Redazione

Brindisi. Trovato in possesso di 7,75 grammi di marijuana, denunciato. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un 31enne, senza fissa dimora, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. In particolare, i militari operanti hanno eseguito una perquisizione personale nei confronti dell’uomo, rinvenendo, occultati nella tasca del giubbotto che indossava, 5 involucri contenenti complessivamente 7,75 grammi si marijuana e 5 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio, il tutto sottoposto a sequestro.

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Oria. Cedono a terzi un veicolo sottoposto a sequestro amministrativo, denunciati. I Carabinieri della Stazione di Oria, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà, per sottrazione di cosa sequestrata, un 36enne e un 24enne, entrambi di Avetrana (TA). I due hanno ceduto a terzi un’autovettura sottoposta a sequestro amministrativo e affidata loro in giudiziale custodia.

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Francavilla Fontana. Avevano effettuato una rissa, danneggiando un’auto, identificati e denunciati dai Carabinieri. I Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti scaturiti dalla denuncia di danneggiamento di autovettura, presentata da un 27enne del luogo, hanno denunciato in stato di libertà per rissa due 21enni e un 26enne, tutti di Francavilla Fontana. In particolare, nella tarda serata del 27 settembre scorso, in una via del centro abitato, i tre, per futili motivi, hanno posto in essere una rissa nel corso della quale hanno danneggiato l’autovettura del denunciante. I responsabili sono stati riconosciuti anche mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza.

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CAMBIO DI LOCATION per l’iniziativa “Ho lo Sport nel SANGUE” organizzata dalla Boxe Iaia Brindisi in collaborazione con il Centro Trasfusionale dell’Ospedale “Perrino” di Brindisi. Per motivi logistici dovuti alle manovre della Emoteca mobile della ASL di Brindisi la campagna straordinaria di raccolta sangue SI TERRÀ IN PIAZZA DELLA VITTORIA anziché in Piazza Mercato.

La società pugilisitica brindisina del maestro Carmine Iaia torna quindi ad attivarsi nel sociale per un appuntamento che unisce sport, solidarietà e socialità con il coinvolgimento di tutti gli sportivi del Capoluogo Adriatico.

L’idea, concretizzata in sinergia con la Dott.ssa Maria Antonietta Miccoli, dirigente del Centro Trasfusionale, permetterà quindi al personale specializzato per la raccolta di sangue di mettersi a disposizione di tutti gli sportivi donatori giovedì 14 ottobre 2021 dalle ore 15 alle ore 19.

Tutti gli sportivi intenzionati a donare il proprio sangue fornendo un grande contributo ad una causa importante come quella del rifornire sangue utile alle emergenze del nosocomio brindisino potranno comunicare la propria adesione presso la sede della Boxe Iaia Brindisi in via Giuseppe Pisanelli, 5 (nei pressi di Piazza Mercato).

Nell’occasione il sodalizio del maestro Carmine Iaia, che non è nuovo ad iniziative rivolte al sociale, ha voluto raccogliere l’appello del Centro Trasfusionale che è costantemente alla ricerca di donatori di un bene prezioso come il sangue di cui, proprio nei presidi ospedalieri, c’è sempre forte richiesta. Spesso riuscire a far fronte al bisogno del sangue può essere un problema con le sacche che tendono a scarseggiare. L’evento quindi ha l’obiettivo di invitare gli sportivi brindisini ad un gesto destinato a salvare la vita degli altri ma anche, grazie agli esami medici a cui sono sottoposti i donatori, una occasione per tenere sotto controllo la propria salute. L’iniziativa contribuirà a diffondere la consapevolezza dell’importanza delle donazioni di sangue regolari per assicurarne la qualità, la sicurezza e la disponibilità per i pazienti che ne hanno bisogno.

Per quanti volessero partecipare o semplicemente chiedere informazioni più dettagliate può contattare direttamente il maestro Carmine Iaia al numero 347 / 94.28.957 e fissare un appuntamento.

