Mesagne. Sindaco lascia la delega al bilancio e prendi il centro storico In evidenza

Mimmo Stella Aprile 22, 2017 3280

porta grande restauriCaro Pompeo,

(ti do del Tu, ci conosciamo da una vita) ancora una volta inizio a scriverti così, una lettera che però socializzo con tutti i mesagnesi, tanto come al solito, non avresti risposto comunque. Provo a riscriverti, per un semplice consiglio: Lascia la delega al Bilancio e prendi quella al Centro Storico. Non perché l’Assessore incaricata per quanto brava, non ne sia all’altezza, anzi, credo che tu la stia mettendo in difficoltà perché è umanamente impossibile seguire deleghe così importanti ed ingombranti come lavori pubblici, urbanistica e centro storico. Il borgo antico è una “giungla” di problematiche e solo tu che vieni da molto lontano, ne puoi conoscere e comprendere tutte le dinamiche e i grovigli da sciogliere. Hai preferito lasciare allo sbaraglio chi non immaginava lontanamente che sarebbe stata una trappola da cui, se non hai esperienza sul campo, difficilmente ne esci fuori. Per prima cosa dovresti istituire l’ufficio del centro storico, un ufficio, a cui tenevi tanto durante la tua esperienza con l’Amministrazione Sconosciuto. Un’unica regia è divenuta oramai necessaria ed imprescindibile per lo sviluppo socio-economico, turistico-culturale e per la tutela urbanistica della città vecchia. Il Comune di Mesagne ha al suo interno, le risorse umane necessarie a garantire ciò. Ad oggi, le politiche per il centro storico sono tutte maledettamente ferme e confusionarie ed in quelle poche attenzioni che la tua Amministrazione riserva all’interno del suo perimetro, pare tutto approssimativo, slegato da un filo conduttore comune, senza un progetto logico da seguire e senza un disegno armonico. A volte addirittura, date l’impressione che la mano destra non sappia cosa faccia quella sinistra. Evito di ritornare a parlare di parcheggi selvaggi e delle Piazze più caratteristiche, violate dalle auto, tanto state dimostrando abbondantemente incapacità e soprattutto mancanza di volontà a prendere iniziative. Evito di parlare delle aree fortemente degradate e poco attenzionate e di tanto altro ancora, perché rischio di apparire un disco rotto. Piuttosto mi vorrei soffermare su un altro aspetto che la dice lunga anche sulle difficoltà che, pare incontrino, alcuni tuoi Assessori, i quali se pur animati da buoni propositi e tanta buona volontà, si trovano a gestire deleghe importanti per un nuovo nodello sviluppo, riveniente dalle potenzialità ancora inespresse del nostro centro storico, praticamente ingessati e nella impossibilità di investire le risorse minime indispensabili. Ovviamente mi riferisco al Turismo e alle Politiche Culturali che non si possono garantire con una cifra prossima a “zero euro” o quasi, in bilancio. Reduci dalla BIT di Milano, si sponsorizza un nobile progetto, il “SUM” (sistema urbano museale), il nuovo percorso integrato messo a punto da Amministrazione e soggetti privati, alla luce anche dell’apertura del Museo di Arte Sacra “Cavaliere-Argentiero”. Il SUM, nelle intenzioni, contempla uno dei punti di forza, ovvero l’area archeologica di vico Quercia con annessa necropoli messapica ed è qui che arriviamo alle forti contraddizioni: praticamente inguardabili e illeggibili i resti archeologici di vico Quercia, in pieno degrado accanto alla matrice, mentre la monumentale necropoli messapica giace sotto al “Nedina” ancora miseramente occultata agli occhi dei turisti. Solo tu Pompeo, a differenza dei tuoi assessori, conoscevi la lunga e dolorosa storia di vico Quercia. Bisognava investire poche risorse per dare lustro e dignità alla storia e alla cultura della città messapica. Risorse che ovviamente non ci sono, “la Matonna cu ndi iuta”, salvo poi, andare a finanziare il restauro di “Porta Grande” che non stava certamente crollando e di cui nessuno ne avvertiva l’esigenza, con un “primo stralcio” di diverse decine di migliaia di euro, rivenienti dal bilancio comunale, così come si evince dalla Determinazione n. 2077 del 15/12/2016. Ovviamente non ho dubbi sulla valenza del risultato estetico a lavori ultimati. Per carità, sono scelte politiche, niente di irregolare ma francamente sono scelte che non comprendo alla luce delle tantissime difficoltà stagnanti che da anni paralizzano la città vecchia, come alcune maglie di tessuto urbano degradate e vandalizzate, ove sarebbe necessario un sistema di videosorveglianza, per esempio. E allora? Quali sono le priorità per il centro storico e soprattutto chi le decide?. Avete un crono programma? E’ più importante abbellire la porta d’ingresso, o risolvere annose ed improcrastinabili criticità che oscurano l’arte, la cultura, la stessa bellezza ma soprattutto la vivibilità della città antica? Sindaco ti prego, continua a non rispondere alle mie lettere ma prendi per mano l’Antica Terra e con la tua esperienza ed un pizzico di orgoglio e di riscatto, portala fuori dalle sabbie mobili, per farla diventare motivo di attrazione e come gli spetta, uno dei borghi antichi più suggestivi del Salento.

Saluti.

Mimmo Stella