Redazione
Nel quadro programmatico del tour di ascolto che l’assessore al Turismo, Gianfranco Lopane, sta effettuando nei territori di Puglia, l’iniziativa - voluta dal consigliere regionale Alessandro Leoci (CON Emiliano), in collaborazione con il Consorzio Albergatori Carovigno (Br), ha rappresentato un momento di confronto con gli operatori del settore, sul tema dello sviluppo turistico nella Provincia di Brindisi.
Questa la cornice dell’incontro partecipatissimo a Riva Marina Resort di Specchiolla - Carovigno (Br) in tema di sviluppo turistico, con gli Assessori regionali al Turismo, Gianfranco Lopane, e allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci: “Turismo in Provincia di Brindisi. Nuove prospettive di sviluppo”, a cui hanno partecipato gli operatori turistici e gli amministratori locali alla presenza anche del capogruppo “CON Emiliano” Giuseppe Tupputi.
"Dopo la mancanza di incontri pubblici in presenza a seguito della pandemia - ha detto Alessandro Leoci - è stato fondamentale tornare a confrontarsi di persona, uscire dal palazzo per incontrare chi opera sul campo, coordinarsi con gli amministratori locali, riavvicinare la politica ai cittadini e agli operatori".
“E' stato bello vedere tanta partecipazione. Il turismo in terra di Brindisi è una leva strategica, volàno di crescita e qualità, una leva che va considerata in tutti i suoi aspetti per esprimere al meglio tutte le potenzialità che il territorio offre, dal mare all'entroterra”.
“Un ambito territoriale - ha sottolineato Lroci - da sempre votato all’accoglienza, agli scambi commerciali - in particolare quelli via mare con la sponda balcanica - e al turismo balneare, che negli ultimi anni ha conosciuto la forza del valore aggiunto entroterra: con le proposte culturali degli insediamenti rupestri, l’appeal del cosiddetto Distretto del lusso - con l’attrattività delle Masserie più esclusive di Puglia - e la ripresa del turismo da diporto, capace di allargare ulteriormente l’orizzonte già ampio del comprensorio brindisino.
“Nel contempo, occorre esplorare i nuovi turismi, sviluppare o potenziare nuove nicchie di mercato, efficientare i sevizi, strutturare l'offerta e soprattutto lavorare in sinergia per tenere sempre alta l'asticella della Qualità. Ed è a questo che la Regione, gli assessori e i dipartimenti preposti stanno lavorando con grande attenzione ai bisogni dei territori e dei turisti”.
L’intervento del capogruppo Giuseppe Tupputi, si è focalizzato sulle competenze e le conoscenze del gruppo “CON Emiliano’” al servizio della Puglia: “Forte di due assessorati importanti come quello al turismo dell’assessore Gianfranco Lopane e delle attività produttive di Alessandro Delli Noci, il nostro gruppo consiliare intende portare la regione direttamente nei territori”.
Ecco perché manifestazioni come queste, organizzate dal collega Alessandro Leoci - ha affermato Tupputi - rappresentano un fondamentale momento di confronto e di ascolto, che ci porteranno a delle decisioni condivise e partecipate con i privati e gli operatori di settore”.
“Da parte mia, voglio rivolgere un appello a tutti gli intervenuti - ha concluso Tupputi - affinché questa tavola rotonda sia solo il primo di tanti momenti voluti per incentivare la partecipazione della società civile a progetti rivolti allo sviluppo della nostra splendida regione”.
“Sviluppare misure di sostegno economiche a supporto delle aziende turistiche - ha ricordato l’assessore Alessandro Delli Noci - rafforzare le relazioni e le collaborazioni con i mercati esteri, in una Puglia che potrebbe diventare la porta dell'Europa. Inoltre valorizzare il legame pubblico-privato è essenziale per lo sviluppo turistico. Queste sono solo alcune delle azioni messe in campo dalla Regione Puglia, per creare opportunità di sviluppo in tutti i settori, inclusi quello turistico”.
