Redazione

Ieri mattina si sono aperte le porte del cantiere edile dove il 29 settembre scorso è deceduto Benito Branca, il 41enne operaio che stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione dell’immobile ed è rimasto schiacciato dal crollo del ballatoio. Il magistrato, Alfredo Manca, ha affidato a due consulenti tecnici della Procura della Repubblica di Brindisi, l’ingegnere Rodolfo Burattini ed il geometra Francesco Pierpaolo Clary, di eseguire un accertamento tecnico, non ripetibile, sul cantiere del civico 40 di via Maiella, in cui si è verificata la morte dell’operaio, e sui mezzi coinvolti.

Il procedimento adottato dal magistrato è volto ad accertare la dinamica dell’incidente e il suo collegamento causale con la violazione della normativa antinfortunistica a carico degli indagati e di eventuali terzi responsabili. Alla verifica erano presenti gli avvocati degli imputati e delle persone offese, i consulenti tecnici di parte e quelli nominati dal magistrato. Presenti anche i vigili del fuoco, la polizia municipale, gli agenti del commissariato, lo spesal e gli ispettori dell’Inail.

Obiettivo della verifica del cantiere, posto sotto sequestro, è stato di valutare la possibilità di liberare la strada dai soli automezzi della ditta sottoposti a sequestro. Il prossimo 27 ottobre si darà inizio alle operazioni peritali alla presenza di tutti i consulenti di parte e i vari periti. Attualmente, per la morte del Branca, sono indagati il titolare dell’impresa edile appaltatrice dei lavori di ristrutturazione dell’immobile, i due proprietari dell’abitazione, l’architetto progettista della ristrutturazione e l’ingegnere che ha redatto i calcoli statici della stessa. Il reato, al momento ipotizzato dal magistrato, è l’omicidio colposo con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.

Il collegio di difesa è composto dagli avvocati Carmelo e Silvio Molfetta del foro di Brindisi, Francesco Accoto del foro di Lecce, Marcello Falcone, Massimo Murra, Davide De Giuseppe, tutti del foro di Brindisi.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione.  

C.S.I, I COMITATI DI PUGLIA, CAMPANIA E BASILICATA CHIEDONO AL GOVERNO LA RIAPERTURA DELLE PALESTRE. 

 
NOVA SIRI – Proficuo ed efficace momento d’incontro per le tre regioni del Sud del Centro Sportivo Italiano, che lo scorso weekend si sono incontrate a Nova Siri (MT), presso il Villaggio “Giardini d’Oriente”, per programmare il futuro progettuale e sportivo dell’associazione nel Mezzogiorno d’Italia.
 
In contemporanea, circa duecento giovanissimi atleti provenienti da Puglia, Campania e Basilicata si sono confrontati sui campi da calcio per l’edizione 2021 dei “Giochi del Sud”, dedicati alla memoria di Vito De Sario: un concreto esempio di ripartenza sportiva per cercare di dimenticare gli ingenti danni causati dalla pandemia.
 
Al momento di dibattito tra dirigenti, invece, promosso dai presidenti regionali CSI Puglia, Ivano Rolli, CSI Campania, Enrico Pellino, e CSI Basilicata, Domenico Lavanga, hanno preso parte, in collegamento streaming, il presidente nazionale del Centro Sportivo Italiano Vittorio Bosio e il membro di presidenza nazionale Giovanni Scarlino. Erano presenti in loco il vicepresidente nazionale Marco Calogiuri, il direttore tecnico nazionale Carmine Di Pinto e i consiglieri nazionali Serafina Grandolfo e Nazzareno Sportella. Nutrita anche la partecipazione di referenti e dirigenti territoriali.
 
Si è discusso a lungo su diversi temi di attualità: dalla ripartenza sportiva, dopo i terribili mesi di stop forzato a causa della pandemia, all'augurio di recuperare tutte le forze nei territori per costruire il futuro dell'associazione. I comitati territoriali delle tre regioni del Sud Italia, infatti, auspicano che la stagione sportiva in corso possa fornire un segnale di autentica ripartenza per tutte le società e le parrocchie che, da decenni ormai, si affidano al C.S.I. per la promozione dello sport in tutto il territorio del Meridione. Per farlo, tuttavia, i dirigenti C.S.I. rivolgono un accurato appello al CTS ed agli organi di Governo affinché ai Dirigenti Scolastici si affidi il compito di riaprire le palestre scolastiche per permettere la pratica sportiva negli orari pomeridiani e serali.
 
