Redazione

GIORNATA DESERTIFICAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, SICCITÀ COSTA ALLA PUGLIA 70MLN/ANNO. La siccità rappresenta l’evento climatico avverso più rilevante per l’agricoltura pugliese con danni stimati in media in 70 milioni di euro all’anno soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale della desertificazione istituita dalla Nazioni Unite per il 17 di giugno e dedicata quest’anno proprio al problema della carenza idrica.

“Vanno sfruttate al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia. Un lusso che non ci si può permettere in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare in uno scenario globale di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti e speculazioni che spingono la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione – aggiunge Coldiretti Puglia – comporta che lo stesso costo dell’acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale e con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta di 10 km per drenare acqua dall'invaso del Liscione fino all'invaso di Occhito.

Gli ultimi rapporti dicono che circa il 21% del territorio nazionale è a rischio desertificazione e circa il 41% di questo territorio si trova nel Sud. “In Puglia le aree affette dal rischio desertificazione rappresentano il 57% della superficie utilizzabile e il conto pagato dall’agricoltura – insiste il presidente Muraglia - soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato”.

Necessaria una stretta – insiste Coldiretti Puglia - per non perdere le risorse e avviare immediatamente nel 2021 il complesso piano per le infrastrutture irrigue in Puglia e le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, con un monitoraggio capillare e costante delle azioni richieste e messe in campo, secondo una tempistica certa.

Per cogliere una opportunità unica Coldiretti ha elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile – aggiunge Coldiretti Puglia - per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie, con una esigenza resa necessaria dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua.

E’ inoltre necessario – aggiunge Coldiretti Puglia – reinserire nel P.N.R.R. il miliardo di euro per le forestazioni pedecollinari ed i 500 milioni per la digitalizzazione delle reti idriche. Questi interventi migliorerebbero la condizione soprattutto di territori difficili, invertendo la  tendenza al loro abbandono, riducendo il divario fra aree del Paese, grazie all’insediamento di nuove attività produttive.

Il piano della Coldiretti sulle risorse idriche per il Recovery Plan punta alla transizione verde in modo da risparmiare il 30% di acqua per l’irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, aumentare la sicurezza alimentare dell’Italia, garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, migliorare il valore paesaggistico dei territori e garantire adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030, un progetto ideato ed ingegnerizzato e poi condiviso con ANBI, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti con il coinvolgimento anche delle Università.

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“L’area salentina sta vivendo un momento drammatico dovuto agli effetti della Xylella, aggravati negli ultimi tempi dagli incendi, divenuti ormai quotidiani, nelle zone colpite dai disseccamenti degli ulivi. È indispensabile che l’attenzione della Regione sia costante sulle problematiche che stanno affliggendo un territorio a forte vocazione agricola, che costituisce un luogo di grande bellezza paesaggistica, in cui è vivace il turismo. Per questo ritengo inspiegabile l’assenza, nella proposta di riparto delle risorse di transizione del PSR, che ammontano a circa 508 milioni di euro, di somme dedicate alle Misure che maggiormente possano sostenere la ripresa del Salento. Una questione su cui mi sono confrontato con l’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia, il quale mi ha rassicurato sulla disponibilità a rimodulare la ripartizione delle risorse”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili.
In particolare, non è prevista allocazione di risorse per la sottomisura 4.1.C, essenziale per gli investimenti delle aziende agricole danneggiate dalla Xylella.
“Questa sottomisura - continua Casili - richiede di essere sostenuta con il massimo impegno finanziario, al fine di non lasciare prive di sostegno molte imprese che stanno cercando in ogni modo di ripartire e ricostruire un paesaggio agricolo martoriato. Sarebbe opportuno reperire le somme necessarie, circa 30 milioni di euro, per finanziare i progetti già ammessi in graduatoria, e che allo stato attuale resterebbero esclusi. A questo si deve aggiungere la possibile sfida di creare una nuova sottomisura della 8.1, che stimoli la forestazione produttiva anche in territorio salentino. I criteri dell'attuale sottomisura 8.1, infatti, non hanno consentito alle aziende salentine di essere ammesse al beneficio del finanziamento, essendo preferite le aree confinanti con territori già boscati. Sarebbe quindi auspicabile l’istituzione di una nuova sottomisura che abbia obiettivi di ripristino ambientale, secondo un nuovo disegno di rigenerazione del territorio, esigenza molto sentita nel Salento. Parliamo di un quadro di azioni di soccorso che sono doverose nei confronti di un’area preziosa della Puglia, che merita un posto di primo piano nel Piano di Sviluppo Rurale”.

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Torre Canne. Controlli agli stabilimenti balneari, denunciato un imprenditore. A Torre Canne di Fasano, i Carabinieri della Stazione di Pezze di Greco unitamente al Nucleo CC Ispettorato del Lavoro di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un imprenditore 61enne titolare di uno stabilimento balneare del luogo. In particolare, l’uomo ha violato la normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per non aver aggiornato il documento di valutazione dei rischi alla luce dell’attività lavorativa svolta dai propri dipendenti.

