Redazione

DICO DONNA DICO DIRITTI: UN PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA COLLABORAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI GENERI, L’EDUCAZIONE ALL’INCLUSIONE E ALLA DIVERSITÀ PARTE DALLA SCUOLA.

11 novembre 2022, Mesagne – Sono partiti ieri mattina dal Secondo Circolo Didattico Giovanni XXIII i laboratori “Dico donna Dico Diritti - incubatore dei diritti di bambine, ragazze e donne”, progetto nato da una idea delle progettiste sociali Serena Mingolla e Raffaella Arnesano della Associazione Conchiglia APS ETS e realizzato in collaborazione con il Comune di Mesagne, il Consorzio dei Comuni dell’Ambito BR4, il Primo Circolo Giosuè Carducci e il Secondo Circolo Giovanni XXIII.

L’iniziativa rientra tra i progetti sostenuti dalla Regione Puglia attraverso l’Avviso Puglia Capitale Sociale 3.0. e si basa sulla volontà di creare per la città di Mesagne occasioni di ascolto, sensibilizzazione ed educazione alla collaborazione tra i generi e alla diversità come valore.

Il progetto, partito ad agosto 2022 andrà avanti sino a marzo 2024 realizzando attività per ogni fascia di età, dall’infanzia all’età adulta: laboratori sperimentali nelle scuole elementari ed iniziative rivolte a ragazz* e adolescent*, insieme ad azioni di divulgazione scientifica e gruppi di automutuoaiuto che coinvolgeranno le caregivers presso il centro di ascolto Marcella Di Levrano.

“Il primo percorso laboratoriale ha avuto inizio nel pomeriggio del 10 novembre nella scuola elementare G. Falcone – racconta Raffaella Arnesano Responsabile della didattica del progetto per l’Associazione Conchiglia – e si è aperto con la visita dei clown presso la scuola. Attraverso il gioco, il laboratorio intende avvicinare le bambine e i bambini ai temi della diversità e dell’inclusione, ma anche fornire strumenti per affrontare con consapevolezza il rapporto con la propria immagine e il proprio corpo. I laboratori saranno svolti anche nel Primo Circolo Didattico e, a seguire, stiamo programmando iniziative dedicate agli Istituti Superiori dove i ragazzi e le ragazze saranno chiamati a svolgere il ruolo di “influencer” per diffondere nella loro comunità le sfide lanciate dal progetto”.DICO_DONNA_DICO_DIRITTI_1.jpg

“La Scuola è luogo educativo e di relazione dove realizzare percorsi formativi e culturali che valorizzino le differenze – ha dichiarato la Dirigente del Secondo Circolo Didattico Giovanni XXIII, Prof.ssa Ornella Manco -, e per considerarle come ricchezze piuttosto che come barriere. I laboratori che abbiamo avviato ieri nella nostra Scuola mirano proprio a condurre gli studenti verso una riflessione adeguata affinché le future donne e i futuri uomini definiscano con libertà e consapevolezza la propria identità senza stereotipi o stigmatizzazioni. Il percorso, diretto a una sola classe, offre inoltre l'occasione agli alunni della classe partecipante di divenire tutor per gli altri compagni attraverso un'opera di disseminazione all'interno delle nostre classi”.

“La Scuola è uno dei luoghi nei quali le rappresentazioni condivise (inclusi stereotipi, pregiudizi, norme su cosa è accettabile e cosa no in una società) si diffondono e si strutturano maggiormente - ha dichiarato la Preside del Primo Circolo Giosuè Carducci, Patrizia Carra. Il ruolo delle/degli insegnanti in queste dinamiche è fondamentale per comprendere e agire verso una modifica e una riduzione degli stereotipi sul genere. Per questo motivo la nostra Scuola ha aderito subito alle iniziative promosse da questo progetto favorendo la maggiore partecipazione possibile delle nostre alunne e dei nostri alunni”.

“Il Comune di Mesagne sarà parte attiva in un percorso che parla di donne ma si rivolge a tutti, guardando alla collaborazione tra generi come a uno strumento utile per favorire alleanze e trasformare le differenze in risorse”, ha dichiarato il Sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli.

“Una parte importante del progetto – ha aggiunto Antonio Calabrese, Presidente del Consorzio dei Comuni dell’Ambito BR4 – avrà luogo presso il Centro Ascolto "Marcella Di Levrano" di Mesagne e sarà dedicato alle figure caregiver, una platea crescente di donne impegnate in modo informale ma continuativo in attività di assistenza dei propri familiari, figli, partner o più spesso genitori”.

