che per dormire e vivere si ricavano un posto in un piccolo ripostiglio a servizio di un'abitazione. E' accaduto a Mesagne dove i vigili e gli assistenti sociali sono dovuti intervenire per far sgombrare un mesagnese di 66 anni dal sottoscala in cui si era rifugiato per sfuggire al freddo e agli stenti. Da qualche giorno, dunque, dorme da solo in un ambiente di pochi metri quadrati di via Luca Antonio Resta, nei pressi della chiesa di San Cosimo, in mezzo a tante cose vecchie. Il tutto in uno stato di precarietà mentre la notte le temperature esterne scendono al di sotto dello zero. Ieri mattina le assistenti dei Servizi sociali comunali hanno ricevuto una segnalazione e sono intervenute per verificare la situazione. Le assistenti, con grande delicatezza e professionalità, si sono approcciati a questa persona in evidente stato di bisogno. Il piccolo locale utilizzato come rifugio sarebbe di comproprietà del signore, insieme ad altri parenti, come anche la casa a primo piano data in fitto ad un uomo anziano. Sul posto è intervenuto anche il vigile urbano, Massimo Pulieri, insieme ad un geometra dell’ufficio Urbanistica. L’uomo, un ex fruttivendolo piuttosto conosciuto in città, è stato invitato a lasciare il sottoscala perché la condizione igienica del locale non permette di viverci dentro. Per cercare di migliorare la sua situazione anni fa si era trasferito in Germania senza, purtroppo, riuscirci. Era rientrato a Mesagne dove cercava di vivere alla giornata. Adesso l’ufficio dei Servizi sociali sta cercando di trovare, presso le sue strutture protette, un posto in cui farlo stare in attesa che la sua situazione si chiarisca. Purtroppo non è l'unico caso di persona indigente che vive in città in condizioni piuttosto precarie. Spesso i servizi sociali intervengono per cercare di salvare la vita a questi concittadini meno fortunati.