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Oria e Torre Santa Susanna. Rifiutano di sottoporsi all’accertamento sulla guida in stato di ebbrezza alcolica, denunciati. I Carabinieri della Stazione di Oria, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 54enne del luogo, per rifiuto di sottoporsi ad accertamento per guida in stato di ebbrezza alcolica. In particolare, l’uomo, controllato in una via del centro abitato alla guida della sua autovettura, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento per l’eventuale guida in stato di ebbrezza alcolica. La patente di guida è stata ritirata e il veicolo sequestrato.

Anche a Torre Santa Susanna, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato in stato di libertà un 28enne di San Michele Salentino, il quale, controllato alla guida della sua autovettura si è rifiutato sottoporsi all’accertamento per l’eventuale guida in stato di ebbrezza alcolica. La patente di guida è stata ritirata e il veicolo sequestrato.

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Francavilla Fontana. Si presenta come medico dell’Asl e si impossessa di 1.300 euro, denunciata. I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla querela presentata da una pensionata del luogo, hanno denunciato in stato di libertà una 22enne di origine siciliana senza fissa dimora, per truffa e furto in abitazione. In particolare, la donna, nella mattinata di ieri, giunta con un’autovettura, ha tratto in inganno la vittima, fingendosi medico dell’Asl incaricata a effettuare una visita domiciliare e, dopo essersi introdotta nell’abitazione, si è appropriata della somma di 1.300,00 euro custodita in un mobile nella camera matrimoniale. L’individuazione della responsabile è stata possibile in seguito all’analisi delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza a circuito chiuso.

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Torre Santa Susanna. Denunciati altri 4 giovani per l’estorsione ai danni del minore. I Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna, a conclusione degli accertamenti scaturiti nell’ambito dei fatti che hanno portato lo scorso 9 giugno all’arresto di due 19enne per estorsione ai danni di un minore, hanno denunciato in stato libertà per estorsione continuata aggravata in concorso un 20enne due 16enni e un 17enne, tutti residenti a Torre Santa Susanna.

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Brindisi. Controlli della “Task Force anti-caporalato”. Denunciato un imprenditore agricolo. I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Brindisi costituenti la task force anti-caporalato al fine di contrastare il fenomeno dell’intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro, unitamente al personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brindisi, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un imprenditore 58enne del luogo.

In particolare, in una contrada nell’agro di Brindisi, nell’ambito di un mirato servizio di controllo, in seguito all’accesso alla sede operativa dell’azienda agricola dell’uomo, è stata accertata la presenza del medesimo unitamente a quattro cittadini extracomunitari, di cui uno risultato occupato senza la preventiva comunicazione di assunzione, in possesso di regolare permesso di soggiorno. Nella circostanza, oltre alla mancanza del rispetto della normativa contrattuale relativa alla sicurezza sul lavoro, è stata accertata anche la violazione amministrativa riguardante il “lavoratore non assunto”.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 16 giugno 2021 in Puglia, sono stati registrati 7650 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 112 casi positivi: 17 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 nella provincia BAT, 27 in provincia di Foggia, 16 in provincia di Lecce, 42 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione, 3 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Bari, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.590.229 test.

234.937 sono i pazienti guariti.

11.029 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 252.561 così suddivisi:

95.013 nella Provincia di Bari;

25.535 nella Provincia di Bat;

19.646 nella Provincia di Brindisi;

45.082 nella Provincia di Foggia;

26.816 nella Provincia di Lecce;

39.294 nella Provincia di Taranto;

806 attribuiti a residenti fuori regione;

369 provincia di residenza non nota.

 