“Torneremo a Carovigno - ha aggiunto Delli Noci - nel tour in cui presenteremo le opportunità di sostegno previste da NIDI”.
“In questo 2022, anno dedicato a riorganizzare la ripresa - ha esordito Gianfranco Lopane assessore regionale al Turismo - prosegue il confronto con operatori e istituzioni territoriali: con nuove riflessioni animate delle recenti interlocuzioni dell’Assessorato al Turismo col ministro Garavaglia e col Partenariato economico e sociale regionale”.
“Primo argomento tra tutti, l’aggiornamento alla luce della pandemia della programmazione strategica regionale e anche nazionale del turismo. Infatti, il Ministro ha annunciato che, entro l’autunno, verrà rivista la strategia complessiva dell’Italia per i prossimi tre anni. Revisione strategica, attuazione del PNRR e nuova programmazione operativa regionale 2021-2027 scandiranno, dunque, i prossimi passi a medio-lungo termine del lavoro in Regione”.
“Dovremo fare in modo che la Puglia metta a punto il sistema di organizzazione turistica territoriale. Nel breve periodo - ha indicato Lopane - occorrerà ragionare in termini servizi, di personale e di alta formazione in un mercato che richiede un’accoglienza sempre più qualificata”.
“La nostra regione - ha sottolineato l’assessore al Turismo - ha un'offerta di destinazioni e di prodotti turistici davvero variegata. Investire e valorizzare i turismi pugliesi, complementari tra loro, ci permetterà di destagionalizzare. Al mare, motore turistico di punta, bisognerà affiancare una serie di altri prodotti che vanno dall'arte alla cultura, dai grandi eventi all’enogastronomia: esperienze come l’oleo-turismo e gli itinerari in masserie didattiche esprimono un grande potenziale per la provincia di Brindisi”.
Come ho ribadito oggi, la Puglia continuerà a far parlare di sé nel mondo - ha concluso Lopane - se impegno ed obiettivi saranno condivisi da tutti gli attori coinvolti”.
Il vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, ha portato la sua solidarietà alla polizia penitenziaria che manifestava davanti al carcere di Foggia.
“Ho avuto modo di ascoltare approfonditamente le istanze degli agenti di Polizia Penitenziaria che denunciano gravi e molteplici problematiche che attanagliano il carcere di Foggia. Dall’annoso sovraffollamento a un organico di agenti ridotto all’osso, sovraccarico di lavoro e sottoposto a turni massacranti, che andrebbe massicciamente potenziato. Gli episodi di aggressioni nei confronti degli agenti da parte dei detenuti si susseguono all’ordine del giorno. Così come ai detenuti con particolari problemi psichiatrici non può essere garantita la necessaria assistenza per la quale è necessario attivare strutture idonee in Capitanata, attualmente assenti.
L’indice di sovraffollamento nelle carceri pugliesi è del 40%, cioè 3800 detenuti a fronte di una capienza delle strutture di 2450 posti a cui devono far fronte appena 1960 agenti di Polizia Penitenziaria (nel 2001 gli agenti in servizio erano 2400). A Foggia, a fronte di una capienza di 360 posti, sono ben 600 i detenuti ospitati a cui devono far fronte 260 agenti (erano 340 nel 2000).
In Puglia esiste una sola struttura, a Lecce, che sarebbe in grado di prendersi cura dei detenuti affetti da patologie psichiatriche ma, allo stato attuale, risulta praticamente chiusa. Altri 40 posti sono attivi a Spinazzola e Carovigno. In Capitanata, invece, non è attivo nessun presidio. Chiediamo con forza al Ministro della Giustizia, Cartabia, al presidente Emiliano e all’assessore alla Sanità, Palese, di attivarsi immediatamente per sanare una situazione esplosiva in cui la sicurezza degli agenti, la salute dei detenuti e la corretta gestione del carcere di Foggia siano i capisaldi attraverso cui la casa circondariale sia davvero un luogo di riabilitazione e non un inferno dantesco”.
