Redazione

PERONOSPORA: COLDIRETTI PUGLIA, ARRIVA PRIMA TRANCHE DI QUASI 2 MLN EURO PER DANNI SU UVA

OLTRE 1/3 PRODUZIONI PERSE NEL 2023 IN PUGLIA

Arriva in Puglia la prima tranche di aiuti di quasi 2 milioni di euro per gli attacchi di peronospora sui vigneti che hanno fatto perdere nel 2023 oltre 1/3 delle produzioni, con le quantità di uva in alcuni areali crollate dal 40% fino al 90%, mentre sono aumentati in misura esponenziale i costi di produzione. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione al decreto  del MASAF con la ripartizione delle risorse approvate in Conferenza Stato – Regioni che ha assegnato i primi aiuti pari a 1.852.133,44 milioni di euro alle 7.432 domande presentate dagli agricoltori che si aggiungono alle ulteriori 6.296 domande con autocertificazione dei costi sostenuti per i trattamenti preventivi contro la peronospora, per un totale 13.728 domande totali. Seguiranno altri 40 milioni di euro da ripartire tra le Regioni richiedenti lo stato di calamità, rinvenienti dal Decreto Agricoltura per rispondere alle ulteriori domande in fase di perfezionamento.

In particolare a livello regionale la peronospora ha di netto tagliato i quantitativi di uva che hanno toccato mediamente il 40% - spiega Coldiretti Puglia -  in tutta la regione, con i costi di produzione per salvare il salvabile che sono stati numerosi e costosissimi, anche a causa dell’impraticabilità delle campagne colpite dai nubifragi.

I vigneti sono stati pesantemente attaccati dalla peronospora, una malattia fungina che causa gravi danni alle viti e compromette la capacità produttiva dei vigneti e, con essa, la tenuta economica delle aziende e delle strutture cooperative che operano nel comparto. I tecnici sul territorio – afferma Coldiretti Puglia - stanno raccogliendo le segnalazioni in tutte le province, con una conta dei danni a macchia di leopardo in alcuni vigneti del 60/70% con punte fino al 100% di prodotto perduto a causa degli attacchi della peronospora. Il settore ha bisogno di misure urgenti per fare fronte alla perdita di prodotto e quindi di valore, ma anche di giornate di lavoro con un effetto negativa sull’occupazione, conseguenze drammatiche per il settore sia dell’uva da tavola che dell’uva da vino.

La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola e, grazie all'enorme contributo pugliese, l'Italia è il primo produttore al mondo, con il 16% sulla produzione globale, ricorda Coldiretti Puglia nel sottolineare che anche rispetto all’uva da vino in Puglia il settore vitivinicolo – spiega Coldiretti Puglia – conta 30mila aziende agricole impegnate su 71mila ettari per la produzione di vini DOP e IGP e di altre tipologie, con un valore di 1,5 miliardi di euro ed un paniere di 38 Vini DOP e IGP che posiziona la Puglia al 5° posto delle regioni italiane per prodotti certificati nel settore del Vino DOP IGP per 407 milioni di euro di valore (92,7% del paniere IG del Paese).

Dal  Vigneto Italia nascono anche opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio. L’esercito del vino – rileva Coldiretti – spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi).

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Appuntamento il 6 agosto 2024 in Piazza Orsini del Balzo, inizio alle ore 21.30, con il cantautore Ghemon e il suo spettacolo “Una cosetta così”. L’evento è inserito nel festival “Stupor Mundi – Il suono della meraviglia”, prodotto dalla New Music Promotion in collaborazione con il Comune di Mesagne. Spettacolo a pagamento, i biglietti sono disponibili su TicketOne.it e nelle prevendite abituali.