Importante, secondo i massimi dirigenti di Puglia, Campania e Basilicata, sarà lavorare per il coinvolgimento più capillare di forze e dirigenti che possano aiutare il prestigioso ente di promozione sportiva a raggiungere le regioni in maggiore difficoltà in questo particolare momento storico.
Il presidente nazionale del C.S.I. Vittorio Bosio, inoltre, è convinto che per poter scrivere nuove pagine di associazionismo sportivo sia fondamentale preservare unità e collaborazione tra i territori, affinché il Centro Sportivo Italiano continui a rappresentare un punto fermo e insostituibile per il sistema sportivo italiano.
 

Campagna per la prevenzione dei disturbi dell'udito Nonno ascoltami. Ieri in piazza della Vittoria anche un cittadino di cento anni. 

 
C’era anche un centenario, ieri, fra i cittadini che si sono recati in piazza della Vittoria, a Brindisi, per sottoporsi a una visita di controllo gratuita dell’udito. L’iniziativa rientrava nell’ambito della manifestazione Nonno ascoltami, lanciata a livello nazionale dalla onlus Udito Italia con il patrocinio, fra gli altri, del Ministero della Salute e della Asl di Brindisi. 
L’arzillo paziente è stato il primo a presentarsi: mancavano pochi minuti alle 10, orario stabilito per l’inizio delle visite, quando è arrivato da solo, senza alcun accompagnatore. L’uomo, che vive a Brindisi, è già portatore di una protesi acustica; i controlli eseguiti hanno confermato la sua condizione di ipoacusia, ovvero di abbassamento dell’udito.
In tutto, sono state circa sessanta le persone che hanno scelto di far controllare le proprie capacità uditive dall'équipe presente in piazza. C’erano anche i volontari della Croce Rossa, insieme ai tecnici audioprotesisti e a un dirigente medico della unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Perrino di Brindisi, Sebastiano Mininni. 
Secondo i dati raccolti dagli organizzatori, la maggior parte delle persone visitate aveva più di cinquanta anni. I fenomeni di ipoacusia sono soliti manifestarsi più frequentemente con l'avanzare dell'età e ciò spiega anche il nome dell'iniziativa. Non sono mancati, però, anche cittadini al di sotto della fascia dei cinquanta: il più giovane, un trentenne.
Una decina di loro non si è potuta sottoporre all'esame audiometrico poiché durante la visita è stata evidenziata la presenza nei canali uditivi del tipico “tappo di cerume”. Dei restanti, circa la metà è risultata affetta da disturbi mono o bilaterali. In due, tra i quali il già citato centenario, erano portatori di protesi. Un solo caso di sordità grave è stato riscontrato durante i controlli. Ove necessario, infine, sono stati consigliati ai pazienti visitati esami più approfonditi.
Nicola Dipalma è il nuovo direttore dello Spesal, il Servizio di Prevenzione e
Sicurezza negli ambienti di lavoro. Laureatosi in Medicina e Chirurgia
all'università di Pisa e specializzatosi in Medicina del lavoro nello stesso
ateneo, Dipalma si è insediato alla guida dello Spesal brindisino il primo
ottobre scorso e succede a Cosimo Nicolì. Nel suo curriculum spiccano, oltre
alle competenze medico-scientifiche approfondite nel corso della lunga
carriera accademica e professionale, le partecipazioni a prestigiosi master in
management. Dipalma proviene dalla Asl Bt dove è stato, anche in questo
caso, in servizio allo Spesal come dirigente medico ma la sua esperienza
professionale, maturata quasi interamente nell'ambito della sicurezza e della
prevenzione, spazia dalle attività di polizia giudiziaria a quelle di consulenza,
studio, ricerca, verifica e controllo. È stato collaboratore tecnico-professionale
della Regione Puglia – Sezione Promozione della Salute e del Benessere. In
questo ambito ha ricoperto il ruolo di referente scientifico per le tematiche
legate all'amianto, in supporto alla programmazione delle attività di
prevenzione. Tra aprile 2020 e marzo 2021, per citare alcuni dei suoi ultimi
impegni, ha lavorato al Piano mirato di Vigilanza e Prevenzione dedicato alle
Rsa/Rssa della Asl Bt, per arginare il contagio da Sars-Cov2 tra i fragili
residenti nelle strutture, tramite il controllo dell’applicazione dei protocolli di
sicurezza dell’Iss e l'esecuzione dei tamponi periodici al personale sanitario.
Per l'Asl Bt, dal 2016 al giugno 2021, ha ispezionato oltre 1000 aziende e
quasi 500 cantieri, distinguendosi tanto per la quantità dei controlli effettuati
quanto per la perizia con i quali sono stati svolti. Dipalma ha già iniziato il suo 
percorso all'interno della Asl di Brindisi, misurandosi con la realtà del territorio
che si gioverà della sua esperienza nel settore della sicurezza e prevenzione
negli ambienti di lavoro.

