Il presidente Vizzino. Sul San Raffaele un quadro ancora non del tutto chiaro, a cominciare dal titolo di affidamento che risale al 2008

Novembre 13, 2023 1126

La commissione consiliare Sanità, presieduta da Mauro Vizzino, ha riaffrontato il tema della pubblicizzazione del Centro regionale di riabilitazione ospedaliera di Ceglie Messapica, oggetto di una proposta di legge a firma del consigliere Fabiano Amati (Azione) e illustrata in una precedente seduta. E’ stato sentito il direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio, che ha illustrato sommariamente lo stato dell’arte dell’affidamento alla Fondazione San Raffaele, attuale gestore in proroga del Centro di riabilitazione, e la procedura avviata recentemente tramite ricerca di mercato per il nuovo affidamento. Un quadro ancora non del tutto chiaro, a cominciare dal titolo di affidamento che risale al 2008.

Ancora una volta l’assessore alla Sanità Rocco Palese ha rappresentato l’esigenza di procedere ad ulteriori approfondimenti, affidandoli al direttore del Dipartimento Vito Montanari, sulla base di una accurata relazione che il direttore generale della Asl farà pervenire in tempi brevi. Il rappresentante del governo regionale e il direttore di dipartimento hanno comunque ribadito la “volontà di passare alla gestione pubblica, ove ci fosse - come sembra probabile –  un risparmio per il Sistema sanitario regionale”. L’argomento è stato quindi aggiornato.

Aggiornata infine anche la discussione sulle due proposte di legge, una a firma Amati e l’altra a firma Francesco Ventola (Fratelli d’Italia) sull’istituzione dell’Azienda Zero, per accentrare tutte le attività non direttamente connesse alla cura dei malati: reclutamento e gestione del personale, realizzazione dei lavori e acquisto di beni e servizi.  Nella precedente seduta di Commissione sul tema l’assessore Palese aveva ribadito la ferma volontà della Giunta di procedere in continuità con la delibera  n. 2074 votata all’unanimità dalla il 6 dicembre 2021  che individuata nell’azienda Zero lo strumento privilegiato per l’efficientamento del sistema sanitario. Oggi invece, dalle parole del direttore del dipartimento Salute, Montanaro, è emerso un parere negativo sulla costituzione della nuova azienda, “non nel merito – si è sottolineato -  ma per ragioni esclusivamente legate alla mancante copertura finanziaria e alle possibili obiezioni dei ministeri affiancanti”.

Un argomento poco convincente, secondo Amati, che nella sua proposta di legge ha inserito una possibilità da lui definita “a costo zero” e che ha rilanciato: “Se proprio ci sono difficoltà – ha detto  -  possiamo procedere anche solo alla centralizzazione di alcune attività: gestione del personale e acquisizione di beni e servizi, utilizzando una struttura esistente come l’Ares”. La proposta, nelle sue diverse ed emendabili articolazioni, resta all’ordine del giorno.