Il nuovo progetto di Ghemon è uno spettacolo che porta sullo stesso palco musica, stand-up comedy e storytelling. Partito dal mondo hip hop, del quale è diventato uno dei più apprezzati artisti, negli anni ha poi reso il suo stile unico, mescolando soul, rap e musica italiana. Nel corso della sua carriera ha scelto la strada della versatilità per raccontare agli altri il suo mondo interiore, facendolo anche attraverso i dj set, la radio, i podcast, un libro e lo sport (appassionato di calcio e pallacanestro, negli ultimi anni ha iniziato anche a correre maratone).

Anni di evoluzioni e rivoluzioni, trovando nuove forme per assomigliarsi di più, perché se è vero che si hanno delle cose da dire, i modi per farlo possono essere potenzialmente infiniti. Nasce allora un altro modo per raccontarsi e raccontare al pubblico.

“Una Cosetta Così” non è un concerto, non è un monologo teatrale e neanche uno spettacolo comico, ma in parte, un po’ di tutto questo. Uno spazio di libertà creativa in divenire dove sciogliere finalmente le briglie, per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la musica dell’artista.

Sul palco uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell’ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda. Lo spettacolo, scritto anche con l'aiuto di Carmine Del Grosso, vedrà sul palco Giuseppe Seccia alle tastiere e Filippo Cattaneo Ponzoni alla chitarra.

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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, NUBIFRAGI E TROMBE D’ARIA INTERROMPONO ESTATE DA BOLLINO ROSSO; DIVELTI SERRE E TENDONI DI UVA

Ennesimo bollettino di guerra in campagna dopo l’improvvisa ondata di maltempo con nubifragi e trombe d’aria che hanno che hanno divelto serre e tendoni di uva da tavola. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla ondata di maltempo che si è abbattuta su città e campi tra Ginosa e Castellaneta in provincia di Taranto.

Sono 53 gli eventi estremi che si sono abbattuti sulla Puglia da gennaio 2024 ad oggi - aggiunge Coldiretti Puglia su dati ESWD - falcidiando le produzioni, con la siccità che ha ridotto allo stremo le campagne in Puglia, facendo perdere in media 1/3 delle produzioni.

Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis.

Con  la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 1,15 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, siamo di fronte – sottolinea la Coldiretti – ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo.

Negli ultimi 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 200 milioni di quintali di cibo, per cui serve una stretta – conclude Coldiretti Puglia - sugli strumenti innovativi sia di investimento che di agricoltura digitale per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle imprese, dopo che in 10 è andato perso il 30% delle aziende agricole in Puglia che scontano lo scotto degli alti costi di produzione, del clima pazzo, della concorrenza sleale, in uno scenario aggravato deli effetti del conflitto in Ucraina, con i rincari energetici che hanno fatto aumentare i costi di produzione delle aziende agricole con un impatto devastante sui bilanci, ma anche sulla spesa dei consumatori.

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Da un’immane tragedia è nata una storia di carità, amore e attenzione agli ultimi che sta facendo la storia nella provincia di Brindisi, e non solo. Il tutto parte da un evento  di cronaca che non è stata raccontata, dall'orizzonte di senso ampio e che s'intreccia con il dolore che nel 2012 squarcia la città di Mesagne con la morte di Melissa Bassi. Dopo il vile attentato i rappresentanti delle istituzioni giungono nella nostra terra. Fra questi vi è Andrea Riccardi, all’epoca ministro per la Cooperazione Internazionale e fondatore della Comunità di Sant'Egidio. Riccardi rimane colpito dalla dignità di un popolo, dall'energia dei giovani e dal desiderio di legalità. Torna a Roma con ciò che ha visto e udito stampato nella mente racconta ai suoi collaboratori, spiega che si tratta di una terra che ha qualcosa in più di ciò che la cronaca racconta.