Dati del giorno: 11 ottobre 2021

76
Nuovi casi
7.566
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 7
Provincia di Bat: 0
Provincia di Brindisi: 3
Provincia di Foggia: 54
Provincia di Lecce: 7
Provincia di Taranto: 1
Residenti fuori regione: 0
Provincia in definizione: 4
2.402
Persone attualmente positive
134
Persone ricoverate in area non critica
21
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

269.834
Casi totali
3.812.402
Test eseguiti
260.629
Persone guarite
6.803
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 98.936
Provincia di Bat: 28.239
Provincia di Brindisi: 21.390
Provincia di Foggia: 47.508
Provincia di Lecce: 31.357
Provincia di Taranto: 40.933
Residenti fuori regione: 991
Provincia in definizione: 480

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione.  

OLIO: COLDIRETTI PUGLIA, EXPORT IN AFFANNO - 5,3% PER L'EVO MADE IN PUGLIA; RECUPERARE QUOTE MERCATO DOPO EMERGENZA COVID.

In affanno l’export di olio extravergine pugliese all’estero che segna nel primo semestre 2021 un calo del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per cui è necessario recuperare il terreno perso sui mercati internazionali che ha registrato una battuta d’arresto a causa della lunga emergenza Covid. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Coeweb Istat che tracciano un percorso che abbisogna di campagne di promozione e valorizzazione sui mercati internazionali.  

“La Puglia può ripartire dai punti di forza con il segmento dell’olio extravergine di oliva che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia agroalimentare” afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, nel sottolineare che “per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. Una mancanza che ogni anno – insiste Coldiretti Puglia – rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della “bolletta logistica” legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci.

“A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva. Serve una ulteriore stretta sui controlli, per stoppare le pratiche sleali, un intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato”, aggiunge Muraglia.

Determinante mettere uno stop alle speculazioni che deprimono i prezzi dell’olio extravergine pugliese proprio quando sotto la spinta salutista determinata dall’emergenza Covid sono cresciuti del 9,5% i consumi di olio extravergine. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, per cui è necessario vigilare sugli acquisti per evitare che venga spacciato come nazionale il prodotto importato di minore qualità con i magazzini in Puglia pieni di olio straniero con un aumento del 45% rispetto all’anno scorso, secondo i dati del report Frantoio Italia redatto dall’organismo di controllo ICQRF del Ministero delle Politiche Agricole.

“Il rischio è che ci siano pesanti ripercussioni sugli operatori seri della filiera, frantoi e produttori,  che rischiano di vedere  non remunerato il valore del nostro pregiato EVO di qualità, anche in vista della prossima campagna  olearia. Coldiretti Puglia vigilerà affinché vengano stanate e perseguite eventuali speculazioni, sostenendo tutte le necessarie azioni di contrasto messe in campo dagli organismi di controllo e dalle forze dell’ordine”, afferma il presidente Murazglia.

In queste condizioni è importante verificare attentamente l’etichetta anche se – denuncia la Coldiretti regionale - sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte “miscele di oli di oliva comunitari”, “miscele di oli di oliva non comunitari” o “miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari” obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva. La scritta – precisa la Coldiretti regionale - è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile tanto che i consumatori dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente.

Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive.

La Puglia detiene un patrimonio di 60 milioni di ulivi – conclude Coldiretti Puglia – su una superficie di 383.650 ettari, con una PLV (Produzione Lorda Vendibile) del comparto olivicolo-oleario pari al 20% della totale PLV del settore agricolo.

In Italia 9 famiglie su 10 consumano olio extravergine d’oliva tutti i giorni – sottolinea Coldiretti – con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative. L’Italia è il primo consumatore mondiale di olio di oliva con una media negli ultimi 5 anni di 504 milioni di chili, seguita dalla Spagna con 483 milioni di chili e dagli Stati Uniti con ben 320 milioni di chili. A sostenere la domanda mondiale – conclude la Coldiretti - sono certamente gli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione, soprattutto in tempi di pandemia Covid.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione.  