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Dopo una vendemmia scoppiettante iniziano ad arrivare i primi riconoscimenti nazionali per i vini prodotti dalle aziende vinicole italiane. In pratica sono gli awards del vino. Tra i premiati, naturalmente, ci sono anche realtà vinicole regionali. Tra i primi ad aprire l'ufficializzazione dei diversi riconoscimenti sono “Slow Wine 2022” e la “Guida essenziale ai vini d'Italia 2022” di Daniele Cernilli (DoctorWine), che ha assegnato, tra i diversi riconosciuti, il premio azienda dell'anno a Casanova di Neri (Montalcino- Siena). Premio Rosso dell'anno è stato invece attribuito a Barbaresco Asili 2016 Bruno Giacosa (Piemonte), mentre quello per il Bianco dell'Anno è stato assegnato a Greco di Tufo Vittorio 2008 Di Meo (Campania) e ad Alto Adige Terlano Rarity 2008 Cantina Terlano (Alto Adige). Va in Puglia il riconoscimento per il rosato e precisamente all'azienda Furia di Calafuria-Tormaresca, con vigneti presenti in territorio di Bari e nel Salento.

Il sito web del Gambero Rosso annuncia anche che tra i riconoscimenti che saranno assegnati il premio per il vino dolce dell'anno è andato al Zhabib Passito '20 della cantina Hibiscus, di Ustica (Sicilia), mentre quello per il Premio Vino Rosato dell'Anno va in Calabria all'azienda Brigante - Cirò (Crotone) . Il vino dal miglior rapporto qualità-prezzo va in Puglia alle Tenute Rubino di Brindisi con il Brindisi Rosso Susumaniello Oltremé '19. I Tre bicchieri del Gambero rosso sono stati vinti dai vini il “1943 del Presidente 2019”, di Cantine Due Palme, “Askos Verdeca 2020”, di masseria Li Veli, “Brindisi Rosso Susumaniello Oltremé 2019”, delle TenuteRubino, “Collezione Privata Cosimo Varvaglione Old Vines Negroamaro 2019”, di Varvaglione 1921. “Edmond Dantes Pas Dosé M. Cl.”, di Felline, “Es 2019”, di Fino, “Five Roses 77° Anniversario 2020”, dell’azienda Leone de Castris, “Gioia del Colle Primitivo 17 Vign. Montevella 2018”, di Polvanera, “Gioia del Colle Primitivo Ipnotico 2019”, di Terre dei Vaaz, “Gioia del Colle Primitivo Marpione Ris. 2018”, di Viglione, “Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2018”, di Chiaromonte, “Gioia del Colle Primitivo Senatore 2018” di Coppi, “Graticciaia 2016”, di Vallone, “Notarpanaro 2016”, di Taurino, “Ottorosa 2020” di Carvinea, “Primitivo di Manduria Lirica 2019”, dei Produttori di Manduria, “Primitivo di Manduria Passo del Cardinale 2020”, delle Cantine Paololeo, “Primitivo di Manduria Piano Chiuso 26 27 63 Ris. 2018”, di Masca del Tacco, “Primitivo di Manduria Raccontami 2019”, di Vespa - Vignaioli per Passione, “Primitivo di Manduria Sessantanni 2018”, della cantina di San Marzano, “Salice Salentino Le Pitre 2019”, di Mottura Vini del Salento.

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Mesagne. Franco Campana, il "Re della Porta piccola", non è più tra noi. A 74 anni se n'è andato in silenzio lasciando parenti e amici nello sconforto. Ex dipendente comunale da pensionato si era potuto dedicare alla politica in maniera totale. Fervente socialista, uomo critico, ma giusto. Il suo studio era a Porta Piccola in un minuscolo localetto dove giornalmente gli faceva piacere incontrare gli amici, anche di fede partitica avversa, e discutere sui problemi locali e nazionali. Franco ha lasciato affranti la moglie Ada e i due figli Lucy e Gianluca che gli erano accanto quando, nel sonno, ha lasciato questa terra. I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 13 ottobre, alle ore 10.30, presso la Chiesa di Mater Domini.

