alle ore 15,30 si è svolta l'autopsia sul corpo di Ilie Doroftei, rumeno di 49 anni, deceduto lo scorso 22 gennaio presso il reparto di Terapia intensiva dell'ospedale "Perrino" di Brindisi a seguito delle ferite riportate nell'aggressione subita a Mesagne da parte di un suo connazionale, nell'abitazione in cui vivevano. Il medico legale, Antonio Carusi, durante l'esame medico-legale, ha riscontrato delle ferite gravissime riportate dall'uomo alla testa, in faccia e al torace. Le stesse sarebbero state determinanti per la morte del Doroftei. Il dottor Carusi ha prelevato anche alcuni campioni di organi che ha inviato in laboratorio per avere un quadro completo delle cause del decesso. I risultati dell'autopsia sono stati trasmessi al sostituto procuratore, Manuela Pellerino, titolare dell'inchiesta. Alla luce di quanto emerso nell'esame autoptico il magistrato dovrà cambiare l'accusa nei riguardi dell'aggressore, Nicolae Alexandru, rumeno 40 anni, da tentato omicidio in omicidio. La vicenda si è verificata il 21 dicembre 2016 quando i due rumeni erano riuniti con altri connazionali all’interno dell’abitazione che è posta in una struttura nell'immediata periferia di Mesagne, lungo la strada provinciale per San Pietro Vernotico. A un tratto, per cause ancora in fase di indagini, Nicolae Alexandru, senza nessun motivo apparente, si era alzato da tavola e si era scagliato contro il connazionale Ilie Doroftei, accanendosi contro di lui con calci e pugni. Non sazio delle percosse aveva preso un'ascia, che si trovava nella stanza e che gli uomini utilizzavano per i lavori in campagna, e aveva più volte colpito Doroftei che era stramazzato a terra in una pozza di sangue. Era stato trasferito presso l'ospedale "Perrino" di Brindisi dove, dopo un mese di agonia, è deceduto.
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