da parte del personale del Commissariato di P.S. di Ostuni, diretto dal Commissario Capo Gianni ALBANO. In costante sinergia con le direttive rese dal Questore di Brindisi, Dottor Maurizio MASCIOPINTO, finalizzate alla prevenzione e repressione dei reati in generale ed, in special modo, di quelli in materia di droga, nei giorni scorsi, all’esito di specifica attività investigativa, i poliziotti del Commissariato della Città Bianca traevano in arresto nella flagranza del reato di detenzione di marijuana ai fini di spaccio, un diciottenne del posto, incensurato. L’arrestato, identificato in S. N., di 28 anni, dopo le formalità di rito, d’intesa col PM di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, Dott.ssa Valeria FARINA VALAORI, veniva associato presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. I fatti: da alcuni giorni, a seguito di ripetute segnalazioni da parte dei cittadini, veniva tenuto sotto osservazione un garage all’interno del centro storico della Città Bianca. Nel corso dei servizi, veniva notato il tipico viavai di individui conosciuti dagli operatori quali assuntori di sostanze stupefacenti. Gli stessi, dopo aver preso contatti, si scambiavano velocemente qualcosa sull’uscio del garage monitorato e, di seguito, si allontanavano velocemente. Pertanto, dopo l’ennesimo movimento sospetto, si decideva d’intervenire bloccando un soggetto al momento dell’apertura della saracinesca mentre era intento ad introdursi all’interno. Sin da subito, lo stesso si presentava particolarmente agitato ed insofferente al controllo di polizia, stato d’insofferenza che aumentava nel corso della immediata perquisizione domiciliare. Presto si comprendevano le ragioni del suo atteggiamento dal momento che, all’interno di un mobiletto, i poliziotti ostunesi rinvenivano uno zaino con dentro 2 involucri di marijuana di cui uno, contenente 150 grammi ed il secondo altri 50 in singole dosi, confezionate e termosaldate alle estremità. Veniva inoltre rinvenuto un bilancino elettronico di precisione, ritagli di buste di plastica per il confezionamento delle singole dosi ed altro materiale utile allo spaccio. All’operazione di controllo prendeva parte anche un unità cinofila di un Istituto di Vigilanza del posto, decisiva e determinante in alcuni frangenti operativi.
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