Al Campionato Mondiale Panettone 2021, organizzato dalla Federazione internazionale pasticceria gelateria cioccolateria (Fipgc), il maître pasticciere del “Gran Bar” di Ostuni, originario di Ceglie Messapica, Damiano Suma, si conferma anche in questa edizione tra i migliori pasticceri in ambito internazionale, conquistando ben due medaglie di bronzo, nella categoria panettone “Classico” e “Innovativo”, uno sbalorditivo lievitato fatto con caffè, caramello, cioccolato fondente e il suo lievito madre naturale.

Una prestigiosa riconferma sul podio internazionale per il 37enne che lo scorso anno era stato premiato con la Medaglia d’Argento, conquistando la giuria con prodotti del territorio che coniugano tradizione e innovazione: “E’ una soddisfazione immensa per me confermare il riconoscimento tra i migliori al mondo – spiega Suma – dopo un momento particolare legato alle difficoltà della pandemia ma questo premio ripaga di tutti i sacrifici compiuti, la passione e la dedizione che ogni giorno metto insieme alla mia ‘famiglia’ del ‘Gran Bar’ per realizzare prodotti artigianali.”

La finale della competizione, giunta alla terza edizione, si è svolta ieri, domenica 10 ottobre, a Roma presso il Centro Congressi Palazzo Rospigliosi. Alla gara hanno partecipato concorrenti che si sono esibiti, anche, nelle categorie Decorato e Gluten Free. La giuria era composta da 10 Campioni del Mondo di Pasticceria: Roberto Lestani, presidente di giuria insieme a Matteo Cutolo, Paolo Molinari, Enrico Casarano, Claudia Mosca, Gianluca Cecere, Francesco Luni, Luca Borgioli, Pasquale Pesce e Ruggiero Carli.

Damiano Suma, delegato per la provincia di Brindisi della Federazione Nazionale Pasticceri e Cioccolatieri Italiani, è Pastry Chef con esperienza ultraventennale nelle migliori pasticcerie d’Italia e della Puglia. Tecnico PreGel, vanta numerose collaborazioni con le aziende top quality nel mondo della pasticceria: Effecci Distribuzione, Caffarel, Red Accademy. La sua Colomba “Divina” è tra le 30 colombe tradizionali migliori d’Italia. 

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione.  

È polemica a Mesagne per l’assenza di vigili davanti al plesso scolastico di primo grado “Paolo Borsellino” che possano regolare il frenetico traffico. La carenza di organico, infatti, ha imposto al comando una stringente pianificazione del servizio davanti alle scuole escludendo quelle che, a suo parere, pongono meno problemi di ordine pubblico. Non la pensano così le mamme che hanno messo in atto una forte rimostranza che ha indotto il comandante dei vigili urbani, Teodoro Nigro, a effettuare un passo indietro e concedere la presenza di un vigile anche davanti alla scuola “Borsellino”.

“L’istituto “Borsellino” urbanisticamente è posto in zona non centrale con una viabilità regolare e secondaria – ha spiegato Nigro -. L’istituto, inoltre, è fornito di recinzione pertinenziale con diversi cancelli di servizio. Il comando garantisce quotidianamente un vigile al mattino, in orario di accesso quando l’afflusso risulta contestuale di più classi. L’uscita delle ore 13,15 e delle ore 16,10 non è presidiata in quanto l’organizzazione dei servizi della polizia locale ha inteso “spostare” il personale operativo nella fascia oraria delle 15,00 alle ore 21 allorquando, dal tardo pomeriggio, la circolazione veicolare e le chiamate di soccorso o intervento, assumono volumi sempre maggiori con diversificati interventi a cui di aggiungono numerosi sinistri stradali, purtroppo, sempre all’ordine del giorno”. Ha, quindi, aggiunto: “Resta intesa la disponibilità del comando a venire incontro ad esigenze della direzione scolastica contestualizzate all’efficienza complessiva immaginando che l’uscita dal plesso scolastico avvenga scaglionato e che si “abbandoni” l’idea di collocare le autovetture in prossimità dei cancelli pedonali dai quali escono gli studenti”.

Infine, per andare incontro alle richieste di alcune direzioni didattiche presto saranno stipulate convenzioni con associazioni pronte a fornire volontari in ausilio agli agenti di polizia locale dinanzi le scuole, “dove la tendenza ad avvicinare sempre più il proprio veicolo privato posto a servizio degli studenti rimane un’abitudine di non facile contenimento”, ha concluso il comandante Nigro. Resta, in ogni modo, il problema del sottodimensionamento della pianta organica della polizia locale che si è ridotta talmente da non permettere i regolari servizi.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione.  

