Redazione
POMODORO: COLDIRETTI PUGLIA, SERVONO CONTRATTI E PREZZI ADEGUATI
POMODORO: COLDIRETTI PUGLIA, SERVONO CONTRATTI E PREZZI ADEGUATI
CON TRAPIANTI A COSTI RADDOPPIATI; INVASIONE DI CONCENTRATO CINESE
Con i trapianti in corso non esistono certezze per i produttori di pomodoro da industria per la campagna pomodoro 2024
Servono contratti e prezzi adeguati quando i trapianti di pomodoro a costi raddoppiati sono in corso e non esistono certezze per i produttori di pomodoro da industria per la campagna 2024. E’ quanto torna a denunciare Coldiretti Puglia, a tutela di un settore economico per cui al momento non ci sono contratti quadro o prezzi di riferimento, ma devono essere stipulati i contratti con un prezzo di riferimento giustamente remunerativo per le imprese agricole, ricorda la Coldiretti, secondo quanto previsto dalla normativa sulle pratiche sleali.
A fronte degli elevati costi di coltivazione, delle incognite climatiche - non ultima la siccità - e fitosanitarie, delle incertezze internazionali, tra cui i problemi legati al canale di Suez, va valutata attentamente la superficie che ogni singola azienda investirà a pomodoro, non essendoci riferimenti rispetto ai prezzi che potranno essere corrisposti dall’industria.
La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Puglia, sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti. La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Puglia - con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).
E in questo scenario cresce l’importazione di concentrato di pomodoro dalla Cina che ha rappresentato soprattutto un problema italiano, con distorsione della concorrenza – insiste Coldiretti Puglia - determinata da un prodotto che è arrivato a “pesare”, in termini di prodotto fresco, a seconda delle campagne, dal 10 al 25% della produzione nazionale di pomodoro da industria.
Un mare di pomodoro proveniente da un paese dove le regole produttive, fitosanitarie, ambientali, etiche non sono quelle italiane ed europee, da territori saliti spesso alla ribalta – aggiunge Coldiretti Puglia - per lo sfruttamento delle minoranze e dei prigionieri politici. Ma nell’ultimo anno la situazione è cambiata, con una forte crescita delle importazioni anche nel resto dell’UE. Le proiezioni per il 2023, basate sui dati resi disponibili da Eurostat, dicono che le importazioni, negli altri 26 paesi dell’ UE, sarebbero sostanzialmente raddoppiate.
A livello UE è pertanto necessario a estendere a tutti i 27 Paesi membri l’obbligo di indicare l’origine del pomodoro (luogo di coltivazione) utilizzato nei derivati, obbligo in vigore in Italia grazie all’azione di Coldiretti, e adottare il principio di reciprocità delle regole UE economiche, ambientali, etiche, anche per i prodotti importati, bloccando l’ingresso del prodotto che non le rispetta.
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ACSI Brindisi "Raduno Interprovinciale Sport. In. Co." Ostuni
MERCOLEDÌ 24 APRILE IL SALENTO «SI ATTIVA» AD OSTUNI
SPORT.IN.CO. PROGETTO ACSI – SPORT E SALUTE
CONTRO LA SEDENTARIETA E PER PROMUOVERE I CORRETTI STILI DI VITA
Mercoledì 24 aprile 2024 si terrà ad Ostuni il Raduno interprovinciale SPORT.IN.CO., progetto di promozione della pratica sportiva di base attraverso stili di vita sani e salutari. Un progetto ideato da ACSI nazionale, finanziato da Sport e Salute e promosso sul territorio dai Comitati provinciali di ACSI di Brindisi e Lecce.
SPORT.IN.CO. è un innovativo progetto sportivo e sociale che punta a formare un Gruppo Nazionale «per la salute e la mobilità sostenibile». L’idea è di verificare quanto una serie di attività motorie e di screening possano aiutare la salute di differenti fasce di età, genere e provenienza sociale. Dopo la fase pilota potrebbe diventare un “Modello Attività” da promuovere su scala nazionale a quanti sono particolarmente sedentari.
