Redazione
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 10805 i casi positivi in Puglia di cui 979 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 29 marzo 2022
Dati complessivi
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
I nuovi orari del cimitero
Si comunica che dal 30 marzo i cimiteri di Brindisi e Tuturano rispetteranno il seguente orario di apertura:
- lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 7 alle 13 e dalle 16 alle 18.30;
- giovedì e domenica dalle 7 alle 13.
-
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
È uscito «Male Male Male» il nuovo, travolgente singolo di Ignazio Deg. Il video del brano affidato al creativo Diego Colucci, a poche ore dalla pubblicazione, spopola sul web.
È su tutte le piattaforme digitali “Male Male Male”, ottavo singolo dell’artista mesagnese Ignazio Deg. A poco meno di un anno dal successo di “Come sale” nel quale affronta il tema dell’omofobia, il poliedrico cantautore salentino torna sulla scena con un mood diversamente malinconico per raccontare la storia di un uomo che ha deciso di liberarsi dalle sue dipendenze, da ciò che fa male, da tutto quello che di tossico lo circonda. Compito tutt’altro che semplice perché istigato ogni giorno dal bene che fa male.
“Male Male Male” è stato composto a quattro mani insieme all’eclettico Cristiano Cosa, cantautore tarantino che nel 2016 ribaltò, con le sue performances live, il serale del premiatissimo format televisivo di “Amici” di Maria De Filippi. Il nuovo brando di Ignazio Deg esplode in un beat dinamico con sonorità elettroniche e ricercate che scatenano letteralmente la voglia di ballare. Beat e arrangiamento sono stata realizzati dal noto produttore Max Calo.
Insieme al brano fuori anche il videoclip che l’artista mesagnese ha voluto affidare, ancora una volta, alla Monkey Studio e all’eclettico Diego Colucci (nella foto in basso); una scelta che ha dato subito i suoi frutti vista l’incredibile impennata di views registrate in soli due giorni. Nel classico Monkey Style, il video è pieno di sorprese: il protagonista viene letteralmente sequestrato dalla sua coscienza che lo obbliga alla riflessione attraverso un susseguirsi continuo di flashback che hanno lo scopo di porre l’attenzione sulla coniugazione dei peccati e sulla facilità con la quale li stessi diventino abitudine e quindi diano dipendenza. Diego Colucci riesce a stupire ancora una volta cimentandosi nel difficile compito di raccontare il vizio, anche quello più proibito, senza mai risultare scontato esoprattutto volgare. Il modo di mettere in scena la storia di “Ignazio Deg” da parte del creativo della Monkey Studio, celebra la realtà senza fronzoli, raccontata nuda e cruda, e conquista l’occhio dell’osservatore più attento che viene travolto dalle metafore e dai messaggi subliminali che Diego ama inserire nelle sue produzioni. Il videoclip è stato girato in diverse location comprese nella zona tra Mesagne e Brindisi e ha visto la partecipazione di centinaia di comparse provenienti da tutta la Puglia. Una chicca la splendida e coinvolgente coreografia inserita tra le immagini della clip, curata dal maestro Vito Alfarano della AlphaZTL Compagnia d’Arte Dinamica di Brindisi e dal coreografo cegliese Francesco Biasi.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Basket. Corato - New Virtus Mesagne 89-75
Per l'ultima gara della regular season, la New Virtus Mesagne si gioca le residue chances di raggiungere i playoff nella proibitiva trasferta in casa del Basket Corato, capolista del campionato insieme alla Virtus Molfetta.
La rete dei laboratori di analisi accreditati è stato uno dei temi affrontati dalla III Commissione del presidente Mauro Vizzino.
Sull’argomento su richiesta dei consiglieri De Palma, Bruno, Gabellone, Casili, e Galante, sono state ascoltate le associazioni di categoria e Confindustria, che hanno manifestato tutte le perplessità derivanti dal nuovo modello organizzativo.
A chiarire le dinamiche attuative della regione su questa materia, presente in Commissione il dirigente del Servizio strategia e governo dell’offerta, Vito Carbone.
Il prossimo 31 dicembre dovrà andare a regime questo nuovo processo organizzativo così come disposto dal Ministero. Il nuovo assetto, impone fra l’altro, di far cessare le attività a quei laboratori che non raggiungono 200 mila prestazioni annuali e questo, secondo gli auditi, potrà creare notevoli problemi ad alcuni laboratori che comunque rappresentano un riferimento per i cittadini sul territorio.
