Redazione
COLDIRETTI PUGLIA, CALO DELL’8% CONSUMO VINO PUGLIESE ALL’ESTERO
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, CALO DELL’8% CONSUMO VINO PUGLIESE ALL’ESTERO.
Sensibile diminuzione del consumo di vino pugliese all’estero che raggiunge il minimo storico da oltre 30 anni per effetto del calo dell’8% nelle esportazioni. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Puglia sui dati Istat – Coeweb 2020, con quasi 4 cantine su 10 (39) che fanno registrare difficoltà a causa dell’emergenza Covid, che ha stravolto i mercati mondiali tra le limitazioni imposte agli scambi commerciali e le chiusure generalizzate dei ristoranti che hanno interessato un po’ tutti i principali mercati di sbocco.
“Si stima che il vino offra durante l’anno straordinarie opportunità di lavoro – afferma Savino Muraglia, presidnte di Coldiretti Puglia - tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi”.
Il settore del vino – aggiunge Coldiretti Puglia - è tra i più colpiti dagli effetti delle misure restrittive anti Covid con la chiusura della ristorazione dove viene commercializzato più della metà in valore delle bottiglie stappate.
“Grazie alla azione di Coldiretti sono state adottate varie misure finalizzate a dare liquidità ai produttori, ma servono anche sgravi contributivi, incentivi all’acquisto di vino e prodotti italiani e vanno finanziate e promosse altre misure incentivanti per sostenere il settore. Occorre intervenire rapidamente per sostenere le esportazioni, alleggerire le scorte, ridurre i costi e tagliare la burocrazia con il preciso dovere di pensare a strumenti per il settore che semplifichino, siano agili e flessibili ed immediatamente fruibili, rafforzando la promozione del vino made in Italy sui mercati internazionali ”, afferma Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola di Coldiretti Puglia
Il trend preoccupante è determinato dagli Stati Uniti che – rileva la Coldiretti - sono il primo mercato di riferimento per il vino italiano, dove gli acquisti si sono ridotti del 22% in quantità. Ma la pandemia si è fatta sentire anche in Germania, secondo acquirente a livello mondiale per le bottiglie tricolori, dove si registra una diminuzione del 24%, mentre in Gran Bretagna, terza piazza per importanza, si conta una diminuzione del 33%, qui determinata anche dagli effetti della Brexit, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat a gennaio. Calo a doppia cifra anche in Francia dove le vendite si sono ridotte di oltre un terzo (-35%).
La speranza è che il trend si possa invertire con l’avanzare delle campagne di vaccinazione e la riapertura dei canali di ristorazione. Un segnale positivo in tale senso viene – sottolinea Coldiretti – dai paesi più avanti verso il ritorno alla normalità come la Cina dove le esportazioni di vino tricolore sono calate di appena il 2% rispetto allo scorso anno.
Le difficoltà causate dalla pandemia al commercio internazionale si riflettono anche sui consumi mondiali di vino che sono scesi ai minimi da 15 anni su un valore di appena 2,34 miliardi di litri nel 2020, secondo da un’analisi della Coldiretti su dati Oiv.
Il Covid ha inferto un colpo pesante al settore che si aggiunge – precisa Coldiretti Puglia – a quello derivante da blocchi o limitazioni di altre attività che sono direttamente o indirettamente connesse al consumo di vino, come feste, matrimoni, convegni, congressi, fiere e spettacoli, in controtendenza con il successo dei vini di Puglia che è stato negli ulktimi 20 anni anni il risultato di un mix vincente di fattori che partono dalle potenzialità del terroir e delle varietà autoctone – aggiunge Coldiretti Puglia - passando per le capacità imprenditoriali dei vitivinicoltori pugliesi che hanno portato al boom dei rosati pugliesi, che con un balzo del 17% risultano i più venduti, al secondo posto della classifica di gradimento, seguono solo i rosè della Provenza. La Puglia si sta imponendo anche con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. La popolarità a internazionale di eccellenze varietali uniche quali Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – insiste Coldiretti Puglia - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.
