea che la struttura possa essere recuperata attraverso l’intercettazione di fondi strutturali nazionali o europei, ma riteniamo primaria la necessità di conferire la gestione ad un soggetto terzo, possibilmente un investitore di caratura regionale o nazionale, capace di rendere la Masseria Belloluogo realmente fruibile con un servizio di avanzamento sociale in ambito turistico che sarebbe unico nel suo genere”.