nei processi di internazionalizzazione che ha attivato negli ultimi anni, ha avuto come principale mission quella di promuovere il patrimonio culturale rappresentato dalla Dieta. Tali processi hanno visto una forte accelerazione nel 2015 mediante l’accordo con l’American Federation for Aging Research (AFAR), una delle società più prestigiose degli USA, e che ogni anno investe 40 milioni di dollari per la ricerca scientifica nel campo del miglioramento delle condizioni di vita delle persone, soprattutto quelle più anziane. La collaborazione con l’AFAR prevede una serie di investimenti per la realizzazione di programmi di ricerca volti a studiare gli effetti benefici della Dieta Mediterranea sulla salute dell’Uomo. Una collaborazione che nasce grazie al prezioso sostegno dei soci della Fondazione, in particolar modo il Consorzio dei Produttori Collina di Brindisi, un partner fondamentale nello sviluppo di progetti di ricerca scientifica e nella realizzazione di campagne promozionali e di divulgazione della Dieta Mediterranea, in Italia e nel Mondo, nonché produttore di un Olio Extravergine d’Oliva a marchio DOP tra i migliori in termini di Qualità ed Eccellenza. È noto che gli Stati Uniti d’America sono tra i Paesi occidentali a maggiore incidenza di patologie legate ad una cattiva alimentazione e stili di vita sbagliati, mentre la Dieta Mediterranea, sempre più identificata con la cultura e con i prodotti italiani, è oggi considerata come il miglior modello nutrizionale in assoluto, e gli alimenti che più di ogni altri la rappresentano sono l’OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA ed il VINO. La Fondazione Dieta Mediterranea lancerà per il 2016 delle iniziative volte proprio alla valorizzazione della Dieta Mediterranea e dei prodotti che la contraddistinguono dagli altri modelli alimentari e nutrizionali del mondo, in primis l’OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA. La grande scommessa è nel ritorno all’utilizzo dell’Olio Extra Vergine d’Oliva per le fritture. Per anni è stata diffusa la falsa credenza di un primato dell’olio di semi come il migliore da impiegare per tale modalità di cottura. Questa credenza purtroppo ha trovato sostegno nei prezzi più bassi di oli di qualità scadente e nell’acutizzazione della crisi economica, che ha portato le famiglie e le imprese a sacrificare la qualità dei prodotti utilizzati in cucina e a tavola. In tal senso la Fondazione proporrà nei Comuni del territorio Brindisino e negli USA, conferenze ed iniziative, di cui presto verranno comunicate location e date, volte alla sensibilizzazione della cittadinanza e degli operatori del settore gastronomico e della ristorazione sull’utilizzo dell’Olio extravergine d’Oliva per fritture di Pesce e di Impasti lievitati, e sulla necessità di riprendere questa buona abitudine nelle pratiche culinarie quotidiane. Una riscoperta per le popolazioni locali, una grande novità per quelle popolazioni del mondo, in primis gli americani, che in questo modo verrebbero a conoscenza dell’universo esistente attorno l’Olio Extra Vergine d’Oliva e soprattutto nel suo utilizzo, nella sua storia, sugli effetti benefici per la salute, nei suoi sapori.
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