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Nella mattinata di ieri la Polizia di Stato ha consegnato le agende scolastiche “Il mio diario” per l’anno scolastico 2021/2022 agli studenti della quarta classe del Circolo Didattico GIOVANNI XXII di Ostuni. Nel corso dell’incontro, alla presenza e con la collaborazione del Dirigente Scolastico e di una rappresentante delle insegnanti delle quarte classi, è stata condivisa l’importanza dell’iniziativa che ha lo scopo di promuovere la cultura della legalità ed il rispetto delle regole poste alla base della convivenza civile a beneficio dei giovani studenti delle scuole primarie ed è frutto della sinergica collaborazione tra la Polizia di Stato ed il Ministero dell’Istruzione, con il sostegno del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’agenda scolastica “Il mio diario”, attraverso contenuti e linguaggio adeguati ai giovanissimi, si pone l’obiettivo di avvicinare gli adulti di domani alla cultura della legalità e di fornire un contributo nell’educazione al rispetto delle regole e ai valori di convivenza civile sanciti, innanzitutto, dalla Costituzione. Protagonisti sono i supereroi della legalità, Vis e Musa e i loro amici a quattro zampe, Lampo e Saetta: i loro superpoteri sono amicizia, solidarietà e legalità, che utilizzano nel migliore dei modi grazie ai consigli della Polizia di Stato; affrontano i temi della salute, dello sport, della cura dell’ambiente, dell’inclusione sociale, dell’educazione stradale, del corretto utilizzo di internet e dei social network, ma anche i fenomeni di devianza giovanile più comuni, come bullismo e cyber-bullismo. La narrazione è arricchita da importanti contributi valoriali e di intrattenimento a cura del noto personaggio della letteratura per ragazzi: Geronimo Stilton.

L’iniziativa sottolinea nuovamente l’obiettivo comune della Polizia di Stato e degli Istituti di Istruzione consistente nella creazione di una cultura della legalità a partire dai giovanissimi.     

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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, AL PALO I 40MLN EURO PER ESPIANTI E REIMPIANTI; BUROCRAZIA E RICORSI FRENANO FUTURO FABBRICA GREEN SUD ITALIA.

 Risultano tuttora non spesi  i 40 milioni di euro del Piano di rigenerazione olivicola per gli espianti e i reimpianti in area infetta da Xylella, con la burocrazia e i ricorsi che frenano il futuro green della più grande fabbrica green del sud Italia. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, all’indomani della delibera di Giunta regionale per la variazione di bilancio che ha previsto l’avanzo di amministrazione vincolato per consentire l’utilizzo dei 14milioni di euro per il corrente esercizio 2021 che ha una dotazione finanziaria di quasi 28 milioni di euro. Ciò fa il paio  il paio con i 4 milioni di euro ancora disponibili per la salvaguardia degli ulivi secolari e monumentali.

“Già è stato ammesso al finanziamento solo il 6% delle istanze di espianto e reimpianto, solo 521 domande e 23 progetti collettivi a fronte di una richiesta complessiva per 216 milioni di euro, ma il fatto che concretamente non sia stato ancora liquidato alcun aiuto pubblico di quelli destinati è gravissimo”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Tra l’altro, a distanza di 19 mesi dalla pubblicazione del Decreto Interministeriale del 06/03/2020, il meglio noto Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia da 300 milioni di euro, risultano ancora da spendere 134 milioni di euro sul totale delle risorse stanziate, destinate finora soprattutto alle calamità, mentre sono rimasti inattuati gli interventi che avrebbero consentito agli agricoltori di ricominciare a lavorare e a produrre dopo la grave crisi causata dalla Xylella.