A Brindisi nasce Europa Verde
Si ringraziano le associazioni, le organizzazioni sindacali e i partiti che hanno partecipato alla conferenza, e in particolar modo, CGIL Brindisi nella persona del segretario generale Antonio Macchia, Sinistra Italiana nella persona del segretario provinciale Pasquale Barba, l’ANPI Brindisi nella persona del delegato Antonio Camuso.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 7842 i casi positivi in Puglia di cui 674 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 25 marzo 2022
Dati complessivi
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Coldiretti: Sos siccità e incendi
CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, TORNANO ROVESCI (98 MM); CON - 1/3 PIOGGIA E’ SOS INCENDI E SICCITA’.
Torna la pioggia in Puglia dopo un inverno con 1/3 di rovesci in meno è allarme siccità e incendi favoriti dall’aumento delle temperature. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base delle previsioni di Metogiornale.it che stima la caduta di 98 millimetri di pioggia sui capoluoghi pugliesi fino all’8 aprile prossimo, mentre gli invasi artificiali in Puglia registrano il 22% di acqua in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo l’Osservatorio ANBI Nazionale.
La siccità – precisa la Coldiretti Puglia – minaccia oltre il 30% della produzione agricola, fra pomodoro da salsa, frutta, verdura e grano, ma a preoccupare è anche lo sviluppo delle colture destinate all’alimentazione degli animali perché se le condizioni di secca dovessero continuare, gli agricoltori saranno costretti a intervenire con le irrigazioni di soccorso dove sarà possibile. Dall’altra parte nei prossimi giorni partiranno le lavorazioni per la semina, ma con i terreni aridi e duri le operazioni potrebbero essere più che problematiche.
Con l’innalzamento dei livelli del mare l’acqua salata – aggiunge Coldiretti Puglia - sta già penetrando nell’entroterra bruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola secondo l’allarme lanciato dal rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) dell’Onu.
I pozzi freatici non hanno più acqua, mentre dai pozzi artesiani c’è il rischio di emungimento di acqua salmastra, uno scenario che impone – insiste Coldiretti Puglia - di sfruttare al meglio tutte le risorse messe a disposizione della programmazione degli interventi idrici e di riassetto del territorio nei prossimi anni, perché è andata persa finora l’opportunità di ridisegnare una lungimirante politica irrigua e di bonifica integrale in Puglia
Ma a preoccupare – continua la Coldiretti Puglia - sono anche gli incendi favoriti dalle alte temperature e dall’assenza di precipitazioni che ha inaridito i terreni nei boschi più esposti al divampare delle fiamme, ma anche in Salento dove l’abbandono dei campi a causa della Xylella che ha fatto seccare gli ulivi ha reso drammatico il fenomeno degli incendi.
La siccità, che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi, è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura in Puglia che convive con un vero e proprio paradosso idrico, dilaniata da drammatici fenomeni siccitosi con danni stimati di oltre 70 milioni di euro all’anno per l’impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla fertilità dei terreni e al contempo è colpita da alluvioni e piogge torrenziali che provocano allagamenti ma non riescono a sopperire alla grave carenza di acqua, in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare delle famiglie
Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie è stato elaborato e proposto insieme ad Anbi un progetto concreto immediatamente cantierabile – insiste Coldiretti – un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale. Il progetto – conclude la Coldiretti – prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti. L’idea è di realizzare laghetti, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.
Previsioni precipitazioni fino all’8 aprile 2022 |
|
Puglia |
Millimetri pioggia |
Bari |
13 |
Brindisi |
25 |
Foggia |
16 |
Lecce |
32 |
Taranto |
12 |
TOTALE |
98 |
* Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati meteogiornale.it
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Provincia di Brindisi. Servizi di integrazione scolastica
La Provincia di Brindisi, dintesa e in collaborazione con la Società Cooperativa Sociale “Socioculturale”, nellambito dei Servizi di Integrazione Scolastica per disabili, ha dato avvio al progetto pilota “Affido culturale, per ragazzi speciali dai 14 ai 20 anni, residenti nei Comuni del territorio provinciale. E’ un progetto sperimentale nel territorio brindisino che è di contrasto alla povertà educativa ma ha l’obiettivo anche di traguardare ad una vera inclusione, coinvolgendo gli adolescenti affidatari con forte senso di solidarietà per accompagnare nel percorso culturale i ragazzi “speciali”.
