Redazione
Screening per SMA, Amati e Vizzino: “Sarà il laboratorio di genomica del Di Venere il centro pugliese di riferimento.
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PARCHI DI TUTURANO IN COMPLETO ABBANDONO – GUADALUPI: INTERVENGA IL SINDACO VISTO CHE L’ASSESSORE E’ “NON PERVENUTO”
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Bandiera blu, Fasano premiata per l’11mo anno consecutivo
FASANO – La bandiera blu sventolerà anche quest’anno sul nostro mare. Da Savelletri a Torre Canne le acque del territorio di Fasano sono state premiate con il riconoscimento della FEE (Foundation for environmental Education) che certifica la qualità delle spiagge italiane, in relazione, in particolar modo, a qualità e pulizia delle acque di balneazione, depurazione delle acque, raccolta differenziata, efficienza dei servizi. Ma anche educazione ambientale e informazione, iniziative ambientali
Per il litorale di Fasano, che si estende per 20 km di costa, è la 11ma bandiera blu in altrettanti anni. La prima infatti fu nel 2011 e da allora il riconoscimento si è ripetuto ogni estate.
Il Programma Bandiera Blu, Ecolabel Internazionale per la certificazione della qualità ambientale delle località rivierasche, si è affermato ed è attualmente riconosciuto in tutto il mondo, sia dai turisti che dagli operatori turistici, come un valido Ecolabel relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri.
La Bandiera Blu è un premio, ancora una volta, all’attenzione che l’amministrazione Zaccaria pone alle marine e a un miglioramento continuo della qualità delle spiagge in termini di offerta dei servizi, ma anche di attenzione e cura dell’ambiente.
«Siamo molto contenti del riconoscimento della bandiera blu anche per il 2021 – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Un premio che è di buon auspicio all’avvio della stagione estiva e alla ripartenza economica che tutti ci auguriamo per i prossimi mesi. La bandiera blu è il marchio di qualità per il nostro mare, ma anche un sigillo di garanzia di un impegno sempre costante verso le marine che costituiscono una parte preponderante della vita economica della città. Le coste sono sempre state prioritarie nell’azione della nostra amministrazione e continueranno ad esserlo nell’ottica di una valorizzazione costante del territorio che passa attraverso la realizzazione concreta di progetti in cui sostenibilità, rispetto dell’ambiente e miglioramento dei servizi si fondono e si compenetrano continuamente. Ringrazio gli assessori per l’impegno nel raggiungimento degli standard previsti dalla FEE, i dirigenti del Comune e tutta la macchina amministrativa che, ciascuna per la propria parte di competenza, garantisce un livello qualitativo di servizi che ogni anno consente di confermare la bandiera blu».
A testimonianza dell’impegno continuo verso le marine ci sono i progetti cantierizzati negli ultimi mesi, solo alcuni dei tanti realizzati in questi anni: il rifacimento del porto di Savelletri, i cui lavori sono alla fase finale e finanziati dal Gal per 400mila euro, il finanziamento di 659mila euro per l’ammodernamento del molo di Torre Canne a cui si accompagnerà il progetto di rifacimento della piazzetta prospiciente e la creazione di una spiaggia attrezzata per i disabili e finanziata da circa 20mila euro di fondi regionali.
E ancora: la ciclabile che da Monopoli arriverà a Torre Canne e candidata a un finanziamento ministeriale di 16 milioni di euro di cui è già stata superata la prima fase e della ciclabile (già finanziata dalla Regione con 1milione e 300mila euro) che servirà tutti i lidi di Torre Canne in direzione sud».
La cerimonia ufficiale di consegna della Bandiera blu si è svolta stamattina da remoto e a rappresentare il Comune di Fasano c’era l’assessore al Turismo, Cinzia Caroli: «Questo riconoscimento è sinonimo di qualità – dice l’assessore – e, per il nostro territorio questa bella tradizione non si è mai interrotta. Sono certa che il turismo qui da noi ne trarrà grande giovamento. Chi programmerà le vacanze qui a Fasano, infatti, potrà godere di spiagge attrezzate, acque pulite e cristalline e, in genere, di un approccio rispettoso dell'ambiente e quindi ecosostenibile. Siamo dunque estremamente orgogliosi e fieri e altrettanto motivati a mantenere e garantire un livello alto per quanto concerne gli standard richiesti».
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FareAmbiente Carovigno/Ostuni: in arrivo le guardie ecozoofile
Il circolo FareAmbiente Carovigno/ Ostuni ha costituito il Laboratorio verde propedeutico alla formazione del corpo delle Guardie ambientali di FareAmbiente/ Guardie ecozoofile.
“Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto diverse domande di candidatura alla partecipazione al corso di ‘Guardia Ecozoofila’ – dice il presidente di FareAmbiente Carovigno/ Ostuni, Jacopo Russo – un corso di formazione atto a creare delle figure professionali e volontarie dedite, oltre all’attività di prevenzione, controllo del territorio e vigilanza dinamica sul rispetto delle Leggi, regolamenti locali, nazionali ed internazionali, alla salvaguardia dell'ambiente, all'antibracconaggio, alla tutela del patrimonio artistico – culturale e alla repressione degli ecoreati” prosegue il presidente Russo.
Il corso per diventare Guardia ecozoofila
Il corso, della durata di 80 ore, sarà tenuto da docenti di alta caratura istituzionale e da figure professionali di primo piano. Al termine del corso, i canditati, se ritenuti idonei dall'autorità Prefettizia del territorio, riceveranno il decreto e, dopo aver giurato davanti al Prefetto, saranno autorizzati a operare anche con potere coercitivo sul territorio provinciale e, laddove fosse richiesto dalle forze dell'ordine, dare un contributo alle stesse circa la tutela e la salvaguardia ambientale.
“Come presidente della sezione di Brindisi mi ritengo molto soddisfatto delle domande pervenute, sia in termini quantitativi che qualitativi.
Inoltre, la collaborazione già sorta col Noac (Nucleo operativo ambientale a cavallo) di Ostuni, presieduta dall'amico Tommaso Longo da sempre impegnato attivamente sul territorio in termini di salvaguardia dello stesso, sono sicuro gioverà a entrambe per una migliore attività di controllo e di prevenzione provinciale.
“Colgo l'occasione per ringraziare vivamente il nostro presidente nazionale, il professor Vincenzo Pepe, che deponendo fiducia nella mia persona, ha permesso l’istituzione del laboratorio verde e della guardie ecozoofile per la salvaguardia del patrimonio ambientale brindisino”, conclude il presidente Jacopo Russo.
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ESORDIO IN B2 DEL C.T. “DINO DE GUIDO” DI MESAGNE
L’Albo d’oro del C.T. “Dino De Guido” di Mesagne, nei suoi 45 anni di attività agonistica, è particolarmente ricco di riconoscimenti; numerosi sono i titoli regionali conseguiti in tutte le categorie che hanno visto in diverse circostanze l’approdo alle fasi nazionali.
Il 26 aprile 2018 cominciava un’altra bellissima ed esaltante avventura agonistica: quattro volte finalisti per l’aggiudicazione del titolo regionale della serie C, una volta vincitori, per due volte la conquista del diritto a partecipare alle fasi nazionali per la promozione in B e lo scorso anno la sospirata promozione in B2 con la vittoria nello spareggio con il T.C. Potenza, nel doppio incontro dell’11 e 18 ottobre 2020.
Inizia domenica 16 maggio alle ore 10,00 sui campi in sintetico play-it dell’ “Out Line Tennis School” di Lecce, la nuova, prestigiosa sfida della squadra del sodalizio mesagnese.
Il C.T. “Dino De Guido”, nel suo girone, avrà come avversari anche il C.T. Barletta, il “Tennis Petrarca” di Napoli, il “New Tennis TDG” di Torre del Greco (Na), il C.T. Chieti e il C.T. L’Aquila.
Dopo il commiato dal tennista bulgaro Vasko Mladenov che, con la sua professionalità, tanto ha contribuito al raggiungimento dell’obiettivo B2, i dirigenti del “Dino De Guido” sono riusciti a raggiungere l’accordo per l’innesto di due nuovi tennisti con un ottimo curriculum: Marek Jaloviec, 27 anni, della Repubblica Ceca, 244^ posizione ATP (classifica FIT 2.4) e l’argentino Lautaro A. Falabella, 23 anni, impegnato solitamente nel circuito ITF, oggi 1757^ posizione ATP, ma ha raggiunto anche la 1478^ posizione (classifica FIT 2.6).
Oltre ai due rinforzi stranieri, completano la squadra che affronterà la B2, i sei tennisti cresciuti nel C.T. “Dino De Guido”, già in squadra nello scorso anno, alcuni dei quali con una consolidata esperienza nelle competizioni agonistiche.