Al contempo Riccardi è amareggiato, riflette che in quella terra non vi è un seme della Comunità di Sant'Egidio che possa incrementare la forza, la speranza. Qualcosa scatta nella testa dei suoi collaboratori e viene scritta una lettera al Comune di Mesagne, nasce così un'interfaccia tra il vice sindaco, Giancarlo Canuto e la Comunità di Sant'Egidio. Partendo da quel contatto è attraverso il coinvolgimento di altre persone si mette in moto un movimento di giovani che da Roma scende verso Mesagne, San Vito, Brindisi e tutto diventa come una sfera che inizia a rotolare su un piano inclinato, non c'è niente che la possa fermare. Quella sfera rotola ancora perché sono sbocciati due semi della Comunità di Sant'Egidio, uno a Lecce e l'altro a Brindisi. La comunità di Brindisi attua il programma “Viva gli Anziani” che ha come primo fine di evitare l'isolamento sociale e il monitoraggio attivo e costante degli anziani. Si tratta di un programma dallo spessore internazionale, sono tanti i riconoscimenti ricevuti, come il premio per l'inclusione sociale da parte delle Nazioni Unite o i premi della Comunità Europea per l'Innovazione Sociale; La Qualità della Vita o ancora il premio Age – Friendly Europe. “Viva gli Anziani” non è semplicemente un programma dal carattere esistenziale e sociale, ma ha un forte impatto sulle economie locali.

Dati alla mano, la sua azione di prevenzione comporta un risparmio economico sul ricorso all’ospedalizzazione del 15%, un risparmio totale sui costi dell'assistenza socio – sanitaria del 20%. Inoltre, ha una forte propensione allo stimolo dell'economia locale, non solo perché produce posti di lavoro, ma inietta nel sistema economico locale risorse che provengono da diverse direzioni e, là dove non è attivo il programma, queste risorse non arrivano. Un esempio può essere dato dai finanziamenti che sono arrivati nella città di Brindisi mediante il progetto “Puglia Capitale Sociale 3.0”. Non sono opinioni o previsioni, ma dati di fatto che portano a dire che l'attivazione da parte dei Comuni del programma “Viva gli Anziani”, in termini economici, dà molto, ma molto di più di quanto prende, anche perché i costi di richiesta del servizio sono veramente modesti. La comunità di Lecce è formata da ragazzi universitari e non, si occupa dei senza tetto; sono tosti quei ragazzi e dal cuore grande, hanno una media di 70 interventi a settimana nel fornire beni di prima necessità, una media di 6 interventi a settimana per problemi sanitari. Una bella piccola storia di cronaca che andava raccontata, che nasce a Mesagne, seppur con l'amarezza che in questa meravigliosa città, che si trova sempre ad essere al centro degli eventi, non vi sia un seme della Comunità di Sant'Egidio, come ad esempio il programma “Viva gli Anziani”.

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A causa della siccità che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura locale la Coldiretti di Brindisi ha chiesto ai sindaci della provincia, all’assessorato regionale all’Agricoltura e all’Ispettorato dell’Agricoltura di Brindisi la dichiarazione dello stato di calamità. Diverse, infatti, sono le colture che sottoposte a forte stress termico stanno riducendo o azzerando le produzioni. La missiva inviata alle istituzioni porta la firma del presidente provinciale di Coldiretti, Giovanni Ripa. “Come purtroppo tristemente noto – ha scritto il presidente -, sin dai primi giorni del 2024 l'intero territorio della provincia di Brindisi è stato interessato da una pressoché costante assenza di pioggia e forti ondate di calore, con decisi sbalzi di temperatura che in queste ultime settimane hanno sfiorato i quaranta gradi”. Le colture maggiormente colpite sull'intero territorio provinciale sono il frumento che ha dato una scarsissima resa per ettaro; le fruttifere colpite da cascola dei frutticini e danni radiazione diretta; l'olivo colpito da cascola in fase di allegagione, cascola post allegagione e raggrinzimento e disseccamento delle drupe; le colture ortive che in diverse zone stanno facendo registrare perdita del raccolto e danni da eccesso di radiazione diretta e i vigneti da vino, dove si teme un forte calo delle rese abituali e danni da radiazione diretta sui grappoli. “In generale tutte le colture presenti nell'intero territorio provinciale hanno subito danni gravi superiori al 30 per cento – precisa Ripa -. Queste le ragioni per cui Coldiretti invita tutte le Amministrazioni comunali ad intervenire tempestivamente per segnalare le pesanti ricadute causate da tale perdurante siccità accompagnata nei mesi di giugno e luglio da ondate di eccesso di calore a chiedere immediati sopralluoghi da parte dei competenti organi ispettivi per la verifica e la quantificazione dei danni subiti dagli agricoltori”. Infine, il presidente Ripa ha invitato le istituzioni interessate “di voler intraprendere e promuovere ogni altra iniziativa che possa rilanciare sul territorio il sostegno alla vertenza emergenza irrigua e siccità che rischia di compromettere seriamente il futuro dell'agricoltura Brindisina”.

