Redazione

Dopo le sollecitazioni della Funzioni Pubblica CGIL Brindisi in fase di avvio le procedure per stesuraDopo le sollecitazioni della Funzioni Pubblica CGIL Brindisi in fase di avvio le procedure per stesurabando sostituzioni a tempo determinato in Sanitaservice Con nota del 18 settembre 2023 in merito alla mancata sostituzione del personale assente di Sanitaservice Asl Br S.r.l avevamo sollecitato la Sanitaservice ad avviare le procedure di reclutamento del personale da adibire a sostituzioni per garantire le attività di commessa della stessa partecipata, per sopperire le carenze strutturali rispetto all’ultimo Business Plan del. Asl Br 1949.2021.

Abbiamo ricevuto in questi giorni conferma da Sanitaservice dell’avvio della procedura di stesura di avviso pubblico per la formazione di graduatorie, relativi a vari profili professionali, per assunzioni di personale a tempo determinato. Nella stessa nota la Sanitaservice però esplicitava che era in attesa di autorizzazione dal Socio Unico Asl Brindisi al fine di procedere all’espletamento della predetta procedura selettiva. Stante la situazione ci siamo attivati ad ogni livello affinché tale autorizzazione venga attivata in modo da poter sopperire alle carenze predette abbiamo inoltre sollecitato i livelli regionali per sbloccare la situazione assunzionale generale della Sanitaservice Brindisi che sconta diverse problematiche organizzative risolvibili con lo sblocco delle assunzioni.

Luciano Quarta, Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL Brindisi

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Proseguono, ad Ostuni, gli eventi della VII edizione Festival della Cooperazione Internazionale, che si tiene dal 18 al 22 ottobre.

Il tema di quest’anno è ispirato all’obiettivo 11 dell’Agenda Onu 2015-2030 e alla contemporaneità mediterranea, Mare Omnium – Città e comunità sostenibili ed inclusive nel Mediterraneo. Un tema di estremo interesse, in quanto si parla di innovazioni, coesione sociale e salvaguardia dei nostri territori urbani e rurali.

Questo pomeriggio alle ore 18.00, ad Ostuni, presso la Sala Mostre della Biblioteca Comunale saranno presentati due volumi della casa editrice Calamospecchia: “Un angolo di pace. Un ebreo in fuga nella Svizzera del ‘43” e “Tra vigne e giacobini. Dal diario di esilio 1798-1801 di Ferdinando Ayroldi”.

Presenta le opere

  • Il professor Francesco Calamo-Specchia, editore.
  • Valeria Gandus, giornalista e scrittrice.

Presentazione della rivista Transculturale (secondo e terzo numero) a cura del professor Raffaele Tumino.

Commentano i volumi e la rivista:

  • Luciano Ardesi, giornalista e caporedattore Amici di Follereau;
  • Giampiero Griffo, presidente nazionale RIDS.
  • Francesco Colizzi, Socio delegato AIFO e Coordinatore del Festival.
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Al via la raccolta del cotone 100% italiano grazie alla riscoperta di una fibra naturale che in Puglia coinvolge oltre 100 ettari grazie a una riscoperta della coltivazione da parte del mondo della moda che sempre di più cerca tessuti nazionali per le sue creazioni. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base del report “2023, il ritorno del cotone italiano” diffuso in occasione dell’entrata in azione delle raccoglitrici nei campi della Capitanata, in contrada Valle di Iaccio a San Severo in provincia di Foggia, nell’azienda agricola Luciani.

Con la raccolta partita in ritardo per l’andamento del clima con le piogge di giugno e il caldo persistente fino alla prima metà di ottobre - spiega Coldiretti Puglia - il cotone italiano 2023 è di qualità eccellente, anche per la nuova varietà a fibra media, con una resa superiore del 15% rispetto allo scorso anno e una produzione di oltre 35 quintali ad ettaro, con quotazioni di 140 euro al quintale se biologico e 110 euro al quintale se tradizionale. La coltivazione costa tra gli 800 e i 1.200 euro ad ettaro per l’acquisto dei semi, la concimazione, l’irrigazione, la manodopera, il gasolio per i macchinari e la raccolta. Il cotone inoltre rappresenta una ottima coltura da rinnovo, che consente di allargare le rotazioni con colture da reddito, rispondendo ad una esigenza fondamentale, in particolare per l’agricoltura biologica.