A livello nazionale la Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti ma serve anche sostenere le imprese con massicci investimenti pubblici e privati anche per la ripresa delle esportazioni con il vino che rappresenta un elemento di traino dell’intero Made in Italy sui mercati mondiali, attraverso un piano strategico per l’internazionalizzazione necessario per sostenere la ripresa.
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Il commissario per l'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in visita al Consiglio regionale della Puglia per il tavolo tecnico sulla campagna vaccinale.
Ad accoglierlo la Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, il Presidente della Regione, Michele Emiliano, l'assessore alla sanità, Pierluigi Lopalco, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e la prefetta di Bari, Antonella Bellomo.
“Stamattina, con il Presidente Emiliano, abbiamo accolto il commissario per l’emergenza covid Francesco Paolo Figliuolo. È stato un piacere ospitarlo qui, nell’Aula del nostro Consiglio, dove in questi mesi, con le colleghe e i colleghi consiglieri regionali, più volte siamo intervenuti sul tema dell’emergenza cercando di dare spinte propositive, migliorative, tenendo sempre in conto che non c’è una ricetta uguale per tutti per una pandemia. Che le cose si imparano passo dopo passo, sperimentandole, un po’ come i vaccini.
E nonostante tutto la Puglia ha cercato di fare del suo meglio, ha lavorato sodo giorno e notte, in sinergia con le Asl, i Comuni, le Province, le forze dell’ordine, la Protezione civile, con tutti gli operatori sanitari che da marzo fanno doppi, tripli turni per salvare vite umane. Perché di vite umane parliamo e le vite contano tutte.
Non sono mancate le difficoltà, diciamocelo partivamo svantaggiati rispetto a tante altre regioni del nord, ma adesso siamo primi in Italia per somministrazione di vaccini in proporzione alle dosi ricevute: oltre un milione di cittadine e cittadini, uno su quattro, ha già ricevuto la prima dose. È stato uno sforzo corale che siamo pronti a ripetere ma abbiamo bisogno di certezze, abbiamo bisogno di vaccini. Perché quelli, oggi, sono l’unico modo per uscire da questo tunnel, perché dove c’è stata una larga copertura vaccinale la curva è scesa.
E noi abbiamo bisogno che scenda. Per i nostri commercianti, per i nostri artisti, per i nostri malati che il covid ha costretto all’isolamento totale, anche nei periodi meno gravi di questa pandemia.
Per tutti loro, e per tutte le cittadine e i cittadini pugliesi, indistintamente, è il nostro impegno.
Per questo abbiamo chiesto commissario di aiutarci ad avere contezza delle dosi su cui la Puglia potrà contare per programmare al meglio i prossimi giorni e i prossimi mesi. Certi che da questa storia potremo uscirne solo insieme, Regione, Governo, Europa. Noi siamo pronti ad affrontare collaborando tutte le difficoltà”.
All’incontro erano presenti anche il Presidente di Anci Puglia, Domenico Vitto, e il Presidente di Upi Puglia, Stefano Minerva.
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Grave incidente stradale sulla Mesagne - Torre (Guarda foto)
Un gravissimo incidente stradale si è verificato intorno alle ore 9 di ieri lungo la provinciale che collega Mesagne a Torre Santa Susanna dove due auto, una Citroen C3 condotta da una ragazza mesagnese di 28 anni e una Fiat Panda dell’Enel, con a bordo due dipendenti, per cause in fase di accertamento, si sono scontrate frontalmente. Nell'urto i due conducenti sono rimasti feriti oltre a un operaio che viaggiava a bodo della Fiat Panda. In particolare due di loro sono stati trasferiti immediatamente in codice rosso presso l'ospedale di Brindisi poiché le condizioni erano apparse preoccupanti. In pronto soccorso, dopo gli accertamenti, sono stati ricoverati.