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Nel fervido periodo dei giochi olimpici di Parigi, 3 brindisini conquistano 3 volte il podio “nel canto“. Si è svolto dal 28 Luglio al 2 Agosto ad Abano Terme in provincia di Padova, il Festival Internazionale “Creatività Senza Frontiere 2024”, rivolto alle categorie della danza, strumentale, vocale, arti visive e moda. Oltre 350 concorrenti di tutte le età, provenienti da oltre 20 nazioni.

Per il terzo anno consecutivo la Puglia ha partecipato a questo evento molto importante ed i nostri giovani cantanti hanno saputo farsi apprezzare dai giudici della loro sezione di categoria, gareggiando con concorrenti provenienti da tutto il mondo.

Si sono aggiudicati il “Primo Posto Di Laurea”, Maria Teresa D’ambrosio di Torre Santa Susanna, nella categoria “pop senior” con il brano “Sfyfall” di Adele, Vincenzo Bungaro con il brano “ Il mondo “ di Jimmy Fontana, versione de Il Volo e Rossella D’Ambrosio con il brano “ Ti sento “ de I Matia Bazar e “The power of love” di Celine Dion, nella categoria “pop over” ed entrambi provenienti da San Vito dei Normanni.

I giovani artisti sono stati preparati dalla vocal coach Eleonora D'Apolito.

Questa edizione del Festival si è svolta ad Abano Terme in provincia di Padova, una delle località termali più importanti d’Europa, ricevendo anche il Patrocinio comunale.

Le selezioni del concorso si sono svolte per 3 giorni presso il Teatro dell’Alexander Palace alla presenza di una giuria formata da professionisti illustri, apprezzatissimi in tutto il mondo, tra cui esponenti internazionali di The Wall, All Together Now e The Voice.

Il festival “Creatività Senza Frontiere” è una macchina organizzativa gigantesca, grazie alle abilità di tutto il team della aps M.I.F. ASSOCIATION (Management Italian Festivals), capitanate dal suo presidente e direttore artistico, Michele Poma, pugliese di origini, organizzatore di scambi culturali internazionali, musicista e unico partner ufficiale italiano dello Slavianski Bazaar, Festival Internazionale, tra i 4 più importanti al mondo.

L’edizione 2024 si è conclusa con una serata di Gran Galà che ha ospitato eccellenze del panorama internazionale, a rappresentare l’Italia, due artisti nostrani, il trombettista Nello Salza, musicista straordinario che ha suonato in oltre 250 colonne sonore con Ennio Morricone ed ha inciso con Nicola Piovani la colonna sonora del film “La vita è bella” premiata con l’Oscar nel 1999 ed Eleonora D'Apolito, vocalist rai, cantante diplomata al Cet , l’Accademia europea della musica di Mogol che si è esibita con “At Last” un classico americano di Etta James.

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Primo giorno di ritiro precampionato per il Brindisi FC. La squadra è partita nella prima mattinata di oggi alla volta di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, dove alloggia presso l’Hotel Duchessa della Sila e si allena allo stadio comunale “Valentino Mazzola”. 1.000 metri sul livello del mare per prepararsi al meglio in vista degli impegni della stagione - il primo ufficiale in Coppa Italia con il Sambiase il 25 agosto - tra lavoro tecnico-tattico e atletico fino a martedì 13 agosto. Dopo l’arrivo alle 12.30, la squadra ha svolto la prima seduta di allenamento alle 18 dividendosi in due gruppi di lavoro: il tecnico Monticciolo ha lavorato sulle dinamiche d’attacco mentre l'allenatore in seconda, Gaetano Ungaro, si è concentrato sui sincronismi del reparto difensivo.