Ancora ferme al palo le risorse per il contrasto al vettore da destinare agli enti pubblici -  per la rimozione degli ulivi secchi, la ricerca, la diversificazione produttiva, con il fallimento delle misura per gli innesti degli ulivi monumentali che ha registrato l’adesione di sole 91 aziende agricole per la farrigonosità dell’intervento.

“E’ indispensabile liberalizzare i reimpianti – ha incalzato il presidente Muraglia - con l'adeguata diversificazione colturale per una ricostruzione efficace dal punto di vista economico e paesaggistico, per non condannare nuovamente il Salento alla monocultura olivicola”.

Nel Salento gli agricoltori sono senza reddito da 7 anni, si contano milioni di ulivi secchi, i frantoi sono stati svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, sono andati persi 5mila posti di lavoro nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile – dice Coldiretti Puglia - se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nel Salento.

“Continuare a pensare che la Xylella sia un problema solo dell’agricoltura – ha ribadito il presidente Muraglia - è la dimostrazione della miopia di quanti ancora non prendono coscienza del danno arrecato dalla malattia a tutta l’economia, dall’agricoltura al turismo, fino agli investimenti per l’indotto commerciale e artigianale legato all’agroalimentare e alla ricettività, per cui serve un impegno corale di tutti che vada oltre la Puglia, perché la Xylella è un problema nazionale ed europeo.

Da quando è stata confermata la presenza della Xylella fastidiosa in Salento – aggiunge Coldiretti Puglia, in base alla elaborazione di dati Sian - la produzione di olio ha subito un trend negativo che rischia di diventare irreversibile, con il minimo storico di 3.979 tonnellate prodotte nell’ultima campagna 2019/2020 a Lecce, con una diminuzione dell’80%, mentre a Brindisi la produzione di olio è diminuita del 16% e del 4% in provincia di Taranto, oltre agli incalcolabili danni al paesaggio e al turismo in Puglia.

Il contagio della Xyella ha già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi, lasciando un panorama spettrale – insiste Coldiretti Puglia - con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio colpito dalla fitopatologia pari al 40% del territorio regionale.

La Xylella ha provocato effetti più disastrosi di un terremoto – conclude Coldiretti Puglia - con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa, con esigenze di contenimento, di ricostruzione, di sostegno che vanno affrontate in maniera strategica, univoca e di sistema, rendendo i procedimenti fluidi e fruibili.

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L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana ha dato il via libera all’installazione delle colonnine per la raccolta degli oli alimentari esausti (olio di oliva, di girasole, di arachidi e di semi vari) sul territorio comunale.

“Con questo intervento – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – rispondiamo ad una criticità molto sentita dalla cittadinanza. Grazie a questi contenitori tutti potranno smaltire correttamente gli oli alimentari esausti senza dover ricorrere all’isola ecologica di via San Vito.”

Al termine delle operazioni di installazione saranno 15 i contenitori disposti sul territorio urbano. Qui la cittadinanza potrà conferire gli oli inserendoli in bottiglie di plastica ben sigillate.

Le colonnine saranno attivate in: Piazza Don Sturzo, Via Fratelli Bandiera angolo Via Aldo Moro, Parco Brayda, Via Suor Antonietta Zullino, Via Fabio Filzi, Via San Pietro Canali, Via Pietro Nenni angolo Viale Giuseppe Abbadessa, Via De Reggio, Via Oria, Via San Francesco D’Assisi, Piazzale Matteotti, Via Licinio Refice angolo Via Boito, S.P. 48 per San Vito dei Normanni (all’interno del parcheggio del Comando di Polizia Municipale), Via Falcone e Borsellino angolo Via Aldo Moro, Via Madonna Delle Grazie.

Il corretto smaltimento degli oli alimentari è di vitale importanza per la tutela dell’ambiente.

Questo rifiuto se disperso nel terreno ostacola l’assunzione delle sostanze nutritive delle piante ed impedisce l’ossigenazione delle acque, mentre se riversato nelle reti fognarie pregiudica il corretto funzionamento dei depuratori rappresentando una minaccia per l’ambiente ed il mare.