La pianta, la Gossypium, appartiene alla famiglia delle Malvacee, teme il freddo e la carenza d’acqua, cresce bene in zone molte esposte al sole e alla luce e si adatta a vari tipi di terreno, basta che non siano troppo compatti e con ristagni idrici che aumentano il rischio di marciume delle radici. Dopo circa tre mesi dalla semina – spiega Coldiretti - le piante sono già cresciute e hanno l'aspetto di arbusti di media altezza. In cima agli steli ci sono grandi fiori di colore giallo pallido o bianco dai quali arriva il frutto, che è una vera e proprio capsula. Quando il frutto è maturo, i filamenti si distendono e la capsula si apre naturalmente liberando una bambagia soffice. Il cotone – evidenzia Coldiretti - è naturale al 100%, biodegradabile, ecologico e riciclabile, composto al 95% da cellulosa, ipoallergenico, permeabile all’aria e traspirante, e ideale per la tintura e la stampa.

E non è un caso che esista una sola varietà nazionale ufficiale, la "Gela" alla quale la ricerca agronomica sta cercando di affiancare altre varietà che ben si adattano al territorio italiano. Il ritorno del cotone in Italia è anche il risultato della tropicalizzazione del clima che ha già fatto registrare negli ultimi anni l’introduzione di nuove specie coltivate in sud Italia come il mango, l’avocado e le banane e che ha fatto spostare molto a nord l’areale di presenza della coltivazione dell’olivo.

“Il ritorno della coltivazione del cotone è un’ottima dimostrazione della capacità delle imprese agricole di scoprire e sperimentare nuove frontiere e soddisfare i crescenti bisogni dei nuovi consumatori”, afferma il presidente di Coldiretti Foggia, Mario de Matteo, nel sottolineare che proprio da queste esperienze di green economy si aprono opportunità di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale della nostra regione”.

Il cotone, la più importante pianta tessile al mondo, è presente in tutte le aree geografiche con Cina, Stati Uniti, India, Pakistan che sono i maggiori produttori, mentre in Europa viene coltivato in Grecia e Spagna. Un tempo diffusa anche in Italia, in molte aree della Puglia, della Calabria, della Sicilia fra l’Agrigentino e la piana di Gela, è stata abbandonata a partire dagli anni ’60 per l’avvento delle fibre sintetiche, lo strapotere del prodotto straniero e il peso dei costi di produzione considerato che la raccolta all’epoca avveniva esclusivamente a mano. In Italia, dove le importazioni nel 2022 hanno superato i 212 milioni di chili per un valore di oltre 1,3 miliardi di euro, la coltivazione del cotone torna alla ribalta per rispondere alla grande richiesta di fibre e tessuti 100% Made in Italy.

Aldilà della tessitura per l’abbigliamento, il cotone ha un utilizzo molteplice – spiega Coldiretti – dal mangime per la zootecnia all’olio per cosmesi e farmaceutica, mentre la pianta, in grado di raggiungere anche i tre metri di altezza a seconda della varietà, può essere ridotta in trucioli da sfruttare come combustibile nelle centrali termiche per il recupero energetico della biomassa vegetale. Dalla fibra – continua Coldiretti - si producono anche cotone idrofilo e ovatta. Nell’Italia patria dell’alta moda il ritorno della coltivazione del cotone – sottolinea la Coldiretti - è la risposta degli agricoltori alla richiesta da parte dei consumatori di produzioni sempre più 100% Made in Italy, dalla tavola all’abbigliamento. Un impegno concreto – conclude la Coldiretti - di fronte all’esigenza di garantire sostenibilità ambientale e sociale nei processi di filiera.

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“Una nostra proposta di legge, per riportare nell’alveo della legalità la situazione del Centro neuromotulesi di Ceglie Messapica, non può essere esaminata a causa di un sabotaggio, speriamo involontario, della burocrazia dell’Assessorato della sanità. Sono mesi, infatti, che si attende un semplice referto tecnico, ossia un’attestazione sulla sussistenza o meno di oneri, che purtroppo non arriva mai. 
La nostra proposta di legge intende riportare nell’alveo della gestione pubblica il servizio, così da attivare finalmente un Centro regionale risvegli. E pensare che l’affidamento provvisorio avvenne nel 2000, cioè 23 anni fa, a titolo di sperimentazione gestionale e per la durata massima di 10 anni. Dalla scadenza del contratto, purtroppo, l’attività continua senza alcun titolo, per cui i dirigenti della ASL pagano in modo inappropriato il servizio”.

Lo dichiara il consigliere regionale di Azione Fabiano Amati, promotore con il consigliere Mauro Vizzino, della proposta di legge per riportare nella gestione pubblica il Centro neuromotulesi di Ceglie Messapica. 