«Sono estremamente soddisfatto della fase di pre-ritiro - ha detto il direttore generale, Andrea Gianni - e della straordinaria atmosfera che i tifosi hanno creato attorno alla squadra. Iniziare con l’entusiasmo e la carica motivazionale del pubblico è sempre il miglior viatico. Qui a San Giovanni in Fiore abbiamo trovato una struttura confortevole e perfettamente adeguata alle esigenze di preparazione della squadra. Per questo ringrazio la proprietà per averci garantito le migliori condizioni di lavoro. Iniziamo il ritiro con la consapevolezza di un programma intenso e impegnativo ma anche consci di ciò che dovremo fare mantenendo sempre la giusta umiltà, il rispetto di tutti e il timore di nessuno».

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Sono Silvia Boccadamo, Carla Canitano e Maria Luisa Petrelli, il trio rosa “13”, tredici come tre, “di” come donne e “ci” come chitarriste: lunedì 5 agosto saranno a Mesagne -  in piazza Commestibili dalle ore 21:30 – con lo spettacolo “Inspiration”, un viaggio musicale tra le colonne sonore più famose, i classici dei più bravi cantautori italiani e i brani della tradizione spagnola. L’iniziativa, ad ingresso gratuito, è organizzata dall’Amministrazione comunale nell’ambito del programma “Mesagne Estate 2024”.

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Oggi pomeriggio un commando composto da 4 banditi con il volto travisato e a bordo di un'Audi hanno messo a segno un furto in un'abitazione di via Epifanio Ferdinando portando via la cassaforte e altri oggetti. Sul posto è giunta la polizia che ha avviato le indagini.

Raid portato a segno da parte di quattro malviventi, con il volto travisato da mascherine chirurgiche, che nel pomeriggio a Mesagne hanno trafugato da un’abitazione una cassaforte e altri oggetti rinvenuti in casa. Per caricare il tutto su un’Audi bianca con il tettuccio nero. Nella fuga hanno abbandonato per terra la ruota di scorta e un frigo portatile pieno di bevande. I banditi per farsi strada hanno veicolato le auto di passaggio e infine sono fuggiti facendo perdere le tracce. Almeno per ora. Sul posto sono giunti gli agenti del locale commissariato allertati da alcuni vicini della famiglia rimasta vittima del furto che hanno assistito alla scena. Al momento non si sa ancora il valore del bottino. Ormai è divenuta una costante negativa il furto in abitazioni in particolar modo nei fine settimana. Non c’è città della provincia di Brindisi o fuori provincia che non ha subito almeno un furto messo a segno da ignoti banditi che viaggiano su auto di grossa cilindrata, bussano alle abitazioni e quando non risponde nessuno forzano l’ingresso e nella manciata di pochi minuti fanno man bassa di tutto ciò che trovano in casa. La dinamica è quasi sempre la stessa. Ed è quella che quattro banditi hanno messo in atto ieri pomeriggio a Mesagne. Erano circa le ore 15,30, quando un’Audi si è fermata in via Epifanio Ferdinando, sono scesi in quattro vestiti di nero e con il volto travisato. Hanno bussato ad una abitazione e quando hanno visto che nessuno gli ha aperto hanno forzato l’ingresso e sono entrati in casa. Hanno iniziato a far man bassa di tutto ciò che gli capitava tra le mani e che potevano rivendere sul mercato nero. Poi hanno trovato una cassaforte alta almeno centocinquanta centimetri e alquanto pesante. A quel punto hanno deciso di metterla in auto e fuggire quanto prima. Sono usciti in strada, hanno scaricato dall’Audi una ruota di scorta e un frigo portatile, ancora pieno di bevande, e hanno iniziato a caricare il tutto. Mentre alcuni sistemavano nell’Audi la refurtiva un altro bandito faceva transitare velocemente le auto per evitare ingorghi e occhi curiosi. Secondo le prime testimonianze sembra che questo individuo era di colore. Infine, sono fuggiti. Alcune persone hanno lanciato l’allarme e sul posto sono giunti gli agenti del locale commissariato che hanno ascoltato i testimoni e avviato le indagini. Molto importanti saranno le immagini dei banditi riprese da alcune telecamere di videosorveglianza presenti in zona. Dai primi accertamenti è stato possibile constatare che si tratta di un commando di banditi che ha agito anche in altre realtà della nostra regione. Per questo motivo gli investigatori hanno inviato i fotogrammi del raid a tutte le forze dell’ordine sia della Puglia sia delle regioni limitrofe.