In un’ottica di economia circolare, dopo un processo di rigenerazione, questo rifiuto può diventare un materiale prezioso, utile anche per produrre energia.

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Sui primi 149 progetti approvati dal Mipaaf, nell’ambito del PNRR e relativamente agli “Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche”, uno soltanto arriva dalla Puglia: è quello del Consorzio di Bonifica del Gargano e ammonta a poco più di 2 milioni di euro. A mancare all’appello sono soprattutto i Consorzi pugliesi commissariati della Puglia centro-meridionale: zero progetti approvati, proprio in quei territori – provincia di Barletta Andria Trani, area metropolitana di Bari, province di Lecce, Brindisi e Taranto – che hanno più bisogno di uscire dalla perenne emergenza idrica degli ultimi decenni, fortemente aggravatasi negli ultimi anni.    

“Sono stati finanziati 149 progetti presentati dai Consorzi di Bonifica di tutta Italia”, spiega CIA Agricoltori Italiani della Puglia in una nota, “per un ammontare complessivo di investimenti pari a 1,6 miliardi di euro. La nostra regione, una di quelle maggiormente esposte al rischio desertificazione e tra le più sofferenti in assoluto per la scarsità di acque a uso irriguo a disposizione degli agricoltori, in questa prima lista di progetti approvati è praticamente assente, avendo ottenuto circa 2 milioni di euro per opere di manutenzione agli impianti. La nostra regione ha bisogno di infrastrutture che garantiscano acqua a uso irriguo. Mancare l’opportunità offerta dal PNRR significa perdere la possibilità di recuperare un gap infrastrutturale enorme, con conseguenze potenzialmente devastanti nell’arco dei prossimi 10-15 anni, soprattutto davanti a cambiamenti climatici che ci presentano il conto di stagioni siccitose sempre più lunghe e frequenti. Di fronte a questo rischio gravissimo, occorre che le istituzioni intervengano prontamente per ovviare anche alle eventuali inadeguatezze e inefficienze delle strutture commissariali dei Consorzi pugliesi e dei loro uffici tecnici, nel caso fosse questa la causa della mancanza di progetti approvati.

Occorre che quei consorzi tornino a essere amministrati da agricoltori, nel solco del modello virtuoso fornito dai Consorzi della Capitanata. Siamo di fronte a una situazione che rischia di andare nella direzione opposta allo spirito che dovrebbe animare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Chiediamo che il Ministero, le Regioni e gli enti coinvolti sappiano garantire agli agricoltori e ai cittadini pugliesi un adeguato livello di investimenti nelle infrastrutture irrigue. Alla politica regionale chiediamo di agire subito, prima che sia troppo tardi. Per l’utilizzo di tutte le risorse e per intercettare i finanziamenti attualmente a disposizione o che a breve si renderanno disponibili occorre istituire una cabina di regia composta da professionisti esperti, anche al di fuori degli stessi consorzi commissariati, che monitori la situazione, prenda atto dello stato della rete di distribuzione irrigua e proceda di conseguenza. L’agricoltura altamente specializzata della Puglia non può attendere i tempi della burocrazia, ne può fare a meno della risorsa idrica, che al momento è garantita – per quanto riguarda la Puglia centrale e meridionale - solo ed unicamente da acque provenienti dalla Basilicata”. Per CIA Puglia, inoltre, si pone molto seriamente una ‘questione Consorzi commissariati” a tutto tondo: a cominciare da un meccanismo che leghi le retribuzioni dei dirigenti alla reale produttività, garantendo un minino sindacale e agganciando il resto ai risultati ottenuti. Il problema rappresentato dalla scarsa efficienza delle decennali gestioni commissariali potrebbe penalizzare pesantemente, anche nel caso degli investimenti in ambito PNRR, l’agricoltura pugliese.

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