Redazione
Ceglie Messapica. Evade dai domiciliari, arrestato
Ceglie Messapica. Evade dai domiciliari, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 45enne del luogo, per evasione. L’uomo, in atto sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, si è allontanato a piedi dal luogo di residenza. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato rimesso in libertà.
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COLDIRETTI: IN PUGLIA BANDA ULTRALARGA FERMA AL 15%
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, CON RECOVERY PLAN SUPERARE DIGITAL DIVIDE; IN PUGLIA BANDA ULTRALARGA FERMA AL 15%. Superare il digital divide tra città e campagne portando la banda ultralarga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore a beneficio della ripresa economica, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy con i fondi del Recovery Fund. E’ quanto sollecita Coldiretti Puglia, alla luce del rischio che le innovazioni tecnologiche offerte dall’agricoltura 4.0 non siano colte a causa dei ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane in Puglia, dove riesce ad ottenere un accesso facile alla rete soltanto il 40% delle imprese, soprattutto se si tratta di quella ad alta velocità.
“La banda ultralarga in Puglia è ferma al 15% a fronte di una media nazionale del 45% che solo nel 2021 potrà arrivare al 23% di copertura, a fronte di una media nazionale del 53,2%. La Puglia è sicuramente in difficoltà sui numeri per l’accesso alla rete, dove le aziende non riescono ancora a sfondare nell’ambito della vendita online che si ferma all’11,9%. La digitalizzazione delle campagne è per Coldiretti uno degli assi strategici di intervento per dare sostenibilità alla crescita e garantire la sicurezza ambientale ed alimentare del Paese”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
L’utilizzo di internet deve essere promosso e sviluppato in maniera più forte e incisivo in Puglia, da sempre caratterizzata dal Digital divide tra città e campagna – insiste Coldiretti Puglia - dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire, dai droni che verificano in volo lo stato delle colture ai sistemi informatizzati di sorveglianza per irrigazioni e fertilizzanti, dall’impiego di trappole tecnologiche contro i parassiti dannosi fino alla blockchain per la tracciabilità degli alimenti.
Occorre ora stringere i tempi per l’approvazione del piano – aggiunge Coldiretti Puglia - aprendo al più presto il confronto in sede europea per non perdere una occasione unica e irrepetibile per il Paese. Serve senso di responsabilità da parte di tutte le forze politiche per dare un futuro alle nuove generazioni e uscire da una crisi sociale ed economica senza precedenti.
Va scongiurato il rischio che in Puglia non venga colta l’opportunità offerta dalla proroga per tre anni del programma Agricoltura 4.0 che risponde alle richieste avanzate dalla Coldiretti per sostenere un settore che vale oltre 450 milioni di euro e che può rappresentare uno strumento strategico per l’economia post Covid, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy.
“La disponibilità di accessi Internet per consentire anche la didattica online è importante – dice il presidente Muraglia - per ridurre l’isolamento delle aree rurali e al tempo stesso rendere più efficaci le misure anti contagio”. Proprio per programmare il futuro della filiera del cibo nell’era post Covid Coldiretti ha lanciato il manifesto dell’Agricoltura 4.0 in collaborazione con Filiera Italia e con Bonifiche Ferraresi. Gli obiettivi sono: accelerare la transizione digitale premiando l’adozione di tecnologie di agricoltura e zootecnia di precisione con progetti in grado di preservare le caratteristiche uniche del nostro territorio; fornire agli agricoltori supporto alle decisioni agronomiche in tempo reale; creare consapevolezza e cultura nel consumatore sulla provenienza dei prodotti e delle loro caratteristiche, garantendo sicurezza, salubrità e qualità attraverso l’adozione di tecnologie digitali per la tracciabilità dei prodotti; incentivare modelli economici innovativi che prevedano una più equa distribuzione del valore lungo la catena di approvvigionamento; sostenere lo sviluppo di canali di vendita digitali per le filiere corte nazionali; sviluppare brevetti basati su tecnologie che abbiano uno standard tecnologico “made in Italy” a servizio della filiera agroalimentare italiana per migliorarne efficienza ed efficacia.
Le nuove tecnologie digitali per l’agricoltura 4.0 di precisione sono dunque uno strumento strategico per ripartire da un presente che deve fare i conti con una emergenza, quella del Covid-19, che ci sta mettendo a dura prova ma che ha anche fatto scoprire l’importanza dell’innovazione.
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GIORNATA DELLA MEMORIA, ARESTA (M5S): NON SOLO RICORRENZA MA INVITO A IMPEGNO E VIGILANZA
GIORNATA DELLA MEMORIA, ARESTA (M5S): NON SOLO RICORRENZA MA INVITO A IMPEGNO E VIGILANZA. “Sono trascorsi settantasei anni dalla liberazione dal campo di concentramento di Auschwitz. Come è stato scritto e detto più volte Auschwitz e il sistema di sterminio messo in piedi dalla follia nazista, rappresentano il male assoluto, il simbolo dell’orrore a cui può spingersi la violenza degli esseri umani contro altri loro simili. Questa ricorrenza interroga ancora oggi le coscienze di ognuno di noi, ci ricorda una ferita profonda al senso stesso di umanità e l’abisso nel quale essa fu sprofondata”, scrive su Facebook il deputato e capogruppo del M5S in Commissione Difesa alla Camera, Giovanni Luca ARESTA. “Rivolgo un pensiero commosso alle vittime dell’Olocausto e ai sopravvissuti che, grazie alla loro testimonianza, hanno consentito a noi tutti di conoscere cosa è stato e che ci insegnano a dire “mai più!”. L’esercizio di memoria è un dovere per la Comunità e per le Istituzioni democratiche che vennero costruite anche in risposta a quella tragedia. Il Giorno della Memoria – aggiunge ARESTA – non è soltanto una ricorrenza, in cui si medita sopra una delle più grandi tragedie della storia, ma è un invito, costante e stringente, all’impegno e alla vigilanza contro ogni atto di antisemitismo, di razzismo, di sopraffazione e discriminazione.”
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La FIGC Puglia elegge il suo nuovo Consigliere Regionale, è Fontanarosa Alberto. È un brindisino per nascita ma residente ormai ad Oria, il nuovo volto designato alla carica di Consigliere Regionale della FIGC che dal 9 gennaio u.s., è entrato a far parte della squadra del confermato Presidente Vito Tisci, rieletto alla presidenza del Comitato Regionale della Lega Dilettanti per il quadriennio olimpico 2021-2024. L' Assemblea Ordinaria Elettiva è avvenuta Bari presso la sala congressi del The Nicolaus Hotel. All’unanimità eletto il neo consigliere Alberto Fontanarosa.
Un volto già noto nei campi di calcio nella categoria eccellenza, ex arbitro della Figc ed ex dirigente di alcune società dilettantistiche come il Brindisi, il Matera, Ostuni e nell’ascesa dall’eccellenza alla lega pro della società professionistica Virtus Francavilla. A meno di dieci giorni dalle elezioni è già al lavoro all’interno dell’equipe del Presidente Tisci, dove sicuramente porterà la sua esperienza ma anche la sua capacità di vicinanza, di ascolto alle Società del suo territorio contribuendo in questo modo alla loro crescita in un momento così difficile per tutto il sistema calcio soprattutto per quelle di calcio a 11 e calcio a 5 impegnate nel mondo del dilettantismo. "Le sfide che ci poniamo per il futuro - riferisce Fontanarosa - riguardano in primis la questione legata alla ripartenza dei campionati, ai territori e l'intero movimento sportivo delle società legato alla valorizzazione delle risorse locali. Ringrazio il Presidente Tisci per l’occasione concessa all’intero consiglio per l'accoglienza ricevuta e alle Società che hanno deciso di accordarmi il loro consenso".
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Covid a Mesagne. Oggi sono 62 i casi positivi
Tragedia a San Michele. Crolla un solaio e un operaio muore
Una tragedia è avvenuta poche ore fa a San Michele Salentino, dove a causa del crollo di un solaio è deceduto un uomo di 49anni, titolare di una delle aziende che stava lavorando per la realizzazione di un capannone.
«Tragedia immane a San Michele Salentino. Sono vicina alla famiglia della vittima ed alle comunità di Ostuni e San Michele Salentino». Cosi l’on. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle) commenta l’incidente sul lavoro avvenuto in un capannone in costruzione a San Michele Salentino, dove ha perso la vita un 49enne di Ostuni, titolare di un’impresa che opera nel settore delle costruzioni. «Confido nel lavoro degli inquirenti per fare emergere la verità su quanto sia potuto accadere. Circostanze così gravi impongono una riflessione sulla necessità di mettere in campo- conclude la parlamentare brindisina- misure ancora più incisive in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ed è davvero fondamentale il coinvolgimento delle istituzioni ad ogni livello per evitare il ripetersi di queste tragedie, inserendo questo tema tra le priorità anche dell'agenda del prossimo Governo, appena ultimata questa fase»
Latiano. Troppi rifiuti in campagna
TROPPI RIFIUTI NELLE CAMPAGNE, BASTAVA (RAC)COGLIERE LE OPPORTUNITÀ.
Covid. Report positivi e tamponi al 24 gennaio
Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 24 gennaio.
Covid - 19. Oggi 995 casi positivi in Puglia, di cui 97 in provincia di Brindisi con 1 decesso
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 26 gennaio 2021 in Puglia, sono stati registrati 11.790 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 995 casi positivi: 272 in provincia di Bari, 97 in provincia di Brindisi, 82 nella provincia BAT, 121 in provincia di Foggia, 163 in provincia di Lecce, 246 in provincia di Taranto, 9 residenti fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota.
Sono stati registrati 30 decessi: 11 in provincia di Bari, 4 in provincia BAT, 1 in provincia di Brindisi, 6 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.264.811 test.
60.729 sono i pazienti guariti.
53.715 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 117.506 , così suddivisi:
44.810 nella Provincia di Bari;
13.196 nella Provincia di Bat;
8.456 nella Provincia di Brindisi;
24.924 nella Provincia di Foggia;
9.707 nella Provincia di Lecce;
15.723 nella Provincia di Taranto;
578 attribuiti a residenti fuori regione;
112 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Coldiretti: Arnie in adozione
COLDIRETTI PUGLIA, SOS API CON ALIMENTAZIONE DI SOCCORSO; ARNIE IN ADOZIONE A DISTANZA PER AIUTARE ECOSISTEMA.
Alimentazione di soccorso per le api in Puglia che hanno bisogno di fare scorte dopo la mancata fioritura dell’ottobre scorso per non far crollare la produzione di miele. E’ l’allarme di Coldiretti Puglia che lancia l’adozione delle arnie a distanza per aiutare le api e contribuire alla difesa dell’ecosistema con la famiglia adottiva che può scegliere il nome della propria Ape Regina, ricevere annualmente una parte del miele dell’arnia, oltre ad altri prodotti dell’alveare, e un certificato di adozione temporanea.
“Serve una stretta sulla proposta di modifica della legge regionale per aiutare un settore determinante per l’economia e per l’ecosistema pugliese, che ogni anno perde il 40% della produzione di miele anche a causa della tropicalizzazione del clima, insieme a piani mirati con i sostegni previsti per l’apicoltura nella PAC 2021-2027, in considerazione dello scenario che si sta registrando negli ultimi anni”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
In quasi 10 anni, dal 2009 al 2018, sono aumentate del 61,5% le aziende che in Puglia producono miele, un trend positivo che, eccezion fatta per Brindisi che non ha segnato alcun aumento, interessa tutte le province pugliese, con punte del 63,3% a Foggia e del 90% a Lecce, secondo quanto rileva Coldiretti Puglia sulla base dei dati della Camera di Commercio di Milano.
“In Puglia il settore ha mostrato un grande dinamismo negli ultimi 10 anni – tiene a precisare Daniela Margarito, referente del settore apistico della Coldiretti Puglia - nonostante il difficile andamento climatico che ha determinato il crollo della produzione di miele ‘made in Italy’ del 70%, mentre il mercato è letteralmente invaso da prodotto straniero, falsamente etichettato come miele che subisce fermentazioni, pastorizzazione, ultrafiltrazione, aggiunto a miscelazione di pollini, “taglio” con zuccheri quali quello derivato dal riso. Per essere certi di portare in tavola miele ‘made in Italy’ occorre verificare con attenzione l’origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica”.
Rilevanti sono le importazioni dall’estero pari a 27,8 milioni di chili, con quasi la metà di tutto il miele estero che in Italia arriva da due soli paesi: Ungheria con oltre 11,3 milioni di chili e la Cina con 2,5 di chili ai vertici per l’insicurezza alimentare, conclude Coldiretti.