Il presidente Vizzino ha assicurato che la Commissione e la Regione in generale sarà disponibile ad ogni ulteriore approfondimento sul tema, allo scopo di evitare disagi ai professionisti che lavorano nel settore ed ai cittadini.
Sulla situazione dell’ex ospedale Daniele Romasi, la Commissione ha ascoltato il sindaco e l’assessore del Comune di Gagliano del Capo, che hanno sottolineato la necessità di avere più chiarezza su quanto si intenda fare per ovviare a tutte le carenze strutturali e di personale, in cui versa la struttura.
Il direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo e i dirigenti del Dipartimento salute della Regione hanno assicurato che esiste già la programmazione per garantire due milioni di euro per la realizzazione dell’ospedale di comunità con attrezzature adeguate e sistemi di interconnessione con le zone ad alta erogazione turistica.
Nella programmazione definita ci sono anche le assunzioni di nuovo personale medico e infermieristico, ma su questo la Asl non ha ancora la copertura finanziaria che si aspetta dal Ministero.
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 2791 i casi positivi in Puglia di cui 275 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 28 marzo 2022
Dati complessivi
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Accademia degli Erranti: Brindisi e Lunghi Cammini…un’esperienza di vita ed accoglienza
Nel fine settimana appena passato, presso la Statio Peregrinorum di Brindisi, nell'Accademia degli Erranti (Ex Convento delle Scuole Pie) l'a.p.s. Brindisi e le Antiche Strade ha accolto tre pellegrini che stanno percorrendo la Via Francigena nel Sud. Si tratta del musicista e professionista Giovannangelo De Gennaro, Dharma una cagnolina di un anno e A. Un giovane camminatore che grazie all' Associazione Lunghi Cammini, passo dopo passo sta vivendo un'avventura che lo porterà a riflettere e ripensare la propria vita.
I tre camminatori sono stati accolti dalla Presidente Rosy Barretta, da Antonio Melcore, resp. Cammini e Itinerari Culturali di Brindisi e altri volontari nella magnifica sede Monumentale dell'Ex Convento delle Scuole Pie. Qui sono stati apposti sulle credenziali i sigillum, i timbri della tappa brindisina, sono stati inoltre compilati e consegnati i testimonium ufficiali della Via Francigena, il documento che attesta il percorso effettuato e i circa 850 km che hanno visto Giovannangelo e il giovane A. partire da Assisi e raggiungere chilometro dopo chilometro la nostra città.
Vista, l'importante esperienza pedagogica e di vita che è alla base del percorso di “Lunghi Cammini”, l’a.p.s. Brindisi e le Antiche Strade, ha voluto fortemente che i due camminatori portassero la propria testimonianza presso il Liceo Artistico Musicale “Simone-Durano” di Brindisi”. Gli studenti delle classi 4A-4B-4M insieme ai docenti Ernestina Pugliese, Fabiola Culazzo e Barbara Arrigo hanno accolto calorosamente i due camminatori nell’aula Magna del plesso per conoscere le motivazioni che hanno spinto i due ospiti a effettuare il loro cammino. Un incontro di crescita e condivisione che nel dibattito ha evidenziato tanta sensibilità ed empatia umana, dando la possibilità agli studenti di conoscere l’essenza dell’esperienza dei cammini.
Dopo l’incontro con la scolaresca, accompagnati dai nostri volontari, i pellegrini hanno potuto visitare il tempietto di San Giovanni al Sepolcro, per cui ringraziamo il personale della Brindisi Multiservizi, con Angelo, che ci ha raccontato la storia del luogo che ha incantato i nostri ospiti.
Tappa finale il Castello Alfonsino, la Fortezza Rossa…o Forte a Mare, per cui ringraziamo l’a.p.s. Le Colonne per averci accompagnato tra la storia e la bellezza di questo “Luogo Incantato” baciato dal sole e circondato dal mare.
Il viaggio dei nostri viandanti non finisce qui, dopo Brindisi si sono mossi verso Torchiarolo e continueranno il proprio cammino sino a Santa Maria di Leuca, portando tappa dopo tappa nuovi ricordi, emozioni ed incontri.
Buon Cammino e Buona Vita!
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Sanità, Zullo (FdI): “Il 118 ha perso la sua funzione. Il 90% degli interventi sono inappropriati”
Una nota di Ignazio Zullo, presidente del Gruppo FdI
L'assessore Palese provi a confrontarsi con chi ogni giorno trascorre giornate di lavoro nello svilimento più totale altrimenti sarà ricordato come assessore alle “circolari”.
Dopo lo sfacelo dei pronto soccorso, provi a confrontarsi con gli operatori del 118. Chiamare il 118 e farsi portare al pronto soccorso per poter usufruire di controlli medici o esami di diagnostica per bypassare le liste di attesa è diventata la norma. Furbizia? Macché, necessità per sopravvivere alla disorganizzazione della sanità pugliese. E’ per questo che il 118 è nel caos per migliaia di chiamate inappropriate. Non solo, il 118 è diventato il punto di riferimento anche per coloro che non riescono a ottenere un’assistenza domiciliare e chiamano anche per farsi cambiare un catetere, o per fare una ecg ma anche per un mal di denti o una consulenza psicologica.
Il 118 è diventato l’unico numero al quale qualcuno risponde ai tantissimi pugliesi che stanno male e che si sentono abbandonati dopo aver provato a rivolgersi ad altri servizi distrettuali sempre meno presenti sul territorio. A questo punto gli operatori del 118, pur consapevoli che la chiamata è inappropriata, preferiscono intervenire per evitare anche denunce.
Si snatura così il senso stesso del 118 che è stato istituito per rispondere alle emergenze-urgenze, vale a dire quando il paziente è a rischio di vita, mentre l’amara verità è che oggi il 90% degli interventi del 118 sono uno spreco di mezzi e risorse umane. Spero che Palese intervenga ma per favore non con una Circolare.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Prosegue il ciclo di lezioni, dal titolo “Se la storia va a teatro”, ideato e promosso dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Prossimo appuntamento martedì 29 marzo nelle sale della Biblioteca arcivescovile “Annibale De Leo”, con la storia di Brindisi vista da un punto di vista originale, quello dei documenti originali - pergamene e quotidiani - ivi conservati. La lezione, a cura della direttrice della Biblioteca, Katiuscia Di Rocco, sarà trasmessa in diretta streaming - dalle ore 10 alle 11 - sulla pagina Facebook della Fondazione ed è organizzata con il sostegno della Regione Puglia, nell’ambito del finanziamento «FSC 14-20: Patto per la Puglia. Custodiamo la Cultura In Puglia 2021 - Misure di sviluppo per lo spettacolo e le attività culturali - D.G.R. n. 1570/2020 - A.D. 499/2020». Un cammino che inizia dall’XI secolo, passaggio dall’alto al tardo Medioevo, quindi attraversa la storia medievale, moderna e contemporanea della città, fino a giungere ai grandi avvenimenti del secolo scorso. Un lungo compendio di memorie, di restauri e di dominazioni che fa luce sulla funzione della città nel tempo, sui periodi di prosperità e di decadenza, sulle cadute e sullo splendore, sulla strategicità nella grande piazza d’armi e mercantile del Mediterraneo. Il filo scorre nella storia e Brindisi rimane nel grembo del suo porto, illuminata dalle civiltà e oscurata dall’abbandono e dalle devastazioni.
Agli inizi dell'XI secolo, il protospatario Lupo, governatore militare bizantino, avviò un programma di ricostruzione della città dopo secoli di abbandono, come documenta l’epigrafe posta alla base della colonna romana superstite (“Lupo Protospata, illustre pio e splendido per le azioni benefiche, ricostruì dalle fondamenta questa città, che gli Imperatori magnifici e benigni…”). Brindisi fu conquistata dal normanno Roberto il Guiscardo una prima volta nel 1060 e poi, definitivamente, nel 1071. Nell’XI secolo fu attaccata da Bizantini e Veneziani: divenne città demaniale sotto Ruggero II e fiorì per cultura e commerci. Il suo porto divenne importante scalo per l’Oriente e base di partenza di pellegrini e crociati. Federico II di Svevia le concesse molti privilegi (costruì la rocca, concesse la zecca, ecc.). Con gli Angioini fu ingrandito il porto e costruito un arsenale, ma la città dovette subire le ripercussioni delle lotte dinastiche. Sotto gli Aragonesi fu costruita la fortezza esterna dell’isola Sant’Andrea: ma per proteggere la città dalle scorrerie dei Turchi fu ostruito il canale del porto e soffocata così la sua via marittima. Distrutta da un terremoto nel 1456, fu riedificata da Ferdinando I d’Aragona.
Dal 1496 al 1509 appartenne a Venezia. Sotto il dominio spagnolo iniziò la decadenza: il porto fu abbandonato, con una gravissima crisi economica e demografica: alle rivolte popolari del 1554 e del 1647 i nuovi padroni risposero con la repressione. Solo nel 1775, sotto Ferdinando IV di Borbone, fu riattivato da Andrea Pigonati il canale d’uscita del porto interno, che ancora ne porta il nome, e furono risanate le paludi adiacenti alla città.