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Con la quarantena nei confronti dei cittadini provenienti dalla Gran Bretagna si rischia di dire addio ai 90mila turisti inglesi in viaggio in Puglia durante l’estate prima della pandemia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, sui rischi del forte aumento dei casi di variante indiana prospettati dal premier Mario Draghi, sulla base dell’elaborazione dei dati sul flusso turistico della Regione Puglia rispetto all’andamento pre Covid, quando fino al 2019 si contavano 90mila arrivi e 310mila presenze di vacanzieri inglesi.
Una estate senza inglesi – sottolinea la Coldiretti regionale - costa oltre 80 milioni di euro per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir, quando già nel 2020 gli arrivi dei turisti in Puglia sono crollate di oltre 60mila arrivi. Gli inglesi apprezzano molto anche le campagne pugliesi e prestano particolare attenzione alla qualità dell’alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza. Gli effetti rischiano di farsi sentire – continua la Coldiretti Puglia – anche dal venir meno della leva positiva del turismo sulle esportazioni nazionali con i turisti che al ritorno in patria cercano sugli scaffali i prodotti gustati durante il viaggio. La Gran Bretagna si classifica al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande dopo Germania, Francia e Stati Uniti.
Dopo il vino, continua Coldiretti Puglia, al secondo posto tra i prodotti agroalimentari italiani più venduti in Gran Bretagna c’è l’ortofrutta fresca e trasformata come i derivati del pomodoro, ma rilevante è anche il ruolo della pasta, dei formaggi e dell’olio extravergine d’oliva.
“L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica – spiega Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti - offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture aziendali assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale”.
Lo scorso anno – sottolinea la Coldiretti Puglia - per effetto dell’emergenza Covid le persone partite per una vacanza sono state 18,5 milioni (-18,6% rispetto al 2019) con ben 62,3 milioni in meno di notti trascorse in vacanza a causa del forte decremento delle vacanze lunghe. Le vacanze in primavera, trainate dalle ripartenze del mese di giugno, hanno visto altre regioni italiane tra le destinazioni privilegiate rispettivamente dei soggiorni brevi (20,9%) e di quelli lunghi (17,1%), mentre la Puglia si è fermata all’8,8% - denuncia Coldiretti Puglia sulla base dei dati ISTAT – perdendo il primato mantenuto nei due anni precedenti. Si è trattato di destinazioni scelte soprattutto per la montagna, la campagna e il mare, in grado di assicurare relax dopo il lockdown dei mesi precedenti, oltre ad attività all'aria aperta e in sicurezza. In autunno, la Puglia è stata scelta dal 9,4% e soprattutto per visite a parenti e amici nel mese di dicembre, prima dell’entrata in vigore del divieto di spostamento tra le regioni, aggiunge Coldiretti Puglia.
La Puglia – sottolinea la Coldiretti regionale - è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri e 3,8 milioni di pernottamenti internazionali che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. L’assenza di stranieri in vacanza in Puglia grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – sottolinea Coldiretti Puglia – i turisti dall’estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa ma che adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione.
“Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto dove le distanze si misurano in ettari – conclude il presidente De Miccolis - sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.
Il ritorno dei vacanzieri dall’estero in Puglia è strategico per l’ospitalità turistica nelle mete più gettonate – continua la Coldiretti regionale – e ad essere avvantaggiate saranno soprattutto le città d’arte, che sono le storiche mete del turismo dall’estero, ma anche gli oltre 900 agriturismi della Puglia dove gli stranieri secondo Campagna Amica rappresentano tradizionalmente oltre la metà degli ospiti. E’ importante che, con l’avanzare della campagna di vaccinazione e l’apertura delle frontiere con lo stop alla quarantena, si proceda anche allo spostamento dell’orario di coprifuoco e alla riapertura delle attività di ristorazione all’interno dei locali, soprattutto dopo la revoca dello stato di emergenza in Spagna, il principale concorrente del Belpaese tra le destinazioni turistiche. Il cibo infatti – conclude la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

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100 milioni di euro per risistemare strade, marciapiedi e piazze in tutti i 257 comuni pugliesi.

 
Inclusi, ovviamente, i 20 comuni del Brindisino a cui andranno cifre che variano dai 147.000 euro di Torchiarolo fino ai quasi 2 milioni spettanti a Brindisi, passando per i 903mila euro destinati a Francavilla Fontana.
 
E’ la più grande operazione di manutenzione e messa in sicurezza stradale avviata nella nostra Regione, per volontà del Presidente Michele Emiliano.
 
Un progetto mastodontico che non solo rimetterà in sesto in tutta la regione strade e piazze, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza a tutti i cittadini e un maggiore decoro in ogni Comune.
 
Ma che permetterà anche all’economia di ripartire con un’enorme spinta, con cantieri aperti in ogni angolo della Puglia, lavoro per un grandissimo numero di aziende e ricadute estremamente positive sull’occupazione.
 
In un momento in cui lo Stato si è di fatto disinteressato a una questione così centrale per tutti i Comuni pugliesi, quale è il finanziamento per la manutenzione di strade e piazze, la Regione Puglia ha deciso di coprire tale mancanza con proprie risorse.
 
E non sarebbe stato possibile se, grazie alla gestione di questi anni, i bilanci della Regione non fossero sani e virtuosi. 
 
Previste anche, per velocizzare il tutto, procedure semplificate, burocrazia zero e piena trasparenza attraverso una piattaforma pubblica on line con cui tutti i cittadini potranno seguire l’andamento di questo grande cantiere che attraverserà tutta la Puglia.
 
"Per tutto questo voglio ringraziare il presidente Michele Emiliano, l’assessore Raffaele Piemontese, tutta la giunta e l’amministrazione regionale, oltre al sindaco di Bari e presidente dell’Anci Antonio Decaro che la straordinaria collaborazione", ha spiegato il consigliere regionale Bruno. 
 
Brindisi: 1.942.000 euro
Carovigno: 483.000 euro
Ceglie Messapica: 571.000 euro
Cellino San Marco: 171.000 euro
Cisternino: 282.000 euro
Erchie: 220.000 euro
Fasano: 846.000 euro
Francavilla Fontana: 903.000 euro
Latiano: 321.000 euro
Mesagne: 645.000 euro
Oria: 400.000 euro
Ostuni: 945.000 euro
San Donaci: 166.000 euro
San Michele Salentino: 147.000 euro
San Pancrazio Salentino: 264.000 euro
San Pietro Vernotico: 293.000 euro
San Vito dei Normanni: 412.000 euro
Torchiarolo: 147.000 euro
Torre Santa Susanna: 271.000 euro
Villa Castelli: 206.000 euro