In questi mesi diverse ASD e realtà sociali delle province di Lecce e Brindisi hanno portato avanti le tante e diverse attività previse dal Progetto con l’obiettivo di aumentare il tempo dedicato all’attività motoria, accrescere l’interesse alla pratica sportiva, diminuire il gender gap nelle attività sportive, aumentare il benessere fisico per gli Over 65 fino a contribuire ad obiettivi di sistema come la riduzione della spesa sanitaria, il pieno coinvolgimento di quanti vivono contesti svantaggiati fino al favorire gli spostamenti senza l’uso auto. Tutto questo proponendo attività come il Trekking, la Camminata, il Ciclismo in stretta collaborazione con le associazioni del territorio.
Nella città di Ostuni, porta del Salento e meta turistiche d’eccellenza della Puglia, è stata l’ASD Aryfitness di Arianna Petrocchi a promuovere le attività di SPORT.IN.CO. e per questa ragione mercoledì 24 sarà proprio la Città Bianca ad ospitare il raduno di tutti i partecipanti a questo progetto dalle province di Lecce e Brindisi.
La Giornata - patrocinata dal Comune di Ostuni e parte del cartellone di iniziative Settimana dello sport Aprile Ostuni 2024 - prenderà le mosse alle 10.30 in piazza Libertà con attività sportivo motorie di diverso genere e tipologia: movimento con musica, passeggiate culturali con guida, socializzazione, camminata in città. A seguire i partecipanti raggiungeranno il Parco di Santa Maria di Agnano dove si vivrà una pausa pranzo all’aperto. Nel pomeriggio, dalle 14.00, nuove attività ludico-motorie nello stesso Parco. Al termine spazio per una visita guidata fra i resti di antiche civiltà di Puglia ospitati nello stesso Parco Archeologico. Alle 16.00 conclusione della giornata.
ACSI ha a cuore la mobilità sostenibile: per quanti parteciperanno all’evento di Ostuni ma non possono o scelgono di non utilizzare mezzi propri è stato predisposto un servizio navetta da alcuni comuni fra le province di Lecce e Brindisi. Da Salice Salentino (Largo Stazione, ore 8.00), Campi Salentina (Largo Ospedale, ore 8.15), San Donaci (Largo Palazzetto dello Sport, ore 8.30) con arrivo ad Ostuni alle 9.30.
Con ACSI… un nuovo stile di vita e di sport!
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Arca Nord: 952mila euro per ristrutturae immobili di Mesagne, Brindisi, Erchie, San Donaci, Fasano e Latiano
Il Commissario Straordinario di ARCA NORD SALENTO Cosimo CASILLI informa che il Direttore Domenico DE STRADIS e l’Ing. Marta MELIS del SERVIZIO MANUTENZIONE hanno approvato:
- Il progetto esecutivo per interventi di recupero e manutenzione del patrimonio edilizio abitativo di ARCA NORD SALENTO ed indette:
- le procedure di gara a seguito del contributo straordinario di euro 952.569,38 erogato da REGIONE PUGLIA.
Gli interventi riguarderanno:
1. n.ro 15 alloggi nella Città di BRINDISI che saranno interamente ripristinati e resi abitabili attraverso opere di ordinaria e straordinaria manutenzione e immediatamente riassegnati a nuovi aventi diritto sulla base della graduatoria ordinaria da parte dei Comuni di Brindisi
2. Tali risorse consentiranno di intervenire anche nei Comuni di ERCHIE, SANDONACI, MESAGNE e FASANO dove gli alloggi saranno oggetto di urgenti interventi di messa in sicurezza mentre nel Comune di LATIANO riguarderanno il ripristino e messa in sicurezza di un’intera palazzina.
I tempi di realizzazione degli interventi sono stimati in circa 12 mesi.
Gli interventi si inseriscono, come dichiarato dall’Assessora Regionale all’Ambiente e Politiche Abitative Anna Grazia MARASCHIO, nell’ottica di un potenziamento dell’offerta abitativa, sia in termini qualitativi che quantitativi, grazie al recupero di alloggi inabitabili (precarie condizioni degli standard minimi di abitabilità) e consentendo la messa in sicurezza e l’agibilità di alcuni immobili non ancora interessati da interventi di radicale manutenzione
Trovato in possesso di circa 2 Kg. di cocaina, arrestato
Trovato in possesso di circa 2 Kg. di cocaina, arrestato. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio ad alto impatto, di carattere preventivo e di contrasto a reati in genere, eseguiti nei giorni scorsi in Torchiarolo, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un 36enne del luogo per detenzione con fini di spaccio di ingenti quantitativi di “cocaina”. In particolare, l’uomo, dopo essere stato notato a piedi mentre si aggirava in quel centro cittadino nei pressi di un’area dismessa, alla vista dei militari assumeva un atteggiamento sospettoso tanto da far ragionevolmente ritenere che potesse celare qualcosa di illecito. I Carabinieri, procedevano ad una verifica più accurata e all’esito di una prima ispezione rinvenivano in una busta da spesa 430 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in quattro involucri.
Nell’immediatezza, le operazioni venivano estese ad altri luoghi in uso all’uomo, che consentivano il rinvenimento di ulteriore stupefacente della stessa tipologia pari a poco più di 1 Kg occultato all’interno di una borsa frigo e 420 grammi una busta in cellophane. Presso l’abitazione veniva rinvenuto ulteriore analogo stupefacente per complessivi 51 grammi e vario materiale per il confezionamento dello stupefacente, oltre a denaro contante, pari a 25 mila euro, suddiviso in banconote di vario taglio. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto alla Casa Circondariale di Brindisi. Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa, in modo particolare contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.
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All'alba blitz antidroga dei carabinieri: 5 arresti
Dopo accurata indagine i carabinieri questa mattina all'alba, su ordinanza emessa dalla Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi Vilma Gilli, hanno fatto scattare un blitz antidroga nella città di San Pietro Vernotico e in altre realtà della provincia. Al termine dell'operazione cinque persone sono state arrestate poichè coinvolte in detenzione e spaccio di stupefacenti. Di questa a due sono stati concessi i benefici degli arresti domiciliari.
Questa mattina a Brindisi e provincia i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, con il supporto di unità antidroga del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA) e delle Aliquote di Pronto Intervento di Brindisi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi (dott.ssa Vilma Gilli) nei confronti di cinque individui, indagati a vario titolo per reiterata detenzione, trasporto, occultamento, cessione e vendita di sostanze stupefacenti tipo hashish, marijuana e cocaina, a conclusione dell’indagine (denominata FULL SERVICE), diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e condotta dai Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico (BR).
La complessa ed articolata attività investigativa ha consentito di documentare:
- la gestione dello spaccio da parte, principalmente, di due dei cinque indagati, fratelli tra loro, di cui uno titolare dell’officina di gommista “FULL SERVICE”, con sede a San Pietro Vernotico, già agli arresti domiciliari per altra causa;
- l’apporto fornito dalla sorella nello svolgimento dell’attività illecita, onde sopperire alle limitazioni alla libertà personale di quest’ultimo;
- le modalità di occultamento dell’hashish e della marijuana, che richiedevano l’utilizzo di un grosso pneumatico da trattore – collocato a ridosso della recinzione dell’officina – e di una nicchia per il contatore dell’acqua – ricavata nel muro perimetrale della stessa officina – in cui venivano occultate dette sostanze che, previo accordo personale/telefonico, venivano poi prelevate dagli acquirenti;
- gli approvvigionamenti di cocaina operate dagli altri indagati a favore del titolare dell’officina, mediante deposito della sostanza all’interno di un barratolo di latta, collocato sul davanzale della finestra della sua camera da letto, dove venivano prelevati dal predetto;
- le particolari modalità di consegna delle partite nel periodo novembre 2022 – gennaio 2023, allorché il menzionato titolare dell’officina era costretto a usare una sedia a rotelle perché immobilizzato a seguito di una frattura agli arti inferiori - per cui i fornitori consegnavano la cocaina collocandola tra le gambe dello stesso.
- operare un accurato riscontro dei risultati delle attività tecniche, come intercettazioni e video riprese, mediante perquisizioni personali e veicolari operate nel corso dell’attività investigativa;
- inquadrare le posizioni dei due germani e delle persone che con i predetti si sono relazionate;
- rilevare il collegamento tra le condotte poste in essere delle persone indagate, posto che le richieste di approvvigionamento da parte degli acquirenti è stata puntualmente seguita dall’acquisto di nuove partite da parte degli spacciatori, a riprova dell’intervenuta cessione della sostanza, previo pagamento della stessa da parte degli acquirenti;
- decodificare il linguaggio criptico adoperato nel corso delle intercettazioni.
Nel corso dell’attività:
- è stata arrestata in flagranza 1 persona per “detenzione illegale di armi e munizioni, detenzione di arma clandestina e detenzione di manufatto esplodente”, a seguito del rinvenimento e sequestro di 1 bilancino di precisione e materiale utile per il confezionamento della droga;
- sono state segnalate 7 persone per violazione amministrativa ex art. 75 D.P.R. 309/90 col sequestro di complessivi grammi 10 e grammi 5, rispettivamente di hashish e di cocaina;
- sono state sequestrate nei confronti di ignoti, in due distinti riscontri, complessivi grammi 80 di hashish;
- sono state censite circa 125 cessioni di sostanza stupefacente di vario tipo.
Sulla base dei suddetti elementi è stato ritenuto sussistere il requisito di gravità indiziaria a carico delle persone arrestate, la cui definitiva responsabilità dovrà comunque essere accertata nel corso del giudizio cui saranno eventualmente sottoposte.
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Presso la Scuola Primaria e dell'Infanzia Giovanni XXIII di Ostuni si è parlato di consumo sostenibile della plastica
Nel pomeriggio di Venerdì 19 aprile, presso la Scuola Primaria e dell'Infanzia Giovanni XXIII di Ostuni, l'Ambasciatore Europeo per il Clima e referente Plastic Free, Domenico Pecere, ha tenuto un incontro, organizzato da Plastic Free sulle tematiche della crisi climatica, come attenuarla, tra patti europei e buone pratiche, tra cui quelle legate al consumo sostenibile della plastica nel quotidiano. L'incontro è stato organizzato dalla Dirigente Scolastico della scuola, Dott.ssa Federica Gennari, coadiuvata dalla docente referente, Ins. Antonella Legrottaglie e hanno partecipato alcuni docenti e i genitori degli studenti.
Lo scopo dell'evento è stato quello di spiegare ai partecipanti cosa l'Unione Europea mette in campo per attenuare i effetti della crisi climatica sull'ambiente, con temperature in costante crescita. Inoltre, si è discusso sull'importanza delle buone pratiche quotidiane, con un focus su come limitare l'eccessiva produzione giornaliera di plastica, anche mediante un gioco di ruolo, che ha visto i partecipanti, suddividersi in gruppi, per formare, ognuno un mini-Parlamento Europeo.
L'Ambasciatore Europeo per il Clima Domenico Pecere, ha spiegato come «La crisi climatica non è assolutamente un dato falso, visto che la certezza ce l'hanno data il 98 % degli studiosi dei cambiamenti climatici».
Ha proseguito «Uno dei compiti della Commissione Europea e dell'Unione Europea è quello di combattere il fenomeno del greenwashing, informazioni non testate a livello scientifico, quindi noi siamo divulgatori di informazioni testate».
Ha sottolineato Pecere «I dati reali dimostrano come sia già in atto la crisi climatica, visto che negli ultimi 2/300 anni, la temperatura del pianeta è salita di oltre 2,5° rispetto all'era industriale; una crescita esponenziale che ci porta ai giorni nostri, con temperature in continuo aumento.»
Ha spiegato l'Ambasciatore Europeo per il Clima «Abbiamo dimostrato che le cause di questa impennata sono dovute alla continua emissione di CO2 nell'atmosfera, dovuta all'industrializzazione. Dall'800 alla fine del '900, si è percepito lo sviluppo in maniera distorta, senza alcun criterio di sostenibilità, ma soprattutto senza tener conto dell'impatto sull'ambiente di questi comportamenti, con tutte le conseguenze che ciò comporta».
Ha continuato «Solo con l’accordo di Parigi, nel 2015, firmato da oltre 190 paesi, si è stabilito un quadro globale per evitare pericolosi cambiamenti climatici, limitando il surriscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C e proseguendo con gli sforzi per limitarlo a 1,5°C.»
In conclusione, Pecere ha esortato i partecipanti ad essere parte attiva del processo, facendo presente che «Se vogliamo contribuire a questa causa, dobbiamo tutti noi agire, partendo dal nostro piccolo».
La Dott.ssa Federica Gennari ha spiegato «Un incontro fortemente voluto dalla nostra scuola, che ha visto il coinvolgimento diretto dei genitori, con un confronto durante attività pratiche, in cui si è riflettuto sulle soluzioni per praticare sostenibilità ambientale, partendo dalla riduzione del consumo di plastica. Stiamo cominciando a piantare i primi semi per dare il nostro contributo a ridurre l'inquinamento del pianeta».
L'insegnante Antonella Legrottaglie ha sottolineato come «La nostra scuola si apre al territorio per fornire informazioni sullo stato attuale dell'inquinamento della plastica e prospettive risolutive che vengono direttamente dai cittadini. Tutto ciò è assolutamente positivo e si deve agire in questa direzione. Con questo progetto di educazione civica, vogliamo rendere consapevoli e responsabili i cittadini».
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I sottoscritti Consiglieri comunali,
Premesso che
- a più riprese, nel corso degli ultimi tempi, i social network e gli organi di informazione hanno reso pubblica la preoccupazione dei cittadini per gli episodi di vandalismo e violenza all’interno dei parchi cittadini e nelle aree limitrofe;
- appare particolarmente allarmante la situazione nella zona del Parco Di Giulio con i cittadini che lamentano quotidiani episodi di violenza giovanile, schiamazzi, lanci di petardi e aggressioni da parte di gruppi composti da adolescenti;
- in alcuni casi, gli episodi di violenza hanno coinvolto anche chi ha avuto il coraggio di segnalare alle Forze dell’Ordine le situazioni di invivibilità causate dall’azione di questi gruppi di ragazzini e ragazzine, le cui gesta sono per tutto assimilabili a quelle delle tristemente famose “baby gang”;
- dinanzi agli episodi di vandalismo e violenza tra coetanei, in passato, l'Amministrazione Comunale ha attivato alcune concrete iniziative di prevenzione, sensibilizzazione e di denuncia quali, per esempio, l'aumento delle occasioni di vivibilità dei parchi, la fortunata partecipazione ad un bando ministeriale per l’implementazione di un sistema di telecamere, la pubblica condanna di ogni episodio di vandalismo, l’incontro con il cittadino la cui auto è stata danneggiata a seguito della denuncia degli episodi di degrado ed angherie;
- il 19 Aprile 2024, sui social network è stato pubblicato un video che riprende un gruppo di adolescenti mentre bullizza ed aggredisce un coetaneo e la notizia è stata ripresa da alcuni articoli apparsi sulla stampa locale, suscitando un’ondata di sdegno e preoccupazione nell’opinione pubblica;
ritenuto che
- l'episodio sopra richiamato costituisce solo l'ultima denuncia in ordine di tempo da parte dei residenti, sfiduciati nei confronti delle Istituzioni e preoccupati dalla persistente attività di gruppi di giovani protagonisti di danneggiamenti e aggressioni nei confronti di coetanei e famiglie che frequentano i giardini e le zone limitrofe;
- nonostante gli interventi messi in atto, permangono situazioni oggettive di difficoltà per i frequentatori dei parchi e delle zone di ritrovo giovanile e si registra un notevole aumento di episodi di violenza tra giovani e nei confronti della cittadinanza;
- i cittadini richiedono a gran voce ulteriori interventi quali, ad esempio, una presenza più assidua delle Forze dell’Ordine, il potenziamento della video-sorveglianza, un presidio fisso all’interno dei parchi;
considerato che
- l'escalation di episodi di bullismo, vandalismo e disturbo della quiete pubblica in tutta la città ed in particolar modo nelle zone dei parchi cittadini esprime la presenza di un vero e proprio disagio sociale che coinvolge ragazzi giovanissimi e le loro famiglie;
- la richiesta di tutela, protezione e aiuto da parte delle famiglie e dei cittadini è comprensibile e necessita di una risposta urgente e immediata con azioni concrete di prevenzione e vigilanza sul territorio da parte dell'Amministrazione Comunale, anche al fine di dimostrare la vicinanza e la presenza delle istituzioni alla cittadinanza;
Interroga
il Sindaco per sapere
- quali azioni intende adottare l'Amministrazione Comunale al fine di dare risposte immediate alla cittadinanza e in particolar modo ai residenti dell’area del Parco Di Giulio;
- se è intenzione dell’Amministrazione avviare un confronto tra Comune, Prefettura, Procura, Forze dell'Ordine, Parrocchie, Associazioni e Scuole per esaminare la problematica ed adottare interventi conseguenti;
- se è intenzione dell'Amministrazione potenziare gli interventi di vigilanza e controllo della polizia locale nei parchi pubblici, nei luoghi di ritrovo di giovani e adolescenti, con particolare riguardo al Parco Di Giulio, a tutela dei bambini, dei ragazzi, degli anziani e dei residenti della zona, istituendo anche presidi fissi;
- se è intenzione dell'Amministrazione potenziare il servizio di video-sorveglianza con progetti da candidare ai bandi che ciclicamente vengono pubblicati dal Ministero dell’Interno;
- se l’Amministrazione ritiene utile attivare i cosiddetti “educatori di strada”, figure già adottate da altri enti con l’obiettivo di favorire l'ascolto e il coinvolgimento dei giovani.