Tuttavia, Brindisi conobbe una rinascita solo con la sua annessione all’Italia e specialmente con l’apertura del Canale di Suez (1869) e il rifiorire del movimento mercantile con l’Oriente. Dal 1870 al 1914 fu il porto d’imbarco della Valigia delle Indie, la principale comunicazione tra l’Europa Occidentale e l’Oriente. Durante la guerra 1915-18 la posizione di Brindisi, quale unico porto sicuro della sponda italiana dell’Adriatico, permise di farne la base naturale delle operazioni militari su quel mare. Il porto fu quindi attrezzato in rapporto alle esigenze militari e divenne base della flotta italiana e delle navi alleate che operavano nel basso Adriatico. Nel 1927 la città venne elevata a capoluogo di provincia. Il suo porto conobbe un altro periodo di intensa attività negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, durante l’occupazione e l’annessione dell’Albania all’Italia; anche l’aeroporto assunse importanza per i collegamenti con l’Albania, la Grecia e la Turchia, e come scalo delle linee inglesi e olandesi. La città subì qualche bombardamento aereo durante la campagna di Grecia, con danni alle zone adiacenti al porto e alla stazione ferroviaria. Il 10 settembre 1943 vi si rifugiarono il re Vittorio Emanuele III e il maresciallo Badoglio, e Brindisi divenne sede del governo italiano fino al febbraio 1944 quando si trasferì a Salerno. Il porto si conferma ago del destino, a volte approdo di salvezza, come fu per i profughi ebrei, in prevalenza italiani, sbarcati a Brindisi all’alba del 29 novembre 1956 dopo l’espulsione dall’Egitto di Nasser a seguito della “crisi di Suez”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
COLDIRETTI PUGLIA, CON CALO POTERE ACQUISTO FAMIGLIE SI CONTRAE SPESA OLIO EVO (-10%)
Il caro bollette con la contrazione del potere d’acquisto delle famiglie riduce i consumi e la spesa alimentare con l’olio extravergine d’oliva che paga il conto più salato con una diminuzione del 10% delle vendite, mentre sui produttori di olio extravergine d’oliva in Puglia si sono abbattuti i rincari con un aumento totale del 15% dei costi medi di produzione. E’ quanto segnala Coldiretti Puglia, sulla base del report di Ismea sugli acquisti alimentari nel secondo semestre 2021, dopo l’incremento a doppia cifra del 2020 (+10,4%), con una flessione del -1,8% anche delle esportazioni.
A impattare fortemente sulla produzione olearia in Puglia sono il prezzo del carburante, raddoppiato in pochi mesi – aggiunge Coldiretti Puglia - il costo dell’energia cresciuto già dal settembre 2021 e i rincari di vetro (+15%) per le bottiglie e carta (+70%) per le etichette, fino ai costi stellari per imbottigliamento, confezionamento e trasporti.
In questo scenario serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera gli oneri delle promozioni commerciali, grazie alla Legge fortemente sollecitata da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi di produzione, proprio quando – insiste Coldiretti Puglia - sotto la spinta salutista determinata dall’emergenza Covid i consumi di olio delle famiglie sono in crescita sull’onda del successo della Dieta Mediterranea, proclamata patrimonio culturale dell’umanità dall’Unesco, con più di 8 italiani su 10 (82%) che cercano sugli scaffali prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.
In queste condizioni è importante verificare attentamente l’etichetta anche se – denuncia la Coldiretti regionale - sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta – precisa la Coldiretti regionale - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.
Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – aggiunge Coldiretti Puglia - si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti, dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa. Tra i prodotti alimentari venduti in offerta più frequentemente ci sono quelli simbolo della dieta mediterranea che non possono mancare sulle tavole degli italiani e hanno un effetto calamita sui clienti a partire proprio dall’olio di oliva.
A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano – dice Coldiretti Puglia - in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva.
E’ necessario lavorare all’educazione al consumo di oli extravergine d’oliva di qualità per valorizzare in questo modo l’impegno ed il lavoro dei produttori – conclude Coldiretti Puglia – e per questo motivo Coldiretti, Unaprol, Campagna Amica e Fondazione Evoo School stanno cercando di formare, attraverso diversi eventi dedicati, consumatori più attenti e consapevoli.