Sul posto del sinistro sono giunti i vigili urbani di Mesagne, le ambulanze del 118 del "De Lellis" e i vigili del fuoco che hanno dovuto lavorare a lungo per estrarre un uomo rimasto incastrato tra le lamiere. I fatti si sono verificati intorno alle ore 9 di ieri mattina lungo la provinciale che collega le città di Mesagne e Torre Santa Susanna sulla quale, come in gran parte della provincia, sta cadendo una sottile pioggerella che ha reso viscido l’asfalto. Su questa importante arteria viaria stanno viaggiando due auto, una Citroen C3, in direzione Mesagne, condotta da una ragazza mesagnese di 28 anni e una Fiat Panda dell’Enel, che viaggia in direzione di Torre, con a bordo due dipendenti.
I mezzi, per cause ancora in fase di accertamento, quando sono giunti in contrada Crepacane, poco dopo l’ex oleificio, si sono scontrati frontalmente. Un urto alquanto violento che ha trattenuto all’interno gli occupanti dei mezzi. Immediatamente alcuni automobilisti che sono sopraggiunti sul posto hanno lanciato l’allarme e poco dopo sono arrivati i mezzi di soccorso del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne e le pattuglie della polizia locale. I soccorritori hanno estratto dalle lamiere due dei tre feriti poiché il terzo, di 52 anni, era bloccato all’interno della Fiat Panda. Per questo motivo sono stati allertati i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che, giunti sul posto, hanno tagliato con le cesoie le lamiere ed hanno estratto il ferito. I conduttori dei mezzi sono stati trasportati velocemente in codice rosso presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi.
Qui sono stati sottoposti ad accertamenti diagnostici e strumentali che hanno messo in evidenza diversi traumi riportati nello scontro compresa la frattura della bassa vertebra cervicale. Sono stati ricoverati. Il terzo ferito, pur avendo riportato dei traumi, è stato stabilizzato. Sul luogo del sinistro sono rimasti i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la zona e spostato le carcasse delle auto coinvolte. Infine, la polizia locale dopo aver fatto veicolare il lungo serpentone di auto che si era formato lungo l’importare arteria ha effettuato i rilievi al fine di ricostruire la dinamica dell’incidente e addossare le responsabilità. Nello stesso posto dell’incidente di ieri negli anni scorsi si erano verificati due distinti incidenti con esito letale.
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Covid a Mesagne. Ieri erano complessivamente 121 i casi positivi
La Uila primo sindacato a Conserve Italia Mesagne
La Uila si conferma primo Sindacato nello Stabilimento Conserve Italia di Mesagne. Giornata di fermento democratico quella vissuta nello stabilimento conserve Italia di Mesagne. Straordinaria partecipazione al voto: 82 votanti su 88 aventi diritto, hanno voluto partecipare, votando, per il rinnovo della rappresentanza sindacale unitaria. Suffragando la Uila ed i suoi candidati di un consenso straordinario : 66 voti alla lista. Vito Denetto, Marco Colelli e Valentina Facecchia eletti rappresentanti Sindacali Unitari. Una delegazione rappresentativa delle tipologie del lavoro dipendente presente, di genere ed anche anagrafica. Voglio testimoniare il mio personale ringraziamento ai componenti il seggio elettorale che in maniera volontaria hanno assicurato il regolare, corretto e trasparente svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio, presenziando dalle 8 alle 16 alle operazioni richieste. Una attestazione di apprezzamento alle liste concorrenti ed ai candidati proposti che ci hanno impegnato in una competizione davvero straordinaria ed avvincente. Nel sito alimentare più importante della Provincia di Brindisi la Uila, la Fai e la Flai impegnati per l’ulteriore crescita dello stabilimento e per affermare le garanzie e le tutele dei lavoratori impegnati a tempo
Asl Br: anticorpi monoclonali, un'arma in più contro il Covid
Anticorpi monoclonali, un'arma in più contro il Covid. Una giornata di formazione per i medici Usca. Gli anticorpi monoclonali sono una risorsa importante per la cura dei pazienti Covid seguiti a domicilio dalle Usca, in collaborazione con i medici di medicina generale. Questo argomento è stato al centro di un corso di formazione per i medici in servizio nelle Unità speciali di continuità assistenziale, che si è tenuto nei giorni scorsi nel Polo universitario ospitato nell'ex ospedale Di Summa.