Dico Donna Dico Diritti prevede tra le sue attività una campagna di comunicazione e attività di divulgazione scientifica realizzate in collaborazione con esperti per affiancare le donne adulte nei loro percorsi di salute e qualità della vita. Il progetto è stato ideato come un “incubatore” di iniziative educative a sostegno dell’inclusione e nel corso dell’anno, il soggetto attuatore Associazione Conchiglia APS ETS, accoglierà la collaborazione di tutti i partner territoriali che vorranno condividerne gli obiettivi e realizzare ulteriori attività che favoriscano l’educazione delle giovani generazioni e la promozione del ruolo della donna nella società.

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Ospedale di Ostuni: martedì 15 novembre l’inaugurazione del nuovo Centro prelievi. Sarà inaugurato martedì 15 novembre, alle 11.30, il nuovo Centro prelievi dell’unità operativa di Patologia clinica dell’ospedale di Ostuni.

Interverranno il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il direttore generale della Asl Brindisi, Flavio Maria Roseto, il direttore sanitario, Vito Campanile, il direttore amministrativo, Andrea Chiari, i direttori sanitario e amministrativo del presidio, Antonio Montanile e Gabriele Argentieri, il direttore di Patologia clinica Angelo Santoro e il dirigente medico responsabile, Paolo Ciola.

Il servizio, al piano terra nei locali dell’ex Pronto soccorso, dispone di un'ampia sala prelievi, una sala d'attesa con un unico sportello per accettazione e pagamento ticket che consentirà di ridurre i tempi di attesa per le procedure. Presenti, inoltre, una stanza per i medici, uno spogliatoio e un bagno per gli utenti e due per il personale.

I locali del Centro prelievi sono attigui al laboratorio del primo piano. Questo consentirà una migliore organizzazione e qualità del servizio. Il personale dell’unità operativa di Patologia clinica di Ostuni è composto da un dirigente medico responsabile, un biologo, quattro infermieri, sette tecnici e una coordinatrice.

Per gli interventi, diretti dall’ingegner Renato Ammirabile dell’Area Tecnica, sono stati utilizzati di materiali di ultima generazione: nuovi infissi, porte interne ed esterne automatiche con codici di apertura, pavimentazioni e rivestimenti in pvc, pitturazioni ad acqua con colorazioni e segnaletica in linea con il progetto regionale Hospitality, impianti telematici con fibra, sistemi eliminacode e di videosorveglianza. Ada Putignano, dirigente amministrativa del Presidio, ha curato in particolare gli allestimenti e gli arredi completamente rinnovati con l’obiettivo di migliorare l’accoglienza degli utenti.

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Cambiare repentinamente le regole in corso senza regime transitorio e sblocco della cessione dei crediti significa mettere a repentaglio migliaia di imprese e decine di migliaia di posti di lavoro. Si è tenuto, questa mattina a Roma, un Consiglio generale straordinario di ANCE, al quale ha preso parte anche il Presidente di ANCE Brindisi, Angelo Contessa.

Nel corso della riunione è emerso straziante il grido di allarme degli operatori per le annunciate nuove modifiche alla disciplina dei bonus edilizi che, secondo indiscrezioni, sembrerebbero entrare in vigore in tempi strettissimi mettendo in grande difficoltà famiglie e imprese.

Per i costruttori è impensabile cambiare le regole in corso, ancora una volta e con effetto immediato, senza per giunta aver individuato una soluzione per sbloccare i crediti incagliati. Secondo l’Ance senza un regime transitorio adeguato e una soluzione concreta per sbloccare i crediti incagliati, come quella individuata insieme all’Abi che prevede l’utilizzo degli F24, il superbonus si bloccherà per sempre.

Con gravi ripercussioni sia economiche che in termini di transizione ecologica, dato che senza un piano di riqualificazione energetica degli edifici appare impensabile centrare gli obiettivi di risparmio energetico e di lotta ai cambiamenti climatici ribaditi anche recentemente dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul clima, riunita a Sharm El Sheikh.

“Insieme a tutta la filiera, ai sindacati e ai professionisti del settore chiediamo quindi subito un tavolo di confronto per definire un quadro di regole chiaro e stabile che consenta all’Italia di non arretrare nel percorso di crescita e di raggiungimento degli obiettivi di risparmio e di autonomia energetica che la maggioranza di Governo ha sempre dichiarato di voler perseguire”.

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SOS FORMAGGI

Novembre 10, 2022

ENERGIA: COLDIRETTI PUGLIA, RISCHIA CRACK 1 STALLA SU 10; SOS FORMAGGI.
L’emergenza è stata affrontata nel corso dell’assemblea degli allevatori che ha riconfermato Pietro Laterza alla presidenza di ARA Puglia.

 Quasi una stalla su dieci (8%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività per l’esplosione dei costi con rischi per l’economia e l’occupazione ma anche per l’ambiente, la biodiversità e il patrimonio enogastronomico regionale. E’ la Coldiretti Puglia a lanciare l’allarme sul crack degli allevamenti pugliesi stretti nella morsa del caro bollette e dei rincari dei costi di produzione schizzati alle stelle, in occasione dell’assemblea dell’Associazione regionale Allevatori della Puglia, nel corso della quale è stato confermato alla presidenza Pietro Laterza e mantenuto l’intero consiglio direttivo.Lemergenza_stalle_affrontata_in_assemblea_degli_allevatori_della_Puglia.jpg

Va garantita la stabilità del settore lattiero – caseario che ha un’importanza per  l’economia regionale ma anche una rilevanza sociale e ambientale – insiste Coldiretti Puglia - perché quando una stalla chiude  si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.

In 3 anni, da giugno 2019 a giugno 2022, in Puglia hanno già chiuso 266 stalle, con l’emergenza economica – denuncia Coldiretti Puglia – che mette a rischio la stabilità della rete zootecnica, importante non solo per l’economia ma perché ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.

Da difendere secondo la Coldiretti Puglia c’è un sistema composto da 2mila stalle da latte pugliesi che garantiscono una produzione di 108.000 tonnellate di latte  che esprime un valore di oltre 130 milioni di euro e oltre 40.000 tonnellate di formaggi che alimenta una catena produttiva lattiero-casearia regionale, o di euro ed occupa oltre 6.000 persone fra occupati diretti e indotto con una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale.

In pericolo c’è in Puglia un patrimonio di formaggi unico al mondo – riferisce la Coldiretti regionale - dove la Fattoria Puglia assicura un decisivo presidio di un territorio dove la manutenzione è assicurata proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali e un patrimonio dell'agroalimentare Made in Italy che in Puglia vanta ben 4 formaggi DOP, la burrata di Andria IGP e 17 specialità riconosciute tradizionali dal MIPAAF, con le specialità provenienti dalla Puglia come il Canestrato leccese, il Caciocavallo podolico Dauno, il Caciocavallo della Murgia.

L'aumento del costo dei mangimi collegato al rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais e cereali anche a causa dell'attuale crisi Ucraina ha prodotto – spiega Coldiretti Puglia - un aumento dei costi per le produzioni del latte e delle carni, al quale si sono aggiunti i rincari su dell’energia, con l’agroalimentare che in Puglia assorbe dal campo alla tavola oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali. Il risultato è un crollo del valore aggiunto che in alcuni settori sfiora i 100mila euro ad azienda e che mette un allevamento su dieci a serio rischio di chiusura, secondo un’analisi Coldiretti su dati Crea.

Una strage che apre peraltro le porte all’arrivo del cibo sintetico, dalla carne al pesce fino ai formaggi, dietro il quale si nascondono – evidenzia Coldiretti - i colossali interessi commerciali e speculativi che rappresenta una minaccia letale per l’agricoltura italiana, la salute dei consumatori e la biodiversità del pianeta.

La chiusura di un’azienda zootecnica significa anche che non riaprirà mai più, con la perdita degli animali e del loro patrimonio genetico custodito e valorizzato da generazioni di allevatori. Per questo è necessario intervenire subito per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro, conclude Coldiretti sottolineando che occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

DATA

ALLEVAMENTI LATTE+MISTO

30/06/2019

2.337

30/06/2020

2.284

30/06/2021

2.163

30/06/2022

2.071

STALLE CHIUSE

266

* Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati ARA regionale

Deteneva 449 grammi di marijuana e 363 grammi di hashish, arrestato. Nel pomeriggio del 9 novembre scorso, i Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Brindisi hanno arrestato un 22enne del luogo per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. In particolare, a seguito di un controllo finalizzato alla repressione del fenomeno, i militari hanno rinvenuto nella sua disponibilità complessivamente 449 grammi di marijuana e 363 grammi di hashish, minuziosamente suddivisi in buste, panetti e dosi, nonché vario materiale utile per il confezionamento. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Brindisi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Dati del giorno: 10 novembre 2022

1.128
Nuovi casi
8.827
Test giornalieri
4
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 381
Provincia di Bat: 67
Provincia di Brindisi: 139
Provincia di Foggia: 117
Provincia di Lecce: 308
Provincia di Taranto: 110
Residenti fuori regione: 6
Provincia in definizione: 0
12.889
Persone attualmente positive
190
Persone ricoverate in area non critica
7
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.530.076
Casi totali
13.070.346
Test eseguiti
1.507.990
Persone guarite
9.197
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 492.705
Provincia di Bat: 129.967
Provincia di Brindisi: 145.942
Provincia di Foggia: 214.195
Provincia di Lecce: 318.862
Provincia di Taranto: 207.119
Residenti fuori regione: 16.104
Provincia in definizione: 5.182

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Venerdì 11 novembre dalle 18.00 Francavilla Fontana omaggerà l’arrivo del vino nuovo con le vie di San Martino, un ricco percorso enogastronomico tra le strade e i vicoli della Città degli Imperiali con tanta musica popolare e artisti di strada.

I grandi protagonisti della serata saranno bar, ristoranti, pizzerie, bracerie, fast food e vinerie che per una sera metteranno da parte i consueti menu per preparare dei prelibati piatti dal sapore autunnale, anche declinati in street food, associati ad una accurata selezione di vini.


I puristi dell’autunno troveranno in piazza Dante la Pro Loco con le caldarroste e del buon vino novello. In via Roma sarà possibile fare un tuffo nella storia dell’automobile con l’esposizione a cura del Club degli Alfisti Gruppo Alfa Romeo Sport Francavilla.

Tra una degustazione e l’altra si potrà ascoltare tanta musica popolare con i concerti itineranti a cura dei gruppi Senature, Pizzica Pizzica Ensemble e Scarcagnule Ensemble. In Corso Umberto I è in programma un omaggio a Ligabue con la tribute band Radiofreccia, mentre in Piazza Giovanni XXIII arriverà il Circolo Mandolinistico in punta di plettro. La chiusura degli eventi musicali sarà in piazza Umberto I con la Grande Ronda Finale e il concerto di Jazzabanna.

In tutte le vie e le piazze del centro storico si susseguiranno spettacoli di artisti di strada che incanteranno con magie e abilità grandi e bambini.

Spazio anche alle tradizioni rivolte a più piccoli in via San Salvatore con “I cunti alla fracera” a cura delle Radici e Le Ali Arciragazzi e alla sicurezza stradale in via Roma con una attività della Croce Rossa Italiana.

Dalle 20.00 in Piazza Dante apertura dell’area foto a cura dell’Associazione Occhio Fotografico.

L’iniziativa è a cura della Pro Loco in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e il DUC “Città degli Imperiali”.

“Le vie di San Martino – spiegano le Assessore Anna Tagliente e Maria Angelotti – è una festa che celebra le nostre radici contadine con il vino nuovo e la cultura popolare. Quest’anno insieme alla Pro Loco proponiamo un viaggio tra le vie del centro tra sapori, suoni e tante sorprese. Ringraziamo i locali che hanno collaborato alla realizzazione di questo evento.”

Hanno aderito all’iniziativa: Tabaccheria dell'Orologio, 18 metriquadri, Caffe Centrale, Only Beer, Suite 77, Giba Caffè, Mordi e fuggi, La bottega del pizzaiolo, Vinile caffè, Prince Gastro Pub, Bracito, Pizzeria Napulè, Arco Olimpio, Melileo, Vineria n1, Pizzeria Queen's, La mandorla riccia, Tabaccheria da Oronzo, Antica tabaccheria Mastromarino dal 1913, Vista Duomo, Non solo pomodoro e Il Pasticcino.vie_di_san_martino.jpeg

Dichiarazione di Paolo Campo, presidente della V Commissione Ambiente del Consiglio Regionale.

Il riccio di mare rischia di sparire dai fondali pugliesi, per questa ragione è necessario bloccarne la pesca per almeno un triennio.

È la previsione della proposta di legge che ho sottoscritto assieme ad altri consiglieri con l’obiettivo di sospendere per 3 anni il massiccio prelievo di questa preziosa specie, tanto massiccio da metterne a rischio l’esistenza stessa.

Ciò che non tutti sanno è quanto sia lungo e delicato il ciclo vitale del riccio di mare - impiega tra i 4 e i 5 anni per raggiungere la taglia minima di cattura: 7 centimetri di diametro totale, compresi gli aculei – e quanto i cambiamenti climatici stiano influenzando negativamente la sua riproduzione.