“Nel 2000, e con una serie di atti che a rileggerli incutono inquietudine, il Centro neuromotulesi di Ceglie Messapica fu affidato - provvisoriamente (?) - alla Fondazione Silvana Paolini Angelucci-Tosinvest sanità-San Raffaele, con una durata di 5 anni più 5 e con formidabili ambizioni d’assistenza. 
Siamo a fine 2023 e tale gestione provvisoria e di sperimentazione gestionale continua di fatto e senza alcuna copertura contrattuale, nonostante vari tentativi di avviare una gara a evidenza pubblica. 
La Asl Brindisi paga, dunque, circa 10 milioni di euro annui senza alcun atto negoziale e in virtù di proroghe di fatto non appropriate con riferimento alle regole della pubblica amministrazione. 
In disparte eventuali problemi di responsabilità a titolo di danno erariale, risulta giunta l’ora di smetterla con la gestione provvisoria (per 23 anni?) o di sperimentazione gestionale, riportando l’idea originaria di un Centro risvegli pubblico e all’avanguardia nell’alveo della gestione pubblica della ASL Brindisi e con la collaborazione delle Università pubbliche pugliesi. 
In questo senso sin dal maggio scorso, cioè cinque mesi fa, abbiamo depositato una proposta di legge per accordare il Centro di Ceglie Messapica alle ragioni dell’amministrazione pubblica, il nostro datore di lavoro; ma da allora abbiamo registrato una serie di ritardi ingiustificabili nella predisposizione degli atti burocratici necessari all’esame della proposta. 
E poiché l’attività binaria di sollecitazione non ha sortito effetti, non resta che la denuncia pubblica, anche per riportare tutti sotto l’insegna per cui siamo chiamati a svolgere la nostra funzione, la Regione Puglia, senza alcun sbandamento nei confronti di altri interessi, certamente legittimi, ma interferenti con la programmazione assistenziale pubblica. 
Si tenga conto, peraltro, che di recente sono stati avviati i lavori di costruzione di un immobile in ampliamento, per ampliare l’attività al risveglio, evitando per i pugliesi viaggi della speranza e ampliando la reputazione sanitaria del nostro sistema. 
Cosa c’è di sbagliato in tutto questo, tanto da meritare inerzia ingiustificata?”.

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Mesagne (BR). minaccia e molesta ripetutamente la fidanzata 16enne per gelosia. 17enne arrestato dai carabinieri.

A Mesagne, i Carabinieri della locale Stazione hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare di collocamento in comunità nei confronti di un 17 del luogo, poiché indagato per i delitti di atti persecutori e sequestro di persona. Dalle indagini scaturite a seguito della denuncia sporta dalla minorenne e dalla madre, è stato accertato che l’indagato, dal mese di dicembre 2022 all’attualità, avrebbe posto in essere una serie di comportamenti persecutori nei confronti della fidanzata, ossessionandola con la propria morbosa gelosia, scenate continue, imponendole le persone da non frequentare e i vestiti da indossare, minacciandola di sfregiarle il viso, afferrandola violentemente in varie parti del corpo, provocandole lividi. Inoltre, la giovane sarebbe stata privata del suo apparecchio cellulare che il fidanzato controllava per verificare chiamate e messaggi, bloccandole contatti e cancellando fotografie a lui sgradite, impendendole anche di rispondere alle chiamate della madre; lo stesso, inoltre, si sarebbe impossessato di suoi effetti personali, tra i quali una sigaretta elettronica, strappandole in una circostanza una borsa, danneggiandola. In un’occasione l’indagato si è recato presso l’abitazione della fidanzata e, non trovandola a casa, l’avrebbe fatta chiamare al telefono dalla sorella. Rientrata a casa, la minore si sarebbe subito allontanata per poi essere raggiunta dall’indagato che, con un coltello, avrebbe minacciato di accoltellare lei ed un suo amico, gridando ed usando prepotenza al fine di costringerla a vederlo, sebbene la minore avesse deciso di troncare la relazione. Anche dopo l’interruzione della relazione, l’indagato avrebbe continuato nelle sue condotte con scenate e pedinamenti continui nei confronti della fidanzata.

Cerimonia conclusiva del progetto “Anatoli” realizzato dal Comune di Cellino San Marco nell'ambito dell'iniziativa “Punti Cardinali” della Regione Puglia. L'appuntamento è per venerdì 20 ottobre, dalle ore 15:00, presso Villa Neviera, situata in via Campi Salentina 234, al fine di stilare un bilancio delle iniziative messe in atto da giugno a ottobre, con il coinvolgimento di decine di giovani coinvolti in un percorso di conoscenza delle potenzialità del territorio.