Controlli rafforzati della polizia locale di Mesagne dinanzi gli istituti scolastici presidiati dagli Agenti in occasione degli orari di entrata ed uscita dai quattro plessi elementari per un totale di sei unità destinate nelle due fasce di orario .

I controlli stanno interessando anche il centro storico dove,  nonostante la segnaletica verticale ed in attesa del nuovo suayema a varco elettronico ZTL , non mancano condotte di guida poste in spregio a basilari norme del cds come nella serata di ieri con bene sei verbali elevati. 
Introdotti in dotazione agli Agenti i nuovi palmari per verbali satellitari al fine ridurre ogni possibile margine di errore oltre a tipizzare le violazioni immesse automaticamente nel software  elaborativo del Comando .
Infine si va completando il rifacimento di decine e decine di attraversamenti pedonali nella logica , fortemente voluta dal Sindaco Toni Matarrelli , di maggiore sicurezza stradale sul territorio comunale periferie incluse .

Procede senza sosta l’inchiesta della Procura della repubblica di Brindisi sulla morte di Benito Branca deceduto in un cantiere edile a Mesagne, il 29 settembre scorso, a seguito del cedimento di una pensilina su cui stava lavorando. Il magistrato, Alfredo Manca, ha convocato per lunedì alle ore 9 presso il suo ufficio due consulenti tecnici della Procura, l’ingegnere Rodolfo Burattini ed il geometra Francesco Pierpaolo Clary, cui conferirà l’incarico di eseguire un accertamento tecnico, non ripetibile, sul cantiere del civico 40 di via Maiella, in cui si è verificata la morte del Branca, e sui mezzi coinvolti. Il procedimento adottato dal magistrato è volto ad accertare la dinamica dell’incidente e il suo collegamento causale con la violazione della normativa antinfortunistica a carico degli indagati e di eventuali terzi responsabili. Naturalmente la Procura ha inviato una notifica a quelli che sono a tutt’oggi gli unici indagati.

Cioè il titolare dell’impresa edile appaltatrice dei lavori di ristrutturazione dell’immobile, i due proprietari dell’abitazione, l’architetto progettista della ristrutturazione e l’ingegnere che ha redatto i calcoli statici della stessa. Il reato, al momento ipotizzato dal magistrato, è l’omicidio colposo con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Per la stessa ora di lunedì sono stati convocati in Procura, per assistere al conferimento dell’incarico, i consulenti tecnici delle parti in causa. Il Branca ha lasciato la moglie e due ragazzi. La famiglia Branca è difesa dall’avvocato Davide De Giuseppe. Proseguono, dunque, le indagini della Procura di Brindisi non tralasciando nulla. Lunedì 4 ottobre il medico legale Domenico Urso ha eseguito l’autopsia sul corpo del Branca riscontrando la frattura del collo e delle vertebre. Intanto, gli investigatori stanno acquisendo una mole di materiale grazie al quale si potrà ricostruire la dinamica del sinistro e individuare i responsabili. Al termine di queste indagini il magistrato deciderà se rinviare tutti a giudizio, solo una parte, oppure includere altri soggetti tutt’oggi non destinatari di nessun provvedimento giudiziario.

Su questa vicenda di sinistro sul lavoro si è espresso anche il deputato del M5S, Gianluca Aresta, accogliendo con favore la decisione delle commissioni Giustizia e Lavoro del Senato d’incardinare la proposta di legge del M5S per l’istituzione di una Procura Nazionale del Lavoro. Per Aresta si tratta “di ottimizzare tutto l’impianto dei controlli e aumentare sensibilmente gli strumenti di prevenzione. Un “pool” di esperti impegnato in via esclusiva su questo fronte lavorerebbe proprio in questa direzione, con meccanismi premianti e incentivi per tutte quelle imprese virtuose e rispettose delle regole, che per fortuna sono la maggioranza”. Lo scopo è di ridurre drasticamente le “morti bianche”, potenziare il numero degli ispettori e delle ispezioni, “far crescere tra gli imprenditori e gli stessi lavoratori la consapevolezza piena dei rischi sul luogo di lavoro avviando una politica premiante delle aziende che fanno della sicurezza una loro prerogativa, rappresentano per me un impegno fondamentale al quale intendo dedicare, in questo ultimo scorcio di legislatura, il mio massimo impegno di parlamentare”, ha concluso il deputato pentastellato.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione.