Mesagne. Distruggono vigneto per rubare il ferro In evidenza

Dicembre 19, 2016 1676

vigneto distruttoFurti nelle campagne di Mesagne. Un vigneto a spalliera di circa 5 ettari

è stato depredato del ferro necessario per sorreggere l’impianto. La scoperta del danno è stata fatta dal proprietario quando il giorno dopo si è recato in azienda e ha trovato l’impianto completamente distrutto. I danni ammontano a migliaia di euro. L’episodio si è verificato in contrada “Masseria Grande” in agro di Mesagne nell’azienda agricola di Angelo Montenegro. Qui è arrivata una banda di malfattori, composta da diverse persone visto l’entità del danno, che hanno tranciato e iniziato a sfilare il ferro che sorregge l’impianto dell’intero vigneto. Uno dopo l’altro sono stati distrutti 36 filari per un’estensione di circa 5 ettari. Non contenti hanno alzato la saracinesca del deposito e hanno preso un grosso rullo utilizzato per battere il terreno per la raccolta delle olive e altri manufatti in ferro. Poi sono spariti non prima di aver lasciato le tracce del passaggio di un grosso mezzo, probabilmente un camion. Il mattino seguente Angelo Montegnegro si è recato nella sua azienda per lavorare e ha visto la serranda divelta e all’interno ha notato che mancavano alcuni attrezzi. Ha notato le tracce lasciato dal camion dei banditi e li ha seguiti. Giunto nella zona del vigneto ha constatato che era stato distrutto poiché i malfattori avevano tagliato e sfilato i fili di ferro che sorreggevano i vitigni. A quel punto non gli è rimasto altro da fare che telefonare alle forze dell’ordine e chiedere un loro intervento. Non è la prima volta che l’azienda Montenegro subisce furti sia di attrezzatura sia di prodotti. Il furto probabilmente è avvenuto di pomeriggio quando in quegli agri non c’è nessuno. Lande desolate in cui si annidano bande di malfattori pronti a depredare le aziende. Gli agricoltori si sentono impotenti. Non possono lasciare nessuna attrezzatura poiché sono certi che sarà rubata. Il ferro depredato dei malviventi sarà venduto al mercato nero per una manciata di euro. Al contrario i danni causati all’agricoltore, invece, ammontano a migliaia di euro. Agricoltori che restano attoniti da questi episodi consapevoli di non poter contare sull’aiuto di nessuno. Tuttavia, resta prioritario, come hanno più volte sottolineato le organizzazioni di categoria, Cia e Coldiretti, una maggiore attenzione da parte delle istituzioni al mondo agricolo attuando una politica di prevenzione e controllo del territorio. Peraltro lo Stato ha delle forze di polizia specifiche e professionalizzate per il settore agricolo che potrebbero essere impiegate per tali controlli. Una sinergia di forze che potrebbero individuare e smantellare queste organizzazioni criminali che impoveriscono un settore dell’economia già in forte affanno.