Un lavoro portato avanti grazie ad una rete di collaborazioni che ha interessato scuole, enti e imprese, appartenenti sia al settore pubblico che privato. Durante la cerimonia conclusiva, a cui parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni locali e i referenti delle aziende che hanno aderito al progetto, saranno consegnati gli attestati di partecipazione a tutti coloro che hanno preso parte agli Orientation Labs e saranno assegnate borse di merito della Fondazione Parco Culturale ETS.

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L’Associazione di Promozione Sociale “AccordiAbili”, attiva a Fasano da oltre dieci anni nell’area della disabilità, è costretta a rompere gli indugi e il silenzio operoso di questi anni, per chiedere aiuto nella ricerca di una nuova sede, sul territorio fasanese, che le permetta di continuare nelle sue attività le quali sono apprezzate da più parti a cominciare dai diretti interessati, persone con diverse abilità e le loro famiglie. Purtroppo, dal primo gennaio prossimo “AccordiAbili” non potrà più utilizzare la sede di Pezze di Greco presso la quale da settimane sono già ripartiti i corsi, a partecipazione gratuita per disabili e non, ragazzi e adulti, de “La Musica per Tutti”. Inoltre, sono attivi l’Orchestra Sociale per bambini e i percorsi individuali di musicoterapia per chi non è ancora pronto a lavorare in gruppo. “In questi anni – dichiara il presidente Deluci - abbiamo imparato che la solidarietà deve poggiare su basi concrete e non su ipocrisie e aspettative disattese, pertanto lanciamo questo appello per continuare ad operare nel territorio fasanese, ben sapendo che se saremo costretti a trasferire le attività in un’altra città, seppur vicina, toglieremo a molti dei nostri “sognatori” la possibilità di continuare a frequentare i nostri corsi. Purtroppo, abbiamo dovuto prendere atto che la possibilità che l’amministrazione comunale assegnasse anche a noi dei locali è svanita.

Noi vogliamo continuare ad offrire l’occasione di frequentare i nostri corsi gratuitamente, per questo motivo non possiamo permetterci i costi di un affitto e pertanto non ci resta che rivolgerci alla città, la nostra città! Il nostro incrollabile ottimismo – continua il presidente- ci porta a lanciare, con grande fiducia, un appello ad aziende, enti, scuole, altre istituzioni del territorio o privati che avendo a disposizione, parti o intere strutture di loro proprietà non utilizzate, decidano di metterle a nostra disposizione in comodato gratuito o addirittura lascito. La fine dell’anno si avvicina e noi dobbiamo trovare una nuova sede sul territorio fasanese con locali che siano o che possano essere resi accessibili e con gli spazi necessari ad ospitare le nostre attività, dove tenere anche tutti i nostri strumenti musicali. Chiaramente – conclude Deluci – oltre ai dovuti adempimenti burocratici e al pagamento delle utenze, siamo disponibili ad effettuare i normali lavori di manutenzione per renderli pronti all’uso.” Questi i recapiti a cui contattarci per comunicare disponibilità o chiedere maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e 3349426414 (Vincenzo Deluci).

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In Puglia un over 65 su 3 muore per problemi legati ad una demenza o a patologie del sistema nervoso.

Un’“epidemia sociosanitaria” in espansione dovuta a numerosi fattori di rischio, spesso in comorbilità tra loro, come malattie somatiche, disabilità, fattori socioambientali, pensionamento e povertà.

Saper riconoscere le fragilità biopsicosociali negli anziani e disporre delle competenze umane necessarie per alleviarne le sofferenze è fondamentale per tutti gli operatori sociosanitari e anche per i caregivers, che, a loro volta, hanno bisogno di essere sostenuti soprattutto alla luce delle difficoltà di presa in carico, evidenziate e acuite dal Covid per la rete di servizi di cura.

La complessità e la grande diffusione della sofferenza mentale degli anziani (in particolare per la depressione e per i disturbi neurocognitivi) richiede uno sforzo collettivo per rendere sempre più inclusive le nostre comunità.

È in questa prospettiva che la Cooperativa OSA, da oltre 35 anni principale realtà italiana nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria, ha organizzato venerdì 20 ottobre, a partire dalle ore 15:30, il convegno “Salute mentale degli anziani e inclusione sociale”, con l’intento di dare un contributo di aggiornamento scientifico e di riflessione condivisa tra operatori di tutte le professioni sanitarie.

L’evento, accreditato per la formazione ECM (valido per il rilascio di 4 crediti e di attestati di presenza), si svolgerà in collaborazione con gli esperti del Festival della Cooperazione Internazionale, l’Associazione Psicologi di Ostuni e l’Associazione per la tutela della salute mentale Gulliver 180, all’interno della RSA “Pinto Cerasino”, in via Giosuè Pinto 52 a Ostuni.