Pietro Gatti, direttore del Dipartimento Area medica della Asl e primario di Medicina interna dell'ospedale Perrino, ha illustrato ai medici Usca della provincia di Brindisi le ultime novità per le cure domiciliari contro il Covid: l'Azienda sanitaria locale, infatti, ha già avviato l’impiego degli anticorpi monoclonali che si sono dimostrati molto efficaci in determinate situazioni e vengono somministrati in ambiente protetto a pazienti in condizioni di fragilità e paucisintomatici. La segnalazione per la eventuale terapia con anticorpi monoclonali, come spiegato da Francesco Galasso, direttore del Distretto sociosanitario di Francavilla Fontana e referente organizzativo delle Usca, si affiancherà a tutte le attività già svolte dai medici delle Unità, come l'attività infermieristica, essenziale per soggetti con comorbilità, l'esecuzione dei tamponi molecolari per i familiari conviventi sospetti e la telemedicina, il monitoraggio da remoto, con speciali device, di una serie di parametri che sono di particolare importanza per intercettare un'evoluzione negativa della patologia.
Gatti, rivolgendosi ai medici delle Usca, ha sottolineato l'importanza della sinergia tra medicina territoriale e ospedali nella gestione dell'emergenza sanitaria e ha illustrato i risultati ottenuti a Brindisi grazie alla collaborazione tra le due anime del sistema sanitario locale. "Le Usca – ha spiegato Gatti - hanno consentito di ridurre del 30-40 per cento gli accessi inappropriati al pronto soccorso. Questo risultato è stato raggiunto attraverso la rete rappresentata da tutte le discipline ospedaliere coinvolte nella cura della malattia, Medicina interna, Pneumologia, Malattie infettive, Rianimazione e dalla medicina territoriale e del servizio 118, soprattutto grazie alla tempestività delle segnalazioni e della supervisione domiciliare. Un utilizzo accurato dei posti letto ha consentito di ricoverare tutti i residenti nelle strutture della provincia”.
Il direttore sanitario della Asl, Andrea Gigliobianco, ha sottolineato che “le Usca sono state attivate nella Asl Brindisi per la prima volta nel maggio 2020 a Ceglie Messapica: poi, a novembre, dicembre e gennaio, sono state rese operative in altri 5 comuni. L'Usca, in collaborazione con i medici di medicina generale, svolge attività assistenziale ai pazienti Covid in isolamento domiciliare con forme lievi o moderate: fino al 31 marzo sono oltre 1.500 i pazienti seguiti. Le équipe, composte da un medico e un infermiere, escono in turni di mattina e pomeriggio, tutti i giorni. L'attività principale è rappresentata dal monitoraggio delle condizioni cliniche per evitare eventuali complicanze e contribuire alla riduzione dei ricoveri ospedalieri e alla gestione domiciliare delle situazioni meno gravi. Il primo bilancio registra un incremento delle attività con la terza ondata, con numerose richieste di intervento da parte dei medici di base”.
“Grazie alle Usca – ha proseguito Galasso - abbiamo implementato l'attività infermieristica a domicilio, effettuando i prelievi di sangue, il trattamento delle lesioni da decubito, il cambio catetere, le emotrasfusioni. Abbiamo avviato l'esecuzione dei tamponi molecolari per i familiari conviventi sospetti e attivato la telemedicina applicando ai pazienti Covid l'esperienza maturata in cinque anni di utilizzo di questa tecnologia. I device monitorano parametri come saturazione, temperatura, pressione e frequenza cardiaca che sono importanti per intercettare tempestivamente un peggioramento della malattia”.