Il valore commerciale e la funzione ambientale, ripulire i fondali rocciosi da microorganismi dannosi per altre specie, motivano l’azione straordinaria a sua tutela. Anche considerando che sulle tavole dei nostri ristoranti sono sempre più presenti i ricci provenienti da Grecia e Spagna, dove abbondano.

Fermare la pesca per almeno 3 anni consentirà la ricostituzione delle colonie di questo bellissimo essere vivente oggi sempre meno presente nei fondali pugliesi.

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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, RIPARTONO INCENTIVI ALLE ‘IMPRESE ROSA’ PER MULTIFUNZIONALITÀ E NUOVO WELFARE AGRICOLO. 

Riapre il portale Ismea per la presentazione delle domande di accesso alla misura “Più Impresa”, dedicata all’imprenditoria femminile in agricoltura, dopo che sono state proprio le donne a pagare il prezzo più alto sul fronte occupazionale con il 70% dei posti di lavoro persi a causa della crisi economica e occupazionale per il Covid 19 e per lo scenario di crisi causato dalla guerra in Ucraina.  E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla ripartenza della misura Più Impresa con Il portale che sarà attivo nei giorni feriali, a partire da oggi 10 novembre, dalle ore 09,00 alle ore 17,00 e le domande saranno ammesse in base all’ordine cronologico di presentazione.

L’agevolazione, che è valida sull'intero territorio nazionale, fino ad un massimo di 1,5 milioni d’investimento, consiste in mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili e contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35 per cento delle spese ammissibili.

“C’è bisogno di sostenere con strumenti adatti, finanziari e normativi, l’intraprendenza e i talenti femminili nel mondo dell’impresa e in agricoltura. Per questo abbiamo sostenuto come Coldiretti Donne Impresa – spiega Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Puglia.- una modifica al requisito di accesso alle agevolazioni che riflettesse in modo più veritiero la realtà delle imprese agricole femminili. La misura “Più Impresa” prevede infatti che per le imprese agricole a prevalente o totale partecipazione femminile costituite in forma societaria non sia più richiesto il requisito della metà numerica dei soci, bensì solo quello di essere composte, per oltre la metà delle quote di partecipazione, da donne”.

In questo modo, secondo Donne Impresa Coldiretti, si punta a raggiungere ancora più imprenditrici agricole, donne che spesso insieme ai loro mariti o familiari guidano da anni aziende dinamiche e innovative ma che hanno bisogno di aiuti per superare gli ostacoli che ancora frenano uno sviluppo più ambizioso in termini di innovazione tecnologica.

Sono quasi 24mila le aziende agricole ‘rosa’ che stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.

Strategico supportare e incentivare l’imprenditoria femminile in agricoltura – aggiunge Coldiretti Puglia - che offre notevoli potenzialità occupazionali, puntando sulle giovani donne, considerato che in Puglia per esempio il 54% delle domande per i nuovi insediamenti sono state presentante proprio dalle imprenditrici in erba. L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna.

I progressi sono lenti e i divari di genere persistono nel mondo del lavoro e a livello di retribuzioni, assistenza e pensioni, per cui Coldiretti ha chiesto investimenti seri nelle infrastrutture di supporto alle imprenditrici femminili nelle aree rurali, rendendo fruibili e maggiormente rispondenti alle esigenze delle imprenditrici gli strumenti del PSR e della PAC.

“Sotto questo aspetto va sottolineata l’esigenza di rafforzare il nuovo welfare nelle aree interne per consentire di mettere un argine allo spopolamento. Pensiamo agli agriasilo per consentire alle donne di non rinunciare alla maternità e coniugarla con il lavoro – conclude Rignanese Rinaldi - alle fattorie didattiche e a quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile. Crediamo che la multifunzionalità dell’impresa agricola possa essere una chiave da un lato di creazione di lavoro, dall’altro di risposta al tema dell’inclusione sociale”.

L’allarme globale provocato dalla guerra in Ucraina ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Puglia – conclude Coldiretti Puglia - sulle quali occorre intervenire per creare nuovi posti di lavoro, difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali.

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Un incidente stradale si è verificato questa sera intorno alle ore 19 su via San Vito presso lo svincolo con la zona residenziale Manfredonia, dove due auto e una bici, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrati. Sul posto è intervenuta la polizia locale. Fortunatamente non c'è stato nessun ferito. INCIDENTE_VIA_SAN_VITO_9_NOVEMBRE_2022.jpg

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