che la notte scorsa avevano smontato 200 pannelli fotovoltaici da un impianto di energia solare di Mesagne quando il loro piano è andato in fumo poiché sul posto sono giunte le guardie della Vigil Nova. Il risultato è stato: malviventi in fuga e materiale recuperato. Il valore dei pannelli smontati, e pronti per essere rubati, ammontava a circa 40 mila euro. Recuperato anche il mezzo utilizzato dai banditi il cui proprietario è di San Pietro Vernotico. Sul posto sono giunti i poliziotti del commissariato di Mesagne che hanno avviato le indagini tese a individuare sia i malviventi sia a che titolo questi utilizzavano il furgone. L’episodio si è verificato sabato scorso intorno alle ore 21 in contrada “Quercia”, in agro di Mesagne lungo la provinciale che collega Mesagne a San Pietro Vernotico. Qui sono giunti alcuni malviventi che dopo aver tagliato la recinzione dalla parte posteriore l’ingresso sono entrati con un furgone e hanno iniziato a smontare i pannelli di silicio. Uno dopo l’altro li hanno caricati nel furgone. La scena è stata notata dalle guardie della Vigil Nova addetti al controllo delle telecamere presenti nella sala operativa. Perciò hanno lanciato l’allarme e sul posto sono state fatte convergere diverse pattuglie. Quando i malviventi si sono accorti dell’arrivo dei vigilantes hanno tagliato la corda per non essere acciuffati. Una fuga veloce tanto da essere costretti ad abbandonare sul posto il furgone con i pannelli smontati dall’impianto. I vigilantes hanno immediatamente allertato la polizia di Mesagne che poco dopo è giunta sul posto. I poliziotti hanno recuperato la refurtiva e il furgone. Quindi hanno avviato le indagini. Da chiarire la presenza del furgone notato, peraltro, in altri furti di pannelli avvenuti negli impianti. Forse questa volta, grazie alle guardie della Vigil Nova, i poliziotti hanno diversi elementi concreti per le indagini. Il furto di pannelli di silicio resta, insieme al rame, piuttosto appetibile poiché sul mercato nero sono rivenduti a prezzi remunerativi. I pannelli una volta smontati sono facilmente riutilizzabili in altri impianti sia nazionali sia internazionali, dove i controlli sono minori. I parchi fotovoltaici rappresentano un’occasione ghiotta per i ladri. Ogni pannello solare vale almeno 200 euro e spesso è tenuto al suolo solo da pochi bulloni. I ladri prendono di mira anche i cavi di collegamento tra i pannelli. Un grande impianto può contenere fino a 70 mila euro di rame.
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