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Carabinieri ed Enel contro l'illegalità
L’Arma e la Società energetica hanno sottoscritto un innovativo Protocollo con una forte valenza ambientale.
- Si è tenuto a Brindisi, presso la Centrale “Federico II” di Cerano, l’incontro con il Comando Provinciale
L’Arma dei Carabinieri ed Enel ancora più vicine per la prevenzione e il contrasto all’illegalità, la tutela dell’ambiente e del territorio: sono stati questi i temi dell’incontro tenutosi presso la centrale “Federico II” di Cerano, tra il Comando Provinciale di Brindisi e rappresentanti di Enel, volto a dare attuazione territoriale a quanto previsto dal protocollo sottoscritto tra Arma e Azienda lo scorso novembre, focalizzato sulla protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, la lotta ai cambiamenti climatici e il contributo per uno sviluppo economico sostenibile.
È proprio sul territorio che l’accordo avrà la sua piena operatività grazie al nuovo modello di sicurezza partecipata che permetterà di affrontare congiuntamente le complesse problematiche connesse alla sicurezza e continuità operativa delle reti e delle infrastrutture elettriche, alla protezione del personale preposto alla loro gestione e al patrimonio aziendale. Nel corso dell’incontro è stato approfondito anche il fenomeno delle truffe legate al settore energetico, in particolare il fenomeno fraudolento dell’esistenza di operatori abusivi che si spacciano telefonicamente per agenti di Enel Energia al fine di ottenere l’attenzione dell’interlocutore, per poi offrire nel corso della telefonata contratti con terzi concorrenti. Al riguardo la società energetica ha ricordato che i numeri telefonici autorizzati da Enel Energia possono essere verificati sul proprio sito e che i cittadini possono rivolgersi ai canali di contatto ufficiali per ogni segnalazione.
L’intesa punta alla valorizzazione della presenza capillare dell’Arma e dell’Enel in tutta Italia come punto di partenza per azioni congiunte. I Carabinieri e l’Azienda energetica sono infatti presenti in ogni angolo del Paese, spesso in aree a forte valenza ambientale.
L’Arma coinvolgerà i Reparti delle Organizzazioni Speciale e Forestale, con particolare riferimento ai Comandi Carabinieri per Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, nonché per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi. Enel, attraverso le proprie articolazioni territoriali, garantirà un tempestivo scambio informativo sulle situazioni di interesse per i Carabinieri, segnalando altresì eventuali criticità ambientali, con particolare attenzione alla prevenzione degli incendi boschivi.
L’intesa prevede inoltre progetti di efficientamento energetico delle strutture di proprietà dell’Arma sul territorio nazionale e per lo sviluppo della mobilità sostenibile.
"Lo sviluppo di una nuova forma di collaborazione con una prestigiosa istituzione come l'Arma dei Carabinieri - ha commentato il responsabile Security Area Sud di Enel Italia, Primiano Rotunno - è in linea con il nostro impegno per la sostenibilità e ci permetterà di garantire maggiore sicurezza alle donne e agli uomini che lavorano in Enel e alle infrastrutture aziendali che garantiscono un servizio essenziale per l’intera Comunità”.