Armando Caforio, 50 anni, capitano della formazione gialloblù, ha raggiunto una classifica FIT di C2 e 3.2, è maestro nazionale dal 2000, ha ricoperto l’incarico di responsabile provinciale per diversi anni, classifica FIT 3.2.
Giuseppe Canuto, 28 anni, cresciuto nel circolo mesagnese, si è messo in luce nell’attività under, vincendo il campionato under 12 e 14 regionale col C.T. Lecce, laureato in scienze motorie, istruttore FIT 2° grado, Preparatore Fisico 2° grado, classifica FIT 3.1.
Antonio Caramia, 44 anni, ha raggiunto la classifica FIT 2.8, è stato campione regionale di serie C a squadre nel 2019, classifica FIT attuale 3.2.
Simone Pacciolla, 18 anni, formatosi nel C. T. “Dino De Guido”, si è distinto nell’attività giovanile, raggiungendo anche i quarti di finale del Master Kinder di Roma under 16, campione regionale di serie C a squadre nel 2019, classifica FIT 2.8.
Luigi Pisoni, 49 anni, è stato campione regionale di serie C a squadre col C.T. Ostuni e Mesagne, campione nazionale di quarta categoria individuale nel 2018, ha raggiunto la classifica FIT 2.8, è istruttore FIT di 2° grado, classifica FIT attuale 3.4.
Davide Spina, 28 anni, cresciuto tennisticamente nel C.T. “Dino De Guido”, è stato campione under 12 e under 14 individuale e a squadre, campione regionale di serie C a squadre nel 2019, Classifica FIT migliore nel 2018, 2.5, maestro nazionale FIT, classifica FIT attuale 2.7.
Tutti gli incontri si disputeranno, con ingresso libero, nel pieno rispetto delle normative anti-covid 19, a tutela della salute di tutti.
Con questa squadra i dirigenti del C.T. “Dino De Guido”, col sostegno sempre appassionato dei soci-tifosi, con quello degli sponsor che con sensibilità aiutano a sostenere l’impegno economico che un campionato di serie B2 comporta, confidano nella disputa di una competizione dignitosa, nel rispetto delle tradizioni di un sodalizio d’eccellenza nel panorama del tennis pugliese.
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Covid-19. Oggi sono 247 i casi positivi in Puglia, di cui 18 in provincia di Brindisi con 2 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 10 maggio in Puglia, sono stati registrati 4.769 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 247 casi positivi: 32 in provincia di Bari, 18 in provincia di Brindisi, 10 nella provincia BAT, 47 in provincia di Foggia, 136 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto,1 caso di residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 25 decessi: 3 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia BAT, 5 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 11 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.322.283 test.
193.345 sono i pazienti guariti.
43.461 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 242.934 così suddivisi:
92.542 nella Provincia di Bari;
24.148 nella Provincia di Bat;
18.383 nella Provincia di Brindisi;
43.701 nella Provincia di Foggia;
24.933 nella Provincia di Lecce;
38.076 nella Provincia di Taranto;
776 attribuiti a residenti fuori regione;
375 provincia di residenza non nota.
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Il Sindaco Antonello Denuzzo in visita alla scuola Distante 1
Lunedì 10 maggio il Sindaco Antonello Denuzzo e gli Assessori Maria Angelotti e Sergio Tatarano si sono recati in visita al plesso Distante 1 in occasione della nuova intitolazione dell’istituto al pedagogista Jean Piaget.
“Il rinnovamento della Piaget passa anche dal miglioramento della viabilità di Via Distante, dove in pochi metri sono presenti due istituti scolastici. Qui nei prossimi giorni - dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – partiranno dei lavori che metteranno definitivamente in sicurezza una via che quotidianamente è percorsa da decine di bambini. Questa mattina, su invito della dirigente del III Comprensivo Adelaide D’Amelia, abbiamo incontrato i docenti ed i bambini dell’infanzia in un giorno importante per la loro scuola. Il mondo dell’istruzione sta vivendo un momento difficile, ma la gioia nel volto degli alunni e la determinazione delle loro insegnanti lasciano ben sperare per il futuro."
I lavori della messa in sicurezza stradale, cofinanziati per circa 10 mila euro da un finanziamento regionale, prevedono il tracciamento della segnaletica orizzontale, la collocazione di quella verticale, la delimitazione degli spazi per il parcheggio, la realizzazione di una rampa per l'abbattimento di una barriera architettonica, la sostituzione dei pali per l'illuminazione stradale, l'installazione degli attraversamenti pedonali rialzati e la creazione di una zona a velocità limitata a 30 km/h.