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GIORNATA TERRA: COLDIRETTI PUGLIA, MANGIATI ALTRI 7,18 KM QUADRATI IN 1 ANNO; NEL 2023 PERSO 34% CIBO
Cementificazione e fotovoltaico selvaggio con i cambiamenti climatici minacciano
la produzione agricola aumentando la dipendenza dall’estero
Il consumo di suolo in Puglia accelera alla velocità di 7,18 chilometri quadrati, altri 718 ettari di terra in Puglia che risultano mangiati dall’abbandono e dalla cementificazione, ma anche dagli impianti fotovoltaici a terra, con i cambiamenti climatici che solo nel 2023 hanno fatto perdere alla Puglia il 34% di cibo prodotto. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale della Terra che si celebra il 22 aprile, sulla base dell’ultimo rapporto Ispra, secondo cui in cima alla classifica di suolo consumato si posiziona la provincia di Foggia con 313 ettari mangiati, Bari con 136 ettari, Lecce con quasi 116 ettari, la BAT con quasi 74 ettari, Brindisi con oltre 44, Taranto con quasi 35 ettari, per un totale dal 2016 ad oggi di quasi 160mila ettari di suolo consumato.
A questa situazione – sottolinea la Coldiretti regionale - non è certo estraneo il fatto che negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) con la superficie agricola utilizzabile a causa dell’abbandono e della cementificazione che rende le superfici impermeabili. Per questo – continua la Coldiretti Puglia – va difeso il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne.
Il consumo di suolo agricolo a causa degli impianti di fotovoltaico a terra, tra l’altro, minaccia il futuro alle nuove generazioni di agricoltori, con la multifunzionalità energetica che va sviluppata come attività integrata alla coltivazione e all’allevamento, sino a un massimo del 5% della superficie dell’azienda, da realizzare direttamente dagli agricoltori e in aree marginali.
La situazione è aggravata dai cambiamenti climatici che anche nel 2023 hanno fatto perdere in Puglia il 34% della produzione, a causa di grandinate, gelate, tornado, siccità e nubifragi, con il rischio di dissesto idrogeologico che interessa 230 su 257 i comuni pugliesi e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.
Gli eventi climatici estremi hanno falcidiato tutte le produzioni, con la siccità che ha ridotto allo stremo le campagne in Puglia, facendo perdere in media 1/3 delle produzioni – denuncia Coldiretti Puglia – dopo che negli ultimi 5 anni a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 200 milioni di quintali di cibo, per cui serve una stretta sugli strumenti innovativi sia di investimento che di agricoltura digitale per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle imprese.
Occorre accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo attesa da quasi un decennio e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio, ma sono anche necessari – conclude Coldiretti - interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con le opere infrastrutturali, potenziando la rete di invasi sui territori, creando bacini per l’acqua piovana in modo da raccoglierla quando è troppa e usarla quando serve in modo da gestire gli effetti dei cambiamenti climatici e aumentare la capacità produttiva.
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A Mesagne Americani, inglesi, spagnoli, russi, svizzeri
Americani, inglesi, spagnoli, russi, svizzeri: la Fam Trip 2024 di Epoca Collection si chiude a Mesagne.
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PRENDE IL VIA IL PROGETTO AgeHAPPY
L’idea di base nasce dalla considerazione che l’ambito rurale si caratterizza positivamente per un elevato numero di attività adatte alle capacità psico-fisiche delle persone in età avanzata: un luogo capace di offrire servizi sociali e di comunità in un contesto informale e non medicalizzato.
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