"L’Arma dei Carabinieri e l’Enel rafforzano oggi la loro collaborazione, con il comune intento di promuovere la legalità e proteggere l’ambiente - ha sottolineato il Colonnello Vittorio Carrara, comandante Provinciale di Brindisi – due realtà, l’Enel e l’Arma, entrambe capillari sul territorio nazionale e a servizio dei cittadini, che chiedono, a gran voce e con una rinnovata coscienza ambientale, di proteggere il nostro pianeta e contrastare i cambiamenti climatici. I Carabinieri, come prima forza di polizia ambientale in Europa, hanno tra le loro priorità assolute la tutela dell’ambiente e della legalità, priorità oggi condivise formalmente anche con Enel”.
"Con questo innovativo accordo - ha concluso il responsabile Security Power Plant Federico II, Vincenzo Masciavè – potenziamo la storica collaborazione con l’Arma per garantire continuità operativa a un sito produttivo di fondamentale importanza per la sicurezza elettrica del Paese”.
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Torre Guaceto: al via i corsi per operatori turistici
Prezzi alimenti: dalle stalle alle stelle
PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, DA SPECULAZIONI COSTI EFFETTO VALANGA SU 85% SPESA; E' DEFLAZIONE NEI CAMPI E NELLE STALLE. Coefficienti di ricarico del 525% per il cavolo cappuccio, del 400% per la verza, del 257% per le rape, del 150% per i broccoli e del 100% per i carciofi.
I prezzi al consumo dei prodotti alimentari e delle bevande aumentano del 4,6% con il rincaro dei beni energetici che si trasferisce sulla filiera agroalimentare e colpisce gli agricoltori e gli allevatori costretti a vendere sottocosto e i consumatori con ben 210mila pugliesi che si trovano in condizioni di povertà. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base dell’analisi della forbice dei prezzi della verdura dal campo alla tavola, con coefficienti di ricarico del 525% per il cavolo cappuccio, del 400% per la verza, del 257% per le rape, del 150% per i broccoli e del 100% per i carciofi.
Se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori – denuncia Coldiretti regionale – non riescono, neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce infatti a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto anche per effetto di pratiche sleali che scaricano sull’anello più debole della filiera.
L’accelerazione dei prezzi dei beni alimentari è dovuta sia a quelli lavorati (+3,1%) che non lavorati (+6,9%) con le tensioni inflazionistiche che si propagano al cosiddetto “carrello della spesa”. In testa alla top ten dei prodotti alimentari che hanno fatto segnare il maggior incremento di prezzi con un balzo del 19% c’è – rileva la Coldiretti regionale - l’olio di semi come il girasole importato dall’Ucraina che ha dovuto interrompere le spedizioni e si registrano accaparramenti e scaffali vuoti. A seguire sul podio forti rincari fa registrare con un +17% la verdura fresca anche per gli alti costi di riscaldamento delle serre e la pasta (+12%) con la corsa agli acquisti nei supermercati per fare scorte. Aumenti dei prezzi significativi fanno segnare nell’ordine burro (+12%), frutti di mare (+10%), farina (+9%), margarina (+7%), frutta fresca (+7%), pesce fresco (+6%) e carne di pollo (+6%).
Il boom delle quotazioni per i prodotti energetici e le materie prime si riflette – sottolinea Coldiretti Puglia – sui costi di produzione del cibo ma anche su quelli di confezionamento, dalla plastica per i vasetti all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Il risultato è che, ad esempio, in una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%), secondo la Coldiretti, è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità. Per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea.
Dall’inizio del conflitto – sottolinea la Coldiretti Puglia – si è verificato un balzo medio di almeno 1/3 i costi produzione dell’agricoltura a causa degli effetti diretti ed indiretti delle quotazioni energetiche. Nel sistema produttivo agricolo i consumi diretti di energia includono il gasolio per il funzionamento dei trattori, per il riscaldamento delle serre e per il trasporto mentre i consumi indiretti sono quelli che derivano dall’energia necessaria per la produzione di prodotti fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica mentre il comparto alimentare richiede invece – conclude la Coldiretti – ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed energia elettrica, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti di origine animale e vegetale, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro.
Mesagne. Rifacimento segnaletica in zona s. Antonio
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