“La nostra attenzione nei confronti dei luoghi di formazione è molto elevata – conclude il Sindaco – sin dal nostro insediamento abbiamo raccolto contributi per milioni di euro per l’edilizia scolastica e entro l’anno partiranno due importanti cantieri che interesseranno il plesso San Francesco e il plesso De Amicis del Terzo Istituto Comprensivo.”
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COLDIRETTI. VILE FURTO DI NUOVI ULIVI RESISTENTI ALLA XYLELLA
COLDIRETTI. VILE FURTO DI NUOVI ULIVI RESISTENTI ALLA XYLELLA; COSÌ SI INFRANGE IL SOGNO DEI GIOVANI AGRICOLTORI DI RICOMINCIARE A LAVORARE E PRODURRE.
Con l’emergenza Covid è cresciuto il fenomeno della micro e macro criminalità nelle campagne, con il moltiplicarsi a Lecce dei furti delle piante di ulivo appena piantumate, un vile atto che stronca i sogni dei giovani agricoltori di ricominciare a lavorare e produrre dopo il disastro ambientale, paesaggistico e produttivo causato dalla Xylella fastidiosa. E’ quanto denuncia Coldiretti Lecce, che segnala l’ennesimo furto di oltre 200 piante di ulivo resistenti alla Xylella a Vernole, nell’azienda agricola di un giovane agricoltore che stamani ha fatto la triste scoperta, con un bilancio ancora da calcolare esattamente.
“Il fenomeno della criminalità nelle campagne non lascia scampo neppure all’area infetta da Xylella con l’aumento di casi segnalati di furti di piante di ulivo Favolosa e Leccino appena piantumate che spariscono nottetempo per mano di ignoti. Sono atti vergognosi e inaccettabili che vanno fermati con ogni mezzo, anche con l’intervento dell’Esercito”, afferma Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce.
In provincia di Lecce gli olivicoltori, dopo anni di blocco produttivo a causa della Xylella e della burocrazia – insiste Coldiretti - stanno timidamente iniziando a reimpiantare e c’è chi vigliaccamente toglie nuovamente una speranza di futuro alle imprese agricole, rubando le piante di ulivo appena piantumate.
“Saranno le forze dell’ordine a fare le opportune indagini – aggiunge il presidente Cantele – ma è immaginabile che le piante rubate siano destinate al mercato parallelo delle piante resistenti che sarà sempre più appetibile perché si alimenterà in maniera direttamente proporzionale alla crescita dei reimpianti”.
Altrettanto a rischio è il settore viticolo, con bande organizzate che rubano barbatelle appena messe a dimora nell’area a nord di Lecce, teste degli idranti dei pozzi artesiani spariti a Salice Salentino e a Guagnano – conclude Coldiretti Lecce - i pali di ferro dai terreni e le corone, oltre a tagliare i cavi delle spalliere con gravissimi danni ai vigneti.
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COLDIRETTI PUGLIA, SONO 22MILA RISTORANTI E AGRITURISMI APERTI
COLDIRETTI PUGLIA, SONO 22MILA RISTORANTI E AGRITURISMI APERTI; MA COPRIFUOCO E CHIUSURE ALL’INTERNO DIMEZZANO I FATTURATI.
Con la Puglia finalmente in zona gialla, dopo 8 settimana chiusa tra arancione e rosso, sono 22mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi con attività di ristorazione all’aperto che possono svolgere servizio al tavolo all’esterno ma i fatturati sono praticamente dimezzati per effetto del coprifuoco, dell’impossibilità di lavorare al coperto. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, con le riaperture che riguardano 4 milioni di pugliesi in zona gialla che possono beneficiare del minor livello di restrizioni contro la pandemia Covid.
Le maggiori difficoltà si registrano nei centri urbani stretti tra traffico ed asfalto mentre nelle campagne – sottolinea la Coldiretti Puglia – ci si è organizzati secondo Campagna Amica per offrire agli ospiti, degli oltre diecimila agriturismi con attività di ristorazione riaperti, la possibilità di cenare sotto gli uliveti in mezzo alle vigne che stanno germogliando oppure nell’orto con la possibilità di raccogliersi la verdura direttamente. A preoccupare tutti è invece il limite fissato per il coprifuoco alle 22 poiché – continua la Coldiretti – gli agriturismi sono situati nelle aree rurali e ci vuole tempo per raggiungerli dalle città.