È possibile effettuare l’iscrizione online al seguente

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oppure in presenza, direttamente nella fase di registrazione dei partecipanti.

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Nelle scorse ore si è chiusa la consultazione preliminare di mercato rivolta alle aziende interessate all’ex centro di carico intermodale di contrada Tiberio. Allo scadere dei termini previsti dal bando hanno manifestato il proprio interesse quattro imprese.

“Il risultato della consultazione – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo – conferma che per l’ex intermodale non è scritta la parola fine. Siamo convinti che questa struttura mai entrata in funzione possa ancora ritagliarsi un ruolo strategico per lo sviluppo del territorio.”

La documentazione sarà ora esaminata dagli uffici comunali che recepiranno da ogni singola proposta gli elementi ritenuti utili per la definizione della procedura di locazione o vendita del compendio immobiliare.

Negli elaborati le imprese interessate hanno potuto indicare le condizioni giuridiche ed economiche che ritengono più vantaggiose, evidenziare possibili criticità e fornire idee sulla gestione dell’ex intermodale. Chiunque vorrà insediarsi, in ogni caso, dovrà svolgere attività compatibili con la destinazione d’uso originaria di centro logistico di carico, scarico e movimentazione delle merci.

Il centro di carico intermodale fu concepito come un’opera da 30 miliardi di lire per lo stoccaggio e la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. Oggi la struttura, mai entrata in funzione e costata circa 8 milioni di euro, si presenta con 3 capannoni, un edificio per uffici e un piazzale esterno per la sosta degli automezzi.

L’area è dotata di un impianto di videosorveglianza ad alta risoluzione con un sistema di lettura e riconoscimento delle targhe dei veicoli collegato con la centrale operativa della Polizia di Stato, installato nei mesi scorsi dall'Amministrazione Comunale in collaborazione con il Consorzio ASI.

Conclusa la fase di analisi delle proposte ricevute sarà pubblicato un nuovo bando pubblico rivolto a tutti gli operatori presenti sul mercato, a prescindere dalla partecipazione alla consultazione preliminare.

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Tutti i Club del Distretto 2120 (Puglia e Basilicata) si stanno mobilitando in occasione del Rotary Day (la giornata dedicata alla lotta alla polio). In particolare, i Club Brindisi, Brindisi Valesio, Brindisi Appia Antica e Grottaglie hanno preparato un interessante programma: martedì 24 ottobre: proiezione sulla facciata del Nuovo Teatro Verdi (nel pieno centro di Brindisi) del logo “End Polio Now” (sino al 29 ottobre) che pubblicizzerà i momenti di raccolta fondi per la Polio Plus, con la contemporanea presenza (il giorno 24), nelle ore di maggior presenza, di persone di passaggio, di un banchetto presidiato da Rotariani che spiegheranno il senso della proiezione e i contenuti del progetto Polio Plus, anche con l’ausilio di totem e volantini e raccoglieranno i contributi di chi vorrà partecipare alla raccolta fondi.
Domenica 29 ottobre: in occasione della partita del Campionato Nazionale di Basket di serie A1 della Happy Casa Brindisi contro la squadra Estra Pistoia, presso il Palazzetto dello Sport “Elio Pentassuglia” di Brindisi (circa 3.500 posti), sarà data pubblicità all'End Polio Day e alle iniziative correlate mediante comunicazioni dello speaker del palazzetto poco prima dell’inizio della partita e nell’intervallo ed inoltre nel corso di tutta la partita mediante i cartelloni elettronici di bordo campo, nonché con la presenza all’ingresso del palazzetto di un banchetto presidiato da Rotariani che spiegheranno il senso e i contenuti del progetto Polio Plus, anche con l’ausilio di totem e volantini e raccoglieranno i contributi di chi vorrà partecipare alla raccolta fondi.
Ad essi sarà distribuito il materiale informativo e i gadget realizzati dal Governatore del Distretto 2120 Puglia e Basilicata. Al termine della partita i Rotary saranno sul campo di gioco per premiare con un piccolo omaggio il miglior giocatore della giornata. Sarà possibile donare dei contributi e ricevere il materiale informativo ed il gadget distrettuale anche presso lo store della Happy Casa (ubicato nel centralissimo Corso Garibaldi di Brindisi) dal 24 al 29 ottobre. Il ricavato netto della raccolta fondi sarà interamente devoluto dai Rotary Club organizzatori alla Rotary Foundation per il progetto Polio Plus.

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