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Due vite salvate da infermieri di Mesagne in due posti differenti: il primo episodio è avvenuto su un campo da gioco di Francavilla Fontana mentre il secondo nella marina di Apani. Il primo episodio si è verificato nel pomeriggio di sabato, quando un’ambulanza dell’associazione “Mesagne nel cuore” con i soccorritori Matteo Camassa, Erika Mele e Stefano Ruggiero sono in servizio presso un campo di calcetto per un incontro a 7. A un tratto il portiere è intervenuto su una palla sbattendo violentemente il capo contro un giocatore e cadendo a terra privo di sensi. Immediato l’intervento dei tre soccorritori di “Mesagne nel cuore” che hanno liberato la trachea dalla lingua, controllato i parametri vitali e preparato l’atleta per l’arrivo dell’ambulanza che ha trasportato il ferito presso l’ospedale, dove gli è stato riscontrato un trauma cranico. Il secondo episodio si è verificato ieri mattina sul litorale Adriatico in una spiaggia demaniale tra Lido Azzurro e Lido del Sole. A un tratto un bagnante settantenne residente a Brindisi si è accasciato per terra non dando segni di vita. I parenti hanno iniziato a piangere mentre altri bagnanti gridavano chiedendo se sulla spiaggia ci fosse un medico. Le urla sono state udite da Cosimo Cellino, infermiere di professione, che l’estate svolge per passione il lavoro di bagnino presso Lido San Benedetto. Il giovane infermiere ha udito le urla ed è corso verso un capannello di persone per vedere cosa fosse accaduto. Qui giaceva per terra un uomo privo di battito. Un infermiere in pensione si era avvicinato e gli stava praticando un massaggio cardiaco. Cellino non ci ha pensato due volte ha sostituito il collega e per circa due minuti ha praticato un massaggio cardiaco. Poi è corso a prendere il defibrillatore mente il collega continuava nel massaggio. Quando è ritornato con il defibrillatore ha ricontrollato l’anziano è ha notato che il battito era ritornato anche se molto flebile, pertanto non ha utilizzato il defibrillatore. Lo ha stabilizzato mentre in spiaggia sono arrivati i soccorritori del 118. Il medico ha visitato il bagnante riscontrando dei problemi cardiaci e ha disposto l’immediato trasferimento presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. “Sono stati momenti concitati – ha spiegato Cellino – poiché il signore aveva la lingua arrotolata all’interno della gola e non aveva polso. Perciò ho iniziato il massaggio cardiaco che già un altro infermiere anziano gli stava praticando. Poi lo abbiamo messo in posizione laterale di sicurezza e gli ho misurato la pressione che era molto bassa. Nel frattempo sul posto è giunto anche un medico che era in spiaggia e ha suggerito di iniettargli dei liquidi. Ho cercato l’accesso venoso mentre è arrivata l’equipe del 118. Il medico gli ha fatto un elettrocardiogramma e ha disposto il trasferimento in ospedale per ulteriori accertamenti e terapia”. A quel punto l’uomo era già stabilizzato e la pressione ritornata normale.

 

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