Con l’avanzare della campagna di vaccinazione e la riduzione dei contagi l’aspettativa del superamento del coprifuoco e della possibilità di apertura all’interno dei locali è necessario importante per le imprese agroalimentari stremate da lunghi periodi di chiusura che hanno determinato un effetto a valanga sulla filiera con 90mila tonnellate di cibi e di vini invenduti dall’inizio della pandemia, secondo la Coldiretti regionale.
Une necessità rafforzata – continua la Coldiretti - dall’annunciata apertura al turismo nazionale e straniero a partire da metà maggio, con 1/3 del budget delle vacanze che in Italia viene destinato all’alimentazione, soprattutto dopo la revoca dello stato di emergenza in Spagna, il principale concorrente del Belpaese tra le destinazioni turistiche.
La Puglia tra l’altro – sottolinea la Coldiretti regionale - è fortemente dipendente dall’estero per il flusso turistico con ben 1,5 milioni di arrivi dall'estero di viaggiatori stranieri e 3,8 milioni di pernottamenti internazionali che la scorsa estate hanno dovuto rinunciare a venire in Puglia per effetto delle limitazioni e alle preoccupazioni per la diffusione del contagio. L’assenza di stranieri in vacanza in Puglia grava sull’ospitalità turistica nelle mete più gettonate che risentono notevolmente della loro mancanza anche perché – conclude Coldiretti Puglia – i turisti dall’estero da paesi come gli Stati Uniti, la Gran Bretagna o la Cina hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa ma che adesso sono anche quelli che stanno procedendo velocemente nella campagna di vaccinazione.
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L’Opi Brindisi celebra la giornata internazionale dell’infermiere. Numerose le iniziative intraprese in vista del 12 maggio, all’ospedale “Perrino” si ricorderanno i colleghi caduti nella lotta al covid
L’Ordine delle professioni infermieristiche di Brindisi si prepara a celebrare la giornata internazionale dell’infermiere che ricorre il 12 maggio, in occasione del 201° anniversario dalla nascita di Florence Nightingale, la fondatrice delle scienze infermieristiche moderne. L’Opi ha già avviato da tempo un percorso che conduce a questo appuntamento, con diverse iniziative sul web volte a sottolineare la professionalità dell’infermiere e l’evoluzione che l’ha visto protagonista negli ultimi anni.
Avviato con la campagna #professioneinfermiere, che rimarca come la definizione di “eroi” o “angeli” stia stretta ad una categoria di professionisti della sanità, il percorso di conoscenza della professione proseguirà in questi giorni con la pubblicazione di un breve video (sui canali social dell’Opi Brindisi) che illustra il profilo e le prospettive di carriera dell’infermiere, seguito da una serie di interviste ai cittadini, realizzate dalla consulta giovani, al fine di comprendere qual è la considerazione che ha la gente della figura infermieristica.
Il clou delle celebrazioni si avrà il 12 maggio alle ore 13, nel piazzale antistante il pronto soccorso dell’ospedale “A.Perrino” di Brindisi: i vertici dell’Opi Brindisi, assieme alla direzione dell’Asl ed al cappellano del nosocomio, ricorderanno gli ottantasette infermieri e tutti i professionisti sanitari caduti sul lavoro nella lotta al covid-19, con un momento di riflessione ed il lancio di palloncini in loro onore.
«In questa occasione - afferma il presidente Opi Antonio Scarpa - ci sembrava più che doveroso dedicare un ricordo ai colleghi che non hanno vinto la battaglia contro il covid. Sin dai primi giorni siamo stati sul fronte per assistere e salvare quante più vite possibili, con una dedizione che spesso ci ha costretto a rinunciare alla famiglia ed agli affetti più cari: è per questo che non renderemo vano il sacrificio dei nostri colleghi – conclude Scarpa - ma continueremo a lottare per tornare a vivere una vita normale, con la certezza che avremo un ruolo sempre più determinante nella nostra sanità».
In questi giorni, inoltre, diversi colleghi della provincia di Brindisi saranno ospiti di trasmissioni radiofoniche e televisive, per rimarcare l’impegno e la professionalità dell’infermiere, la cui importanza si è amplificata in questo periodo pandemico. In attesa di poter ritornare in piazza per celebrare questo importante anniversario, l’Ordine degli infermieri di Brindisi si è rivolto anche agli istituti scolastici superiori del territorio, con l’obiettivo di far conoscere agli studenti il percorso formativo universitario e le competenze dell’infermiere, senza trascurare gli studenti del corso di laurea, con i quali è stata avviata da tempo una proficua collaborazione.
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