“Stiamo puntando sugli anticorpi monoclonali - ha aggiunto Francesco Mazzotta, medico in servizio nell’Usca di San Pietro Vernotico - poiché alcuni studi hanno dimostrato che questo tipo di anticorpi rappresenta una terapia che evita in molti casi l'ospedalizzazione dei pazienti Covid e che ha ridotto le complicanze che la patologia può sviluppare. Visti gli esiti clinici, è giusto puntare su questo nuovo metodo e coinvolgere anche il territorio nel candidare i pazienti all'utilizzo di questi percorsi di cura".
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Dai primi giorni, i clienti del Carrefour Market della città bianca hanno accolto con grande entusiasmo l’arrivo di Hygienic Cart apprendendone immediatamente il facile utilizzo.
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Avviso Pubblico rivolto alle Associazioni per l’espletamento di attività di pubblica utilità
Si rafforza la collaborazione tra l’Amministrazione Comunale e le Associazioni di Volontariato presenti sul territorio di Francavilla Fontana.
Nelle scorse ore è stato pubblicato il bando per la formazione di un albo delle associazioni del terzo settore che vorranno contribuire alla tutela del patrimonio artistico-culturale e all'erogazione di servizi di pubblica utilità.
“La pandemia ha messo in luce l’esigenza di consolidare il rapporto con il mondo del volontariato. Le esperienze maturate in questi mesi difficili – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – sono state utili per accrescere il patrimonio di competenze e per elaborare nuove modalità collaborative.”
L’Avviso Pubblico è rivolto a tutte le associazioni presenti sul territorio cittadino. Per partecipare sarà necessario fornire copia dello statuto, l’iscrizione all’albo regionale, l’elenco dei soci e la descrizione delle esperienze maturate nell’ultimo triennio.
“Le associazioni – conclude il Sindaco Denuzzo – sono vere e proprie palestre di cittadinanza in cui i giovani possono trovare l’occasione per sviluppare le proprie attitudini, costruire nuove prospettive per il proprio futuro e farsi promotori di buone idee per la Città.”
Le Associazioni potranno presentare la propria istanza di iscrizione entro il prossimo 9 maggio. Per maggiori informazioni è possibile consultare il bando sul sito internet istituzionale.
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FIPE/CONFCOMMERCIO BRINDISI: COPRIFUOCO INCOMPRENSIBILE. INTANTO I COMUNI FACCIANO LA LORO PARTE!
La Fipe/Confcommercio di Brindisi, in linea con le posizioni espresse dalla Federazione a livello nazionale, giudica assolutamente incomprensibile la decisione del Governo nazionale di mantenere il coprifuoco alle ore 22.00 e di vietare l’utilizzo delle sale interne di bar e ristoranti. In questo modo, quindi, le riaperture previste per le zone gialle vengono totalmente vanificate da restrizioni inaccettabili e che hanno il chiaro intento di punire chi, invece, ha dimostrato di voler rispettare le regole per evitare il diffondersi del contagio.
Un esempio su tutti giunge proprio dalla Puglia, visto che i contagi sono tornati a salire nonostante i pubblici esercizi siano chiusi da settimane. E’ evidente che le cause sono ben altre e comprendono una campagna di vaccinazione ancora troppo lenta (nonostante le accelerate degli ultimi giorni) e controlli insufficienti per strada.
E’ questo il motivo per cui è necessario far sentire la nostra voce ad ogni livello per fare in modo che il Governo ci ripensi e modifichi alcuni contenuti del decreto legge sulle riaperture, oltre a mettere a disposizione risorse aggiuntive per i ristori che sono ancora troppo pochi e tardivi. Del resto, accanirsi contro la nostra categoria è davvero ingiusto ed ha già provocato, anche qui nel brindisino, la chiusura definitiva di tantissime attività.
Allo stesso tempo, chiediamo ai sindaci dei Comuni della provincia di Brindisi di seguire lo stesso esempio di quanto sta avvenendo altrove, dove hanno già stabilito il rinnovo automatico delle autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico fino al 31 dicembre 2021, oltre ad aver fornito garanzie circa l’introduzione di procedure snelle per il rilascio di nuove concessioni.
E’ il minimo che si possa fare per andare incontro alle esigenze dei titolari di pubblici esercizi.
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