I mesagnesi: non toglieteci anche i cortei funebri

Febbraio 13, 2017 1851

funerale-raffaele-distante-08-12-11-4La tradizione non va toccata.

Né tanto meno la liberta delle famiglie di accompagnare il proprio congiunto, defunto, dall'abitazione alla chiesa parrocchiale. Lo hanno detto nero su bianco sia gli internauti, con un sondaggio, lanciato da "quimesagne.it", sia i naviganti sui social network. Oggi non è successo ciò che è accaduto alcune lustri fa quando la diocesi decise di eliminare le processioni dell'Addolorata che si svolgevano la notte del giovedì santo. Anche allora vi fu un'insurrezione popolare senza, tuttavia, ottenere la continuazione di una tradizione popolare particolarmente sentita in città. Questa volta la differenza l'ha fatta il sindaco Pompeo Molfetta che ha risposto alla richiesta della vicaria con un secco "no, le tradizioni non si toccano". Pur continuando ad avere con la vicaria un ottimo rapporto istituzionale. Il sondaggio, dunque, non ha lasciato dubbi. Alla domanda di esprimersi se "Abolire l'usanza dei cortei funebri nella nostra città" il 66% dei naviganti si è detto contrario alla proposta poiché i "cortei funebri appartengono alla nostra tradizione". Il 34% si è detto favorevole all'abolizione poiché i cortei "creano traffico". Tra le motivazioni poste alla base della richiesta del clero mesagnese ci sarebbe la distanza, oramai cresciuta, tra le case in periferia e le varie chiese parrocchiali, oltre alla difficoltà di gestire il traffico veicolare facendo fede solo alla buona volontà degli operatori delle agenzie di pompe funebri. Tuttavia, c'è da dire che su tale vicenda il primo cittadino non ha accolto la richiesta e ha rimandato al mittente l’idea di emettere una ordinanza che vieti l’usanza popolare dei cortei funebri. Il sindaco Molfetta, infatti, ha risposto al clero assicurando la presenza dei vigili urbani, per gestire l'ordine pubblico, in occasione dei funerali. L'argomento è stato discusso anche nella riunione dei capigruppo consiliari. "In quell'occasione - ha ricordato il sindaco Molfetta - i capigruppo consiliari ed io abbiamo deciso di non aderire alla richiesta della vicaria soprattutto per lasciare alla famiglia del defunto la libertà di scelta, nei modi e nei tempi, dello svolgimento del corteo funebre. Non abbiamo voluto limitare nessuna libertà specialmente nel momento della morte. In ogni modo con la vicaria c'è stata la massima condivisione".